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13-08-2010, 02:40
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#1
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 81
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Sono disoccupato da un bel pò, ma per mia scelta dato che ormai i disturbi erano arrivati ad un livello tale da nn poter più svolgere un'attività lavorativa serenamente o quanto meno normalmente, causa del licenziamento anche il cattivo rapporto che avevo con il datore di lavoro che mi punzecchiava e istigava continuamente, addirittura gli ultimi periodi arrivava a nn pagarmi ben 2 mesi di stipendio mentre gli altri operai venivano pagati regolarmente, insomma mi sentivo sempre più diverso e discriminato, per nn parlare delle figure di merda che dovevo subire davanti agli altri operai, facevo anche un lavoro molto duro come manovale e oltre lo stress psicologico dovevo sobbarcarmi anche quello fisico... alla fine dopo anni di lavoro in quest'azienda i nervi hanno ceduto tanto che pensavo ormai di farla finita così decisi di licenziarmi, da allora sto un pò meglio ma appena i miei cercano di impormi un lavoro il solo pensiero basta per farmi andare in panico totale.
Voi disoccupati come avete vissuto la vita lavorativa e xkè vi siete licenziati?
Ritornereste a lavorare? se si con quali condizioni?
Che consigli dareste ad un come me?
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13-08-2010, 02:46
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Chi non lavora non fa l'amore.
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13-08-2010, 02:48
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#3
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Esperto
Qui dal: Feb 2008
Ubicazione: boh non ricordo....
Messaggi: 1,144
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stessa cosa.
non sò darti consigli, forse uno, dovresti riuscire a trovare un lavoro che ti piace, ma non è facile anzi.
Ce l'hai un pezzo di carta ?
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13-08-2010, 03:26
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Rieti
Messaggi: 939
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io sto preparando la tesi, che spero di discutere a marzo
a parte 2 stage, non ho alle spalle esperienze lavorative, sia perché fin'ora ho dato la precedenza allo studio, sia perché a Rieti non si trova un ***** da fare, nemmeno part-time
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13-08-2010, 03:44
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Rieti
Messaggi: 939
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Chi non lavora non fa l'amore.
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visto il contesto di questo forum, dubito che questa sparata faccia ridere
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13-08-2010, 03:48
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: PURTROPPO NAPOLI
Messaggi: 4,470
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Quote:
Originariamente inviata da Nocturno83
visto il contesto di questo forum, dubito che questa sparata faccia ridere
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il fatto è che lui lavora e non glie rode er culo Nocturno......
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13-08-2010, 09:06
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#8
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Avanzato
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 333
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Vi presento un altro disoccupato, il pezzo di carta lo sto prendendo.
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13-08-2010, 09:16
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#9
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: tre metri sotto terra
Messaggi: 1,645
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Quote:
Originariamente inviata da IlNulla2
Sono disoccupato da un bel pò, ma per mia scelta dato che ormai i disturbi erano arrivati ad un livello tale da nn poter più svolgere un'attività lavorativa serenamente o quanto meno normalmente, causa del licenziamento anche il cattivo rapporto che avevo con il datore di lavoro che mi punzecchiava e istigava continuamente, addirittura gli ultimi periodi arrivava a nn pagarmi ben 2 mesi di stipendio mentre gli altri operai venivano pagati regolarmente, insomma mi sentivo sempre più diverso e discriminato, per nn parlare delle figure di merda che dovevo subire davanti agli altri operai, facevo anche un lavoro molto duro come manovale e oltre lo stress psicologico dovevo sobbarcarmi anche quello fisico... alla fine dopo anni di lavoro in quest'azienda i nervi hanno ceduto tanto che pensavo ormai di farla finita così decisi di licenziarmi, da allora sto un pò meglio ma appena i miei cercano di impormi un lavoro il solo pensiero basta per farmi andare in panico totale.
Voi disoccupati come avete vissuto la vita lavorativa e xkè vi siete licenziati?
Ritornereste a lavorare? se si con quali condizioni?
Che consigli dareste ad un come me?
