Blackrose

in base a cosa noi pensiamo che "quello è un bel ragazzo" e "quella è una brutta ragazza" e viceversa?cioè, il giudizio che noi esprimiamo è veramente così "puro" dettato SOLO dai nostri gusti...o c'è dell'altro alla base della nostra scelta?

dove sta scritto che non possa essere bello un uomo calvo, uno col fisico flaccido, uno col mento lungo?e chi ha stabilito che una donna senza sedere o col sedere troppo grosso, con gli occhi storti, col monociglio debba essere considerata brutta?

Chi l'ha stabilito che questi due individui sono "sbagliati" esteticamente?

siamo veramente sicuri che i nostri gusti siano dettati puramente dalle nostre scelte o siamo in parte influenzati da qualcosa nel nostro giudizio?

siamo sicuri di non avere pregiudizi, luoghi comuni e altro ancora che ci influenzano e rendono il nostro giudizio non tanto nostro?

Pluvia

1)rarità.
Se ovunque tu andassi vedessi paesaggi paradisiaci e celestiali irraggiati da tramonti fulvi e vermigli, e distese floreali dai colori vivaci e barbaglianti di mille apparenze cromatiche, non ti desterebbero più molto fascino nè ammirazione, in ogni luogo al tuo passaggio mostrandosi manifesti.
La scarsa frequenza di reperibilità li rende pregevoli.


2)equilibrio e armonia.
Un altro discorso sono le proporzioni: un corpo per essere definito grazioso deve possedere le componenti nel giusto rapporto fra di loro e adeguate l'una all'altra. Il pinguino per esempio è troppo pingue e l'abbondante ventre contrasta con le dimensioni del resto del corpo. Lo stesso discorso vale per il tucano, che presenta un becco esageratamente notevole e maestoso, che lo rende sgraziato. I diamantini, sempre per rimanere in tema di volatili e augelli, offrono molta più grazia, armonia e leggiadria.

Non soffermarti sugli esempi da me riportati, sono chiaramente metafore e allusioni alla bellezza umana.

canza

Sono sicuro che i miei gusti sono dettati puramente dalle mie scelte.

Non mi piace la cicciona flaccida non perchè la società, la moda o le multinazionali me lo impongono. Non mi piace e basta, e di questo sono sicuro.

E sono sicuro perchè mi è capitato diverse volte di sentirmi attratto da ragazze che non rientravano tra i canoni più diffusi di bellezza: mi sono piaciute molto basse, molto magre, grasse, alcune che tutti consideravano meno belle, una seno quasi inesistente, una un po' mascolina, e anche una ragazza zoppa che per quel difetto non piaceva a nessuno ma che trovavo piuttosto carina.
Oltre a questi gusti "strani" mi sono sempre piaciute le ragazze che rientrano nei canoni di bellezza più comuni.

Quindi direi che i miei gusti non si lasciano influenzare.

briox77

Il mio canone di riferimento interiore di bellezza è al massimo grado della mutevolezza, propendo per l'esistenza di tante bellezze con la b minuscola piuttosto che una bellezza con la B maiuscola.
Inconsciamente penso di essere vittima, in parte, della consuetudine sociale, ma chi non lo è quando si trova di fronte alla complessità di concetti come il bello e il brutto?

Belindo

beh, a te la merda piace?
no, e non sei tu a deciderlo perchè il tuo corpo al solo odore ti dice che quella cosa non va mangiata
idem per il bello e brutto, è una cosa innata.

barclay

Entro certi limiti, è la società che stabilisce cosa è bello e cosa è brutto.

