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10-12-2008, 11:44
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#1
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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ciao a tutti, questo è il mio primo messaggio, è dura per me confessarmi, il mio orgoglio che mi ha da sempre fatto compagnia, mi ha anche da sempre impedito di confessare ogni mia eventuale debolezza.
Ho 43 anni, una bella famiglia, una moglie presente e che mi vuole bene, 2 stupendi figli di 13 e 11anni e 1/2. Da sempre ho speso tutte le energie per assicurare il loro benessere, preoccupato forse più del dovuto che quanto facessi non fosse mai abbastanza. In ogni attività ho dato sempre il massimo compreso lavoro e sport, forse, lo capisco solo ora alla ricerca di conferme alla mia non inferiorità.
Son sempre stato stimato dagli amici e da quelli con cui collaboravo nelle mie attività per la generosità del mio aiuto. Tant'è che venivo soprannominato per la mia operosità "Sandroman". Poi circa 8 anni fa d'improvviso il primo fulmine a ciel sereno. Inaspettatamente finivo vittima di un forte attacco di depressione. Le cause erano principalmente dovute alla fatica nel gestire i bambini in tenerà età, alcuni pronlemi lavorativi e altri di salute. Venivo comunque sottoposto per alcuni mesi ad una cura atidepressiva, ma forse la vera uscita dal tunnel fu grazie al mio impegno nello sport sia a livello agonistico che dirigenziale.
Poi per alcuni anni ho tirato avanti tra alti e bassi ma senza più veri episodi critici. Fino a circa 1 mese fa. In effetti era dall'estate scorsa che sentivo un leggero pessimismo e malessere generale. Poi sono subentrati alcuni problemi. In primo luogo di salute, una seconda recidiva di Ernia discale che mi impedirà per sempre di praticare lo sport in cui mi ero tuffato negli ultimi due anni, il triathlon, poi alcuni problemi economici, il lavoro che non mi soddisfa e che trovo noioso, alcuni guasti domestici abbastanza seri. Tutto ciò mi ha buttato giù e grazie all'aiuto di mia moglie mi son deciso a sottopormi ad una visita e mi è stato prescritto il cipralex dopo aver provato l'efexor che mi aveva fatto peggiorare la situazione dopo la prima capsula.
Mi sento a disagio perchè avendo una alta considerazione di me e non avendo mai preso medicine, il fatto di dipenderne mi getta nello sconforto.
Ho paura di non uscirne più e di essere un peso per la mia famiglia anzichè una risorsa come sono stato per tutti questi anni.
Purtroppo ho anche la consapevolezza che l'attività sportiva che mi aveva "curato" in tutti questi anni, questa volta oltre ad essere forse stata la causa del tracollo, questa volta non mi potrà aiutare.
Devo trovare nuovi stimoli, ma non so dove cercare. In più la situazione attuale, soprattutto per un come me a cui piace informarsi, non aiuta, con questa crisi e questo grigiore che avanza.
Spero di ritrovare la forza, è da 2 giorni che ho iniziato la cura, ma so bene che da sola non basterà a risollevarmi.
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10-12-2008, 12:27
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#2
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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benvenuto !
forse dovresti provare la terapia psicologica oltre che curarti con i medicinali, non c'è nulla di squalificante in questo, anzi un aiuto per te lo è anche per la tua famiglia
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10-12-2008, 12:49
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#3
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Ciao Sandro, benvenuto!
Posso capire perfettamente le tue angoscie, in quanto anche a me è stato diagnosticato un lieve stato depressivo con attacchi di panico, e da oggi dovrò iniziare una cura con antidepressivi
Che dire? Sono convinto che nessuna cura, sia essa farmacologica o psicoterapeuta, potrà funzionare del tutto se non ci metti tutta la tua buona volontà di guarire.
E sono sicuro, caro Sandro, che tu la possiedi. Da quello che ho capito hai una famiglia che ti vuole bene e ti sostiene, hai molti amici (e questo non è davvero poco..) che capiranno il tuo attuale stato d'animo
Capisco benissimo che la mancanza del tuo sport preferito potrà darti problemi, ma tieni presente che il mondo è vario e sono sicuro che potrai trovare stimoli in nuovi ambienti (hai mai pensato a qualche associazione di volontariato o culturale?).
