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29-01-2010, 21:02
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#1
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Ciao a tutti!!!
E' circa un mese che vi leggo con molto interesse e oggi che sono particolarmente giu' di corda, ho deciso di presentarmi.
Il mio problema è l'ergofobia ossia un'anormale e persistente paura del lavoro, derivante dalla combinazione di due fobie: la paura di fallire i compiti assegnati e di socializzare con i colleghi.
Tutto ha avuto inizio quando mi sono laureata ed ho cominciato a cercare timidamente lavoro. Da subito le mie ricerche sono state accompagnate da una fortissima ansia. Era come se sapessi di avere dinanzi solo un piccolo intervallo di tempo per godermi ancora la vita, dovendo poi perdere necessariamente la serenità a causa di un ipotetico futuro lavoro, non corrispondente ai miei interessi, che forse non sarebbe mai arrivato.
Insomma un paradosso: cercavo lavoro ma l'idea di trovarlo mi terrorizzava tanto quanto quella di rimanere disoccupata.
Dopo una una dolorosa e disperata ricerca, il lavoro l'ho trovato ma dopo tre anni ho dovuto licenziarmi sia per l'ansia insopportabile (dovuta anche al disumano carico di lavoro) sia per il mobbing subito dai titolari. Sono stati anni terribili, di notti in bianco, profuse sudorazioni notturne, week-end passati nel terrore di dover mettere nuovamente piede in ufficio il lunedi' successivo. Dopo essermi licenziata, i ricordi delle umiliazioni subite hanno continuato a perseguitarmi per molto tempo,tanto da dover evitare determinati luoghi e da non poter nemmeno sentir pronunciare il nome del mio ex titolare: insomma sono rimasta sola con il mio disturbo post-traumatico da stress.
Successivamente sono stata assunta in prova da altre due società ma in entrambi i casi, dopo circa 7 giorni, ho deciso di stare a casa: piangevo sempre e non dormivo piu' la notte.
Ho capito di dover cercare un lavoro completamente diverso, piu' umile e di minor responsabilità, in modo da contenere l'ansia di commettere errori e fallire i compiti assegnati.
Rimangono pero' altri problemi: l'enorme senso di insicurezza, che mi coglie ancor piu' intensamente se lavoro con persone false e spregevoli (divento un specie di handicappata anche se una cosa la so fare); la difficoltà nel socializzare con i colleghi, acuita dal malessere interiore che mi assale sul posto di lavoro; il fatto che qualunque lavoro comporta un minimo di responsabilità e quindi la paura di commettere errori rimane.
Ho letto che spesso chi è affetto da fobia sociale si accontenta di lavori umili e mal pagati: nel mio caso è proprio cosi'. L'unica soluzione sarebbe un lavoro piu' umile e da svolgere in solitudine.
Non vedo via d'uscita. Nessuno mi puo' aiutare e la mia vita è come sospesa perchè senza denaro non ci sono nè progetti nè futuro.
Scusate lo sfogo.
Un saluto a tutti
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Ultima modifica di tillyna; 29-01-2010 a 22:17.
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29-01-2010, 21:07
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 247
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disturbo post traumatico da work
bè, hai mai pensato di andare dallo psicologo?
magari capisci cosa ti genera queste ansie
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29-01-2010, 21:17
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#3
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 247
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bè ma era stress dovuto alle relazioni sociali o alla difficoltà del lavoro?
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29-01-2010, 22:25
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 247
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cmq anche io ho rischiato di fare la stessa fine un annetto fa, ma x fortuna ho resistito
cedere ad una cosa del genere sarebbe per me un passo indietro mostruoso
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29-01-2010, 22:25
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Un po' in Emilia, un po' in Romagna
Messaggi: 1,521
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Benvenuta
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29-01-2010, 22:32
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,563
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benvenuta........
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29-01-2010, 23:10
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 571
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fobia da lavoro ;-)
Benvenuta cmq
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29-01-2010, 23:12
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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Quote:
Originariamente inviata da tillyna
Ciao a tutti!!!
E' circa un mese che vi leggo con molto interesse e oggi che sono particolarmente giu' di corda, ho deciso di presentarmi.
Il mio problema è l'ergofobia ossia un'anormale e persistente paura del lavoro, derivante dalla combinazione di due fobie: la paura di fallire i compiti assegnati e di socializzare con i colleghi.
Tutto ha avuto inizio quando mi sono laureata ed ho cominciato a cercare timidamente lavoro. Da subito le mie ricerche sono state accompagnate da una fortissima ansia. Era come se sapessi di avere dinanzi solo un piccolo intervallo di tempo per godermi ancora la vita, dovendo poi perdere necessariamente la serenità a causa di un ipotetico futuro lavoro, non corrispondente ai miei interessi, che forse non sarebbe mai arrivato.
Insomma un paradosso: cercavo lavoro ma l'idea di trovarlo mi terrorizzava tanto quanto quella di rimanere disoccupata.
