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28-05-2015, 13:56
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#21
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: fuori Cagliari
Messaggi: 632
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ho quasi 25 anni, ma probabilmente non ho mai voluto veramente vivere la mia adolescenza (tolti i problemi e le brutte situazioni intendo), boh devo essere nato vecchio, mi accorgo che più invecchio e più ho qualcosa in comune con i coetanei, a differenza del "periodo della scuola" in cui forse non potevo pensarla in modo più differente dai coetanei di allora.
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28-05-2015, 14:35
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Questo è un tema sempre interessante. Ogni tanto ritorna.
Non credo che la cosa più importante sia cercare di vivere le esperienze tipiche dell'adolescenza e che ci sono mancate. Io in questo discorso eliminerei gli steccati "cronologici", penso che ciò che conta è che oggi, quale che sia la mia età, io sia libero di fare quello che desidero.
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28-05-2015, 15:03
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#23
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Vi faccio una domanda...perchè riuscite a viverla solo ora la vostra adolescenza?
Perchè sapete che in fondo il confronto diretto con pari età non potra esistere e per cui vi sentite "sicuri" nel vostro divertimento, o più semplicemente perchè avete superato un pò dei problemi?
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Caro Crystal, nel mio caso sono vere entrambe le cose.
Da una parte la mia maggiore predisposizione a fare le cose che mi piacciono senza pensare al giudizio altrui (sì... mi piacerebbe ) ha coinciso con l'età in cui sono uscito del tutto da ogni logica tipo "scuola". Insomma dopo l'università ho iniziato a vedermi più come individuo che come parte sfigata di un gruppo.
Dall'altra parte, è certamente vero che con gli anni alcune mie debolezze si sono stemperate, sono un pò meno timido di prima e ho un pò più di sicurezza nel fare le cose.
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28-05-2015, 15:04
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da boo89
sai che non ci ho mai pensato ? tu che ne pensi ?
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Quella è una riflessione straordinariamente vera secondo me
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28-05-2015, 15:37
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#25
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Avanzato
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Londra
Messaggi: 372
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Io non ho mai vissuto la mia adolescenza... un po' per colpa mia, un po' vittima degli eventi.
O forse no, forse è tutta colpa mia. Può essere.
Fatto sta che per ora mi sento un sedicenne immaturo in tutte le cose che faccio.
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28-05-2015, 15:39
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#26
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,934
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Io cerco ancora la mia prima fidanzata (33... pensa te )
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28-05-2015, 16:01
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#27
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da boo89
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Non applaudire me, applaudi chi l'ha fatta
Va bè, comunque ci siamo intesi, secondo me c'è del vero. Dire che io non soffra più il giudizio degli altri sarebbe ridicolo, però riscontro che in tante cose il non essere più inserito in una classe come a scuola mi aiuta.
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28-05-2015, 16:29
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#28
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 751
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Io sto vivendo una precoce vecchiaia e non mi dispiace neanche.
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28-05-2015, 16:30
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#29
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,664
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Solo ultimamente vado fuori dalla mia città a vedere posti nuovi assieme ad altre persone. Prima l' unico motivo che mi faceva muovere erano i concerti ma sempre da solo (gite e/o vacanze in gruppo nulla di nulla) e qualche gita per conto mio ma sempre nella mia regione.
Per quanto riguarda altre esperienze....che "avrei dovuto" fare da adolescente...e che ho fatto da poco tempo beh credo che sia meglio tacere a riguardo...
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Ultima modifica di Wolferstein; 28-05-2015 a 16:40.
Motivo: U
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28-05-2015, 17:36
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Quote:
Originariamente inviata da boo89
sai che non ci ho mai pensato ? tu che ne pensi ?
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Penso che c'è chi è più veloce nelle cose, chi è più lento.
Non per forza quello più veloce è più bravo e più integrato nella società.
Magari chi si integra in ritardo è perchè ha solo bisogno di decidere lui il momento adatto, ovvero quando si sente sicuro, o quando magari ne ha voglia.
L'importante, come diceva BlueSky, è essere contenti di quello che si è fatto e che ci si sente di fare, non pensare a quello che fanno gli altri e a roderci il cervello perchè noi non lo facciamo.
Ah poi qualcuno mi deve spiegare una cosa..ma chi ha detto che la fase dell'adolescenza deve passare per forza per alcune esperienze tipo??? ma cosa siamo robot?
Già è un periodo difficile di suo, ci manca anche che ci si deve creare ulteriori problemi perchè non si fanno alcune cose che si "dovrebbero" fare...
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28-05-2015, 18:59
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#31
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 280
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Definire tali avvenimenti un "fare determinate esperienze (determinate, classiche, solite, standard)", non è relativamente artificioso?
