Ciao a tutti! Devo raccontare un po' di me, quindi... cominciamo!
Mi chiamo Lara, scrivo da Como, sono una ragazza di sedici anni con un'immensa passione per i libri, la scrittura, lo studio e la medicina.
Ho trascorso giorni a leggere varie discussioni su questo forum e, finalmente, ho fatto un respiro profondo e mi sono iscritta.
Sono sociofobica da anni, ormai. Ho iniziato a chiudermi sempre più in me stessa durante i primi due anni di scuola elementare, quando venivo costantemente presa in giro per una malattia che mi fa compagnia da quando sono nata (si può DAVVERO prendere in giro una persona perché malata?! Bah...).
Quando mia madre ha scoperto tutto ho cambiato scuola e per i restanti tre anni ho ricominciato ad aprirmi. Poi dalla prima media fino ad oggi - seconda liceo - è ricominciato tutto. E quest'anno c'è stato il "colpo di grazia", diciamo, perché la malattia si è aggravata e mi hanno operata un mese fa circa.
Tutte le prese in giro ricevute mi hanno resa una tartaruga poco socievole: mi chiudo nel mio guscio tutto il tempo e per quanto la gente possa bussare su di esso, non esco facilmente dalla mia corazza.
Odio uscire di casa: me ne sto rintanata tutto il giorno in taverna a leggere libri su libri, o a scrivere. E quando esco sono sempre impacciata, tengo lo sguardo incollato al terreno e credo che chiunque posi lo sguardo su di me non faccia altro che giudicare male. Ho persino paura del giudizio dei miei genitori, di mia sorella e di mio fratello, e loro non fanno altro che rimproverarmi per il mio costante silenzio e la mia paura a parlare, a dire qualsiasi cosa, pure a loro.
Odio essere presentata a persone che non conosco. Anche se vorrei fare conversazione, il mio cervello va in tilt e non riesco a mettere insieme una frase di senso compiuto, per paura che questa persona mi consideri insopportabile a pelle e non degna d'attenzione.
Odio parlare o leggere in pubblico, inizio a balbettare e mi sudano le mani.
Odio anche mangiare, o bere in pubblico: sono entrambe cose che faccio con molta discrezione e movimenti lenti, cercando di non farmi notare, come se mi vergognassi a mangiare.
Ho una sola amica ed è l'unica di cui mi importa realmente.
Qualche volta una conoscente mi ha invitata ad uscire, ma ho sempre respinto l'offerta data la presenza di persone sconosciute: preferisco un buon libro ad una serata fuori.
Amo studiare. Vorrei diventare un chirurgo in futuro (o neurochirurgo o generale), ma credo che questo mio "piccolo" problema mi intralci la strada.
So che tutte le mie paturnie, la mia costante paura di essere giudicata negativamente da ogni singola persona su questo pianeta sono solo frutto della mia mente e che ciò che penso non accade realmente, ma non riesco ad evitare di farmi tutti questi problemi.
Scusate il papirone, ma il mondo online è l'unico in cui non mi senta costantemente giudicata. Anche se, a dir la verità, anche a pubblicare questo mi sento estremamente stupida e credo che mi prenderete per deficiente.
Devo riuscire a convincermi del fatto che siano solo paturnie.
A presto!