mezzavvoi

in parte è la collettività ad imporre canoni estetici , infatti alcune caratteristiche fisiche ritenute orribili per alcuni popoli sono considerate attraenti da altri , pensiamo ad esempio alle scarificazioni praticate in alcune regioni dell'Africa Subsahariana , pratica che consiste nel procurare ferite sulla pelle ed in cui vengono inserite polveri , il tutto allo scopo di provocare cicatrici permanenti .
In parte si tratta di canoni che fanno parte della nostra natura istintuale (selezione sessuale) , inconsciamente apprezziamo alcune caratteristiche estetiche perche sono espressione di salute fisica , di maggiore fertilità ecc.
Ad esempio un seno grande dà l'impressione di poter produrre maggior quantità di latte , quindi maggior speranza di vita per la prole , perciòuna donna che ne è dotata potrebbe errere una partner migliore di una che ne è poco dotata ,anche se poi nella realta non so se ci sia una correlazione fra queste due grandezze

pesco

dipende anche molto da cosa si è abituati a vedere....

Yumenohashi

Nel libro che sto leggendo in molti passaggi spiega perfettamente questo punto.

A grandi linee dice, e io son d'accordo, che un bambino che cresce lontano dalla società per un periodo sufficiente riesce a crearsi un giudizio proprio basato esclusivamente sul proprio sentire e sulla percezione che egli ha del mondo circostante per il quale una volta messo in società coi dovuti riguardi e la dovuta cautela, riuscirà a mantenere questi termini di giudizio che non sono minimamente influenzati dalla superficie ma vanno oltre spontaneamente, perchè nella sua mente il concetto di superficialità e di gusto del bello a tutti i costi e quant'altro non sono stati inculcati. Se un bambino cresce senza paragonare niente a niente, senza che gli sia stato mai detto "Se ti vesti così sembri uno straccione" lui diventa adulto senza mai pensare che gli straccioni siano da disprezzare nè che una persona vestita bene sia da invidiare, li giudicherà come persone e basta in modo distaccato e imparziale.

Di conseguenza penso che determinati canoni che ci portano a pensare "Wow che figo/a" quando vediamo un/a bel/la ragazzo/a siano dettati da ciò che la società e la cultura ci ha involontariamente inculcato, ma non per forza per questi soggetti proviamo attrazione, magari li troviamo solo visivamente belli.
L'attrazione o la chimica è qualcosa di imprevedibile e naturale secondo me che viene da noi stessi spesso a prescindere dai pregiudizi e dai canoni che ci impongono o comunque senza quasi esserne influenzati.

Efits

La componente fondamentale credo sia istintiva, come in tutte le specie animali si cerca il parthner sessuale che abbia statisticamente più possibilità di generare prole sana ed essere in grado di provvedere al suo sostentamento.
In quasi la totalità delle specie animali è la femmina a basarsi su questo tipo di considerazioni e a scegliere il compagno.
Viene scelto un animale sano ed in salute, privo di evitenti problemi fisici(deformazioni, mutilazioni, cecità..), di corporatura non gracile.
In misura ridotta penso che vengano applicati gli stessi criteri.

A questo va ad aggiungersi la componente sociale, i canoni estetici dominanti in una data cultura e momento storico, in maniera più o meno marcata da persona a persona(in base a quanto è soggetta al conformarsi al giudizio comune).

Altre componenti più individuali sono il gusto estetico personale che ritengo esista anche slegato dai punti precedenti e le devianze a cui si può essere soggetti in ambito sessuale, parafilie di sorta.

chomsky

I canoni di bellezza cambiano nel tempo. Ed anche piuttosto sostanzialmente.

Nel dopoguerra la donna doveva essere robusta, maggiorata e florida poiché nello stento, l'abbondanza - intesa come salute - diventata naturalmente il modello cui ambire.
Solo a questo costrutto di base si associa un proprio gusto personale, che può essere più o meno conforme alla maggioranza, ma comunque condizionato.

Ad esempio noto che il culo grosso da qualche anno sta recuperando terreno.
()

bunker

io stabilisco cosa è brutto e io sono brutto

liuk76

Per me è quasi totalmente dettato da quelli che sono i miei gusti.
Non nego che, però, in minima parte la mia cultura dell'immagine è stata influenzata dagli esempi che la società mi ha offerto.