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situazione molto simile alla mia...
anchio lavoravo, ma dopo 4 anni mi licenziai: la fobia aveva preso una brutta piega, e lavorare in mezzo a tanta gente era diventato insostenibile ...
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13-08-2010, 10:22
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#10
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Principiante
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 31
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Io fortunatamente lavoro,ma è davvero dura dover ogni giorno affrontare l'ambito lavorativo,dove per altro dei nostri problemi non interessa nulla a nessuno e anzi proprio per questi siamo maggiormente presi di mira e discriminati
dal datore di lavoro e in alcune situazioni anche dai colleghi.Non farmi pensare,ora sono in ferie e mi viene a male solo il pensiero che trà una settimana devo rientrare.Ogni mattina devo fare a botte con me stesso per andarci,perchè se fosse per me......Cerca di trovare un lavoro più tranquillo,che non ti causi le tensioni che ti è successo di vivere in passato,anche se di questi periodi è tosta.
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13-08-2010, 12:09
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2007
Messaggi: 790
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Lavoro da tredici anni ormai,i primi tre trascorsi piu' che discretamente,era la fase pre crollo psicologico totale.
Ora gli ultimi otto abbondanti,nell'attuale ditta,un inferno come la maggior parte di coloro che nel forum lavorano credo...
Tante volte mi sogno il primo lavoro,ma poi mi ripeto che ero profondamente diverso,piu' adatto....
In ogni caso se da una parte sono consapevole che sono "peggiorato"a causa del lavoro negli ultimi anni,so che in alcuni periodi ho temuto di non farcela piu'(nè li nè in altro eventuale posto lavorativo),perchè ero sempre a rischio sbarellamento,cappottamento...la prospettiva era allarmante,...purtroppo bisogna lavorare per vivere,pur nella dura realtà.
in attesa di tempi migliori,di un eventuale sussidio che magari in futuro ci spetterà (molto lontano di certo),di un'eventuale vincita,o chissà che altro....
ho retto ,e forse ,ora il peggio è passato,forse--
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13-08-2010, 13:29
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#12
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Banned
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 24
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Io anni fa mi sono licenziato da un'azienda a Milano, perché a causa della fobia sociale era diventato una tortura. Gomito a gomito con colleghi avidi di carriera, ogni giorno dovevo inventarmi scuse continue per evitare caffè e pranzi di lavoro per paura di non reggere la situazione e con l'ovvia conseguenza di essere visto strano (neanche male) da tutti. A pranzo me ne andavo a mangiare un panino in macchina da solo e anche lì avevo paura che qualcuno dell'ufficio mi vedesse. Non vi dico alle riunioni poi, ero angosciato, vedevo gli altri parlare, ridere, e io che non riuscivo a dire una parola. Era così doloroso. Se ci penso ancora ci sto male, per un anno ho provato la paura vera. E' questa la cosa terribile, che avevo paura, la notte piangevo perché sapevo che il giorno dopo avrei dovuto riaffrontare tutto questo. Quando mi sono licenziato penso di aver toccato il livello più basso di autostima. Fu una sconfitta enorme, il più grande fallimento della mia vita, una ferita che rimarrà sempre aperta, anche se ora sono soddisfatto di quello che faccio. E la cosa ancora più terribile era ascoltare i parenti che mi davano dell'emerito idiota per aver lasciato un posto d'oro in tempi di disoccupazione dilagante. Adesso lavoro in proprio, ho aperto una libreria che va bene, che mi regala stimoli e tranquillità. I tempi in quell'azienda sembrano così lontani! Adesso chiacchiero con la gente che entra nel negozio, ci scherzo, la consiglio, la ascolto e loro ascoltano me, ma quel fallimento mi è rimasto dentro perché fu una fuga, fui costretto a fuggire, io che ho sempre cercato di rimanere in piedi senza indietreggiare di fronte alle paure e ai freni più grandi che la mia mente cercava di impormi. Fu una bandiera bianca enorme che fui costretto a sventolare. E questa cosa non mi andrà mai giù.
