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30-11-2011, 19:23
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#1
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Non sapevo se aprirlo qui o altrove, in caso i moderatori possono spostare dov'è più adatto.
Parliamo della chiusura emotiva e interiore, di quello che siamo sempre stati abituati a donare sin da bambini agli altri e che lentamente crescendo e con le delusioni relazionali abbiamo quasi smesso di comunicare.
Tutti parlano durante il giorno con gente in giro per il mondo, poi anche sui forum, IM, chat e quant'altro, ma il mondo che teniamo chiuso dentro va sempre più alla deriva, oltre il semplice vivere quotidiano e le frasi di circostanza..
come si può evitare di chiudersi definitivamente nel silenzio interiore e dare ascolto alla voce dell'anima?
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Ultima modifica di TrueLover; 30-11-2011 a 19:28.
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30-11-2011, 22:04
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#2
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 99
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come si può evitare di chiudersi definitivamente nel silenzio interiore e dare ascolto alla voce dell'anima?
Chiedendo aiuto ad un professionista, curandosi tramite un supporto psicoterapeutico ed eventualemnte faramcologico.
Una guida competente che ci insegni ad esporci gradualmente a contesti sociali sempre più gratificamenti.
Personalmente a me sta aiutando molto.
Aumentando l'autostima si ha sempre meno paura della gente e del suo "pericoloso" giudizio.
Ricostruendo le nostre risposte cognitive si può progressivamente riprendere in mano la propria vita. Imho, esperienza personale.
Cambiando il nostro modo di pensare, cambieremo la nostra vita.
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30-11-2011, 22:17
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Scusa forestiero lo dico con sincerità nn te la prendere. Mi sembra che quello che scrivi sia la pubblicità dei Kornflakes..
Come si fa a pensare che cambiando il modo di pensare e avendo una vita sociale più attiva si possa risolvere tutto per magia?
se una persona si chiude è perché pensa a nessuno frega quello che vive dentro e tutto quello che ha da dire, confidare.
ed essere più appetibile per la gente che cosa cambia?
o pagare uno perché ti ascolti a che serve?
secondo me le soluzioni sono altrove, forse nell'arte o la musica
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Ultima modifica di TrueLover; 30-11-2011 a 22:21.
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30-11-2011, 22:20
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#4
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 99
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Il problema non è divenire appettibile alla gente, bensì fregarsene altamente del giudizio altrui.
Come? Cambiando il nostro sistema cognitivo. L'autostima.
Questa è la pubblicità del kinder bueno...
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30-11-2011, 22:25
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#5
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Quote:
Originariamente inviata da Forestiero
Il problema non è divenire appettibile alla gente, bensì fregarsene altamente del giudizio altrui.
Come? Cambiando il nostro sistema cognitivo. L'autostima.
Questa è la pubblicità del kinder bueno...
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ok, quindi il tuo discorso è.. nn me ne frega degli altri quindi gli altri sono liberi di nn fregarsene di me.
E a che serve?
spendi 10000 euro di analisi/terapia per scoprire alla fine che cmq nn gliene sbatte niente a nessuno se ti chiudi o meno?
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Ultima modifica di TrueLover; 30-11-2011 a 22:28.
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30-11-2011, 22:30
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: padova
Messaggi: 540
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Quote:
Originariamente inviata da Forestiero
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Cambiando il nostro modo di pensare, cambieremo la nostra vita.
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Mega quotone
Se cambiamo modo di pensare cambiamo il modo in cui percepiamo i fatti che
ci capitano nella vita e questo ci porta a comprendere perchè ci capitano
certe disavventure e come superarle
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30-11-2011, 22:42
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#7
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 99
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
ok, quindi il tuo discorso è.. nn me ne frega degli altri quindi gli altri sono liberi di nn fregarsene di me.
E a che serve?
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No. Il mio discorso è stato travisato.
La fobia nasce spesso da traumi o come nel mio caso da delusioni relazionali, calo vertiginoso dell'autostima e a livello cognitivo si è portati ad avere risposte emozionali automizzate (ansia) che si manifestano come errati/falsi segnali che il nostro sistema nervoso/cervello ci invia perchè il nostro modo di pensare è ormai meccanico, automizzato, quasi ossessivo e mirato in un unica puntuale costante direzione.
La chiusura interiore è solo una conseguenza della fobia.
Se si lavora alla base del problema, si riesce a scemare la fobia stessa.
La base del problema è il giudizio altrui (altrimenti perchè si dovrebbe aver paura dei contesti sociali o della gente) ed è qui che bisogna lavorare, insieme al terapeuta (che dev'essere una persona ben preparata e non il primo pinco pallino da 30 euro a seduta) nel modificare le nostre risposte cognitive.
Imho, cambiando il nostro modo di pensare, scema gradualmente (occorrono mesi e mesi di duro sforzo, non pesnare sia facile) la paura.
