Mi è impoissibile parlare di me stesso dato che ho immensa vergogna per quello che sono. Non penso neanche al mio corpo, faccio di tutto per trovare appigli esterni che possano farmi fantasticare ed evadere da me stesso, infatti essendo nato e cresciuto come sociofobico, sin da piccolo ho passato quasi tutto il tempo da solo inventando giochi, appassionandomi a varie forme di arte, al calcio, pare che da piccolo sapevo anche giocare piuttosto bene con la palla, passavo giornate intere in inverno a giocarci dentro casa con una pallina da tennis attorno a tavoli, sedie con gli stipiti delle porte e le tende che facevano da rete, e già all'epoca appunto qualche compagno di scuola voleva portarmi a giocare in una scuola calcio (che poi tralaltro nella fattispecie chiamarla scuola non è davvero appropriato) ma la mia mancanza di coraggio e i miei timori allora per davvero irrazionali, complice anche la mancanza di supporto di quella che si può chiamare "un'eventuale famiglia", mi fecero evitare anche questo. E se prima, un corpo a tutti gli effetti normale franava dentro fobie irrazionali, poi con le paure e i variopinti sensi di vergona che hanno cominciato ad avere motivo d'esserci, anche il corpo ha preso una brutta piega e gli sporadici tentativi di incamminarsi verso chissà dove si sono arenati nel nulla, nella assenza di stimoli sociali e pesonali, nella totale perdita di fiducia in me e negli altri. Queste quattro righe sono un pò confuse e ci ho messo le prime cose mi venissero in mente ma comunque le prime o ultime, la solfa è la stessa. Concludo solo dicendo che da quello che ho capito qualcosa che avrebbe potuto salvarmi si chiama forse affettività, sentimentale e non e di uguale importanza l'autoironia, cosa di cui purtroppo non dispongo. Le femmine ed io mi pare siamo due mondi paralleli con un enorme buco nero in mezzo, che davvero non possono guardarsi, quei pochi e momentanei gruppi di amici che ho avuto, gruppi di tre o quattro, li ho persi nell'atto in cui la presenza del genere femminile diventasse man mano più costante, e caso curioso mai che tra esse ce ne fossero di belle che potessero davvero annientarmi solo con lo sguardo, io non mi sono mai innamorato, e nonostante non abbia mai avuto neanche modo di approcciarmi, sono stato a volte schifato o forse meglio dire irriso, dato che pare non sono proprio un mostro.
Diciamo che ho avuto forse molta poca fortuna nel non aver mai avuto modo di comunicare con persone simili a me, della mia sensibilità e con i miei interessi, una volta c'ho anche provato a fare il grande salto, ma il risultato non fu dei migliori.
Tutto ciò è molto disordinato perchè non ho mai fatto ordine dentro la mia testa e non ho mai avuto stimoli per farlo. Per sapere come sto mi basta guardare il corpo, inverosimilmente corroso dentro e fuori, sonnolento, un fantasma, negli ultimi giorni comunico col mondo scatarrando di continuo dal naso, rinite credo, l'anno scorso di questi tempi il catarro mi colava dalla bocca.
Che destino ridicolo, e in paese pare che il medico abituato a girare tutte le chiesette di buona mattina preghi anche per me. Si, una candela gliel'accendo, è elettrica ma tant'è...