caostotale23

Sono un pò di mesi che navigo su questo forum e ho avuto l'occasione di notare che, nonostante gli utenti qui sul forum soffrano di problemi a volte molto diversi tra loro, in tutti e dico TUTTI (me compreso), ho riscontrato questa paura persistente di vivere la vita. Cioè, quello che voglio dire è ogni fobia o problema sociale, secondo me è dovuto ad una paura di fondo nei confronti della vita in generale, piuttosto che di una cosa specifica. Si tende a rifiutare di mettersi in gioco, un pò per egoismo e un pò per paura di farsi male. Io alla fine mi sono reso conto di una cosa: e cioè che nn c'è nulla da temere lì fuori, non c'è nulla che possa farci male, quindi non c'è nulla di cui aver paura. Certo, a parole è facile, è a farsi che è difficile, perchè le paure nascono dall'inconscio e quindi, nonostante i ns tentativi di razionalizzare l'ansia e la paura, ciò spesso non è sufficiente a superarle.
Io, però, da quando pratico l'autosuggestione cosciente mi sento molto meglio.
Avete mai provato voi?

ThinkHappy

Trovo che tu abbia detto una grande verità e io mi riconosco nelle tue parole : la mia più grande paura è vivere perchè vivere significa uscire di casa ogni mattina e affrontare una dura giornata senza sapere quali cose ti aspettano là fuori,significa prendere decisioni che possono ferire te o chi ami... avere paura di vivere è una delle paure più brutte che si possano avere.

Winston_Smith

Speak for yourself, nulla proprio non direi...

Dedalus

scusa caos, puoi dire di più sull'autosuggestione eccetera?

LordJim

Non è esattamente così per me. Io vivrei tranquillamente la mia vita se potessi fare a meno di molti bipedi con il pollice opponibile che quasi ogni giorno sono costretto ad affrontare. E non è misantropismo il mio, è solo che mi trovo a mio agio e d'accordo con una minoranza di persone (citazione da Moretti).

Winston_Smith

Anch'io mi sento in minoranza su vari fronti...certe volte arrivo quasi a pensare di essere l'ultimo uomo sulla terra (come da nick).

Solo97

Penso che chiunque, extrovers compresi, abbia in qualche modo, ed in diversa misura, paura. Tutta sta nel far prevalere la nostra parte propositiva, la curiosità, la propensione a crescere e migliorare. In poche parole ad acquisire gli strumenti per fronteggiare la vita stessa. Per quanto mi riguarda la strada è ancora lunga, ma non dispero di eliminare almeno una parte dei "frammenti" di paura che mi condizionano in tutti i contesti

Susy

Ci sono varie qualità degli altri con le quali non voglio confrontarmi: la vitalità, la spensieratezza, la sicurezza in sè, l'aspetto estetico. Io cammino e guardo basso, spesso le gambe mi si irrigidiscono, se qualcuno ride sono sicura sia di me, vedo persone allegre e mi chiedo ma cos'avranno da divertirsi tanto? Per me è un eterno supplizio! Mi sembrano sempre tutti in forma e ben vestiti o meglio punto l'attenzione solo su certe persone per farmi inconsciamente ancor più male. Non riesco a liberarmi da questo meccanismo la mia mente è molto funzionante ma "rumina" sempre sulle stesse cazz.. i miei pensieri sembrano un criceto nella ruota.

LatrinLover

io ho paura della vita perchè oggi questa è diventata una garanzia per pochi, se non si sovverte questo mondo noi verremo sempre messi alla berlina da questo sistema

wal

Sapessi quante volte è capitato anche a me...una sofferenza orribile

ansiosissimo

...è infatti notorio che "ci vuole + coraggio a vivere in questo mondo impazzito che a farla finita!"
parole sagge...

Triplalien

No non mi fa paura la vita, mi fa paura il futuro incerto ... affronto la vita pensando "questa è una guerra contro tutto e tutti ,dunque questa guerra la vincerò presto".

Labocania

Ti comprendo benissimo!

Io è da quando sono bambino che formulo riflessioni sulla vita e cerco di elaborare conclusioni coerenti con esse; sono giunto a questa conclusione:
la natura ha voluto la specie umana intelligente e socievole affrancandola così dal meccanismo della lotta per la sopravvivenza che regola l'esistenza degli altri esseri viventi; la specie umana però, in maniera diversa, è comunque assoggettata alle fredde leggi della natura.

Noi fobici apparteniamo a quella minoranza che risulta inadatta alla vita che per la specie umana va intesa come "vita sociale". Siamo nati con un corredo genetico differente rispetto a quello degli altri esseri viventi che popolano l'ambiente in cui abbiamo vissuto i primi anni della nostra vita. L'istinto sociale è innato anche per noi, ma un modo diverso di percepire ed interpretare la realtà deve averlo temperato, inducendoci ad individuare nel nostro mondo interiore la sede della vita autentica e appagante. Questa diversità rispetto ai nostri coetanei è stata subito notata, l'infanzia non ha nulla a che vedere con la rappresentazione edulcorata diffusa dalle fiabe, i bambini sono esseri umani mossi solo dall'istinto e quindi non ancora assoggettati ai meccanismi che regolano la vita degli adulti, il loro bisogno primario è quello della loro affermazione rispetto ai loro coetanei e a farne le spese sono i bambini più deboli. Il bullismo non è altro che la declinazione umana del meccanismo della lotta per l'esistenza: i bulli non sono altro che dei cuccioli di leone che isolano il fratellino malato che incapace di lottare per il suo pezzo di carne e quindi destinato a morire di fame in breve tempo. Noi siamo i cuccioli malati, il nostro deperimento si esercita sul piano vita sociale dalla quale veniamo progressivamente esclusi.

La nostra esistenza si sviluppa quindi su un piano diverso rispetto al resto dell'umanità, è naturale quindi temere quella vita che per la quale siamo inadeguati.

Dedalus

alé, il bionegativismo restaurato.

Death

L'ignoto ha sempre terrorizzato gli umani.
Per un fobico la vita è notte, buia, è l'ignoto.

Labocania

Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto. Lovecraft

Winston_Smith

Since, my friend, you have revealed your deepest fears,
I sentence you to be exposed before your peers.

Death

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