Parallelamente ai primi progressi cresce l'autostima e con essa la consapevolezza che l'opinione di coloro di cui ci frega meno di nulla, non deve minimamente influenzarci (anche perchè controllare il giudizio o venire a conoscenza del reale giudizio che gli altri hanno su di noi è praticamente impossibile; potrebbero dirti che sei simpatico ma in realtà considerarti un emerito stronzo).
Per l'umore un'adatta cura farmacologica può aiutare ma non è indispensabile, mentre la terapia a mio parere da comune mortale lo è.
Si può guarire, bisogna curarsi.
E le testimonianze sono tantissime, anche in questo stesso forum.
Saluti.
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30-11-2011, 22:44
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 847
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Quote:
Originariamente inviata da Forestiero
No. Il mio discorso è stato travisato.
La fobia nasce spesso da traumi o come nel mio caso da delusioni relazionali, calo vertiginoso dell'autostima e a livello cognitivo si è portati ad avere risposte emozionali automizzate (ansia) che si manifestano come errati/falsi segnali che il nostro sistema nervoso/cervello ci invia perchè il nostro modo di pensare è ormai meccanico, automizzato, quasi ossessivo e mirato in un unica puntuale costante direzione.
La chiusura interiore è solo una conseguenza della fobia.
Se si lavora alla base del problema, si riesce a scemare la fobia stessa.
La base del problema è il giudizio altrui (altrimenti perchè si dovrebbe aver paura dei contesti sociali o della gente) ed è qui che bisogna lavorare, insieme al terapeuta (che dev'essere una persona ben preparata e non il primo pinco pallino da 30 euro a seduta) nel modificare le nostre risposte cognitive.
Imho, cambiando il nostro modo di pensare, scema gradualmente (occorrono mesi e mesi di duro sforzo, non pesnare sia facile) la paura.
Parallelamente ai primi progressi cresce l'autostima e con essa la consapevolezza che l'opinione di coloro di cui ci frega meno di nulla, non deve minimamente influenzarci (anche perchè controllare il giudizio o venire a conoscenza del reale giudizio che gli altri hanno su di noi è praticamente impossibile; potrebbero dirti che sei simpatico ma in realtà considerarti un emerito stronzo).
Per l'umore un'adatta cura farmacologica può aiutare ma non è indispensabile, mentre la terapia a mio parere da comune mortale lo è.
Si può guarire, bisogna curarsi.
E le testimonianze sono tantissime, anche in questo stesso forum.
Saluti.
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mai arrendersi!
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30-11-2011, 22:48
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#9
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 99
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Quote:
Originariamente inviata da psmaker
mai arrendersi!
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straquoto!
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30-11-2011, 22:55
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 579
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
Non sapevo se aprirlo qui o altrove, in caso i moderatori possono spostare dov'è più adatto.
Parliamo della chiusura emotiva e interiore, di quello che siamo sempre stati abituati a donare sin da bambini agli altri e che lentamente crescendo e con le delusioni relazionali abbiamo quasi smesso di comunicare.
Tutti parlano durante il giorno con gente in giro per il mondo, poi anche sui forum, IM, chat e quant'altro, ma il mondo che teniamo chiuso dentro va sempre più alla deriva, oltre il semplice vivere quotidiano e le frasi di circostanza..
come si può evitare di chiudersi definitivamente nel silenzio interiore e dare ascolto alla voce dell'anima?
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Quanto male ha fatto il romanticismo alle persone.
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30-11-2011, 23:26
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#11
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
La domanda più importante e che tutti dovrebbero porsi in modo del tutto sincero con se stessi è:
"Lo voglio davvero?"
Il ragionamento in questione è molto vasto e richiede molto tempo.
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Ma certo che tutti lo vogliono davvero, almeno che non vuoi diventare Jason o Frankeinstein.
Io dico che nessuno ci si arrende davvero e tutti cercano l'apertura al prossimo.
@ Forestiero
allora di sicuro nn è il mio caso, ho sempre avuti buoni contatti sociali e tutt'oggi frequento una comitiva di calcetto 1 giorno a settimana.
La consapevolezza però di nn poter trovare quello di cui abbiamo veramente bisogno mi ha portato a non cercare più tanto nelle aggregazioni sociali più comuni.
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Ultima modifica di TrueLover; 30-11-2011 a 23:35.
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30-11-2011, 23:57
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
Come si può evitare di chiudersi definitivamente nel silenzio interiore e dare ascolto alla voce dell'anima?
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Dubitando, dubitando, dubitando...
Anzi... (vedi? Ho dubitato e ho cambiato idea, o meglio - ehi! Ho dubitato ancora! Che bravo che sono..)
Prendendo le proprie posizioni per sbagliate ancora prima di sapere se lo sono..!
Questo mi sento di consigliarlo..!
(oggi sono in forma...)
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01-12-2011, 00:56
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#13
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Dubitando, dubitando, dubitando...
Anzi... (vedi? Ho dubitato e ho cambiato idea, o meglio - ehi! Ho dubitato ancora! Che bravo che sono..)