Oppure, se pensi che il problema possa essere la tua troppa operosità, potresti pensare di rilassarti un attimino, di cercare di goderti il tempo libero senza eccessive ansie
Per quanto riguarda il lavoro, sono sicuro che persone con la tua esperienza non faticheranno troppo a trovarne uno nuovo. Certo ci vuole anche un pò di fortuna, e il momento di crisi economica attuale non aiuta, ma io stesso sono appena riuscito a trovare un nuovo lavoro, che mi sembra soddisfacente e anche ben pagato, nonostante sia laureato da circa un anno e con pochissima esperienza.
Vedrai che tornerai ad essere il Sandroman che tutti conoscevano.
In bocca al lupo! :wink:
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10-12-2008, 13:10
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Ancona
Messaggi: 769
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Il fatto che tu abbia chiesto aiuto è il primo passo positivo. Non ti preoccupare, dal tunnel della depressione si esce. Abbi solo un po' di pazienza e soprattutto volontà. Non avrai sempre bisogno di medicinali. davvero.
ciao
rob
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10-12-2008, 13:41
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#5
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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grazie a tutti per l'incoraggiamento, voglio sperare che questo primo passo, questa presa di coscienza mi aiuti nell'eventuale guarigione. L'angoscia più grande è di non riuscire a soddisfare le esigenze di chi dipende da me. Ed è questo che mi ha dato quel minimo di forza per non gettarmi definitivamente via. Per quel che riguarda il mio lavoro, faccio l'impiegato in un ente pubblico, quindi, sebbene economicamente non sia fonte di gran benessere, fornisce quella minima garanzia soprattutto di questi tempi, per cui non credo possibile un cambiamento. Per il resto ho fatto volontariato per gran parte della mia vita, la generosità non mi ha mai fatto difetto. Ma in un momento cupo come questo non sarei di grande aiuto.
Sento nostalgia per il passato, anche recente, in cui le forze mi sostenevano e l'ottimismo predominava i miei pensieri.
Ma mi basterebbe riacquistare la serenità e la normalità ed accontentarmi di quel poco che serve a vivere tranquilli. La spasmodica ricerca del meglio o del "di più" mi ha procurato non pochi problemi. Ma questo lo si capisce solo col senno di poi.
Molte delle cose che ho fatto e che mi davano gratificazione, viste ora, mi appaiono prive di significato e capisco ora molti commenti che amici e parenti mi rivolgevano sul perchè investissi tanto tempo ed energie in situazioni per loro incomprensibili. Avevano ragione, ma preso dalla foga del momento e dall'appagamento immediato agivo come un drogato trascurando alcuni aspetti più importanti, come ad esempio la "vicinanza" alla famiglia, che nonostante tutto ha resistito e mi è stata vicina, anche perchè grazie all'eccesso di energie profuse riuscivo a non farle mancare niente ed a sostenerne tutte le attività. E' un discorso un po' complicato, voglio dire che ottimizzavo i tempi per riuscire a fare tutto ma alla fine rimanendo senza spazi liberi.
Se riuscirò a far tesoro di questa esperienza cercherò di non ripetere gli stessi errori
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10-12-2008, 14:11
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#6
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Intermedio
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 141
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ce la puoi fare, non isolarti dalla tua famiglia che ti vuole bene, dagli amici e fatti magari aiutare intraprendendo un percorso psicologico
Quote:
Originariamente inviata da sandro65
Se riuscirò a far tesoro di questa esperienza cercherò di non ripetere gli stessi errori
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L'esperienza è il nome che diamo ai nostri errori.
Oscar Wilde
Ricordare il passato serve per il futuro, così non ripeterai gli stessi errori: ne inventerai di nuovi.
Groucho Marx
ma d altro canto
Due cose l'esperienza deve insegnare: la prima, che bisogna correggere molto; la seconda, che non bisogna correggere troppo.