Dopo una una dolorosa e disperata ricerca, il lavoro l'ho trovato ma dopo tre anni ho dovuto licenziarmi sia per l'ansia insopportabile (dovuta anche al disumano carico di lavoro) sia per il mobbing subito dai titolari. Sono stati anni terribili, di notti in bianco, profuse sudorazioni notturne, week-end passati nel terrore di dover mettere nuovamente piede in ufficio il lunedi' successivo. Dopo essermi licenziata, i ricordi delle umiliazioni subite hanno continuato a perseguitarmi per molto tempo,tanto da dover evitare determinati luoghi e da non poter nemmeno sentir pronunciare il nome del mio ex titolare: insomma sono rimasta sola con il mio disturbo post-traumatico da stress.
Successivamente sono stata assunta in prova da altre due società ma in entrambi i casi, dopo circa 7 giorni, ho deciso di stare a casa: piangevo sempre e non dormivo piu' la notte.
Ho capito di dover cercare un lavoro completamente diverso, piu' umile e di minor responsabilità, in modo da contenere l'ansia di commettere errori e fallire i compiti assegnati.
Rimangono pero' altri problemi: l'enorme senso di insicurezza, che mi coglie ancor piu' intensamente se lavoro con persone false e spregevoli (divento un specie di handicappata anche se una cosa la so fare); la difficoltà nel socializzare con i colleghi, acuita dal malessere interiore che mi assale sul posto di lavoro; il fatto che qualunque lavoro comporta un minimo di responsabilità e quindi la paura di commettere errori rimane.
Ho letto che spesso chi è affetto da fobia sociale si accontenta di lavori umili e mal pagati: nel mio caso è proprio cosi'. L'unica soluzione sarebbe un lavoro piu' umile e da svolgere in solitudine.
Non vedo via d'uscita. Nessuno mi puo' aiutare e la mia vita è come sospesa perchè senza denaro non ci sono nè progetti nè futuro.
Scusate lo sfogo.
Un saluto a tutti
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Benvenuta. Purtroppo non posso dirti altro perchè sto messo moooolto peggio di te...
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29-01-2010, 23:35
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#9
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Principiante
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Londra
Messaggi: 96
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Quote:
Originariamente inviata da tillyna
-le mie ricerche sono state accompagnate da una fortissima ansia. Era come se sapessi di avere dinanzi solo un piccolo intervallo di tempo per godermi ancora la vita, dovendo poi perdere necessariamente la serenità a causa di un ipotetico futuro lavoro...
-cercavo lavoro ma l'idea di trovarlo mi terrorizzava tanto quanto quella di rimanere disoccupata.
-week-end passati nel terrore di dover mettere nuovamente piede in ufficio il lunedi' successivo.
-malessere interiore che mi assale sul posto di lavoro
-L'unica soluzione sarebbe un lavoro piu' umile e da svolgere in solitudine.
-la mia vita è come sospesa perchè senza denaro non ci sono nè progetti nè futuro.
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sono senza parole... questi punti descrivono in maniera paurosamente precisa il mio rapporto col mondo del lavoro... benvenuta e sappi che hai tutta la mia comprensione.
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30-01-2010, 13:10
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#10
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Grazie del benvenuto e della comprensione!
Sono già andata dallo psicologo ma ho dovuto interrompere la psicoterapia perchè troppo costosa per una disoccupata.
L'esperienza lavorativa che ho brevemente descritto è stata per me terribilmente traumatica: adesso ho una paura tale di sbagliare che qualunque lavoro normale per me è diventato difficile.
E' pura follia, lo so, ma imparare un nuovo lavoro, leggere delle scartoffie o inserire dati in un pc per me è qualcosa di incredibilmente stressante: quasi come se compissi un intevento chirurgico a cuore aperto senza essere un medico. Per non parlare dei colleghi competitivi e spietati che si incontarno nei luoghi di lavoro. Io avrei bisogno di una figura amica che mi aiuti, non di persone pronte a criticarmi per qualunque cosa.
Insomma pulire i WC negli autogrill mi sembra l'unica via d'uscita ma con il mio curriculum penserebbero che sono una povera pazza infatti..lo sono!
Il futuro si prospetta davvero oscuro per me.
E' terribile dopo anni di buoni risultati a scuola e all'università sentirsi un'incapace nel mondo del lavoro!!
Io non sono nè stupida nè fannullona ma probabilmente è questo che pensa di me chi ha la fortuna di non vivere questa maledetta fobia.
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Ultima modifica di tillyna; 30-01-2010 a 15:44.
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30-01-2010, 13:21
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#11
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da tillyna
Grazie del benvenuto e della comprensione!
Sono già andata dallo psicologo ma ho dovuto interrompere la psicoterapia perchè troppo costosa per una disoccupata.
L'esperienza lavorativa che ho brevemente descritto è stata per me terribilmente traumatica: adesso ho una paura tale di sbagliare che qualunque lavoro normale per me è diventato difficile.
E' pura follia, lo so, ma imparare un nuovo lavoro, leggere delle scartoffie o inserire dati in un pc per me è qualcosa di incredibilmente stressante: quasi come se compiessi un intevento chirurgico a cuore aperto senza essere un medico. Per non parlare dei colleghi competitivi e spietati che si incontarno nei luoghi di lavoro. Io avrei bisogno di una figura amica che mi aiuti, non di persone pronte a criticarmi per qualunque cosa.
