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11-04-2012, 18:44
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
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Sento spesso questa frase, ha un forte impatto, si memorizza facilmente e sembra pregnante di significato, ma
Questo significato dov'è?
Mi sembra una frase come quella usata quando si schiaccia una cacca di cane e si alleggerisce il tutto con un "Eh vabè dai porta fortuna!".
Il senso mi è oscuro, proprio il senso concreto di questa frase, come si fa a rendere la timidezza (si per me è un difetto) un punto di forza? Proprio praticamente parlando; come si fa a rendere la bassa statura un punto di forza? O l'ansia? O la stupidità? O qualunque altra cosa vi venga in mente come un difetto...
Avete mai capito il senso? Qualcuno riesce a spiegarmelo? Mi piacerebbe rendere i miei difetti punti di forza, vorrei sapere da dove iniziare ( )
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11-04-2012, 19:36
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Provincia di Venezia
Messaggi: 1,777
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sinceramente nemmeno io ho mai capito questa frase..se sono difetti come fanno a diventare punti di forza?
sicuramente il primo passo sarebbe accettarsi per come si è,ma da qui a farli diventare punti di forza ce ne passa
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11-04-2012, 19:42
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
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Quote:
Originariamente inviata da clementina
È oscuro anche per me il significato. Ma per caso sai come "trasformare la rabbia in energia positiva"?
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ahah questa è un'altra
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11-04-2012, 20:00
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Quote:
Originariamente inviata da Aree
come si fa a rendere la bassa statura un punto di forza?
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Baricentro basso, viene buono in parecchi sport.
Se uno è parecchio stupido è già un punto di forza, se invece non è abbastanza stupido da non rendersi conto di essere stupido allora è una fregatura.
Se qualcuno lo sapesse il webmaster non potrebbe pagarsi l'affitto
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11-04-2012, 20:05
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,630
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"Trasformare la rabbia in energia positiva" è abbastanza facile(almeno sulla carta, diciamo facile capire cosa si intende), quando si è incavolati si ha voglia di scardinare il mondo, mettere da parte quelle che sono inibizioni, paure, seghe mentali o quanto altro per "sfogarsi" in maniera più o meno violenta.
Persone piuttosto restie a cambiamenti e novità, bloccate, timorose, tendenti all'apatico in uno stato mentale simile possono sfruttare questa "energia" in altre attività più costruttive: sport, farsi prendere interamente da una qualche attività manuale..per sfogarsi, stancarsi, pensare ad altro.
Per la questione "difetti punti di forza" la vedo anche io più forzata anche se a voler ottimisti si riesce a rigirare comunque la frittata.
Timidezza? Sarai una persona tendenzialmente più riflessiva, introspettiva, attenta alle sfumature di animo, sensibile, empatica(o perlomeno darai questa impressione)
Ansia? Difficilmente una persona ansiosa si metterà volutamente in situazioni pericolose, anche solo potenzialmente. Sarà quindi molto più previdente di uno molto spavaldo.
Stupidità? Si tenderà a semplificare molto, a non vedere molto oltre al proprio naso, evitando quindi molti problemi esistenziali, seghe mentali, si avrà una vita più "semplice". Meno sai meglio stai, in alcuni contesti risulta essere vero.
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11-04-2012, 20:07
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#6
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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ma annassero a fanculo chi lo dice, vorrei vedere come troverebbero il punto di forza nel desiderare di morire per ogni puttanata
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11-04-2012, 20:22
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 2,472
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Quote:
Originariamente inviata da Efits
Timidezza? Sarai una persona tendenzialmente più riflessiva, introspettiva, attenta alle sfumature di animo, sensibile, empatica(o perlomeno darai questa impressione)
Ansia? Difficilmente una persona ansiosa si metterà volutamente in situazioni pericolose, anche solo potenzialmente. Sarà quindi molto più previdente di uno molto spavaldo.
Stupidità? Si tenderà a semplificare molto, a non vedere molto oltre al proprio naso, evitando quindi molti problemi esistenziali, seghe mentali, si avrà una vita più "semplice". Meno sai meglio stai, in alcuni contesti risulta essere vero.
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Inettudine, imbranataggine, astio, (quasi) totale mancanza di concentrazione, eterna insicurezza ed indecisione. Come posso trasformare questi miei difetti in punti di forza?
A saperlo.
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11-04-2012, 20:25
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#8
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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essere consapevoli dei propri difetti è già un punto di forza, significa conoscersi. Molte persone vivono senza nemmeno sapere quel che fanno, senza nemmeno conoscere quel che sono. E sto parlando di parole, frasi, atteggiamenti. Per chi non conosce se stesso viene tutto naturale, disinvolto e spesso istintivo, ma chi si conosce sa già cosa aspettarsi dopo una parola invece che un'altra, dopo una frase invece che un'altra, dopo aver ragionato prima di agire.
Essere consapevoli dei propri difetti implica una maggior conoscenza del proprio ego.
