Ciao, sono una ragazza dalla sessualità così-cosà
Sono qui perché sono completam. incapace di vivere-muovermi e quindi voglio stare qui per parlare e dire e consigliare e forse chiedere aiuto
Dal mio modo di scrivere si tradisce troppo, nel senso che una persona che sa come scrivo potrebbe riconoscermi, quindi mi camufferò molto.
Qui mi sono camuffata malissimo ad esempio.
Ho letto meglio le regole, e ho visto che volete di più. Allora mi spersonalizzo e provo a dire:
Il mio temperamento e le vicessitudini all'interno della mia famiglia mi hanno reso una persona insicura e remissiva; nonostante alcune caratteristiche estroverse sono in realtà terrorizzata dallo stare con gli altri, specialmente se si tratta di persone che non conosco, o che conosco e credo non possano capire, e mi possano giudicare male.
Mi sono iscritta perché qui - nel caso in cui riuscissi a parlare dei miei disagi - non dovrei sentirmi troppo patetica o fuori-luogo.
Non sono eterosessuale, ho una sessualità particolare e
in questo momento sono immobile ho finito a stento le superiori (ci ho messo otto anni c: ) e dopo un buco nell'acqua all'università (non userei mai questa espressione, ma devo depistare tutti!) l'ho mollata e sono sempre a casa [ormai dal 2011 : D] perché mi sento una inetta incapace e ho la netta certezza che qualunque direzione prendessi mi ritroverei a subire le persone che mi circondano e le situazioni, senza riuscire ad affermarmi, senza riuscire ad esprimere con i movimenti del corpo e con le parole quello che desidero
un buco nell'acqua significa che mi sentivo scomparire in mezzo alle altre persone, non riuscivo a esprimere niente. e anche quando sono in mezzo a certi (che non siano i miei pochi ochi c: amici, quelli che incontro sono circa tre, anche se esco pochettissimo di casa, e non sempre riesco a vederli perché mi sento così-e-cosà e non metterei cioè mica mi metterei ad andarmene in giro e allora non ci esco, e che conosco da anni e con cui ho un rapporto di estrema sicurezza, mi sono allontanata da tutti quelli che non riuscivo a reggere per via di un temperamento differente dal mio, o perché non mi sentivo sufficientemente compresa, o perché esprimevano intolleranza riguardo al mio modo di vivere e io non accetto che mi si dicano frasi tipo "ti devi dare una mossa") mi sento a quel modo lì, cioè a scomparsa. E a volte succede anche con le persone che mi piacciono, perché ho un complesso di inferiorità enorme : ) e un senso di inadeguatezza da panico!
E poi ho un problema proprio con l'avere un corpo, infatti lo trascuro e faccio molta fatica a mantenere alti gli standard di igiene. Questo vale per i periodi in cui mi chiudo forte in casa, non nei giorni in cui esco con gli altri! : D
Sarebbe bello non soffrire per il minimo accenno di rifiuto, anche solo quando un tuo amico o la persona che ti piace non può condividere con te qualche cosa (perché non c'è modo, tempo, o semplicemente quella cosa all'altr* non piace), è assurdo sentire uno strappino-del-dolore, cioè non ha senso. Non si può vivere in questo modo, infatti sarebbe meglio tenersi stretti se stessi e continuare a fare schifo ma magari senza sdraiarsi sul pavimento per lasciar passarci sopra i desideri e le volontà altrui.
Non si capisce niente.
Quello che desidero è non essere attanagliata dal senso di inferiorità/inadeguatezza, è una cosa che mi ha spaccato la vita cioè tipo tantissimo e adesso non ne posso più ma non sono capace assolutamente di essere in un altro modo e non so come muovermi diversamente e stare bene e in pace E VI DIRÓ DI PIU':
ciao a tutti
Non sono soddisfatta per niente di questa presentazione, perché ho detto che sono terrorizzata all'idea di stare con gli altri, ma in realtà non è proprio così. È il tramite che non funziona. Il mio corpo è ripugnante, goffo, inadatto.
