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12-09-2008, 18:00
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Ubicazione: Fondo di provincia
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Il movimento Childfree è composto da singoli e coppie che scelgono di non avere figli.Ecco un bel forum Italiano sull'argomento,purtroppo ancora poco frequentato.
http://nokids.devil.it/index.php
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12-09-2008, 18:11
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Ubicazione: Fondo di provincia
Messaggi: 1,023
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Childree? In Italia è ancora tabù
di Marja
PRIMA PARTE
Childfree (CF) è il termine con cui, nei paesi di lingua inglese, si definiscono le persone che non desiderano e non progettano di avere figli, insomma, coloro che escludono in maniera assoluta la procreazione dalla propria vita, non sentendo il bisogno di vivere questa esperienza. La parola è nata in antitesi con childless, il termine con cui tradizionalmente si indicano le persone prive di figli e che suggerisce, con quel suffiso -less, l’idea di una mancanza, mentre le persone che, per scelta, non hanno voluto e non vogliono procreare dei figli non sentono alcuna mancanza, ovvero alcun bisogno.
In Inghilterra e negli Stati Uniti esistono diverse associazioni e movimenti che difendono la cultura childfree e i diritti delle persone che intendono escludere in maniera assoluta la procreazione dalla propria esistenza
A questo punto già vedo la necessità di due premesse. Sostenere la cultura childfree non significa voler convincere le persone che invece i figli li desiderano a non procreare, perché la cultura childfree si fonda proprio su questo assunto e cioè che la procreazione deve essere una libera scelta fondata sugli interessi e le inclinazioni individuali. In qualsiasi società ci saranno sempre persone che amano prendersi cura dei bambini, che gradiscono la loro compagnia, che trovano appagante il ruolo di genitore ed è quindi giusto che siano queste persone a perpetuare la specie umana e non coloro che invece per carattere, per interessi, per stile di vita, per inclinazioni personali non hanno la disponibilità né psicologica, né materiale ad assumere il ruolo di genitore. Accade spesso infatti che persone che non hanno alcun interesse né desiderio verso la procreazione vi siano indotte da stereotipi culturali ancora diffusi come quello che la nascita di un bambino costituirebbe il coronamento, la massima realizzazione di un rapporto d’amore tra due persone, come quello ancora più insidioso che la maternità è la priorità esistenziale di qualsiasi persona di sesso femminile, quando non anche l’essenza stessa della persona di sesso femminile, sicché la donna - senza l’accessorio del figlio - è una figura incompleta, vuota, priva di senso e inutile. Ancora diffusa è anche l’idea che mettere al mondo un figlio risolva i problemi esistenziali o possa dare un significato e un freno ad una vita disordinata. In particolare quest’ultima concezione è forse responsabile dei danni che tanti figli hanno subito da genitori mentalmente instabili, depressi, caratterialmente deviati che hanno pensato di risolvere i propri problemi regolarizzando la propria esistenza attraverso l’opzione familistica e procreativa. Spesso gli individui che decidono di non avere figli vengono accusati di egoismo quasi che da loro soli dipendesse la continuità della specie umana. Le società complesse, non afflitte in maniera stringente dal problema della consistenza numerica, come potevano essere le piccole tribù delle società arcaiche, possono permettersi che una certa percentuale dei loro membri si sottragga alla funzione riproduttiva, come testimonia anche l’istituzione cristiana del monachesimo e del celibato sacerdotale. È ovvio che la scelta di escludere totalmente la procreazione dalla propria vita resterà sempre una scelta minoritaria, visto che comunque la maggior parte delle persone ha una buona disposizione verso gli infanti e magari differisce soltanto la procreazione magari per motivi economici. E tuttavia per quanto si tratti di una scelta minoritaria, le persone che l’hanno fatta hanno diritto ad essere rispettate in quanto tali dalla società (senza che si tenti di negare la rilevanza della loro volontà di non procreare, assimilandola ad un capriccio