Eugène Delacroix
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10-12-2008, 14:23
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#7
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Avanzato
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 355
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Depressione di che? L'unico problema è che non puoi fare più sport? (In fondo ad una certa età bisogna pure ritirarsi).
Onestamente non riesco a capire qual è il problema, hai una famiglia che ti sta vicino e un lavoro sicuro...ci sono persone che stanno molto ma molto peggio.
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10-12-2008, 14:39
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#8
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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Quote:
Originariamente inviata da RagionierFantozzi
Depressione di che? L'unico problema è che non puoi fare più sport? (In fondo ad una certa età bisogna pure ritirarsi).
Onestamente non riesco a capire qual è il problema, hai una famiglia che ti sta vicino e un lavoro sicuro...ci sono persone che stanno molto ma molto peggio.
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infatti il problema è qui. I problemi che da sempre mi sembravano stupidaggini d'improvviso sono diventati insormontabili.
Lo so che ci sono persone che stanno peggio e se sapessi qual'è il mio problema non sarei in queste condizioni. Sono demotivato, so ce potrei dare di più ma non riesco...
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10-12-2008, 14:48
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#9
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Avanzato
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 355
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Secondo me non dovresti sforzarti più di tanto, io mi farei aiutare da qualcuno e troverei nuovi stimoli nelle persone che mi vogliono bene e quindi nel tuo caso in tua moglie e nei tuoi figli visto che avete un buon rapporto. Magari potrebbe essere anche un periodo passeggero come le crisi di mezz'età ma io non credo sia una cosa grave.
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10-12-2008, 17:05
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 1,852
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Quote:
Originariamente inviata da RagionierFantozzi
Depressione di che? L'unico problema è che non puoi fare più sport? (In fondo ad una certa età bisogna pure ritirarsi).
Onestamente non riesco a capire qual è il problema, hai una famiglia che ti sta vicino e un lavoro sicuro...ci sono persone che stanno molto ma molto peggio.
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Ciao ragioniere...si vede che nn hai mai sofferto di depressione...infatti è qualcosa che sfugge completamnte alla capacità di analisi razionale: un bel giorno, sebbene tutto (o quasi) vada bene, ti senti demotivato e NON RIESCI PIU' A FARE QUELLO CHE FINO A UN MESE PRIMA ERA ROUTINE.
Nn ci riesci perchè ti crea ansia e al limite attacchi di panico, questo crea un circolo vizioso, perchè le persone (specialmente quelle che son sempre state attive come Sandro) si sentono IN COLPA verso gli altri, verso coloro che si aspettono qualcosa e che tu sai nn potrai più dare.
Io queste cose le so perchè una persona a me cara soffre di questa patologia, che se nn presa in tempo può letteralmente rovinare la vita di una persona.
Cmq, per fortuna oggi esistono farmaci molto efficaci che danno in genere risultati apprezzabili nel giro di un mesetto...
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11-12-2008, 09:41
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#11
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76
NON RIESCI PIU' A FARE QUELLO CHE FINO A UN MESE PRIMA ERA ROUTINE.
Nn ci riesci perchè ti crea ansia e al limite attacchi di panico, questo crea un circolo vizioso, perchè le persone (specialmente quelle che son sempre state attive come Sandro) si sentono IN COLPA verso gli altri, verso coloro che si aspettono qualcosa e che tu sai nn potrai più dare.
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grazie Wonderlust76, hai capito la mia situazione. Sto cercando con tutte le mie forze di uscirne fuori, e per fortuna ho mia moglie vicino che mi sostiene.
E' allo stesso tempo molto dura accettare questa condizione per chi come me ha avuto sempre una alta considerazione di se stesso e si considerava indistruttibile. E soprattutto per il proprio orgoglio è difficile accettare una terapia seppur blanda di farmaci. Ma ho abbassato la testa perchè ho realizzato che ci sono persone a me care a cui serve il mio sostegno e non voglio essere un peso per loro.
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11-12-2008, 10:18
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#12
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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grande !
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04-02-2009, 09:32
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#13
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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ritorno su questo tread dopo un po' di tempo.
