Efits

Se questi tempi sono anni vanno accorciati, perchè è tempo bruciato che si rimpiangerà quando si vedranno miglioramenti ed evidentemente le soluzioni scelte per superare gli ostacoli sono troppo soft.
Pure qui nessuno dice che sarà facile, ma se oggi è uguale a ieri e ieri si sono fatte le stesse cose del mese prima non vedo come si possa uscir dalla situazione.
Si va a demonizzar qualunque proposta esca dalla routine, legittimo ma non certo terapeutico. Lo stesso discorso vale per le persone giudicate "diverse" poichè apparentemente meno gravi.

Mai detto di essere un fobico sociale comunque, ho qualche tratto comune, timidezza e bassa autostima, i miei veri problemi sono altri e da qualche parte li ho accennati, stare in mezzo alla gente non mi genera panico, solo disagio se sono da solo(in compagnia non mi succede) poichè mi sento diverso ed osservato.
Son rimasto recluso in casa per mesi, uscendo si e no 1 ora alla settimana, a causa di una mezza depressione ed apatia anni fa a seguito di una storia andata male, quindi il miglioramento è possibile.
Ora non sarò un cabarettista ma se posso uscir di casa con persone che trovo simpatiche e di buona compagnia mi ci butto a pesce, senza star a rifletterci troppo e le cose paion andar meglio

Moonwatcher

Non intendevo questo.

Intendevo che non mi pare vada bene come termine tecnico, non sento di avere una "fobia", non mi son mai sentito "fobico", come chi soffre di fobia degli insetti (anche qua, gli insetti li schifo ma non direi che ho una "fobia degli insetti"). Il sentimento di vergogna, inadeguatezza e tutto ciò che provo nei contesti sociali non lo sento rappresentato dal termine "fobia". Questo volevo dire. Ma sono solo nomi... chi in un modo, chi in un altro ogni utente ha difficoltà e disagi che riguardano la sfera sociale. La metterei in questi termine, sennò è una caccia alla strega.

Moonwatcher

Ma banniamo i "very fobic" che sminuiscono i "meno gravi" o i "meno gravi" che sminuiscono i "very fobic"?

No, perché mi pare che l'incomprensione sia reciproca.

Non vi accapigliate e mantenete la discussione su un piano civile per favore.

bunker

e qui barclay ti rimanda dritto dritto al suo topic è vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?

e io quoto, riquoto, ririquoto e riririririririririririririririririririririquoto... .e taccio che è meglio

barclay

Lo ammetto ho esagerato, chiedo scusa e rimedio autocensurandomi

bunker

ma io lo dico che non capisco certe cose, è qui il punto

e non vado sui 3d di altri a dire fai così, fai colà, è tutto facile blablabla...
io dico che per me è difficile certe cose e anche per altri (molti dei quali non postano per evitare queste aggressioni)

filosofi col culo degli altri mi stanno un po' sui marones e lo dico, ho cambiato anche la firma togliendo le generalizzazioni sulle donne che non vanno più di moda, ora va di moda questo

Inosservato

è un grande classico, la sfida tra fobici integralisti vs solounpòtimidi e ospiti vari

io tifo gli integralisti, anche se pure gli altri hanno le loro ragioni

Pietro

Anche io integralisti

berserk

La fobia sociale è la paura o meglio lo stato emotivo di paura correlato ai contesti umani organizzati:è una semplice tautologia priva di valore informativo,ma pur sempre utile,ora che sto scrivendo,a comprendere questo "essere misterioso" che ci accompagna senza mai dar tregua.
Ho parlato di "stato emotivo di paura" per distinguere la fobia tanto dagli effetti fisici che ne possono scaturire(attacco di panico),quanto dai comportamenti cronici che ne possono conseguire(l'evitamento):la cosa non è di poco conto,se vogliamo essere pertinenti all'oggetto del thread.

La FB( utlizzerò FB come acronimo di fobia sociale),a mio parere,è soprattutto timore di esporsi ai propri simili:non parlo tanto di rapporti sociali superficiali o di maniera ,ma in particolare di quelle relazioni in cui c'è un oltre(quale che sia la sua natura) che ti costringa veramente a tirar fuori quello che sei,quello che ami od odii, in poche parole ad esporti ,a segnalare la tua presenza in questo mondo in quanto alterità.
FB,quindi, come non autoaccettazione,FB come [rifiuto profondo ad essere " diversi":a rispondere del selvaggio dolore di essere uomini(cit. in firma).

Assumo un atteggiamento di posa(direi da pensatore greco ),sì proprio ora,e mi chiedo:-Può un simile uomo,con tal rovello,vivere tra i suoi simili simulando?può,egli,andare in discoteca,recarsi al lavoro,mangiare una pizza,andare al cinema rimandendo pur sempre uguale a se stesso senza sosta?-Credo proprio di sì. Riesco a farlo(anche se non spesso),il motivo non chiedetemelo,ne potrei trovare tanti o nessuno:esiste però una verità che è anche un limite.