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Non ti capisco,descrivi meglio
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28-05-2015, 19:32
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,518
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Quote:
Originariamente inviata da ilPaul
Non ti capisco,descrivi meglio
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Convenzione vuole che l'adolescenza sia il periodo delle uscite, delle follie giovanili, dell'energia, dei primi amori, delle amicizie, delle cose belle che si ricorderanno in futuro, eccetera, eccetera.
Chi non vive "quelle", si sente come se non avesse vissuto la propria adolescenza.
Tralasciando la convenzione, l'adolescenza si è vissuta comunque, in uno dei tanti modi possibili in cui è possibile viverla.
Penso quindi che l'affermazione "non ho vissuto l'adolescenza" forse andrebbe rielaborata più o meno "non ho vissuto quel che convenzionalmente è considerata adolescenza", o, forse anche meglio, "non ho vissuto le esperienze che convenzionalmente son considerate parte dell'adolescenza".
Tendere a considerare le convenzioni come "realtà assoluta", e quindi "cosa buona", finisce solo col rendere se stessi, ai propri occhi, "diversi" dalla cosiddetta "normalità" plasmata su quelle stesse convenzioni, e, quindi, "cosa non buona".
Ciò, alla fine dei conti, non è bene.
Ovviamente c'è da considerare che si sta parlando di affari sociali, qui.
Le possibilità sono relativamente infinite o quasi.
Le convenzioni, un brutto modo di quantificarle, selezionarle, categorizzarle.
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Ultima modifica di utopia?; 28-05-2015 a 19:34.
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28-05-2015, 20:20
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#33
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 836
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L'adolescenza per me non è stata neanche un brutto periodo, ma sento la mancanza di esperienze che sarebbero dovute essere state fatte a quei tempi e questo mi limita, mi fa sentire impreparato in molte situazioni e per certi versi ancora molto immaturo.
E me ne accorgo soprattutto ora che ho vissuto "in ritardo" certe cose e ne ho subito gli effetti, soprattutto nelle relazioni con gli altri che si aspettavano un certo grado di maturità che invece ancora non c'era (questa cosa mi è stata pure fatta notare), condizionando anche effettivamente i rapporti che si erano venuti a creare.
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28-05-2015, 21:26
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#34
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Esperto
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 442
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Non penso di averla vissuta appieno ma non la sto nemmeno vivendo adesso, ormai è un periodo passato e non me la sento di riviverlo.
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28-05-2015, 21:47
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
....
Chi non vive "quelle", si sente come se non avesse vissuto la propria adolescenza.
Tralasciando la convenzione, l'adolescenza si è vissuta comunque, in uno dei tanti modi possibili in cui è possibile viverla.
Penso quindi che l'affermazione "non ho vissuto l'adolescenza" forse andrebbe rielaborata più o meno "non ho vissuto quel che convenzionalmente è considerata adolescenza", o, forse anche meglio, "non ho vissuto le esperienze che convenzionalmente son considerate parte dell'adolescenza".
Tendere a considerare le convenzioni come "realtà assoluta", e quindi "cosa buona", finisce solo col rendere se stessi, ai propri occhi, "diversi" dalla cosiddetta "normalità" plasmata su quelle stesse convenzioni, e, quindi, "cosa non buona".
Ciò, alla fine dei conti, non è bene.
Ovviamente c'è da considerare che si sta parlando di affari sociali, qui.
Le possibilità sono relativamente infinite o quasi.
Le convenzioni, un brutto modo di quantificarle, selezionarle, categorizzarle.
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Questo e' vero ma e' inevitabile paragonare il periodo dell'adolescenza con quello di amici e conoscenti e trarre la conclusione che le esperienze che loro danno per scontate sono per me novita' o peggio, non ancora provate. Non voglio solo lamentarmi, grazie al cielo ora sto meglio e so che potro' migliorare sempre di piu' 😉 la mia era solo una considerazione sulle non-esperienze passate, tutto qui.
OT: Homura Akemi 😍 complimenti per la foto profilo 😉
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28-05-2015, 21:48
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#36
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 280
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Convenzione vuole che l'adolescenza sia il periodo delle uscite, delle follie giovanili, dell'energia, dei primi amori, delle amicizie, delle cose belle che si ricorderanno in futuro, eccetera, eccetera.
Chi non vive "quelle", si sente come se non avesse vissuto la propria adolescenza.
Tralasciando la convenzione, l'adolescenza si è vissuta comunque, in uno dei tanti modi possibili in cui è possibile viverla.
Penso quindi che l'affermazione "non ho vissuto l'adolescenza" forse andrebbe rielaborata più o meno "non ho vissuto quel che convenzionalmente è considerata adolescenza", o, forse anche meglio, "non ho vissuto le esperienze che convenzionalmente son considerate parte dell'adolescenza".
Tendere a considerare le convenzioni come "realtà assoluta", e quindi "cosa buona", finisce solo col rendere se stessi, ai propri occhi, "diversi" dalla cosiddetta "normalità" plasmata su quelle stesse convenzioni, e, quindi, "cosa non buona".