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13-08-2010, 15:05
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#13
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 81
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Quote:
Originariamente inviata da kocis666
stessa cosa.
non sò darti consigli, forse uno, dovresti riuscire a trovare un lavoro che ti piace, ma non è facile anzi.
Ce l'hai un pezzo di carta ?
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si ho il diploma, ma credo che lo metterò in cornice e lo appenderò al muro assieme alla licenza media... trovare un lavoro che mi piace è impossibile o meglio esiste ed è quello che faccio tutti i giorni a casa cioè andare su internet giocare ai videogames e prendere li lyrica, ma fino ad oggi nn mi ha mai pagato nessuno.
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13-08-2010, 15:38
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2007
Messaggi: 790
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Quote:
Originariamente inviata da KingOfMyself
Io anni fa mi sono licenziato da un'azienda a Milano, perché a causa della fobia sociale era diventato una tortura. Gomito a gomito con colleghi avidi di carriera, ogni giorno dovevo inventarmi scuse continue per evitare caffè e pranzi di lavoro per paura di non reggere la situazione e con l'ovvia conseguenza di essere visto strano (neanche male) da tutti. A pranzo me ne andavo a mangiare un panino in macchina da solo e anche lì avevo paura che qualcuno dell'ufficio mi vedesse. Non vi dico alle riunioni poi, ero angosciato, vedevo gli altri parlare, ridere, e io che non riuscivo a dire una parola. Era così doloroso. Se ci penso ancora ci sto male, per un anno ho provato la paura vera. E' questa la cosa terribile, che avevo paura, la notte piangevo perché sapevo che il giorno dopo avrei dovuto riaffrontare tutto questo. Quando mi sono licenziato penso di aver toccato il livello più basso di autostima. Fu una sconfitta enorme, il più grande fallimento della mia vita, una ferita che rimarrà sempre aperta, anche se ora sono soddisfatto di quello che faccio. E la cosa ancora più terribile era ascoltare i parenti che mi davano dell'emerito idiota per aver lasciato un posto d'oro in tempi di disoccupazione dilagante. Adesso lavoro in proprio, ho aperto una libreria che va bene, che mi regala stimoli e tranquillità. I tempi in quell'azienda sembrano così lontani! Adesso chiacchiero con la gente che entra nel negozio, ci scherzo, la consiglio, la ascolto e loro ascoltano me, ma quel fallimento mi è rimasto dentro perché fu una fuga, fui costretto a fuggire, io che ho sempre cercato di rimanere in piedi senza indietreggiare di fronte alle paure e ai freni più grandi che la mia mente cercava di impormi. Fu una bandiera bianca enorme che fui costretto a sventolare. E questa cosa non mi andrà mai giù.
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Ma quale fallimento.leggi il mio post,tu hai vinto e ne sono felice!
certo aprire una libreria non è nè per molti nè per tutti,altro che Martini!
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Ultima modifica di hermit_nightman; 13-08-2010 a 15:51.
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13-08-2010, 18:06
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#15
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da IlNulla2
si ho il diploma, ma credo che lo metterò in cornice e lo appenderò al muro assieme alla licenza media... trovare un lavoro che mi piace è impossibile o meglio esiste ed è quello che faccio tutti i giorni a casa cioè andare su internet giocare ai videogames e prendere li lyrica, ma fino ad oggi nn mi ha mai pagato nessuno.
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io penso che tra andare a lavorare soffrendo, ed essere sfruttati e umiliati E una sana e dignitosa disoccupazione , meglio la seconda ipotesi.
Perlomeno se ne guadagna in salute....sopratutto mentale!
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13-08-2010, 18:33
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#16
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 81
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Quote:
Originariamente inviata da ansiosissimo
io penso che tra andare a lavorare soffrendo, ed essere sfruttati e umiliati E una sana e dignitosa disoccupazione , meglio la seconda ipotesi.
Perlomeno se ne guadagna in salute....sopratutto mentale!
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sono d'accordissimo, infatti per curarmi spendevo un sacco di soldi tra psichiatri privati e benzo a pagamento, poi andando al cim ho avuto farmaci gratis ma il personale fa cagare...
