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Originariamente inviata da cristinapinti
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Originariamente inviata da mezzelf
Si arriva all'estremo di berbeghe che ha rinunciato a fidanzarsi con una che gli piaceva e a cui lui piaceva per non sentirsi un peso e per non danneggiarla... ma forse ha perso un'occasione per cambiare in meglio.
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Beh, in questo caso allora hai ragione! Sarebbe stato meglio rischiare per capire se poteva funzionare o meno.
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beh, chi vi dice che non ci abbia provato? vi racconto meglio la storia…
nei dieci anni di mutua conoscenza io e L. ci siamo sempre più ritrovati vicini, sia fisicamente che nei pensieri, nei valori, nelle piccole e nelle grandi cose, e alcune volte ci siamo ritrovati insieme anche nei sogni, sia io che lei ce lo confessammo alcune volte.
Il nostro rapporto era sempre stato molto teso, una volta ci fecero notare che visti dall'esterno il nostro era un evidente caso di amore-odio, e lì imbarazzo a gogo, mio e suo; anch'io avevo capito che il nostro seek&destroy dimostrava che entrambi provavamo qualcosa l'un per l'altro ma ci ostinavamo nel nascondercelo.
E quell'estate fummo molto spietati l'un con l'altro, era una continua battaglia a parole, ci ferivamo continuamente e poi giù scuse, tanto che quando lei partì per una vacanza con la sorella io la evitai (sono evitante, no?!?) per non salutarla vis-a-vis, ma subito dopo mi colse una terribile saudade e la chiamai, e come sempre accadeva per telefono eravamo ammansiti, ci parlavamo e ci ascoltavamo veramente (forse perchè quando eravamo vicini desieravamo un contatto fisico ma ci frenavamo entrambi, quindi lì scattava la tensione verbale).
E le dissi una cosa che volevo dirle da tempo, che il nostro rapporto era così teso per delle cose mai dette, che c'erano buoni basi per migliorarlo e che appena fosse tornata a casa volevo parlarle seriamente per una volta.
Mi saluta, e terminato il volo dopo qualche ora mi richiama e mi dice che le stavo rovinando la vacanza perchè era divorata dal desiderio di riavermi vicino e sentirsi dire qualcosa che anche lei voleva fare da tempo.
Giubilo.
Per 20 gg ci sentiamo continuamente ma senza entrare nel particolare, non ci diciamo niente di più se non "non vedo l'ora di reincontrarti per dirti ciò che desidero!", ma più passava il tempo e più mi sentivo in colpa, stavo molto male con me stesso in quel periodo, quasi mi odiavo, e pensare che lei potesse amarmi era nello stesso momento una gioia e una tortura, a fine mese sono distrutto perchè insonne pensando di continuo a lei.
Torna, per qualche attimo sono insicuro, magari ho frainteso tutto, magari non mi vuole e cerco di trovare una scappatoia per quanto dettole qualche settimana prima, vorrei provare a dirle una stron.ata tipo "la tua amicizia mi rende così completo come non lo sarò mai con una compagna", ma quando la rivedo non posso fare altro che dirle la verità che serbavo in cuore e lei fa altrettanto.
Gli impegni lavorativi miei, familiari e di studio suoi ci consentono di vederci solo per qualche decina di minuti al giorno, dove riusciamo appena a tenerci per mano, qualche abbraccio, piccole carezze ma non riesco a darle IL bacio, solo qualche piccolo bacetto sulle sue gote.
E dopo due settimane trascorse così platonicamente un giono lei mi spiazza all'improvviso con un "perchè sei così freddo? non ti piaccio abbastanza? perchè non riesci a darmi la passione che io vorrei da te? tu mi piaci tantissimo e vorrei sentirmi diversa da come mi stai facendo sentire ora! perchè sei così incasinato??"
E lì capisco che il mio auto-controllo, la mia morigerazione, il mio essere algido e atarassico non l'avrebbero fatta felice, quindi sentendomi in difficoltà le dico l'inevitabile, che io non amavo me stesso quindi ero incapare di dimostrare ad un altra persona l'amore che provavo, che forse non potevo cambiare, che piuttosto che vederla insoddisfatta con me preferivo saperla felice con un altro, le dissi il tanto esecrabile "È evidente non sono la persona giusta per te, non sono chi cerchi, tu meriti di meglio perchè tu sei migliore di me".
Lei cambia colore, passa dal bordò al verde al nero rapidamente, prima mi chiede scusa per ciò che mi ha detto, poi mi dice che di tutto quello che le ho detto ciò che più la atterriva era la mia proferita incapacità/volontà di cambiare, e che se io non ne ero capace era forse perchè non la desideravo sul serio, che il mio forse era stato un esperimento nei suoi confronti quindi lei non se la sentiva di perdere tempo con me.
E la persi, anche come amica, l'unica vera amica.
Come ho già scritto ora sto meglio, se la nostra confessione fosse avvenuta recentemente ora sarei con l'unica persona che abbia mai amato, ma forse non era così che doveva andare, posso ridurre il caso ad una incorretta gestione dei tempi, spero che il fascicolo "berbeghe" non venga più aperto in questo forum, comunque non cancellerò niente di ciò che ho scritto.
PS
È assolutamente ingiusto usare una persona come cura, per "sentirsi meglio", lo trovo decisamente indegno, ed io odio esserlo!!