Inoltre con le persone del web mi sento inetta e senza cultura perché tutti sono superintelligentissimi e sanno tutto della megafilosofia e invece io ho fatto una scuola di merda e non so un cazzo, e magari cerco di leggere certi libri ma c'è un abisso tra me e loro, e invece le persone che si incontrano fuori-da-qui sono persone che anche se la vita bla loro ci provano studiano fanno colloqui contratti a breve termine vanno a vivere a londra fanno gli istruttori nelle palestre lavorano escono danno esami si laureano mentre io non faccio niente di tutto questo e se dovessi dire cosa faccio direi non lo so, sto qui guardo tanti film leggo e chatto e scrivo nei forum ma diventa sempre più difficile scrivere o chattare perché anche qui ho ridotto il numero di persone con cui ho a che fare e ogni volta che scrivo mi sento sempre inferiore o patetica e ignorante, e lo so che si può migliorare tipo andare a correre e studiare molto oh yeah ma la mia immobilità mi impedisce di muovermi in qualsiasi direzione e ogni volta che ci provo c'è qualcosa che mi inabissa, anche solo la minuscola sensazione di affogare la mente in una dimensione extracorporea come quella della chat e passare la notte alzati, mandando all'aria qualsiasi proposito di stabilità ed equilibrio nei pasti, nel bioritmo, o un'ipotesi di allenamento.
inoltre ho fortissimi sbalzi d'umore (che per me hanno origini sia psicologiche che fortemente ormonali) e comunque mi sento alla deriva, ma una deriva circolare, tipo che forse io sto ferma e davanti a me passano sempre gli stessi tronchi melmosi. robe così.
poi volevo anche dire che da grande mi piacerebbe fare quella che disegna i fumetti ed è felicissima, ma non so disegnare c: ogni tanto provo a imparare ma è come se niente avesse importanza. non riesco a dare alcuna importanza a quello che voglio. e per evitare di fare quello che non voglio, finisco per non fare niente.
ho avuto un'esperienza lavorativa in un bar che mi ha fatto stare male (ma molti anni fa, avevo 16 anni) nel senso che qualcosa in me non andava, ero certamente lenta, disorganizzata mentalmente, con poco spirito di iniziativa (elementi dovuti secondo me ad un senso di confusione e all'insicurezza, e poi a una mancanza di coordinazione e manualità-rapidità), fatto sta che il capotestadicazzo mi ha umiliata davanti a tutti : ) e io da brava imbecille mi ero messa a lavorare perché "ahhh voglio dimostrare a me stessa e agli altri che ioooo" ma secondo me è una cazzata lavorare per quelle motivazioni, se le circostanze sono sbagliate e quello di cui ti occupi ti fa sentire a disagio difficilmente nel lavoro troverai la giusta dimensione per esprimerti.
insomma la gente dice: ma buttati nelle situazioni, vedrai che, ah!, bisogna lavorare, senza lavoro non si va da nessuna parteeeh (che poi...) ma invece non è così, non è vero, a me ogni volta che esco nel mondo mi sembra di andare al macello, prima con la scuola (in cui sono stata per tempo presa in giro per via del fatto che: ah sembri un uomo, sei brutta, sei lesbica [hey ho i capelli lunghi e non sono una lesbica butch, sono più un pirata selvatico ma senza la barba : (], anche se poi negli ultimi tre anni è andata quasi bene dai! A parte che non ci andavo mai e ogni tanto avevo strane crisi in cui lanciavo i banchi c: ) e poi col lavoro, e poi coll'università, e comunque non mi sono mascherata per niente e uno che mi conosce mi sgama subito.
una cosa che forse non si capisce bene: non è che ho allontanato rabbiosamente tutte le persone che mi dicevano BA, al contrario, sono stati processi lunghi e dolorosi in cui io mi incolpavo di tutto, stavo vicino a loro e mi sentivo male, mi sentivo sopraffatta, non vista, e i loro appunti sul mio aspetto o su come conducevo la mia vita mi abbattevano fortissimo. mi sono allontanata da queste persone nel senso che ora non le vedo più e le sento pochissimo, mi sono messa ai margini, per tutte loro l'affetto è ancora forte ma avverto come una impossibilità - l'impossibilità di stare assieme perché non riesco ad evitare di stare male quando sono con loro, ma attenzione: la colpa non è nemmeno loro. semplicemente credo che manchi qualcosa, innanzitutto manco io, visto che non riesco ad essere una persona vera ma solo un pupazzino molto piccolo che si può prendere comodam. tra le mani, e poi manca forse la capacità dell'altro di riuscire a vedere chi e come sono, oppure magari invece mi vede ma mi vorrebbe completamente diversa, e quando una persona mi vorrebbe completamente diversa mi sento rifiutata più che accolta.
comunc non sono contenta di avere scritto : (
, ma ora la presentazione è eccellente 
quelle tre ondine non so come si fanno... .-.