passeggero) e soprattutto devono poter usufruire della possibilità di difendersi fisicamente dalla procreazione indesiderata attraverso la sterilizzazione volontaria (legatura delle tube o loro occlusione con il metodo Essure nella femmina e vasectomia nel maschio) che per queste persone è la forma di contraccezione più idonea, in quanto assicura il massimo del successo con la totale assenza di effetti avversi. Infatti, per una persona che desidera escludere la procreazione dalla propria vita la non reversibilità del mezzo contraccettivo non è uno svantaggio, ma al contrario è qualcosa di desiderato. Ma il problema è che,soprattutto in Italia, anche il solo dichiararsi childfree è un tabù, i rotocalchi sono pieni di bellissime “dive” ultratrentacinquenni, che con tutta evidenza hanno escluso la procreazione dalla propria vita, ma che continuano a sentirsi in dovere (ovviamente per non perdere in popolarità) di dire che desiderano un figlio e di volerlo fare non appena arriverà il momento opportuno! Ma in Italia gli interessi delle persone che non intendono procreare, non che dal punto di vista culturale e sociale, sono misconosciuti anche dal punto di vista giuridico.
SECONDA PARTE
Non esiste infatti, attualmente, una legge che disciplini la materia dell’accesso alle procedure di sterilizzazione su richiesta. Tra molti ginecologi è diffusa l’opinione (peraltro erronea) che gli interventi di legatura delle tube e di vasectomia costituiscano un reato o comunque una procedura al limite della legalità. Il fatto è che in Italia non esistono leggi che impediscono la sterilizzazione, ma neppure leggi che la approvino espressamente e che riconoscano ai soggetti maggiorenni e in pieno possesso delle proprie facoltà mentali il diritto di accedervi. La situazione normativa attuale è molto complessa. Da un lato, con l’abrogazione del capo del codice penale relativo ai delitti contro l’integrità della stirpe (disposta dalla legge 194/1978) è venuta a mancare la figura del delitto di procurata impotenza alla procreazione (introdotto dal legislatore del 1930 come espressione del procreazionismo autoritario proprio della dottrina politica fascista), dall’altro, però, una corrente giurisprudenziale riferendosi all’art. 5cc (che sancisce l’invalidità dell’eventuale consenso prestato dal soggetto pur maggiorenne e capace per il compimento di atti di disposizione del proprio corpo che cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica) e agli artt. 582-583cp (che sanzionano le procurate lesioni personali, anche senza querela dell’offeso nel caso di lesioni gravissime) ha tentato di criminalizzare per questa via gli interventi di vasectomia e di legatura delle tube, considerandoli insomma come atti di lesione personale gravissima pur in presenza del consenso della persona. Tuttavia nel 1987 una sentenza della Corte di Cassazione (numero 7425) ha sancito l’erroneità di questa interpretazione affermando che il fatto di legare le tube o di eseguire una vasectomia su persona consenziente e capace non costituisce reato, perché la sterilizzazione non può essere considerata una lesione se effettuata su una persona consenziente che non desidera procreare, in quanto in questo caso la sterilizzazione, al contrario, porta alla persona il vantaggio di poter vivere più serenamente la propria sessualità. Tuttavia una sentenza della Corte di Cassazione non è sufficiente a cambiare le cose, perché un giudice può decidere di tenerne conto nell’emanazione della sua sentenza, ma non vi è obbligato, per cui i medici continuano a rischiare, sia pure in maniera molto teorica, di essere incriminati per lesioni personali, per cui è naturale che la maggior parte degli ospedali e dei ginecologi preferisca non eseguire questo tipo di interventi, se non altro per mettersi al riparo da eventuali azioni legali. Ed è parimenti ovvio che questa situazione di ambiguità va a tutto vantaggio dei gruppi soprattutto cattolici che si oppongono al controllo delle nascite, i quali, in base al magistero della Chiesa, considerano la sterilizzazione (anche quella volontaria su persona che non desidera procreare) come fatto che intacca la dignità e l‘inviolabilità della persona umana (già, come se la procreazione coattiva, dovuta al divieto legale di ricorrere alla sterilizzazione, non fosse una grave lesione della integrità e dignità della persona umana!).