Se io conosco i miei limiti (perchè, a volte, i difetti impongono dei limiti) allora non mi azzarderò mai a fare qualcosa fuori dalla mia portata. E se anche lo facessi saprei già cosa aspettarmi.
Ben altra cosa è accettare i propri difetti. Partiamo da un presupposto: tutti abbiamo dei difetti, nessuno è perfetto. La perfezione esiste, ma è solo temporanea. E' un momento di pieno equilibrio, che naturalmente non può durare per sempre. Può durare un'ora, due ore, una giornata. Forse una settimana, fin quando qualcosa di grave ci affannerà di nuovo.
E' difficile da spiegare. Raramente si riesce davvero a trasformare i propri difetti in un punto di forza. Prendiamo per esempio la bruttezza: se uno è brutto, naturalmente, si deprime perchè pensa di essere inferiore a chiunque dal punto di vista estetico. Quindi sarà vittima di ogni sorta di complesso d'inferiorità e questa inferiorità dell'essere la sentirà quando parla con gli altri, quando cammina per i fatti suoi, anche quando è pranzo con i propri genitori o con chi conosce da anni, è quasi vergogna. Se questa persona desse troppa importanza al proprio aspetto fisico, tenderebbe persino ad isolarsi dal resto del mondo.
A quel punto ci si ritrova ad un bivio: continuare a piangersi addosso in modo perpetuo e trascorrere il resto della propria vita sul letto o andare avanti? Alla fin fine cosa importa agli altri se si è brutti? Io ho visto uomini di una bruttezza assurda starsene mano nella mano con donne splendide e conoscendoli posso affermare che i soldi non c'entrano nulla. E' vero: l'aspetto fisico, quando si conosce una persona, è la prima cosa che salta agli occhi e affiancare ad uno sconosciuto un aggettivo per qualificare il suo aspetto fisico coincide con la nostra prima impressione riguardo a quella persona. Ma nessuno vieta a noi di scoprire e approfondire la conoscenza di quella persona. E più si procede e più ci si potrebbe render conto di quanto sia piacevole conversare con quella persona e che anche se non ha un aspetto ammirevole ci fa pur sempre star bene. E non sto parlando di amore, ma di star bene. Di felicità.
Ed è proprio dalla rabbia, dall'insoddisfazione per la propria situazione che alcuni riescono a reagire. Ricollegandomi a Clementina, proprio dalla rabbia riescono a rafforzarsi, ad uscire dal guscio. Da soli non di certo, ma con l'aiuto dei famigliari, di qualcuno che si conosce, di uno psicologo che sappia far bene il suo lavoro allora sì, è possibile trasformare un difetto come la bruttezza in un punto di forza, è possibile trasformare la rabbia in forza per reagire.
Tornare a passeggiare, a parlare con gli altri, a camminare tranquillamente per le strade, consapevoli di non far del male a nessuno. Alcuni ci pregiudicheranno per via del nostro aspetto fisico, ma allora è una fortuna evitare quel tipo di persone. Perchè se uno pregiudica una persona che non conosce per via di difetti esteriori, allora non merita nemmeno l'attenzione di un cane. E' ridicola come cosa, assurda. Quindi è proprio una fortuna non parlarci.
E' difficile da spiegare, figuriamoci da capire. Io stesso stento a capire quel che ho detto, perchè certe situazioni possono essere capite e spiegate solo da chi le ha affrontate. E non sto certamente parlando di bruttezza, ma di ogni sorta di difetto: altezza, bassezza, capelli, occhi, naso, bocca, gambe storte, orecchie a sventola, risata isterica...
Solo chi ha affrontato questo genere di problematiche saprebbe capire perfettamente cosa vuol dire fare dei propri difetti un punto di forza, solo chi ha vinto le proprie paure e i propri complessi riuscirebbe ad esprimersi meglio di me. Ma anche chi ci è riuscito non riuscirebbe a darne una spiegazione condivisibile e accettabile da tutti, perchè è molto soggettiva come cosa.
Ognuno ha i propri difetti e li intende a modo suo. Solo facendosi aiutare da chi ci vuole bene e da professionisti si riuscirà ad abbattere queste paure. Però bisogna proprio esser convinti di voler vincere i propri difetti, perchè se uno dice: "Ok, voglio cambiare. Voglio accettarmi per quel che sono, voglio trasformare i miei difetti in un punto di forza!", e poi diffida dai consigli che uno gli concede oppure non crede di riuscirci mai, perchè poco convinto dei propri mezzi, allora non cambierà nulla. Ma se davvero uno si mette in testa che ce la deve fare, allora nulla potrà fermarlo. Nemmeno lo specchio o la bilancia, nulla. Se davvero uno vuole qualcosa, la vuole fortemente, non deve far altro che sforzarsi per prenderla, per raggiungerla. E se poi non si riesce, nonostante gli sforzi, ad afferrarla, per lo meno avremo migliorato la nostra situazione rispetto al punto di partenza, almeno ci saremo dati una mossa.
