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17-01-2016, 20:42
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,733
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Così mi sono sentito dire oggi a un pranzo da un conoscente di mio padre..quest'uomo ha 60 anni, fa il manovale e ha 2 figli della mia fascia d'età (25-30) laureati e orgoglio di famiglia..
Questo perchè per un potenziale buon posto di lavoro uno che si candida alla soglia dei 30 neolaureato senza esperienze si troverebbe a competere con 24enni con la specialistica in mano che magari hanno già svolto stages accumulando esperienza..un selezionatore non ci pensa due volte a scegliere il secondo e cestinare il curriculum del primo...
Purtroppo quella frase identifica perfettamente la mia situazione dato che ho perso troppo tempo nello studio per colpa di diversi fattori gli anni passati (svogliatezza, subentrata demotivazione, umore depresso, ecc) e ora mi sto dando da fare per recuperare ma sono comunque già in ritardo e non di poco e ritarderò inevitabilmente la mia entrata nel mondo del lavoro per questo ...non ce la faccio a essere spensierato, quest'idea di dover pagare negli anni a venire il mio ritardo nel crescere come persona adulta (mettiamoci anche che a 25 anni al solo pensiero di metter piede fuori casa e vivere la vita mi viene un'ansia pazzesca e che non sono minimamente in grado di prendere una decisione )..mi viene solo ansia a pensarci..
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17-01-2016, 20:58
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
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Un po' è così purtroppo ma c'è differenza tra studiare e lavorare.
A me veniva piuttosto semplice studiare ma nella vita non sono stata capace e mi sono persa, invece c'è chi si perde un po' nello studio ma è capace nella vita e riesce lo stesso.
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17-01-2016, 20:58
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,151
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Mi son fatto coraggio e sto inviando curriculum perchè mi rendo anch'io di essere in "ritardo", anche se non so se si può dire di aver "perso tempo" finora. Ho iniziato il mio primo lavoro (anche se l'esperienza è stata piuttosto breve) a 20 anni. A 22 anni ho inziato l'uni e purtroppo i risultati non sono stati quelli sperati, e in cui ho "stazionato" per 4 anni, accumulando ritardo a causa di difficoltà varie... così oggi mi sono "svegliato" da questo stato e valuto altre opportunità. Proseguire l'università, non essendo sicuro di terminarla prima dei 30 anni, sarebbe stato un erroraccio... sapendo anche che certe opportunità dopo i 30 non le offrono...
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17-01-2016, 21:34
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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E' un limite mentale artificiale e tutto italiano. All'estero non si fanno problemi ad assumere persone che hanno avuto percorsi scolastici sfortunati.
(e comunque se uno si prende un diploma tecnico o professionale serio al serale, può "resuscitare" la sua carriera quando vuole, lo dico per esperienza diretta e indiretta).
Per questo che altrove ho lamentato la rigidità del mercato del lavoro in italia, fa niente se la gauche caviar se la frigna perché i diritti acquisiti vengono persi e blabla, intanto c'è uno scenario dove la gente non lavora (e i sinistri son felici) e uno dove la gente lavora.
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17-01-2016, 21:45
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Ha ragione. La valutazione sulla sola base del curriculum porta ad essere esclusi anche con pochi anni di ritardo, con le dovute eccezioni che confermano la regola.
Se si è in grado di accedere a valutazioni di altro tipo (ad esempio se si intraprende una libera professione) le cose stanno diversamente.
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17-01-2016, 21:55
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Belacqua
Così mi sono sentito dire oggi a un pranzo da un conoscente di mio padre..quest'uomo ha 60 anni, fa il manovale e ha 2 figli della mia fascia d'età (25-30) laureati e orgoglio di famiglia..
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Ha perfettamente ragione, non solo io sono la prova vivente che è così ma troppi casi simili ho visto. Però è un'affermazione che va riformulata, e io la riformulerei così:
"chi ha perso tempo, virgola, dopo i 23 anni, generalmente e salvo eccezioni è molto difficile possa sfondare o realizzare traguardi importanti. Potrà aspirare a una condizione di buona sopravvivenza o anche di tranquillità ma difficilmente molto più di questo".
C'è da dire che la frase, così lapidaria, ha un suo perché e chi l'ha detta è uno che ha visto parecchie cose nella sua vita. Pur come sopra, da smussare e attenuare, grossomodo è un'affermazione vera.
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17-01-2016, 21:57
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Questo per la frase. Riguardo te, non te ne crucciare. Forse non diventerai il direttore generale della Ansaldo, ma non vuol dire essere condannati al fallimento.
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17-01-2016, 22:05
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,788
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Dopo aver letto questo topic mi è venuta voglia di suicidarmi
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17-01-2016, 22:07
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 562
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Questa frase colpisce anche me che ho 24 anni e sto per finire ancora la triennale, quindi sono in ritardo di due anni rispetto ai miei coetanei. Tuttavia, sebbene sia spaventato e ansioso per questa situazione, non credo che conti al 100% questa cosa, nel senso che anche se hai perso anni puoi avere tanto successo e non credo che questo sia precluso da esperienze scolastiche negative. Nella vita non c'è solo lo studio, ma anche impegno, serietà, professionalità, qualità che possono essere importanti nel lavoro al di là degli anni di studio persi.
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17-01-2016, 22:38
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,689
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Quote:
Originariamente inviata da deepgroove
Dopo aver letto questo topic mi è venuta voglia di suicidarmi
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Siamo in 2.... e chi ha passato i 30 che dovrebbe fare?????