TERZA PARTE
Sarebbe dunque ora che il parlamento italiano legiferasse anche in questa materia, diversi progetti legge sono stati già presentati nelle precedenti legislature, ma non sono stati presi in considerazione. Qui è consultabile il progetto proposto nel 1996 dai deputati Saia, Nardini, Valpiana.
Comprendo che la cultura catto-fascista che ancora predomina in Italia in tutte le questioni che riguardano la procreazione e la facoltà dell’individuo di disporre del proprio corpo e della propria esistenza renderà molto difficile qualsiasi iniziativa in tal senso e tuttavia non si può ignorare che la scelta di non procreare rientra tra le libertà fondamentali della persona umana che costituiscono il valore supremo su cui si fonda la costituzione italiana. Non è quindi ammissibile che il diritto alla sicurezza fisica, alla salute, alla serenità psichica delle persone che non desiderano in assoluto procreare continui ad essere vilipeso, irriso e calpestato come oggi avviene.
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12-09-2008, 19:43
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#3
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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Childfree mi sembra una cosa molto stupida...già ci sono pochi bambini in italia, incoraggiare addirittura le coppie che non fanno figli mi sembra criminoso.
Dovrebbero al contrario favorire chi ha figli e penalizzare chi non ne ha(e lo dico io che non so nemmeno se vorrò avere figli).
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12-09-2008, 19:50
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 993
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a quando un girlfree?
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13-09-2008, 01:35
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Sono d'accordo con tutto ciò che sostiene il testo.Le persone che non vogliono fare figli per una loro diposizione d'animo vengono considerate come fuori di cocuzza,egoiste o disgraziate dai più.
Solo non so se un movimento del genere possa davvero essere d'aiuto,le cose devono cambiare cambiando il cervello della gente col tempo,in questa maniera non vorrei che si arrivasse solo ad una reazione superficiale,che coinvolga più la forma della sostanza,come è avvenuto finora per tutte le minoranze discriminate.
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13-09-2008, 02:06
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 104
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Childfree mi sembra una cosa molto stupida...già ci sono pochi bambini in italia, incoraggiare addirittura le coppie che non fanno figli mi sembra criminoso.
Dovrebbero al contrario favorire chi ha figli e penalizzare chi non ne ha(e lo dico io che non so nemmeno se vorrò avere figli).
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CONCORDO!
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13-09-2008, 10:24
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Appunto...ma andate a procreare e non scassate le palle.
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13-09-2008, 11:50
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#8
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Avanzato
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 478
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Appunto...ma andate a procreare e non scassate le palle.
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di cosa hai paura chiocciolina?
delle responsabilità, te lo disi mi!
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13-09-2008, 12:18
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
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Messaggi: 13,032
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Mai che facciano un movimento per abolire i single....
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13-09-2008, 12:19
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#10
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Avanzato
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 497
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Mai che facciano un movimento per abolire i single....
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:lol: :lol: :lol:
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13-09-2008, 12:27
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Già ora dobbiamo pagare le pensioni, la sanità e l'assistenza ai vecchi che ai loro tempi sono andati in pensione a 40 anni....se non facciamo figli noi in pensione ci andremo a 80 anni, anzi non ci arriveremo nemmeno perchè la mancheranno i soldi per ospedali e cure mediche...o peggio si esinguerà la razza italica perchè gli immigrati fanno un bordello di figli e ci sostituiranno, speriamo anzi siano abbastanza buoni da pagarci la pensione a noi autoctoni. :roll:
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13-09-2008, 12:41
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#12
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Avanzato
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Tir na nog agus tir na mbeo
Messaggi: 472
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Eccoci qui, ragazzi, un consulente e un’impiegata, due persone che stanno tanto bene insieme! E che stanno così bene, ma così bene insieme, ripeto, che quando finisce il weekend si dicono: "Uhhh, domani si lavora, non possiamo stare insieme tutto il giorno". Conviviamo da sette anni, cinque anni fa ci siamo sposati perché ci piaceva l’idea di una festa in cui si celebrasse la nostra unione!
