E' sempre stato così, chiuso fra quattro mura, io ed il mio segreto (la socio-fobia), ho degli amici, ma resto sempre qui nella mia stanza dove l'ansia non può trovarmi ed intanto qualcosa mi distrugge da dentro, è la rabbia, la rabbia di non riuscire a cambiare, la rabbia per il male che sto subendo da persone che credevo vicine e da estranei che credevo lontani. Non è solo la rabbia a ripensarci, c'è anche la tristezza o perché no, la malinconia, la nostalgia, la rassegnazione, lo schifo verso gli uomini che non conoscono nulla che vada oltre il potere. Il giudizio altrui mi uccide, non guido, non vado alle feste, non approccio con le ragazze (l'ultima relazione mi ha strappato letteralmente il cuore), non vado alle cerimonie, evito discoteche e serate, ecc.
Allora mi domando: cosa sarà della mia vita? Si fa presto a rispondere con frasi del tipo "reagisci", "la vita è bella" bla bla, ma io ho reagito, ho combattuto, nonostante ciò ritorno sempre al punto di partenza. Con voi mi va di essere sincero perché non mi conoscete, ma io penso spesso di chiuderla qui, dormo per questo motivo, quando dormi ti allontani da ciò che è reale e sogni, che sia brutto o meno, alla fine puoi sempre risvegliarti. Mi piacerebbe essere pazzo o stupido, almeno avrei risposte alle mie domande.
Invidio i miei coetanei, i miei amici, vorrei vivere come loro, ma non posso perché ho fatto della mia mente una prigione da cui non posso evadere.
Mi dispiace per la pesantezza o per lo sfogo esagerato, ma sono stanco.