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02-11-2004, 04:32
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#1
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Ultima modifica di punker; 23-08-2009 a 13:43.
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03-11-2004, 01:06
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#2
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Principiante
Qui dal: Oct 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 94
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Ciao! A me per esempio la cosa che frena principalmente sono proprio dei complessi, la paura di essere giudicato sotto certi aspetti ben precisi, se riuscissi a eliminarli, sarei gia' a meta' dell'opera.
Hai ragione riguardo al fatto di non pensare al passato. E' utile imparare dai propri errori, ma e' inutile rimuginare sui fallimenti. Certo e' molto difficile da fare.
Sono daccordo sul pensare razionalmente per risolvere la cosa. Il problema e' pero' che alcuni come me credo abbiano gran parte dei problemi proprio perche' pensano troppo e pensano quasi soltanto razionalmente, cercando cause e conseguenze per ogni cosa, pensando che gli altri funzionino tutti in certi modi prefissati, analizzando lucidamente paure e inibizioni, arrivando a giustificarle in pieno, creando un circolo vizioso (io sono in un certo modo->gli altri sono cosi'->mi viene paura->giustifico la paura->io sono in un certo modo). Ed e' proprio il pensare in questo modo che mi fa buttare sul letto sperando di non risvegliarmi +.
Ankio sono inkazzato e snervato da tutto cio', ogni anno che passa di +, a questo punto sto pensando a terapie "d'urto", fare cose che mi scuotano sempre +, che mi schocckino, non so se e' la strada giusta, non so se ci riusciro', e' un'idea...
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03-11-2004, 01:06
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#3
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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grazie per la grande partecipazione...............
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03-11-2004, 12:04
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#4
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Principiante
Qui dal: Oct 2004
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Messaggi: 13
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Quote:
Originariamente inviata da punker
grazie per la grande partecipazione...............
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beh, non te la devi prendere, qui funziona così, pare che la gente scriva solo per commiserarsi/essere commiserata o consolata. La tua analisi della fs è piuttosto lucida ed interessante, e arrivi a conclusioni che condivido in pieno. Il problema è che un conto è quello che ti dice la ragione, un conto è ciò che provi quando ti trovi nella situazione reale....
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03-11-2004, 15:16
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#5
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
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Messaggi: 37
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Ultima modifica di punker; 23-08-2009 a 13:44.
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03-11-2004, 15:25
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#6
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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autocommiserarsi e lamentarsi è a volte inevitabile ....ma non serve a niente
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03-11-2004, 15:58
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#7
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Intermedio
Qui dal: Dec 2003
Ubicazione: Italia
Messaggi: 103
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04-11-2004, 22:50
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#8
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
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Messaggi: 37
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Ultima modifica di punker; 23-08-2009 a 13:44.
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06-11-2004, 20:11
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#9
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Intermedio
Qui dal: Dec 2003
Ubicazione: Italia
Messaggi: 103
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08-11-2004, 03:18
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#10
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
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Messaggi: 37
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Ultima modifica di punker; 23-08-2009 a 13:45.
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08-11-2004, 11:38
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#11
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Intermedio
Qui dal: Oct 2004
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Messaggi: 119
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Quote:
Originariamente inviata da punker
Vi kapita mai una di quelle serate dove vi sentite partikolarmente sicuri di voi stessi e disinvolti,in particolare con persone appena conosciute, e cercate quindi di mettervi al centro dell'attenzione impegnandovi di essere il più "fighi" possibile
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Forse è proprio questo il punto...non dovresti impegnarti a fare il figo...alla fine la gente nota che sei timido e che ti stai forzando a fare una cosa che per te non è ..spontanea.
Anchio mi comportavo un po come te, ma poi ho smesso, primo perchè era troppo uno sforzo enorme x me fare la "fighetta" disinvolta e estroversa, secondo perchè mi sono stufata di essere come vorrei che gli altri mi vedano. Voglio essere me stessa e basta! e fanc**o a chi non va bene :evil:
Ps. so che nn è facile, anchio dò troppa importanza al giudizio degli altri, ma il ns problema è proprio questo!! dobbiamo essere noi stessi e smettere di essere burattini comportandoci come vorrebbero gli altri!
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09-11-2004, 15:53
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#12
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Intermedio
Qui dal: Oct 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 119
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Se non riesci a comportarti come vorresti non ti buttare giù punker. Secondo me non devi forzarti troppo. Se vuoi essere disinibito puoi diventarlo! ma nn essere duro con te stesso, vai per gradi...
