ultranoia

ciao a tutti, sono una ragazza di quasi diciotto anni e sono capitata su questo forum più o meno una settimana fa. cercavo informazioni sull'argomento perché parlando con un'amica è venuto fuori che lei ha sofferto di fobia sociale e derealizzazione per molto tempo e quando ha iniziato a spiegarmi a grandi linee di cosa si tratta sono rimasta spiazzata.. perché molte delle cose che mi ha detto le provo anche io tutti i giorni.
quindi cerco su internet e trovo questo forum, leggo qualche discussione, mi ritrovo in moltissime cose.. è una sensazione stranissima, in qualche post è stato come leggere la descrizione precisa del macello che ho in testa.
in questo momento sono parecchio confusa, non sono mai stata da uno psicologo, non avevo mai sentito parlare di fobia sociale, ho sempre pensato di essere molto timida e stop. forse è solo quello, non lo so. io ho una vita sociale e adoro i miei amici, ho un ragazzo, in molti contesti riesco a rapportarmi normalmente con le altre persone (anche se tre o quattro anni fa era tutto molto diverso). però allo stesso tempo ho pensieri che mi girano nella testa ininterrottamente, sono ossessionata dall'immagine che le altre persone hanno di me, dal mio aspetto, dai movimenti che faccio, mi sento quasi sempre goffa e fuori posto, ballare mi terrorizza. con la maggior parte degli sconosciuti finisco sempre per sembrare un'idiota, una che non ha niente da dire. evito quasi sempre il contatto visivo. mi vergogno persino a camminare per strada, penso sempre che tutti mi stiano guardando, stiano ridendo di me per qualche motivo. ci sono davvero poche persone con cui mi trovo completamente a mio agio, una decina circa.. le altre o non mi interessano abbastanza da sforzarmi a intrattenere una qualsiasi relazione, e quindi ci parlo solo se obbligata, oppure mi fanno paura. ci sono alcune persone di cui ho proprio il terrore, spesso sono persone che mi piacciono (anche se poi nella mia testa le riempio di insulti, come se fossero loro a mettermi in soggezione di proposito e non io a farmi paranoie!) ed è come se diventassero veri e propri nemici, e ciò di cui ho più paura è che scoprano che ho paura di loro. sono le tre e mezza di notte e sto scrivendo di getto, spero che si capisca comunque quello che voglio dire.
non lo so, vorrei solo parlare con qualcuno che capisca. ormai sono così da talmente tanto tempo da darlo per scontato, ma non ne ho mai parlato con nessuno.
per il resto nulla, studio al liceo linguistico e inizio la quinta fra poco più di una settimana, la mia scuola mi fa schifissimo e il solo pensiero di tornarci mi dà la nausea. (l'ironia, faccio il linguistico e parlare in inglese mi mette un'ansia terribile perché so di avere una pronuncia pessima e ho paura di sbagliare. con le altre lingue non mi succede. boh?)
leggo moltissimo, ho le cuffie perennemente attaccate alle orecchie, disegno e scrivo ovunque anche dove non dovrei.
e forse ho scritto un po' troppo, ma spero vada bene lo stesso. un bacio a tutti

Moonwatcher

Benvenuta.

rainy

Il fatto che tu abbia una vita sociale attiva, un ragazzo e un'amica coi tuoi stessi problemi non può far altro che tornarti utile.
Forse il vero problema è l'insicurezza: magari tendi ad ingigantire le tue difficoltà e le cose spiacevoli che ti accadono.
Non prenderla male, ci mancherebbe avendolo io stesso fatto, ma potresti prendere l'idea di andare da uno psicologo. Potrebbe aiutarti a tirar fuori le tue incertezze e ad allontanarle per sempre da te.
Comunque ciao e benvenuta

Inosservato

benvenuta

a.a.a

Ciao e benvenuta

ultranoia

grazie a tutti
sì, che tenda a ingigantire ciò che mi accade è verissimo, soprattutto cose spiacevoli.. razionalmente so che è stupido, ma è come se non potessi evitare di pensarci. la cosa strana è che quando succedono cose davvero brutte invece è come se non provassi alcun tipo di emozione, almeno per il primo periodo
per lo psicologo figurati.. non la prendo male, anzi, in teoria potrebbe essere una buona idea. sono un po' diffidente ma magari prima o poi proverò

Vincenzo 1

Benvenuta

Otago

Benvenuta.

missim

Ciao e benvenuta

Mr Bean

Ciao,pure io devo iniziare la quinta in un linguistico se ti consola,o di inglese non solo ho una pessima pronuncia,ma non so proprio parole elmentari

Martello

Benvenuta! Dalla tua presentazione direi che sei nel forum adatto ai tuoi malesseri.

recluso

Sei ancora un adolescente, poche sedute al consultorio potrebbero tranquillizzarti. Hai una vita per molti aspetti invidiabile, soprattutto in contronto a quelli qui dentro. Certo hai delle falle, ma d'altronde devi ancora crescere, nessuno "nasce imparato", ma secondo me sei sulla buona strada.