Una bella fortuna vero?
Sicuramente, ma siamo agli occhi di molti una coppia "strana". Perché? Per una serie di cose (di cui magari presto scriverò), ma una penso sia la più eclatante, tenetevi forte:
NON VOGLIAMO FIGLI!
Quando ci siamo messi insieme, pensavamo che "a rompere" sarebbero stati i genitori, gli zii, insomma i "matusa". E invece il parentado tendenzialmente si placa col tempo, mentre ti tocca subirne di ogni sorta da tutti gli altri. Tendenzialmente i più agguerriti sono coloro che hanno figli in età prescolare.
Anche se con il tempo tendi a non tirare fuori l’argomento, non appena esce che sei sposato da cinque anni, la gente comincia a farti la fatidica domanda per sapere a che punto sei nel processo riproduttivo. La domanda spesso contiene già un giudizio, o una verità assoluta:
"Quanti figli hai?" (Non dirmi che non ne hai!)
"Ma figli non ne hai ancora?" (Perché ovviamente ne avrai, VEROOO?)
Ovviamente io rispondo di no, e qui nel 99% dei casi inizia quella che io chiamo "l’intervista"
- "Quanti anni hai?"
- "38…"
- "E tua moglie?"
- "36…"
A questo punto, comincia il calcolo del "tempo che abbiamo", due, tre, quattro anni, un po’, ancora poco ecc. finché mi stufo e dichiaro, senza nemmeno vergognarmi:
"Non ne vogliamo"
Apriti cielo! Stupore e disgusto! Le reazioni sono varie e pittoresche, in genere hanno tono assolutistico. Negli anni avremmo potuto redarre un vero stupidario.
"No! Non dire così! Perché dici così???" (Collega donna, 33 anni, single. Tono isterico e scandalizzato.)
"Non ne voglio è una cosa un po’ pesante da dire. Fare figli è bello e fa parte dell’essere persone." (Collega uomo 39 anni, sposato con tre figli. Notare che io quindi non sarei una persona, e che comunque il solo fatto che abbia dichiarato di non volere figli è considerato offensivo)
"Non ti sembra un po’ da egoisti?" (Cliente uomo 35 anni, una figlia. Nel corso della stessa conversazione, mi ha anche chiesto: "E poi quando sei vecchio chi ti cura?")
"Guarda, io sono single, ma se dovessi sposarmi almeno un figlio lo farei, perché se ti sposi devi dare un senso al matrimonio" (Collega uomo 31 anni, notare quindi che il mio matrimonio non ha senso)
"Noi siamo al mondo per lasciare una discendenza" (Collega uomo, 28 anni. Volevo piangere.)