Le mie frequentazioni percorrono quei gradini che mi portano fino all'esposizione,magari anche un pò più in là,ma c'è sempre quel confine ,quella barriera;dovrei aprire un varco sul mio oltre dove non permetto a nessuno di entrare ma non lo faccio, e allora,inevitabilmente ,rovino tutto:mi ritraggo,torno nel mio guscio:è finita di nuovo.
Le conseguenze: la più terribile è un attacco di panico(si capisce nascosto agli occhi degli altri) o più comunemente l'evitamento di quelle situazioni, l'evitamento di quelle persone legate a quelle situazioni:l'isolamento è il prezzo di una penosissima apertura su di un mondo che irrazionalmente rifiuto.

Ecco ,se dovessi definire la fobia sociale in maniera più pretenziosa,parlerei di spleen:non quello "romantico", come umore atrabiliare(ad esempio in Chateaubriand);ma piuttosto lo spleen dei "Grandi Maledetti":quella continua e soffocante senzazione di essere nella condizione di chi vive nel mondo pur essendone per sempre esiliato.

Marco Russo

facciamo una sintesi:
molti di noi hanno o hanno avuto diversi problemi nella sfera sociale.
Io sono il primo a definirmi "non fobico", benché nel corso dei miei anni di vita ho avuto momenti di evitamento e comportamenti che sarebbero perfettamente riscontrabili nel quadro clinico di un fobico (specialmente 10 anni fa: il Marco Russo che avete conosciuto adesso è terribilmente diverso dal ragazzino 18 enne che si emozionava in maniera insostenibile ad uscire con gli amici, e pertanto li paccava quasi sempre).

Quando una Zoe666 dice "io non voglio restare così per sempre perciò mi sbatto" non dice certo "voi very fobic non fate un cazzo e perciò volete rimanere a soffrire!". Ma dice "io sto facendo qualcosa".
Qualcosa, fare qualcosa.
Che sia una terapia d'urto, se uno se la sente, o che sia una terapia analitica, o che sia un percorso di riflessione e meditazione introspettiva, o un'anno sabbatico. Qualcosa.

Io però sono stufo marcio di sentirmi uno STRONZO per il fatto che mi faccio un culo quanto una capanna e cerco di confrontarmi in situazioni sociali pesantemente provanti!
E sono stufo di sentirmi STRONZO se parlo delle mie esperienze, e se ne parlo anche con orgoglio!
Perché cazzo io voglio essere orgoglioso del fatto che riesco ad andare in discoteca, ai raduni, ai concerti, a rimorchiare, a fare il cazzo che voglio!
Voglio essere orgoglioso se non sono più messo male come 10 anni fa, sono felice di tutti i cazzo di progressi che in questi cazzo di 10 anni ho fatto e auguro a chiunque di avere progressi ben migliori in un arco di tempo inferiore.
Ma cazzo è chieder tanto il non essere considerato uno stronzo perché, nel bene o nel male, in buona parte "ce l'ho fatta"?

barclay

Qui invece non potevo proprio autocensurarmi…
Vanno? Sei un medico o uno psicologo tu? Se non è così, cosa ti rende un'autorità in materia?

hater

infinite loop

Pietro

state esagerando..

Allocco

Entrambi, in senso figurato.
Nessuno in senso letterale.

Finalmente un richiamo da un mod!
Ora che sono uno dei cattivi potrò broccolare come non mai!

____

Bom, tornando in topic.
Secondo me non è chiara la distinzione tra emozioni e espressione di esse.
Uno può farsela sotto ad uscire di casa, ma sembrare del tutto normale mentre lo fa.
Le somatizzazioni si possono imparare a controllare, si possono sostituire con altre meno visibili, convertire in gesti coscienti, eccetera..

A me ha irritato abbastanza che qualcuno sia venuto a dire che i suoi problemi vengono sistematicamente non riconosciuti e derisi, e di tutta risposta si sia beccato un "ma quali problemi" e una risata (anche dopo aver espressamente detto di piantarla perché la cosa non le garbava).
Poi oh, fate un po' come volete, createvi le vostre definizioni di fobia e applicatele in modo da sentirvi a posto con voi stessi.
I conquistadores disprezzavano i nativi sulla base della propria definizione di moralità.
E' un'attività che in qualche maniera mette dalla parte del più forte.
Quindi, se vogliamo, un primo passo verso la normalizzazione. Il che è indubbiamente un bene, no?

zoe666

.....................non avevo letto il non quotate di marco russo e ho editato prontamente. Comunque lo quoto non quotandolo.

Yannis Akis

Mah... e il nome di quel qualcuno?

Moonwatcher

Ennò Allocco, mi spiace deluderti ma non era un richiamo a te (neppure figurato), solo un avvertimento generale.

Hisoka

Dovreste essere un attimo più felici dei progressi degli altri, e, perchè no, magari prendere ispirazione dalle loro storie.

Non capisco perchè giudicarsi o accanirsi a vicenda, del resto siamo in un forum per condividere idee ed aiutarci, non per litigare.
No?

barclay

Letto il post di Marco_Russo, mi pare evidente che i toni si stanno esacerbando, DA ENTRAMBE LE PARTI, CON RECIPROCI FRAINTENDIMENTI, quindi io mi ritiro da questo thread.

Allocco

[Allocco alza la mano*]



P.S. Moon, per colpa del tuo ultimo post mi hanno chiuso la chat in faccia le 7 utentesse a cui stavo per mostrare le mie foto a torso nudo! Che tempismo oh!