Cerca di essere il più spontaneo possibile, non pensare sempre a tutto quello ke dici e ke fai. Le persone che ti stanno intorno non stanno sempre lì ad ascoltare e giudicarti. :wink:
questo almeno è quello ke penso io, e che cerco di ripetere mentalmente a me stessa quando sn agitata... :roll:
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10-11-2004, 11:16
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#13
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 6
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Caro dario, ho letto i tuoi post e voglio dirti che un conto è idealizzare sè stessi, dicendo : io senza la FS sarei molto sicuro, estoverso ecc. ecc., un altro conto è dire : io in realtà, con tutte le imperfezioni del mio carattere, che sicuramente potranno esserci, non riesco a mettermi in gioco con gli altri e quindi a mostrare i miei pregi e i miei difetti, che magari saranno anche di più, senza per questo rimuginare all'infinito e senza sentirmi una m.... dopo che mi sono mostrato. Non so se mi sono fatta capire, voglio dirti che è giustissimo il discorso tuo di prendere di petto la FS e di risolverla senza più esitazioni, ma non devi pensare che se anche tu ci riuscissi dopo saresti perfetto nel tuo modo di stare in mezzo agli altri, perchè potresti anche scoprire che in realtà non sei quel grande comunicatore che pensi sia nascosto dietro la FS. La differenza sta nel fatto di accettare sè stessi come si è, con i propri momenti di gloria e le proprie gaffes, senza però farsi mille pippe mentali come facciamo ora. Su questo ti dò ragione , è per questo che dobbiamo sconfiggere quella t... della FS per riuscire a conoscerci, a scoprirci e a stare bene con noi stessi con gli altri e dopo gli altri. Perciò io dico escogitiamo una terapia d'attacco mirata concretamente a ciò che ci insidia giornalmente, senza fare troppi giri di parole che ci porterebbero lontano, e poi attacchiamo subito. Perchè cmq la guerra non finisce con la sconfitta del nemico, in quanto dopo cmq dovremmo fare su noi stessi un periodo di riabilitazione del nostro comportam. con gli altri, che potrebebe essere più o meno breve. Forza! Per vincere bisogna passare attraverso sforzi, cadute e umiliazioni, ma se non si perdono la tenacia e la fiducia in ciò in cui si crede la vittoria ci aspetta!
A presto.
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13-11-2004, 19:30
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#14
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Guest
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>ci deve essere una cazzo di soluzione
E' quello che vado chiedendomi da diversi anni e la risposta che mi sono dato al momento è che una soluzione definitiva al problema probabilmente non c'è. Questo non deve comunque indurti alla disperazione o a drammatizzare più del necessario. E' possibile migliorarsi ed avere una vita non così diversa da quella degli altri a patto di accettare qualche compromesso con se stessi.
Un problema complesso non può avere una soluzione semplice ed immediata. E io non credo che da questi problemi se ne esca con qualche mesetto di psicoterapia o qualche sforzo di logica. Non lo credo perché secondo me la fobia sociale è fortemente strutturata alla personalità e al carattere, al modo di pensare e di percepire la realtà, tutte cose difficilmente radicalmente modificabili nel breve come nel lungo periodo.
Io ad esempio ho convissuto per anni con un forte sentimento d'inadeguatezza, d'estraneità e disagio alle situazioni in generale, quasi come un sentirmi sempre fuori posto; ma non solo ho in gran parte superato questo sentimento, ma ho imparato anche a conviverci e no me ne curo più, né mi sforzo di essere diverso. Ma chissenefrega! Sono così e basta; e non sono il solo: la letteratura è zeppa di esempi e di personaggi che mi somigliano o ai quali potrei somigliare.
L'approccio secondo me dev'essere più rilassato e deve puntare più che al sintomo e alle situazioni specifiche a cambiare quella parte di se' che è alla base dei problemi relazionali. E qui ci sarebbe molto da scrivere...
Ciao
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13-11-2004, 21:57
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#15
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Principiante
Qui dal: Nov 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 6
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Ciao a tutti
mi chiamo elisabetta e sono assolutamente nuova su questo sito, e su questo tipo di siti! Vi raccnto in breve cosa mi porta qui...
In questo momento mi trovo a Ginevra, dove frequento l'università di relazioni internazionali. Sono al secondo anno. Ah dimenticavo..sono assoluamente italianissima!
Cmq..ho più o meno il problema che hanno tutte le persone che scrivono su questo forum. Purtroppo, per gli studi che faccio sono costretta a dover parlare in pubblico alcune volte..ma quando devo farlo mi faccio prendere dal panico, e anche se sono assolutamente preparatissima sull'argomento comincio a balbettare e ad avere il batticuore.