"Eh ma no dai…poi guarda, quando arriverai alla mia età e magari nella vita non avrai raggiunto gli obiettivi che ti eri prefisso, almeno potrai sperare nel futuro dei tuoi figli" (Cliente donna, 50 anni, qui non so se avrei voluto piangere o spararle per porre fine alle sue sofferenze)
Ma dico, è possibile che nel ventunesimo secolo uno debba sottostare a questi insulti, pronunciati per di più dall’alto e senza nemmeno porsi il problema di offendere la sensibilità delle persone? Possibile che chi sta bene, come noi, senza figli, non possa essere lasciato in pace? Detesto anche rispondere alla domanda "Perché non ne vuoi?", ormai rispondo "E tu perché ne vuoi?", e anche qui le risposte sono grandiose:
"Non ci vuole un perché per volere figli!" (sic)
"Perché è la natura" (certo, scendiamo verso il fiume, ché inizia la stagione degli accoppiamenti)
"Perché è la vita" (forse la tua, la mia lasciala stare)
"Perché mi piacciono i bambini" (ok, quindi a 14 anni li restituisci? Forse facevi meglio a fare la maestra d’asilo, anzi forse fai meglio a tornarci tu all’asilo)
"Perché amo mia moglie/marito" (certo, noi invece ci odiamo)
Il perché è semplice, non ci interessa, stiamo bene così, nulla ci attira dell’essere genitori, tenete per voi le vostre verità assolute e i vostri pregiudizi e figliate a piacimento, ma lasciateci vivere!
E’ così difficile?
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13-09-2008, 12:46
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#13
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Avanzato
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Tir na nog agus tir na mbeo
Messaggi: 472
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La scrittrice: «Senza sarei stata più libera di girare il mondo»
«I figli? Costano e uccidono il desiderio»
Fa discutere "No Kid" il libro della psicanalista francese Maier che stila una classifica delle 40 ragioni per non procreare.
I figli? Delle vere e proprie palle al piede. Anzi, dei «parassiti» che vivono alle spalle dei genitori e non esitano un secondo a trascinarli in tribunale. A sostenerlo non è una single dall’orologio biologico ormai in tilt, bensì la scrittrice e psicanalista francese, nonché madre di due bambini, Corinne Maier che nel suo ultimo, provocatorio libro «No Kid. Quarante raisons de ne pas avoir d’enfant» («No Kid. Quaranta motivi per non avere figli», edito da Michalon) rompe il tabù della maternità, rivelando al mondo intero che «senza figli è meglio».
STATO E CAPITALISMO - «Se non avessi avuto dei figli, sarei stata libera di girare il mondo con i soldi guadagnati dai miei libri – scrive la Maier nel suo pamphlet – invece sono costretta a rimanermene a casa, ad alzarmi alle 7 del mattino, a cucinare per tutti e a fare lavatrici. Ci sono dei giorni in cui mi pento di avere dei figli e ho il coraggio di dirlo, al contrario di molte mie amiche, che pensano la stessa cosa, ma non la confesserebbero mai». A suo dire, i responsabili del falso stereotipo «maternità=felicità» sarebbero lo Stato (nel suo caso, la Francia) e la dottrina capitalista: «Lo Stato teorizza l’idea di un certo tipo di famiglia come modo per difendere il nostro nazionalismo – sottolinea la scrittrice – mentre il capitalismo incoraggia le persone a spendere un sacco di soldi, perché fare figli significa creare nuovi consumatori, che hanno bisogno di case più grandi, di macchine più grandi… E tutto questo crea miti fasulli e, soprattutto, ha effetti devastanti sulle donne».
LE RAGIONI DELLA NON MATERNITA' - L’outing della Maier ha scandalizzato la Francia (dove però il volume è diventato uno dei bestsellers dell’estate) e catturato l’attenzione del Times dall’altra parte della Manica, che, dopo l’incontro con la controversa autrice, ha condensato i «40 motivi» del titolo originario in 20 buone ragioni per non avere figli, che spaziano dall’ovvio (la tortura del parto o la schiavitù dell’allattamento) al serio (il pianeta è già sovrappopolato) all’irriverente (le vacanze rovinate per aver scelto mete stupide come EuroDisney solo per far felici i bambini).
«CHILDREN FREE» - Avvertimenti in salsa agrodolce per un mondo «children free» che ha scatenato anche il popolo del web, con forum di discussione sull’argomento e giudizi al vetriolo da parte di quelli che pensano che «figli è bello».
