Ciao a tutti inanzitutto e mi scusi chi mi legge se non ho fatto subito una presentazione ragionevole.
Vi leggo da molto tempo, ma mi sono iscritto da poco.
Sono un uomo di 40 anni che crede verosimilmente di essere arrivato ad un punto molto drammatico e basso della propria esistenza.
Questo poichè è diventato gradualmente sempre più difficile intrattenere momenti di socialità e interscambi di presenza con le altre persone.
Drammaticamente anche all'interno del proprio nucleo familiare.
Ci si sente sempre un riflettore da 400.000 Kw a 2 cm di distanza.
Sudorazione, panico, rossori del volto, mancanza di disinvoltura e si diventa nel giro di pochi secondi una massa isterico-umorale non in grado di controllare
le proprie emotività.
Insomma cari amici, voi potrete capirmi, dovendo fare una presentazione concluderei aggiungendo che intorno tutto diventa terreno bruciato ... Non si vive la propria vita e nelle occasioni in cui veniamo costretti al contatto con gli altri o avivere tutti quei momenti in cui vorremmo sprofondare, si deve fare un lavoro psichico notevole tale che quando si torna al proprio mondo dì fatto di solitudine sale forte un senso di morte e infatti gradualmente uccidiamo i nostri bisogni fino ad odiare cose che ... Amiamo e avremmo amto davvero volentieri.
Vi mando per ora tutto il mio calore virtuale in un abbraccio di solidarietà e comprensione ...
Galimba!
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