Adesso mi trovo proprio in una brutta situazione perché i miei studi (se tutto va bene) mi porteranno a fare un lavoro che mi costringerà a parlare in pubblico. Il fatto è che io sono molto brava nelle cose che studio, nel senso che mi appassionano..e il solo pensiero di non essere in grado di sostenere queste situazioni mi fa stare malissimo. L'ultima cosa che vorrei sarebbe dover rinunciare a fare quello mi piace per colpa di questo problema, che ho da quando ero più piccola..ma che ora si fa sentire di più.
Lo so che tutti qui siamo molto nervosi e arrabbiati a causa di questo problema, e che le altre persone tendono a riderci su..cmq vi scrivo solo per avere un appoggio morale qualsiasi.
Grazie per avermi ascoltato.
Ely
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22-02-2008, 21:08
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#16
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Esperto
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 528
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Quote:
Originariamente inviata da punker
E' la prima volta che inkappo in questo sito, strano ke non l'abbia notato prima,devo dire ke si è rivelato interessante.
Innanzitutto ho notato che i disagi che mi trovo spesso ad affrontare non sono poi cosi' rari e che, facendosi forza grazie anche alle esperienze altrui,anche in momenti di merda come questo è possibile farmi scappare un sorriso...
Cmq quello che voglio dire è che sono inkazzato e frustrato, che piu' vado avanti e più mi rendo conto che non è per complessi di inferiorità che mi chiudo in casa e mi riduco ad un essere vegetale,e faccio tutto il possibile per angosciarmi sempre di più in un vortice che non ha mai fine,perchè io SO DI VALERE, so di non essere inferiore a nessuno, che le cose che penso hanno un senso e non sono necessariamente stupide perchè dette da me...
E quindi, perchè tutto ciò? Perchè tutto questo autolesionismo?
E' queste vero, credo anche per voi la chiave di volta, l'enigma che vi assilla nei vostri momenti più bui e tristi..
Andiamo con ordine,vorrei cercare di analizzare insieme, razionalmente, cercando di guardare da lontano le nostre paure ed i nostri comportamenti,in modo tale da non sentirci troppo coinvolti e di entrare quindi nel solito giro di "seghe mentali"; la mia (anzi la nostra) paura più grande è quella di essere giudicati male e non all'altezza,in base a preconcetti mentali che esistono solo nella nostra testa e che non ci permettono di sentirci "liberi", e padroni di noi stessi, di conseguenza la nostra attenzione si canalizza maggiormente sulla volontà di "fare bella figura",di risultare padroni di se stessi,con conseguenze che però....beh le conosciamo tutti.
Secondo me è dunque proprio questo che ci differenzia dalle persone "normali", il fatto di concentrarci più sul "comefacciamoqualkosa" piuttosto che sul "cosafacciamo".
Beh penso sia lo stesso discorso del calciatore che si trova a calciare l'ultimo e decisivo rigore della finale dei mondiali, è talmente concentrato sulla paura di sbagliare che tira il pallone a casaccio per far finire quello stato di tensione.
Altro punto fondamentale penso sia la depressione ed il senso di colpa che ci prende dopo ogni fallimento, in questo caso secondo me le soluzioni sono due:O cercare di non pensarci minimamente poichè il passato non si può cambiare,e quindi concentrarsi sulla "prossima volta", O pensare a tale episodio a mente fredda cercando di non farsi prendere dalla cosa in manioera tanto eccessiva da non poterla razionalizzare un minimo,e quindi pensare ai propri errori per evitarli, non per soffrirci.
Beh penso che sappiate meglio di me che sull'argomento ce n'è da parlare, probilmente molti di voi che state leggendo questa lettera la ripiteranno abbastanza inutile in quondo parlo cose dette e stradette;il senso della mia lettera è quello di cercare una soluzione più che di sognarla,e a ciò si può arrivare soltanto pensando razionalmente, non buttandosi nel letto e sperare di non risvegliarsi più.
Mi rendo conto che ciò per noi è difficilissimo,non sto parlando da persona che ha superato il problema anzi...ma una cazzo di soluzione deve pur esserci!!!!
Quindi vi kiedo anzi vi prego di cercare insieme di parlare di questo nostro problema in maniera razionale affrontando aspetti che non ho toccato in questa lettera (e ce ne sono centinaia)!
io mi kiamo dario ho 19 anni sono iscritto ad ingegneria ed abito nella provincia di napoli, se siete della zona e volete confrontarvi kontattatemi immediatamente più ne siamo più facilmente possiamo sconfiggeere questa troia puttana di FS!
ciao contattatemi!!!
dario tel 3477693078 e mail [email protected]
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l'avrà sconfitta?
il suo numero di cellulare sarà ancora quello?
lo scopriremo nelle prossime puntate di "non vivere"
la telenovelas per i fobici che non chiedono mai... per paura di esser notati
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22-02-2008, 21:12
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#17
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Principiante
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 83
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hihi :lol:
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24-06-2008, 21:29
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#18
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Principiante
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 86
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Un altro problema per me, è che mi vedo a 1000 km di distanza dagli altri, fobia sociale a parte, mi sembra di stare su un pianeta da sola, e io mi sento un po' un'infiltrata aliena sulla terra. A me divide molto anche il modo di pensare, di ragionare, cioè mi da fastidio la superficialità...