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13-08-2010, 19:22
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Chi non lavora non fa l'amore.
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Non ha fatto ridere neanche me, moon.
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13-08-2010, 19:44
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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Quote:
Originariamente inviata da KingOfMyself
Io anni fa mi sono licenziato da un'azienda a Milano, perché a causa della fobia sociale era diventato una tortura. Gomito a gomito con colleghi avidi di carriera, ogni giorno dovevo inventarmi scuse continue per evitare caffè e pranzi di lavoro per paura di non reggere la situazione e con l'ovvia conseguenza di essere visto strano (neanche male) da tutti. A pranzo me ne andavo a mangiare un panino in macchina da solo e anche lì avevo paura che qualcuno dell'ufficio mi vedesse. Non vi dico alle riunioni poi, ero angosciato, vedevo gli altri parlare, ridere, e io che non riuscivo a dire una parola. Era così doloroso. Se ci penso ancora ci sto male, per un anno ho provato la paura vera. E' questa la cosa terribile, che avevo paura, la notte piangevo perché sapevo che il giorno dopo avrei dovuto riaffrontare tutto questo. Quando mi sono licenziato penso di aver toccato il livello più basso di autostima. Fu una sconfitta enorme, il più grande fallimento della mia vita, una ferita che rimarrà sempre aperta, anche se ora sono soddisfatto di quello che faccio. E la cosa ancora più terribile era ascoltare i parenti che mi davano dell'emerito idiota per aver lasciato un posto d'oro in tempi di disoccupazione dilagante. Adesso lavoro in proprio, ho aperto una libreria che va bene, che mi regala stimoli e tranquillità. I tempi in quell'azienda sembrano così lontani! Adesso chiacchiero con la gente che entra nel negozio, ci scherzo, la consiglio, la ascolto e loro ascoltano me, ma quel fallimento mi è rimasto dentro perché fu una fuga, fui costretto a fuggire, io che ho sempre cercato di rimanere in piedi senza indietreggiare di fronte alle paure e ai freni più grandi che la mia mente cercava di impormi. Fu una bandiera bianca enorme che fui costretto a sventolare. E questa cosa non mi andrà mai giù.
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@Kingofmyself: Il lavoro (che non piace, che non è una tua passione) per me tortura l'uomo e l'attuale sistema sociale ci obbliga a questo, sennò sei tagliato fuori...
Mi unisco a chi afferma che il tuo non è un fallimento, anzi, il contrario, hai avuto coraggio nel dimetterti: tra passare anni o tutta una vita costretto a fare un lavoro odioso con una compagnia sgradevole e impegnarti per cercare un'altra attività gratificante per te, anche se meno redditizia o più rischiosa, voi che cosa scegliereste?
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17-08-2010, 14:57
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#19
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: PURTROPPO NAPOLI
Messaggi: 4,470
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non lavoro perchè così è stato deciso, devo fare il disoccupato per assicurare che il figlio di tizio e di caio possa arrivare in tutta tranquillità a fine mese col portafogli belo gonfio, possa comprarsi l'auto, farsi le vacanze all'estero, mettere su famiglia in tutta tranquillità mentre io come tanti altri veniamo tenuti a bada con promesse, la vita continua intanto e si aggiungono molti altri alle fila di chi è stato destinato al dover osservare lo scorrere spensierato della vita di chi non ha problemi di sorta nè si fà scrupolo ogni tanto di affacciarsi verso il baratro che ha creato dietro di lui, ma tanto che importa ha tutto quello che gli serve per sentirsi in pace con se stesso e col mondo............poi però i disperati cominceranno a commettere i loro primi delitti e nessuno potrà fermare la loro furia perchè a loro è stato negato da principio il diritto di avere una vita decorosa...........non posso che provare solo un piacere adrenalinico quando accadono cose di questo tipo, è vero la rivalsa dura pochissimo ma ti ripaga di una vita intera rovinata dall'egoità di chi ti stà intorno..............W la misantropia ora e per sempre....
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23-08-2010, 17:30
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#20
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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