Sono un po' giù. Adesso. Ieri ero in versione ci riprovo, il peggio è alle spalle. È bastata una nuova delusione, una nuova emarginazione per rendermi conto di come qui per me non ci sia futuro. La cosa triste è che da solo non so stare, la mia famiglia già faceva cagare da piccolo, mia madre è un miracolo sia riuscita a svezzarmi. Oggi mi sento ripetere di evitare di avere un bambino, è come se altri decidessero per me la mia esistenza, mi sento alternativamente solo quando cerco le cose che interessano a me e una schifezza quando mi sforzo di stare con gli altri. Sempre a disagio, e non appena ci si ferma o anche solo si rallenta si mette a fuoco una civiltà veramente ostile alla natura umana più intima. Dove chi esercita potere lo fa principalmente in maniera afinalistica, quando va bene per i suoi schifosi 1500 € mensili. Sono scomparse le famiglie, sogni e ideologie, l'era della tecnica e della dittatura sanitaria. In un perverso meccanismo che ti obbliga a perseverare nell'errore. Uomo che schiaccia uomo. Un benessere basato non sull'amore e sull'odio quanto su esclusività e rincorsa. Sono costretto a vedere poveri ridotti in miseria e augurarmi di fare la stessa fine per poter finalmente porre termine a questa pantomima che mi ostino a chiamare vita. Sto veramente giù, anzi peggio, non riesco nemmeno più a scendere. Temo di stare guarendo e sto peggio di quando ero malato. Molto peggio.