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17-01-2016, 22:48
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Chiedo per favore di cambiare il titolo al topic
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17-01-2016, 22:51
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,788
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Chiedo per favore di cambiare il titolo al topic
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17-01-2016, 22:52
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,348
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Chiedo per favore di cambiare il titolo al topic
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Quoto, mettete 24 e per me va già meglio.
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17-01-2016, 22:55
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
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Solo sentendo frasi del genere, si capisce che qualcosa è andato storto nell'evoluzione della società
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17-01-2016, 23:06
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#15
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph91
Questa frase colpisce anche me che ho 24 anni e sto per finire ancora la triennale, quindi sono in ritardo di due anni rispetto ai miei coetanei. Tuttavia, sebbene sia spaventato e ansioso per questa situazione, non credo che conti al 100% questa cosa, nel senso che anche se hai perso anni puoi avere tanto successo e non credo che questo sia precluso da esperienze scolastiche negative. Nella vita non c'è solo lo studio, ma anche impegno, serietà, professionalità, qualità che possono essere importanti nel lavoro al di là degli anni di studio persi.
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E' vero. Il problema è la selezione, se il successo lo si vuole avere da dipendente. Questa è tale da discriminare piuttosto gravemente i ritardatari. Una volta che se è nel mondo del lavoro, però, ci si può far valere.
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18-01-2016, 01:04
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#16
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,544
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Se dovessi dar retta alla frase titolo del topic, dovrei solo mettermi un cappio al collo e suicidarmi.
Voglio credere che non sia così, e che io possa ancora riscattarmi e trovare la mia strada.
E poi si da sempre per scontato che tutti vadano come treni e non abbiano problemi. E che chi non è arrivato abbia solo perso tempo. Ma che cacchio ne sanno della vita degli altri. Prova a ricevere merda dalla vita, che ti distrugge e ti annienta, e poi vedi se a 23 anni sei realizzato.
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18-01-2016, 01:24
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,219
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Non è vero.
Straquoto l'intervento di MarcoRusso e appoggio quanto scritto da Clend: è una assurdità tutta italiana e non dipende affatto dal merito.
È molto più facile spremere un giovane desideroso di avere il primo lavoro che un 35enne, magari col desiderio di una famiglia, che ha esigenze economiche maggiori.
Ma a livello di capacità e abilità, cosa pensi che cambi tra 23 anni e 35?
Oppure credi che già a 35 anni si possano avere malattie senili o l'Alzheimer?
PS
Senza offesa, ma quel signore di cui parli è il classico tipo che deve osannare il proprio e gettare fango su tutto il resto.
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Ultima modifica di cancellato16916; 18-01-2016 a 01:26.
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18-01-2016, 01:32
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#18
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Non è vero.
Straquoto l'intervento di MarcoRusso e appoggio quanto scritto da Clend: è una assurdità tutta italiana e non dipende affatto dal merito.
È molto più facile spremere un giovane desideroso di avere il primo lavoro che un 35enne, magari col desiderio di una famiglia, che ha esigenze economiche maggiori.
Ma a livello di capacità e abilità, cosa pensi che cambi tra 23 anni e 35?
Oppure credi che già a 35 anni si possano avere malattie senili o l'Alzheimer?
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Laurearsi in tempo segnala la capacità di applicarsi a qualcosa (anche eventualmente noioso) con continuità e impegno. Oltre che, a volte, ambizione.
Le capacità non cambiano necessariamente. Ma i selezionatori, data l'enorme disoccupazione e l'enorme numero di proposte che ricevono, preferiscono valutarle con maggior dettaglio solo dopo aver selezionato un numero ristretto di candidati.
Come discernere quali profili selezionare per approfondire la valutazione, fondandosi solo sui curriculum?
Uno dei criteri a cui si dà maggiore peso, nonostante la sua superficialità, è appunto il tempo impiegato a laurearsi.
Chi afferma che il nostro sistema è meritocratico, dimentica sempre di prendere in considerazione i problemi nella misurazione del merito.
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Ultima modifica di Angus; 18-01-2016 a 01:34.
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18-01-2016, 01:37
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,219
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Laurearsi in tempo segnala la capacità di applicarsi a qualcosa (anche eventualmente noioso) con continuità e impegno. Oltre che, a volte, ambizione.
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Laurearsi fuoricorso non implica che non si abbiano queste qualità.
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Le capacità non cambiano necessariamente. Ma i selezionatori, data l'enorme disoccupazione e l'enorme numero di proposte che ricevono, preferiscono valutarle con maggior dettaglio solo dopo aver selezionato un numero ristretto di candidati.
Come discernere quali profili selezionare per approfondire la valutazione, fondandosi solo sui curriculum?
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Il curriculum italiano è assai diverso dal curriculum del candidato inglese o tedesco. Qualità che in Italia farebbero storcere il naso e pensare "questo è un fannullone", altrove farebbero pensare "Oh, costui è un uomo ricco di interessi, una risorsa per la nostra azienda!"
La differenza tra l'Italia e i maggiori paesi europei sta anche qui: in Italia c'è un rapporto dipendente-capo quasi schiavista, con paghe spesso ridicole e turni assurdi.
In Italia non conta chi sei, conta quanto sei disposto a sgobbare e a farti sfruttare.
La meritocrazia non può e non deve basarsi unicamente sul percorso scolastico.
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18-01-2016, 01:50
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#20
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 185
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Ma se invece la smettessimo di porre sul piedistallo l'opinione del primo che passa e ha qualcosa da dire.. ? Se la smettessimo di ragionare per assoluti e riempirci di altre paranoie?
Non si camperebbe meglio?
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