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05-06-2015, 21:01
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#61
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
cercheremo in futuro di cogliere più liberamente le occasioni che la vita ci offrirà.
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dimentichi di aggiungere la cosa principale, ovvero "SE le offrirà"....
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05-06-2015, 21:10
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#62
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da untipostrano
dimentichi di aggiungere la cosa principale, ovvero "SE le offrirà"....
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E tu che la vita te le offre se le cerchi...
Se uno stà meglio ed elimina i problemi di socialità è probabile che le occasioni ricapitino.
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05-06-2015, 23:46
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#63
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da Crystal
L'importante, come diceva BlueSky, è essere contenti di quello che si è fatto e che ci si sente di fare, non pensare a quello che fanno gli altri e a roderci il cervello perchè noi non lo facciamo.
Ah poi qualcuno mi deve spiegare una cosa..ma chi ha detto che la fase dell'adolescenza deve passare per forza per alcune esperienze tipo??? ma cosa siamo robot?
Già è un periodo difficile di suo, ci manca anche che ci si deve creare ulteriori problemi perchè non si fanno alcune cose che si "dovrebbero" fare...
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Convenzione vuole che l'adolescenza sia il periodo delle uscite, delle follie giovanili, dell'energia, dei primi amori, delle amicizie, delle cose belle che si ricorderanno in futuro, eccetera, eccetera.
Chi non vive "quelle", si sente come se non avesse vissuto la propria adolescenza.
Tralasciando la convenzione, l'adolescenza si è vissuta comunque, in uno dei tanti modi possibili in cui è possibile viverla.
Penso quindi che l'affermazione "non ho vissuto l'adolescenza" forse andrebbe rielaborata più o meno "non ho vissuto quel che convenzionalmente è considerata adolescenza", o, forse anche meglio, "non ho vissuto le esperienze che convenzionalmente son considerate parte dell'adolescenza".
Tendere a considerare le convenzioni come "realtà assoluta", e quindi "cosa buona", finisce solo col rendere se stessi, ai propri occhi, "diversi" dalla cosiddetta "normalità" plasmata su quelle stesse convenzioni, e, quindi, "cosa non buona".
Ciò, alla fine dei conti, non è bene.
Ovviamente c'è da considerare che si sta parlando di affari sociali, qui.
Le possibilità sono relativamente infinite o quasi.
Le convenzioni, un brutto modo di quantificarle, selezionarle, categorizzarle.
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L'adolescenza è un periodo assolutamente orribile e non vedo proprio cosa ci sia da rimpiangere. Libertà limitata perché, in quanto adolescente, non si poteva fare quello che si voleva: questa casa non è un albergo, tu torni all'ora che dico io etc etc. Nel gruppo di amici i più seguiti erano piuttosto idioti. Il sesso, se c'era, non era soddisfacente. Cosa c'è di bello nell'adolescenza?
Non c'è una persona sulla faccia di questa terra che non abbia prima o poi dei problemi. Che non conosca la sofferenza. La vita spensierata è privilegio di pochi e per poco tempo. Basterebbe questa consapevolezza per cambiare il mondo, per schiudere orizzonti di empatia, me lo vedo, l'amore che scorre a fiumi e vince su ogni cosa! Purtroppo siamo una brutta specie.
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06-06-2015, 18:02
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#64
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
A me non piacciono particolarmente i vecchi, o gli adulti che scopano giovani-adolescenti, come neanche le 15enni che rimangono incinte; per fare esempi concreti in cui ritengo che sia necessario un minimo di regole.
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ma che cazzo vuol dire?
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06-06-2015, 20:22
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#65
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da notime
ma che cazzo vuol dire?
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Non capisci l'italiano? E poi che cazzo di modi sono? Vattene affanculo
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06-06-2015, 20:41
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#66
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,268
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Sono stato adolescente solo a livello fisiologico, di fatto sono passato dall'avere dieci anni all'averne ventuno, dall'essere ingenuo (non mi accorgevo di essere solo e isolato e di tante altre cose) ad acquisire ogni consapevolezza e cadere in depressione.
Avrei voluto vivere diversamente la mia adolescenza, ma non come intendete voi. Ecco come. Avrei voluto avere la consapevolezza non dico che ho adesso ma di un coetaneo, più senso critico, sarei andato a scuola, sarei tornato a casa e avrei dedicato tutto il mio tempo libero nell'ascolto di nuova musica, nel vedere nuovi film, nel leggere libri e farmi ogni tipo di cultura che mi interessava sul web, sempre, continuamente. Avrei messo i soldi da parte, pianificato progetti artistici di tipo musicale, ponderato attentamente ogni mia scelta. Poi, finito il liceo, mi sarei buttato sul mondo.
Quante volte ho sperato di svegliarmi 13enne e potere avere questo percorso di vita...
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