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13-09-2008, 12:47
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#14
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Avanzato
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Tir na nog agus tir na mbeo
Messaggi: 472
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Le venti ragioni per non fare figli
In una classifica "ridotta" una parte dei 40 motivi per non scegliere la maternità rilevati dalla psicanalista Corinne Maier
1) Il parto è una tortura
2) Diventerete dispensatrici ambulanti di cibo
3) Lotterete per continuare a divertirvi
4) Perderete i contatti con gli amici
5) Dovrete imparare un linguaggio da veri idioti per riuscire a comunicare con i vostri figli
6) I figli uccideranno il vostro desiderio
7) I figli suonano la campana a morto della vostra vita di coppia
8 ) Fare figli è da conformisti
9) I figli costano
10) Verrete ingannati pensando che non esista niente come un figlio perfetto
11) Sarete inevitabilmente delusi dai vostri figli
12) Tutti si aspetteranno che voi siate una madre prima che una professionista e una donna
13) Le famiglie sono un incubo
14) I figli mettono fine ai vostri sogni dell’infanzia
15) Non smetterete di desiderare la completa felicità per la vostra prole
16) Stare a casa a badare ai figli è incredibilmente noioso
17) Dovrete scegliere fra maternità e carriera
18 ) Quando arriva un figlio, di solito scompare il padre
19) Ci sono già troppi bambini sul pianeta
20) I figli sono pericolosi: vi portano in tribunale senza pensarci un secondo.
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13-09-2008, 12:56
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da tizio messo da pride
Il perché è semplice, non ci interessa, stiamo bene così, nulla ci attira dell’essere genitori, tenete per voi le vostre verità assolute e i vostri pregiudizi e figliate a piacimento, ma lasciateci vivere!
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Va benissimo ti lasciamo vivere: però quando sarai vecchio e avrai bisogno di ospedali e trasfusioni di sangue ti attacchi e schiatti perchè i figli degli altri non possono mica sopperire al tuo egoismo eh...
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13-09-2008, 22:06
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#16
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 512
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"..in tutto il mondo , ogni 4 giorni la popolazione cresce di un milione di persone ...
..siamo attualmente 6.5 miliardi di persone ..se si continua di questo ritmo saremo 9 miliardi alla metà di questo secolo..
se si continua così la situazione sarà sempre + fuori controllo ..e sarà troppo tardi come è accaduto con ogni altra specie divenuta troppo grande per questa scatola (pianeta terra)
l'impatto devastante che l'essere umano ha sull' ecosistema è indubbio.. e il nostro aumentare in numero peggiora le cose di molto...attestandoci su cifre + sostenibili , godremmo invece dei benefici del nostro progresso senza esaurire il nostro pianeta
basterebbe che ogni donna fertile a partire da ora mettesse al mondo un solo figlio ..questo ci porterebbe nel 2100 ad avere una popolazione mondiale di 1,6 miliardi di persone ..tornando ai livelli del XIX secolo , subito prima che lo sviluppo esponenziale in campo energetico, medico e alimentare raddoppiasse il nostro numero per poi raddoppiarlo di nuovo. All'epoca quelle scoperte parvero miracoli. Oggi , come capita con tutte le cose buone , stiamo esagerando a nostro rischio e pericolo."
IL MONDO SENZA DI NOI ..di Alan Weisman (il miglior libro di saggistica uscito nel 2007 - TIME)
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14-09-2008, 04:19
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da calimerlo
di cosa hai paura chiocciolina?
delle responsabilità, te lo disi mi!
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Può darsi.Del resto ritengo idiota accollarsi una responsabilità che non si vuole e verso la quale non si ha alcun dovere per obbedire ad un clichè.
Quello che purtroppo la gente non comprende è che ci sono persone che non vogliono avere figli perchè non lo desiderano.
E quello che ancora mi sorprende è il meschino compiacimento di coloro che,colpiti nelle loro certezze,sperano nella disgrazia di chi semplicemente non ha la loro stessa visione della vita.