Dopo varie vicissitudini, alti e bassi, sto facendo una cura con cipralex la cui dose a 10 mg prendo da circa tre settimane. Subito sembrava avesse avuto effetti benefici, perchè nonostante non fosse risalito molto l'umore e l'energia vitale fosse sempre bassa, almeno ero più tranquillo. Ma da ieri, a causa anche di situazioni spiacevoli sul lavoro, sono ricaduto verso il basso.
Sono di nuovo in crisi piena. A questo punto non so più cosa fare. La mia famiglia ha bisogno di me ed io non mi sento in grado di sostenerli, vorrei arrendermi e non alzarmi neanche più dal letto, ma ho paura del dolore che causerei e la cosa mi fa star ancor più male. Tiro avanti e mi trascino al lavoro dove sono anche adesso, spinto dal senso del dovere, ma la cosa mi toglie ancora più energie. Ho paura anche dei miei pensieri che mi suggeriscono soluzioni estreme. E siccome mi sono parzialmente aperto con mia moglie, mi dispiace far preoccupare anche lei.
Faccio schifo
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04-02-2009, 10:34
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Ancona
Messaggi: 769
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Quote:
Originariamente inviata da sandro65
ritorno su questo tread dopo un po' di tempo.
Dopo varie vicissitudini, alti e bassi, sto facendo una cura con cipralex la cui dose a 10 mg prendo da circa tre settimane. Subito sembrava avesse avuto effetti benefici, perchè nonostante non fosse risalito molto l'umore e l'energia vitale fosse sempre bassa, almeno ero più tranquillo. Ma da ieri, a causa anche di situazioni spiacevoli sul lavoro, sono ricaduto verso il basso.
Sono di nuovo in crisi piena. A questo punto non so più cosa fare. La mia famiglia ha bisogno di me ed io non mi sento in grado di sostenerli, vorrei arrendermi e non alzarmi neanche più dal letto, ma ho paura del dolore che causerei e la cosa mi fa star ancor più male. Tiro avanti e mi trascino al lavoro dove sono anche adesso, spinto dal senso del dovere, ma la cosa mi toglie ancora più energie. Ho paura anche dei miei pensieri che mi suggeriscono soluzioni estreme. E siccome mi sono parzialmente aperto con mia moglie, mi dispiace far preoccupare anche lei.
Faccio schifo
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Non fai schifo, stai solo passando un momento molto difficile. Credo che tu debba continuare la cura. E continuare a cercare l'aiuto di tua moglie, se lei è comprensiva. Con pazienza e volontà si esce anche dalle situazioni più buie.
ciao
rob
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04-02-2009, 12:44
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 585
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Quote:
Originariamente inviata da sandro65
ciao a tutti, questo è il mio primo messaggio, è dura per me confessarmi, il mio orgoglio che mi ha da sempre fatto compagnia, mi ha anche da sempre impedito di confessare ogni mia eventuale debolezza.
Ho 43 anni, una bella famiglia, una moglie presente e che mi vuole bene, 2 stupendi figli di 13 e 11anni e 1/2. Da sempre ho speso tutte le energie per assicurare il loro benessere, preoccupato forse più del dovuto che quanto facessi non fosse mai abbastanza. In ogni attività ho dato sempre il massimo compreso lavoro e sport, forse, lo capisco solo ora alla ricerca di conferme alla mia non inferiorità.
Son sempre stato stimato dagli amici e da quelli con cui collaboravo nelle mie attività per la generosità del mio aiuto. Tant'è che venivo soprannominato per la mia operosità "Sandroman". Poi circa 8 anni fa d'improvviso il primo fulmine a ciel sereno. Inaspettatamente finivo vittima di un forte attacco di depressione. Le cause erano principalmente dovute alla fatica nel gestire i bambini in tenerà età, alcuni pronlemi lavorativi e altri di salute. Venivo comunque sottoposto per alcuni mesi ad una cura atidepressiva, ma forse la vera uscita dal tunnel fu grazie al mio impegno nello sport sia a livello agonistico che dirigenziale.