Prendendo le proprie posizioni per sbagliate ancora prima di sapere se lo sono..!
Questo mi sento di consigliarlo..!
(oggi sono in forma...)
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allocco nn sono riuscito a capire ma mi sembra cmq che si tratti di un concetto che prevede un livello di chaos pericoloso in se.
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01-12-2011, 01:16
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
come si può evitare di chiudersi definitivamente nel silenzio interiore e dare ascolto alla voce dell'anima?
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Per ascoltare la "voce dell'anima" devo chiudermi
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01-12-2011, 01:37
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#15
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Meridione
Messaggi: 330
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
come si può evitare di chiudersi definitivamente nel silenzio interiore e dare ascolto alla voce dell'anima?
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secondo me si deve avere la fortuna di trovare qualche persona simile a noi ma che non soffra delle stesse invalidanti conseguenze, un amico quindi che possa capire te e contemporaneamente sia in contatto con il mondo esterno. Insomma qualcuno che ci faccia da interprete. Inutili psicologi e psichiatri a mio avviso (servono solo per i malati con conclamati disturbi della personalità, vedi schizofrenici), ti fanno entrare in un giro, tra farmaci e sedute, da cui non se ne esce mai.
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01-12-2011, 06:09
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#16
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Per ascoltare la "voce dell'anima" devo chiudermi
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Mi sono espresso male, volevo dire in realtà dare libero sfogo alla voce dell'anima
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01-12-2011, 09:26
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
allocco nn sono riuscito a capire ma mi sembra cmq che si tratti di un concetto che prevede un livello di chaos pericoloso in se.
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Beh, se c'è una cosa che il romanticismo ci ha insegnato è che la sublimazione è la strada, no?
E cosa c'è di più sublime del caos?
Di un cielo stellato e delle infinite implicazioni cui ci pone di fronte..
Di un abisso oceanico e i suoi inestricabili misteri..
Di una mente consapevole del suo essere "finta" e in perenne contraddizione con sé stessa..
E con il concetto stesso di caos, che a mio parere è ampiamente superato..
Mai sentito parlare di frattali?
Lo ammetto, serve una ricerca per capire questo post...
Ma non è forse una ricerca quel desiderio di ascoltare la "voce dell'anima"?
Chi non cerca (in generale, non riguardo quello che dico) a mio parere ha incaprettato e imbavagliato la propria "voce dell'anima"..
Scelta più che rispettabile, del resto..!
=P
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Ultima modifica di Allocco; 01-12-2011 a 09:39.
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01-12-2011, 10:06
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Quote:
secondo me si deve avere la fortuna di trovare qualche persona simile a noi ma che non soffra delle stesse invalidanti conseguenze, un amico quindi che possa capire te e contemporaneamente sia in contatto con il mondo esterno. Insomma qualcuno che ci faccia da interprete. Inutili psicologi e psichiatri a mio avviso (servono solo per i malati con conclamati disturbi della personalità, vedi schizofrenici), ti fanno entrare in un giro, tra farmaci e sedute, da cui non se ne esce mai.
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Sarebbe la soluzione migliore......si ma come trovarlo? Io un amico l'avevo trovato ma si è dimostrato completamente isolato dal mondo...piu di me con nessun intento di provare a vivere.
Quote:
La domanda più importante e che tutti dovrebbero porsi in modo del tutto sincero con se stessi è:
"Lo voglio davvero?"
Il ragionamento in questione è molto vasto e richiede molto tempo.
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Sembra una frase scontata ma non lo è! Io indosso sempre una maschera con tutti, non sono mai sincero.
Non è facile vivere i rapporti sociali con 10 anni di isolamento alle spalle.....per mancanza di esperienza e per imbarazzo che questi provocano
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01-12-2011, 11:05
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Sarebbe la soluzione migliore......si ma come trovarlo? Io un amico l'avevo trovato ma si è dimostrato completamente isolato dal mondo...piu di me con nessun intento di provare a vivere.
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In ogni caso sempre meglio di niente.
intendo quando si è soli e non si sa con chi uscire alla fine non si esce (a parte qualcuno che esce da solo), se hai un amico, anche se pure lui isolato dal mondo, se non altro potete uscire voi due, potete tentare di conoscere altra gente (che ne so magari facendo uno sport assieme, o una vacanza assieme..).
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01-12-2011, 11:15
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#20
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Quote:
Originariamente inviata da Boyyy82
In ogni caso sempre meglio di niente.
intendo quando si è soli e non si sa con chi uscire alla fine non si esce (a parte qualcuno che esce da solo), se hai un amico, anche se pure lui isolato dal mondo, se non altro potete uscire voi due, potete tentare di conoscere altra gente (che ne so magari facendo uno sport assieme, o una vacanza assieme..).
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Non entriamo nell'argomento.....lasciamo perdere.
Quando non c'è nessun voglia di voler miglioare la propria situazione dall'altra parte è inutile continuare....è logorante
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