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Vecchio 05-08-2006, 18:24   #1
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Fin da piccolo sono sempre stato un tipo che ha selezionato la sua amicizia, circondandomi di persone molto tranquille e sensibili,diciamo, persone che in un certo modo mi assomigliassero e cercavo in tutti i modi di evitare di scambiare pareri,anche banali, con persone più aperte, socevoli e direi più divertenti di me,per paura di non reggere il confronto con loro e di essere schernito.Oggi sono molto deluso di come sono cresciuto e in particolare della mia forma mentis,molti miei colleghi ritengono che sia passivo, privo di emozioni, in pratica sostengono che io sia un tipo morto.Da come vivo e per come sono visto dall'esterno, credo che in me si sia radicato un modo strano di concepire la vita,di provare emozioni e di relazionarmi agli altri. Eccetto pochi intimi, quando sono in comitiva cerco di non dire mai nulla o devo fare molto attenzione ai discorsi per cercare di dire la mia,perchè ho molta paura di essere fuori luogo, come molte volte è successo.Dai miei insuccessi sociali mi sono ulteriormente ritirato in me al punto di essermi quasi totalmente annullato, sono privo di iniziative e in particolare ho scarsa abilità organizzative.Ciò che io noto è che faccio fatica a capire le intenzioni degli altri,molto spesso durante le chiacchierate,mi deconcentro e arrivo al punto di avere vuoti di memoria e non so che dire, in pratica mi sento molto ridicolo, non capisco le battute che fanno e molte volte ho la strana sensazione di essere trattato come un bambino.Sono disperatissimo cosa posso fare? :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
Vecchio 05-08-2006, 19:41   #2
Banned
 

da quello che hai scritto ci vedo una timidezza diventata fobia sociale e poi depressione, come spesso capita ai sociofobici (timidezza-fobia sociale-depressione)

io non so' che consigli darti ma vedrai ci penseranno gli altri utenti, io potrei darti solo espedienti di natura tecnica che qui mi sembrano particolarmente inaccettati, tipo compilare moduli ed esperimenti comportamentali.
Vecchio 06-08-2006, 03:49   #3
Esperto
 

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Originariamente inviata da gost
Fin da piccolo sono sempre stato un tipo che ha selezionato la sua amicizia, circondandomi di persone molto tranquille e sensibili,diciamo, persone che in un certo modo mi assomigliassero e cercavo in tutti i modi di evitare di scambiare pareri,anche banali, con persone più aperte, socevoli e direi più divertenti di me,per paura di non reggere il confronto con loro e di essere schernito.Oggi sono molto deluso di come sono cresciuto e in particolare della mia forma mentis,molti miei colleghi ritengono che sia passivo, privo di emozioni, in pratica sostengono che io sia un tipo morto.Da come vivo e per come sono visto dall'esterno, credo che in me si sia radicato un modo strano di concepire la vita,di provare emozioni e di relazionarmi agli altri. Eccetto pochi intimi, quando sono in comitiva cerco di non dire mai nulla o devo fare molto attenzione ai discorsi per cercare di dire la mia,perchè ho molta paura di essere fuori luogo, come molte volte è successo.Dai miei insuccessi sociali mi sono ulteriormente ritirato in me al punto di essermi quasi totalmente annullato, sono privo di iniziative e in particolare ho scarsa abilità organizzative.Ciò che io noto è che faccio fatica a capire le intenzioni degli altri,molto spesso durante le chiacchierate,mi deconcentro e arrivo al punto di avere vuoti di memoria e non so che dire, in pratica mi sento molto ridicolo, non capisco le battute che fanno e molte volte ho la strana sensazione di essere trattato come un bambino.Sono disperatissimo cosa posso fare? :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
Se ti può consolare, quella che hai scritto sembra la mia diagnosi. Per questo sono arrivato alla conclusione di sviluppare la mia vita in solitudine, senza preoccuparmi della vita sociale. Una fidanzata (che manca) e un amico vero (che per fortuna c'è) sono due necessità fisiologiche che tutti sentiamo il bisogno di avere e che io desidero. Il resto (parenti, compagnia, conoscenti, colleghi ecc) non m'interessano.
Ma tu stai per diventare maresciallo.
Vecchio 06-08-2006, 12:33   #4
Intermedio
L'avatar di Hertz
 

io ti consigliereri di non seguire l'esempio qui sopra (nulla contro darkness ovviamente )
prima di giungere a delle conclusioni di rassegnazione, almeno , se puoi, prova con il supporto psicologico...tipo la terapia cognitivo-comportamentale...vale la pena, almeno adesso in cui sembra tu sappia anche analizzarti e capire che sei insoddisfatto e infelice della piega che ha assunto la tua vita, di provare anche le altre strade... :wink:
Vecchio 06-08-2006, 14:16   #5
Intermedio
L'avatar di gost
 

Quote:
Originariamente inviata da Hertz
io ti consigliereri di non seguire l'esempio qui sopra (nulla contro darkness ovviamente )
prima di giungere a delle conclusioni di rassegnazione, almeno , se puoi, prova con il supporto psicologico...tipo la terapia cognitivo-comportamentale...vale la pena, almeno adesso in cui sembra tu sappia anche analizzarti e capire che sei insoddisfatto e infelice della piega che ha assunto la tua vita, di provare anche le altre strade... :wink:
In cosa consiste la terapia cognitivo comportamentale?
Vecchio 06-08-2006, 20:20   #6
Intermedio
L'avatar di Hertz
 

oddio...così su due piedi non te lo posso spiegare in maniera esauriente...ti consiglio di cercare info in internet comunque...
si tratta di una terapia che pone l'accento non sull'analisi psicanalitica della persona, ma sull'aspetto più relazionale e concreto della stessa. In poche parole, per la terapia cognitivo-comportamentale, il paziente può guarire attraverso l'analisi, e il cambiamento sia del modo di pensare della persona stessa, che spesso è la fonte primaria del blocco e delle paure, sia del comportamento, quindi delle azioni e dei comportamenti sociali.
Diciamo che la cosa positiva è che è una terapia pragmatica, concreta. Devi darti da fare a cambiare modo di pensare, e di agire.
8)
Vecchio 07-08-2006, 14:52   #7
Banned
 

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Originariamente inviata da gost
In cosa consiste la terapia cognitivo comportamentale?

la terapia cognitiva della fobia sociale consiste in:
  • esposizione in vivo
  • descrizione di recenti episodi in cui si è provata ansia in pubblico
  • compilazione del protocollo della registrazione dei pensieri automatici negativi
  • aumento o diminuzione dei comportamenti protettivi e modificazione del focus attentivo verso aspetti esterni della situazione

etc etc....
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