Poi per alcuni anni ho tirato avanti tra alti e bassi ma senza più veri episodi critici. Fino a circa 1 mese fa. In effetti era dall'estate scorsa che sentivo un leggero pessimismo e malessere generale. Poi sono subentrati alcuni problemi. In primo luogo di salute, una seconda recidiva di Ernia discale che mi impedirà per sempre di praticare lo sport in cui mi ero tuffato negli ultimi due anni, il triathlon, poi alcuni problemi economici, il lavoro che non mi soddisfa e che trovo noioso, alcuni guasti domestici abbastanza seri. Tutto ciò mi ha buttato giù e grazie all'aiuto di mia moglie mi son deciso a sottopormi ad una visita e mi è stato prescritto il cipralex dopo aver provato l'efexor che mi aveva fatto peggiorare la situazione dopo la prima capsula.
Mi sento a disagio perchè avendo una alta considerazione di me e non avendo mai preso medicine, il fatto di dipenderne mi getta nello sconforto.
Ho paura di non uscirne più e di essere un peso per la mia famiglia anzichè una risorsa come sono stato per tutti questi anni.
Purtroppo ho anche la consapevolezza che l'attività sportiva che mi aveva "curato" in tutti questi anni, questa volta oltre ad essere forse stata la causa del tracollo, questa volta non mi potrà aiutare.
Devo trovare nuovi stimoli, ma non so dove cercare. In più la situazione attuale, soprattutto per un come me a cui piace informarsi, non aiuta, con questa crisi e questo grigiore che avanza.
Spero di ritrovare la forza, è da 2 giorni che ho iniziato la cura, ma so bene che da sola non basterà a risollevarmi.
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Onestamente a 43 anni il Triatlon specie se agonistico non è indicato, qualcosa di più soft no ?
In due giorni di cura che ti aspettavi miracoli ! Minimo da due settimane in poi.
Auguri
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04-02-2009, 13:17
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#16
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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il triathlon nel momento che lo facevo non mi sembrava una attività esagerata, anzi mi dava la forza per affrontare la vita di tutti i giorni. Ma questo non è, credo, il problema principale. Comunque, ramirez, hai solo letto il primo post. Nell'ultimo indicavo che da circa 3 settimane sono alla dose normale, ma ho avuto pochi benefici, o nulla......
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04-02-2009, 15:13
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#17
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 159
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Quote:
Originariamente inviata da sandro65
il triathlon nel momento che lo facevo non mi sembrava una attività esagerata, anzi mi dava la forza per affrontare la vita di tutti i giorni. Ma questo non è, credo, il problema principale. Comunque, ramirez, hai solo letto il primo post. Nell'ultimo indicavo che da circa 3 settimane sono alla dose normale, ma ho avuto pochi benefici, o nulla......
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si in effetti ero rimasto indietro. Beati gli ultimi.
Io ho circa la tua età e ho problemi analoghi da una quindicina di anni...
Non dico che li ho passati a ingoiar pasticcche, però....
Anch'io ho avuto ascese e cadute, ho usato credo per primo nel forum il Prozac, venendo da triciclici, tetraciclici, atipici, poi Nari, nassa altri psicofarmaci stabilizzatori antiepilettici neurolettici atipici ecc..
Dunque:
1) evita le benzodiazepine
2) evita gli ssri sono due anni e mezzo che non gli uso più, non funzionavano
3) secondo me bisogna istituire una terapia d'attacco costituita da una associazione di farmaci, che poi scalerai tra qualche mese
4) quella che giudico migliore è costituita da un nassa (mirtazapina)
un tetra (trazodone) o un triciclico (trimipramina) associati + Deniban. Se questa associazione fosse troppo pesante a livello di sedazione usavo
un (RIMAO) moclobenide che purtroppo non è più commercializzato in italia ma reperibile iln Lussemburgo presso goldpharma.com più il tetra o il triciclico; sempre associati al Deniban o al Levopraid 1 cp da 50 mg al dì.
Puoi sottoporre questi spunti al tuo medico ti aiuteranno in breve tempo.
In bocca al lupo.