Benvenuta!

ultranoia

Uhm, ci riprovo. Dopo essermi presentata su questo forum l'ho frequentato per qualche mese, ma poi l'incostanza e una generale avversione per il mondo virtuale che mi prende ogni tanto hanno fatto sì che lo abbandonassi.. E dopo tre anni rieccomi qui, non so nemmeno io bene perché sarà che sto passando un periodo abbastanza negativo e in più ho troppo tempo per cazzeggiare, ma mi sono ritrovata a passare di qui spesso, leggere qualche conversazione, quindi tanto vale che mi ripresenti!

Niente, ora ho 21 anni, dopo la maturità mi sono iscritta in uni ma al secondo anno ho scazzato e cambiato corso, ora sto più o meno cercando di finire in fretta e non perdere altri anni. Ora frequento un corso che per certi versi mi piace molto e per altri a volte mi sembra una barzelletta (scienze dell'educazione). Sorvoliamo sul fatto che le caratteristiche che un buon educatore dovrebbe avere siano piuttosto lontane dalla mia personalità..in realtà a livello teorico adoro studiare pedagogia, antropologia, psicologia e filosofia e mi piacerebbe lavorare nel sociale. Il fatto è che in pratica il pensiero di lavorare costantemente in mezzo alla gente mi fa venire la nausea
Vivo ancora con la mia famiglia in un piccolo paese e per andare in uni devo spararmi un'ora e mezza di treno, la voglia di andarmene è fortissima ma a parte dare ripetizioni non lavoro quindi per ora me ne sto qua.

Per quanto riguarda la mia vita sociale, fortunatamente ho un gruppo di amici a cui tengo molto e che sono gli stessi ormai da molti anni. Non posso dire di trovarmi a mio agio con tutti loro in ogni occasione..ma generalmente si, anche se ogni tanto ho la sensazione che facciamo e diciamo sempre le stesse cose.
Ho lasciato il ragazzo di cui parlavo nella prima presentazione più di un anno fa, dopo due e mezzo di relazione. A ciò sono seguite una serie di esperienze disastrose in campo sentimentale e sessuale di cui a ripensarci avrei anche fatto volentieri a meno, dato che emotivamente ero del tutto anestetizzata, a parte un paio di casi comunque finiti male che mi hanno ulteriormente prosciugato autostima e energie.
L'anno scorso in un periodo di crisi per l'università sono andata a chiedere consiglio a un mio ex prof di filosofia al liceo che è anche psicologo, siamo finiti a parlare di tutt'altro, di tutti i problemi che avevo, e ho iniziato una terapia con lui al consultorio. Lui è una persona che stimo tanto e mi ha aiutata davvero a mettere ordine nei miei pensieri, ma un paio di settimane fa i 10 incontri previsti sono finiti (cosa che mi ha annunciato con un contrito "IL WELFARE STA MORENDO") e sento che stavamo solo iniziando a scavare davvero a fondo, e soprattutto che non sto bene, per niente.
Non ne posso più di sentirmi inadeguata e fuori posto, di vergognarmi, di fare fatica a relazionarmi con le persone. Allo stesso tempo sto imparando a conoscere e accettare il mio carattere, capirmi per poter migliorare, ma non è facile.. Sono piena di contraddizioni.

In questo periodo poi sono abbastanza giù anche perché fisicamente mi sento una merda.. Verso settembre/ottobre ho dovuto fare tre cicli di antibiotici nel giro di poche settimane per vari problemi che ho avuto, mi hanno incasinato stomaco e intestino e adesso sto spesso male, questo in qualche modo ha fatto riaffiorare disturbi alimentari che pensavo di essermi lasciata alle spalle anni fa, in più mi sono accorta che dover rinunciare all'alcol in certe situazioni sociali mi pesa trooopppoo e mi mette a disagio molto piu di quanto potessi immaginare. Non me ne accorgevo ma bevevo davvero tanto. Ora se supero il bicchiere di vino ho mal di pancia per giorni..
Insomma tutte queste cose più il solito spleen invernale mi spingono a isolarmi e ci sto male perché stare da sola in questo momento alimenta alla grande tutti ibmeccanismi mentali negativi. Non so come sbloccarmi
E qui taglio perché sta diventando lungo e sconclusionato. Vi saluto tutti

Da'at

ribenvenuta, mi ricordo di te

ultranoia

Grazie