Cioè sento parlare gli altri, uh ho preso la borsa di gucci, oh quella lì si veste proprio male, ecc...Mentre io penso, che scopo ha la vita, che cazzo bisogna fare..ecc...In realtà, odio un po' la gente, mi dispiace pechè io la vorrei amare, ma non ci riesco, finchè non apprezzerò me stessa, non potrò apprezzare gli altri...
Anch'io sono superficiale a volte con gli altri, ma dentro non lo sono affatto, faccio così perchè a volte non so cosa dire, anzi sempre, e allora sparo mille parole inutili...Ma il brutto è che anche quando incontro persone che mi piacciono come ragionano, c'è sempre qualcosa che non va, per colpa mia o per altre cose....Io penso che questo problema non si può risolvere, semmai si può attenuare, e penso che per cercare di sconfiggerlo, bisogna scavare nel passato, perchè è li che risiedono le cause, nel contesto familiare, elaborando le situazioni tragiche vissute, estrapolando tutte le problematiche di fondo, che ci portano ad assumere dei comportamenti inconsci che non capiamo..
E questo non possiamo farlo da soli purtroppo...
Faccio un esempio, oggi sono uscita, dopo un mese che me ne stavo tappata in casa, è stato un trauma, mi sentivo tutti gli occhi puntati addosso, un miracolo se riuscivo anche ad attraversare la strada, mi dicevo :starò camminando nel modo giusto o noteranno che c'è qualcosa che non va?..cioè ROBA DA PAZZI!! Se qualcuno sapesse cosa viviamo, cazzo sarebbe sconvolto, per chi non conosce il problema.....
Cmq ero fuori, e panico totale..E non è stata una genialata, perchè sono passata da un estremo all'altro di botto, dalla completa solitudine, alla folla sgomitante..Esperienze orribile, volevo solo tornarmene a casa e basta..Forse devo prepararmi un po' a gradi..
Poi a parlare con gli altri, mamma mia, avrò fatto una figura di merda con un ragazzo di un negozio che mi parlava e io non sapevo cosa dire, non mi ricordo neanche cosa ho detto...Non si riesce a parlare, io mi sento bloccata, e la gente crede che tu sia indifferente, freddo, antipatico..Quando invece dentro, si ha la voglia di parlare, gridare, ma fuori è tutto contenuto e controllato..
Io so perchè ho questo problema..il punto è che dovrei elaborare le cause che ho individuato..ma mi vergogno a parlarne con gli psicologi, un circolo vizioso senza fine.. L'importante secondo me è ricercare le cause, altrimenti, non si farà niente e andrà di male in peggio...
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24-06-2008, 23:05
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#19
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Principiante
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 10
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L'UNICA SOLUZIONE E' TIRAR FUORI LE PA**E ED AFFRONTARE CIO' CHE SI TEME !!! STOP
Ricercare le cause remote, i conflitti interiori etc etc sono tutte cavolate buone per riempire le tasche degli strizzacervelli... cosi come prescrivere pillole e gocce come fossero acqua fresca serve solo ad ingrossare il portafoglio di specialisti, rappresentanti e case farmaceutiche alla faccia di chi soffre veramente...
è tutto qui, bisogna guardare in faccia la paura e sconfiggerla, è l'evoluzione: se i nostri antenati avessero avuto paura adesso noi nn staremmo a scrivere dietro una tastiera (fortunatamente in passato nn c'erano nè case farmaceutiche nè strizzacervelli)
in questo forum leggo solo messaggi di resa, di persone schiave degli psicofarmaci che sn rassegnate alla loro condizione attuale... caz*o ma avete presente che c'è gente che nn si rassegna di fronte a mali incurabili o ad handicap fisici davvero invalidanti ???
P.S.
è solo la mia opinione, nn voglio far critiche nè polemiche di alcun genere... spero faccia riflettere qualcuno.
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25-06-2008, 00:27
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#20
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Intermedio
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 184
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Non credo si possa sconfiggere, al massimo si può imparare a conviverci... ma una vita normale come quella di tutti è un miraggio
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