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05-02-2009, 09:34
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#18
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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in effetti nutro qualche dubbio sull'efficacia del cipralex, dopo 24 giorni a 10 mg, e benefici quasi nulli. Mi dicono di aver pazienza, ma la sto finendo, vivere in questa condizione di non-vita è un dramma inconcepibile. Ti ringrazio dei consigli, ma è già uno sforzo per me prendere una pastiglia e non credo riuscirei ad avere la forza ed il coraggio di cambiare terapia per una ancor più invasiva.
Per adesso continuerò così confidando che fra qualche settimana cominci l'effetto benefico, poi vedremo mi metterò nuovamente nelle mani del mio psichiatra.
Oggi comunque si prospetta un'altra giornata schifosa, mi son trascinato al lavoro nonostante non avessi voglia di alzarmi dal letto e fossi sveglio già dalle 5.00. Alle 7.00 ho svegliato mia moglie per dirle che non stavo bene, lei ha cercato di rincuorarami ma non è servito. La cosa mi fa disperare ancor più, il saper di creare sofferenza in chi mi vuol bene contribuisce a farmi star peggio. Certe volte penso che se non ci fossi più sarebbe meglio per tutti i miei famigliari, dopo un po' se ne farebbero una ragione. Poi penso alla loro sofferenza ed i disagi che creerei e sto ancor peggio.
Forse sto impazzendo.
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05-02-2009, 10:38
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 585
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Quote:
Originariamente inviata da sandro65
in effetti nutro qualche dubbio sull'efficacia del cipralex, dopo 24 giorni a 10 mg, e benefici quasi nulli. Mi dicono di aver pazienza, ma la sto finendo, vivere in questa condizione di non-vita è un dramma inconcepibile. Ti ringrazio dei consigli, ma è già uno sforzo per me prendere una pastiglia e non credo riuscirei ad avere la forza ed il coraggio di cambiare terapia per una ancor più invasiva.
Per adesso continuerò così confidando che fra qualche settimana cominci l'effetto benefico, poi vedremo mi metterò nuovamente nelle mani del mio psichiatra.
Oggi comunque si prospetta un'altra giornata schifosa, mi son trascinato al lavoro nonostante non avessi voglia di alzarmi dal letto e fossi sveglio già dalle 5.00. Alle 7.00 ho svegliato mia moglie per dirle che non stavo bene, lei ha cercato di rincuorarami ma non è servito. La cosa mi fa disperare ancor più, il saper di creare sofferenza in chi mi vuol bene contribuisce a farmi star peggio. Certe volte penso che se non ci fossi più sarebbe meglio per tutti i miei famigliari, dopo un po' se ne farebbero una ragione. Poi penso alla loro sofferenza ed i disagi che creerei e sto ancor peggio.
Forse sto impazzendo.
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Sinceramente io non aspetterei a contattare lo psichiatra.....
Forse una terapia invasiva, può sembrare psicologicamente pesante, ma penso che sia altrettanto urgente uscire da questa situazione al più presto possibile.
Quella a cui accennavo è uno dei protocolli che usano i medici della clinica universitaria di Pisa, sembra pesante, ma l'impatto e gli effetti collaterali maggiori si riducono notevolmente dopo i primi tre quattro giorni.
Comprendo bene il tuo stato di sofferenza avendo una situazione familiare identica alla tua.
Buone cose.
Ciao
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05-02-2009, 16:17
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#20
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Principiante
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: liguria di ponente
Messaggi: 43
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Quote:
Originariamente inviata da Ramirez
Sinceramente io non aspetterei a contattare lo psichiatra.....
Ciao
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ho dato retta al tuo consiglio e l'ho chiamato. Per il momento mi ha prescritto l'aumento della dose da 10 a 15mg, e mi ha rassicurato sul fatto che 3 settimane e 1/2 sono ancora poche per risentire di miglioramenti e che prima di cambiare eventualmente farmaco è meglio tentare di verificare la dose giusta che potrebbe anche essere di 20mg.
Speriamo bene, c'è da dire che anche sto cacchio di tempo piovoso e gli stress aggiuntivi sul lavoro non aiutano
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