Ciò, alla fine dei conti, non è bene.
Ovviamente c'è da considerare che si sta parlando di affari sociali, qui.
Le possibilità sono relativamente infinite o quasi.
Le convenzioni, un brutto modo di quantificarle, selezionarle, categorizzarle.
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Ma se fuori dal convenzionalmente accettabile, tu personalmente vorresti viverle e non ci riusciresti, è più colpa tua o delle convenzioni?
Fino a qualche anno fa avrei risposta la seconda, ma invece no, è stata proprio colpa mia perché ripensando all'adolescenza solo ora mi rendo conto delle occasioni perse. Alcune non viste proprio (ero piccolo) e altre volutamente non cercate nonostante ambite.
Non credo si possa dare forza e importanza tali alla massa da influenzare così tanto il nostro ego. Il mio di certo l'ha plasmato ben poco. Quello che io cercavo e cerco non è convenzionale, è naturale.
Poi tu vedila dalla prospettiva che preferisci..
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28-05-2015, 22:46
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Per certi versi ho recuperato alcune cose tardi: ad esempio viaggi con amici li ho fatti dopo i 35 anni..con ragazzi più giovani di me di 8-10 anni.
Altre cose invece non sono riuscito a recuperarle.
Dell'adolescenza purtroppo ho vissuto solo i lati negativi: la confusione di idee e valori, l'esclusione dei coetanei da un gruppo perchè non ritenuto "figo", l'irritabilità, il senso di confusione, la sessualità senza amore, i problemi nelr endimento scolastico, ecc.
Per chi può permetterselo di vivere tardi certe esperienze (quelle di divertiemnto e socializzazione in particolare) dico perchè no? purchè le persone non si mettano nei guai e non si rendano ridicoli.
Ecco io l'incontro con le droghe almeno me lo sono evitato..e non ci tengo a provarci ora..
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29-05-2015, 10:05
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,518
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Quote:
Originariamente inviata da GreySkies
Questo e' vero ma e' inevitabile paragonare il periodo dell'adolescenza con quello di amici e conoscenti e trarre la conclusione che le esperienze che loro danno per scontate sono per me novita' o peggio, non ancora provate.
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So bene cosa intendi.
Quote:
Non voglio solo lamentarmi, grazie al cielo ora sto meglio e so che potro' migliorare sempre di piu' 😉 la mia era solo una considerazione sulle non-esperienze passate, tutto qui.
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Per me, nessun problema.
Quote:
OT: Homura Akemi 😍 complimenti per la foto profilo 😉
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Un bel personaggio, già.
Quote:
Originariamente inviata da ilPaul
Ma se fuori dal convenzionalmente accettabile, tu personalmente vorresti viverle e non ci riusciresti, è più colpa tua o delle convenzioni?
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Mi chiederei piuttosto il motivo per cui terrei così tanto al "volerle" provare.
Volontà? Istinto? Entusiasmo dovuto all'aver sentito parlare così bene di esse?
Quote:
Fino a qualche anno fa avrei risposta la seconda, ma invece no, è stata proprio colpa mia perché ripensando all'adolescenza solo ora mi rendo conto delle occasioni perse. Alcune non viste proprio (ero piccolo) e altre volutamente non cercate nonostante ambite.
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E, pensando al presente, il non aver provato tali esperienze, ha portato più effetti positivi, o più effetti negativi?
E l'averle vissute "come tanto avresti voluto", secondo te, avrebbe nel tuo presente portato più effetti positivi o più effetti negativi?
Quote:
Non credo si possa dare forza e importanza tali alla massa da influenzare così tanto il nostro ego. Il mio di certo l'ha plasmato ben poco. Quello che io cercavo e cerco non è convenzionale, è naturale.
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Naturale...ti chiederei con quale significato hai appena usato questo termine, purchè il rispondere per te non sia una forzatura.
Quote:
Poi tu vedila dalla prospettiva che preferisci..
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Ovvio.
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30-05-2015, 19:59
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#39
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 280
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Penso solo che ho perso un treno a 15 anni e mi ritrovo ad inseguire l'autista
Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Naturale...ti chiederei con quale significato hai appena usato questo termine, purchè il rispondere per te non sia una forzatura.
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naturale[na-tu-rà-le] agg.
1 Che riguarda la natura, che deriva dalla natura o che è conforme ai suoi principi
2 Di ciò che è nell'ordine delle cose SIN normale, ovvio
3 Riferito all'uomo e agli altri esseri viventi, istintivo, innato
4 Non artificiale, non alterato, genuino
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30-05-2015, 21:00
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#40
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: sicilia orientale
Messaggi: 648
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Credo di avere lo stesso problema. Ma un altro cruccio che mi porto è il fatto che non riesco a far meno di rimurginare sul passato.
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