Mi ricredo,il movimento childfree serve e come!
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14-09-2008, 10:46
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da giordano
"..in tutto il mondo , ogni 4 giorni la popolazione cresce di un milione di persone ...
..siamo attualmente 6.5 miliardi di persone ..se si continua di questo ritmo saremo 9 miliardi alla metà di questo secolo..
se si continua così la situazione sarà sempre + fuori controllo ..e sarà troppo tardi come è accaduto con ogni altra specie divenuta troppo grande per questa scatola (pianeta terra)
l'impatto devastante che l'essere umano ha sull' ecosistema è indubbio.. e il nostro aumentare in numero peggiora le cose di molto...attestandoci su cifre + sostenibili , godremmo invece dei benefici del nostro progresso senza esaurire il nostro pianeta
basterebbe che ogni donna fertile a partire da ora mettesse al mondo un solo figlio ..questo ci porterebbe nel 2100 ad avere una popolazione mondiale di 1,6 miliardi di persone ..tornando ai livelli del XIX secolo , subito prima che lo sviluppo esponenziale in campo energetico, medico e alimentare raddoppiasse il nostro numero per poi raddoppiarlo di nuovo. All'epoca quelle scoperte parvero miracoli. Oggi , come capita con tutte le cose buone , stiamo esagerando a nostro rischio e pericolo."
IL MONDO SENZA DI NOI ..di Alan Weisman (il miglior libro di saggistica uscito nel 2007 - TIME)
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Quote:
Originariamente inviata da calimerlo
di cosa hai paura chiocciolina?
delle responsabilità, te lo disi mi!
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Può darsi.Del resto ritengo idiota accollarsi una responsabilità che non si vuole e verso la quale non si ha alcun dovere per obbedire ad un clichè.
Quello che purtroppo la gente non comprende è che ci sono persone che non vogliono avere figli perchè non lo desiderano.
E quello che ancora mi sorprende è il meschino compiacimento di coloro che,colpiti nelle loro certezze,sperano nella disgrazia di chi semplicemente non ha la loro stessa visione della vita.
Mi ricredo,il movimento childfree serve e come!
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Per me non è un valore fare figli in assoluto, ma è importante fare figli nella nostra società, perchè se non ne vengono fatti crolla la società stessa...poi per quanto riguarda i paesi del terzo mondo proporrei la soluzione opposta: obbligo di fare pochi figli come in cina, tanto ogni bambino nato in più ogni anno in quei paesi sovrappopolati e con poche risorse è un disgraiziato che morià giovane nella povertà e nella sofferenza.
Vedo la cosa da un punto di vista più globale...
Poi per quanto riguarda il lato personale ovviamente la scelta dev'essere libera, solo non mi piacciono questi gruppi per le implicazioni a livello sociale che comportano.
Io ad esempio ci sta che non faccia figli(tipo per ora l'idea mi risulta insopportabile-->ma questo è un punto di vista della mia persona), potrei cambiare idea, potrei rimanere uguale e diventare un 'childfree', non importa, resta il fatto che certe cose sono indispensabili nella nostra società piena di vecchi.
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14-09-2008, 23:43
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#19
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Ma le finalità del movimento,a quanto ho capito,non sono quelle di scoraggiare la procreazione,ma di difendere chi non vuole avere figli dalla discriminazione/incomprensione del prossimo;è chiaro che se nessuno facesse più figli la situazione diverrebbe allarmante,ma non mi pare che le cose vadano così.
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15-09-2008, 02:19
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#20
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Principiante
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 51
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Che cosa triste...
...cioè, sinceramente, non volete figli? Non li avrete. Ma non c'è bisogno di sentirsi dei gran fighi, per questo. Dal sentirsi perseguitati (...che intolleranza, poi...!) al credersi dei dritti ci passa poco, e mi sa che questi l'hanno capito fin troppo bene.
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