Insomma pulire i WC negli autogrill mi sembra l'unica via d'uscita ma con il mio curriculum penserebbero che sono una povera pazza infatti..lo sono!
Il futuro si prospetta davvero oscuro per me.
E' terribile dopo anni di buoni risultati a scuola e all'università sentirsi un'incapace nel mondo del lavoro!!
Io non sono nè stupida nè fannullona ma probabilmente è questo che pensa di me chi ha la fortuna di non vivere questa maledetta fobia.
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ti capisco perfettamente Tyllina, hai tutta la mia comprensione, anche io ho sofferto x anni del P.S.T.D. (disturdo da stress post traumatico)...
ne stiamo parlando più ampiamente in un altro topic:
"Come fà un depresso a trovare lavoro?"
http://www.fobiasociale.com/come-fa-...-lavoro-13848/
entra e posta quel bel racconto che hai fatto all' inizio, bello perchè è scritto bene e con dovizia di particolari, oltrechè perfettamente esemplificativo del problema....
Un saluto ;-)
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30-01-2010, 14:11
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Far beyond the sun
Messaggi: 1,250
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benvenuta! Ma non hai presentato denuncia per mobbing verso quei dannati bastardi?
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30-01-2010, 14:54
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#13
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Avanzato
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: à rebours
Messaggi: 397
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Benvenuta tillyna!!! In cosa sei laureata?Non potresti tentare la strada della libera professione per ovviare alla ergofobia?
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30-01-2010, 14:57
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#14
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Quote:
Originariamente inviata da CodaDiLupo
benvenuta! Ma non hai presentato denuncia per mobbing verso quei dannati bastardi?
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Solo sentir pronunciare il loro nome mi faceva stare malissimo: in famiglia c'era l'assoluto divieto di farlo.
Non avrei mai sopportato l'idea di essere in causa con loro (che poi conoscono avvocati, giudici, medici etc.)
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30-01-2010, 15:01
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#15
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Quote:
Originariamente inviata da Vento-del-Sud
Benvenuta tillyna!!! In cosa sei laureata?Non potresti tentare la strada della libera professione per ovviare alla ergofobia?
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In materie economiche..e le detesto
Non poteri mai fare il commercialista!
Poi ora che ho la fobia degli errori e temo la carta e i pc!
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30-01-2010, 15:08
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#16
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Vai da uno psico, cara tillina, penso una terapia cognitivo-comportamentale possa avere i suoi frutti (a meno che non hai problemi d'ansia più profondi, allora ti consiglio qualcosa di più analitico )
Non preoccuparti dell'aspetto economico e dellla durata della terapia, i soldi servono per godersi la vita, e avere problemi sul lavoro è durissima, perchè ci sono passato anch'io, e ora i piedi in testa non me li faccio più mettere da nessuno. Se guarisci con una tcc, avrai cambiamenti permanenti per tutta la tua esistenza, e non saranno soldi buttati via..Meglio fare qualche sacrificio che non godersi la vita per delle fobie
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30-01-2010, 15:18
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 651
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Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
Vai da uno psico, cara tillina, penso una terapia cognitivo-comportamentale possa avere i suoi frutti (a meno che non hai problemi d'ansia più profondi, allora ti consiglio qualcosa di più analitico )
Non preoccuparti dell'aspetto economico e dellla durata della terapia, i soldi servono per godersi la vita, e avere problemi sul lavoro è durissima, perchè ci sono passato anch'io, e ora i piedi in testa non me li faccio più mettere da nessuno. Se guarisci con una tcc, avrai cambiamenti permanenti per tutta la tua esistenza, e non saranno soldi buttati via..Meglio fare qualche sacrificio che non godersi la vita per delle fobie
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Si, ma essendo disocuppata non ha soldi da buttare via, ti consiglierei un'approccio farmacologico vista la potenza e l'incidenza sulla tua vita del tuo disturbo, e anche il taccuino ne risentirebbe meno, la psicoterapia serve per chi ha problemi lievi..., una ragazza che conosco sofferente di attacchi di panico ha buttato via 15OOO Euro per questa mitica psicoterapia invece con trattamento farmacologico è rinata, non è detto che con il farmaco si risolva il problema in particolare per la fobia sociale e affini ma non tutti possono permettersi gli esosi onorari degli psicoterapeuti ed il più delle volte sono soldi buttati via
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30-01-2010, 15:29
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#18
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Ciao Alex e Sentenza,
lo so l'ideale sarebbe riprendere la psicoterapia (avendo i soldi per farlo) e prendere anche degli ansiolitici. Temo pero' gli effetti collaterali di questi ultimi.Subito dopo essermi licenziata ho iniziato a soffrire di esofagite da reflusso e ho letto che gli psicofarmaci peggiorano questa patologia.
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30-01-2010, 15:49
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#19
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Grazie shady74, mi informero'!
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30-01-2010, 15:58
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Tyllina, mi sa che sei stata nelle stesse aziende in cui sono stato io...trattavasi per caso della P******e t****i di Milano e della B***** di Assago?
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