Infatti non sta scritto da nessuna parte.

Sì, io non ho pregiudizi.
Il fatto che non trovo attraenti le donne in forte sovrappeso l'ho maturato anche stando in intimità con una donna in forte sovrappeso: mi sono reso conto che ai miei occhi il corpo nudo e grasso appariva disarmonico, sformato al punto da annientarmi la libido. Lo stesso anche il far sesso a livello squisitamente pratico: ci sono difficoltà logistiche con decine di chili di differenza ed attività precluse.
Lo stesso dicasi per lineamenti del viso che reputo brutti.

Allocco

Ma gli antichi greci, ovviamente

Penso sia utile attuare una distinzione (che è stata fatta, ma non precisamente mi pare)
Tra canone e gusto; diciamo così.
Il canone è l'idea dominante in un determinato contesto.
Il gusto, l'opinione personale riguardo a cosa sia o non sia bello.

I canoni di bellezza sono ben descritti dall'arte e dalla cultura figurativa della cultura che li crea e prende a modello.
Se vuoi sapere cosa è bello, apri un bel libro di arte e guarda cosa ci trovi.
Ogni opera ha un luogo e un tempo, e la bellezza che esprime ferma il canone nel luogo e nel tempo dell'opera. Facile no?

Il gusto è più complesso. Perché spesso sentiamo di andare contro il canone, e lo inibiamo.
Penso che dietro al gusto personale ci siano delle influenze arcaiche, ma anche derivanti dalla storia psicologica breve del soggetto.
Personalmente.. la pulizia, o l'armonia sopra citate non sono tra le mie priorità.
Di fatto Allocco tende a considerare belle le persone che gli procurano sensazioni piacevoli, a prescindere da razionalità, righelli e goniometri.
Ma io son strano, si sa.. (parli anche in terza persona...)

rainy

Dipende se vuoi omologarti al pensiero oggettivo della società o se vuoi, invece, stabilire punti di interesse prettamente soggettivi.
Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace

Halastor

Uhm io sono daccordo invece con chi dice che la bellezza e bruttezza sono cose parzialmente innate. Poi c'è chiaramente anche la parte di influenza sociale.
Ma come giustamente chi ha fatto notare: L'esempio delle feci.. che sono una cosa puzzolente e sgradevole per tutti.. ci sono delle linee guida che prescindono dalla società. Un corpo giovane e dalla pelle morbida e soffice riprodurrà nella testa di chi lo tocca un ideale di bellezza a cui ambire che si contrapporrebbe inevitabilmente alla sensazione sgradevole di un corpo vecchio e flaccido. Lì non sono solo "insegnamenti derivati dalla società".. ma è una concreta realtà tangibile. Sono sensazioni concrete che avresti nella società come nella giungla. Preferiresti accarezzare il manto di un ghepardo e non le squame di un coccodrillo...
Quindi se anche un bambino vivesse nella giungla per tutto il tempo.. svilupperebbe un gusto estetico che sicuramente non sarebbe proprio quello della società, ma avrebbe comunque molti punti in comune. Perchè sono elementi che rievocano qualcosa di piacevole. Che poi quegli elementi possano più o meno differire da persona a persona... quello è chiaro. Ma difficilmente qualcuno preferirà che gli vengano inchiodate le orecchie al tavolo piuttosto che una carezza... indipendentemente da dove è vissuto.

canza

E menomale va'...

ESPROC

Avoglia se siamo influenzati...

basta vedere questo...

Milo

Io penso che il concetto di bello e di brutto ci arrivi dalla società,mi ricordo che a 20 anni avevo una cotta per una ragazza della mia compagnia che era considerata una "bruttona",a volte pensavo che se fossi uscito con lei tutti mi avrebbero giudicato e preso in giro e questo oltre alla timidezza mi ha impedito di farmi avanti,proprio l'altra sera l'ho sognata

LatrinLover

i canoni......i canoni..........non pagateli