Ciao,
mi chiamo Gabriele, ho alcune ansie e mi piacerebbe parlarne un po' con voi...
Edit:
Sì mi piace scrivere per sfogarmi... ma se devo iniziare io una discussione sono un po' bloccato perché, come spesso capita a noi timidi, ci blocchiamo...
Ho sempre avuto problemi di relazione con gli altri, quando incrocio qualcuno per strada non lo guardo mai in faccia, e mi faccio mille problemi prima di parlare con qualcuno, soprattutto ragazze... Con questo non voglio dire che non l'ho fatto, mi faccio forza, violento il mio vero essere timidus, ma cerco di andare avanti. Questo naturalmente mi causa un costante stress, perché la natura è quella e non la si può modificare...
Comunque riguardo me stesso ho 32 anni, lavoro saltuariamente, per mia scelta... che spero di poter spiegare nel forum (in effetti ho trovato il forum trovando su un motore di ricerca la discussione di SonoFelicissimo sul lavoro, che condivido al 100% essendomi trovato pienamente nei suoi stati d'animo... se pur non facendo il camionista), e studio, sto prendendo una seconda laurea in storia antica, la mia passione, anche se ho molti dubbi mi potrà dar da mangiare in futuro questo studio...
Non ho una ragazza, anche qui per mia scelta, così come il lavoro ho rifiutato ragazze che sentivo "averle" (nello stesso senso di avere un lavoro), mi sarebbe pesato più che goderne dei vantaggi. E ho tentato in entrambe le questioni di "accontentarmi", di fare il bravo cittadino, lavoro e moglie... Un disastro, il lavoro più lungo, tra mille sofferenze è durato un anno, e solo perché alla fine, dopo aver presentato le mie dimissioni, il direttore si era stancato di pretendere da me e mi lasciava quasi bighellonare o dare compiti di routine. Con la donna 8 mesi, una di cui non ero convinto, ma era almeno discreta, dopo breve incominciarono mille ansie e paure sul fatto che non ci stavo bene. Comunque ho una vera e propria fobia per il tempo, e tutto ciò che ne consegue, i malanni, la perdita di persona care, e tutto ciò che un bravo pessimista, ma io preferisco chiamarmi realista, può immaginare...