Non è come quando si chiede una ricetta alla nonna o quando si chiedono consigli riguardo ad una materia scolastica, affrontare le proprie paure è più una questione privata. Solo chi veramente conosce le proprie paure e che conosce davvero se stesso riuscirà ad affrontarle piano piano.
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11-04-2012, 20:39
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#9
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Qui dal: Feb 2012
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Quote:
Originariamente inviata da rainy
essere consapevoli dei propri difetti è già un punto di forza, significa conoscersi. Molte persone vivono senza nemmeno sapere quel che fanno, senza nemmeno conoscere quel che sono. E sto parlando di parole, frasi, atteggiamenti. Per chi non conosce se stesso viene tutto naturale, disinvolto e spesso istintivo, ma chi si conosce sa già cosa aspettarsi dopo una parola invece che un'altra, dopo una frase invece che un'altra, dopo aver ragionato prima di agire.
Essere consapevoli dei propri difetti implica una maggior conoscenza del proprio ego.
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Sì, ma tutto sommato a volte, vorrei anche essere una di quelle persone.
Sono proprio stanco di torturarmi in questo modo.
Torture mentali insopportabili.
Quote:
Originariamente inviata da rainy
Per chi non conosce se stesso viene tutto naturale, disinvolto e spesso istintivo, ma chi si conosce sa già cosa aspettarsi dopo una parola invece che un'altra, dopo una frase invece che un'altra, dopo aver ragionato prima di agire.
Essere consapevoli dei propri difetti implica una maggior conoscenza del proprio ego.
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Ma alla fine essendo pregno di difetti, posso affermare con sicurezza di non conoscermi, di essere privo di una personalità rilevante.
Non sono capace a far emergere nulla di buono.
Ancora non so quale sia la mia identità.
Cosa devo e non devo fare, cosa dire e non dire.
Confusione totale.
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11-04-2012, 20:50
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#10
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Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
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Quote:
Originariamente inviata da Eric Junkwood
Ma alla fine essendo pregno di difetti, posso affermare con sicurezza di non conoscermi, di essere privo di una personalità rilevante.
Non sono capace a far emergere nulla di buono.
Ancora non so quale sia la mia identità.
Cosa devo e non devo fare, cosa dire e non dire.
Confusione totale.
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a me invece sembra che tu ti conosca perfettamente. Sai che sei pieno di difetti e questo è già qualcosa. Alcune persone non sanno nemmeno che difetti hanno e sto parlando degli sbruffoni, degli estroversi, ma anche di persone presuntuose che non necessariamente non possono essere anche introverse.
Sai che non hai una personalità rilevante e questo ti porta ad evitare situazioni troppo imbarazzanti o difficili, in cui solo chi è in possesso di una personalità forte e decisa riuscirebbe a spuntarla, significa non correre rischi inutili. E' segno di maturità e senso di responsabilità.
Sai che non sei capace a far emergere nulla di buono... che significa scusa? Pensi che tutto il resto del mondo sappia far emergere qualcosa di buono? Ma lo vedi come siamo? Cosa abbiamo fatto a questo pianeta? In Siria sono morte 1000 persone in una settimana e nessuno fa nulla, è far emergere qualcosa di buono questo? Ogni tre secondi in Africa muore di fame un bambino e nessuno fa niente, anche se ogni anno una simpatica rivista (Forbes) stila la lista dei signori più ricchi del pianeta (con cifre da centinaia di zeri in banca), ti sembra far emergere qualcosa di buono questo? Tu vedi davvero che qualcuno faccia qualcosa di buono in questo mondo? Forse alcuni si, ma la maggior parte sbaglia in continuazione. Io stesso sbaglio ora a dirti queste cose, perchè soffro di misantropia.
Non sai quale sia la tua identità? L'identità non esiste, perchè è come giocare a dadi ed indovinare quale numero uscirà fuori. E' credere che ci sia un destino da seguire, che non può essere cambiato. Io credo che l'identità di ognuno di noi sia plasmabile col tempo, sia indipendente dai voleri del fato e dalle irruzioni del caso.
Tu sai perfettamente quali sono i tuoi difetti e, secondo me, conosci abbastanza bene te stesso. Ti serve solo qualcuno che ti aiuti a rendertene conto definitivamente
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11-04-2012, 21:08
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Mah... secondo me è possibile trasformare un difetto in un punto di forza, messo molto genericamente.
Certo, ci sono problemi estremamente limitanti che mal si prestano a ciò.
Se uno è un po' timido, può risultare anche interessante alle persone giuste, può usare la timidezza per evitare incarichi noiosi al lavoro
(eccomi, quindi almeno uno di noi lo fa, non protestate ) et similia..
Ma se uno è talmente inibito rispetto alle relazioni sociali da tremare vistosamente, biascicare e simili, semplicemente non può considerarli pregi, e mai potrà.
In questo caso deve lavorarci su, attenuare i sintomi, scoprire le cause..
Insomma, entro certi limiti io credo a questa affermazione.
Sono certo che esistano degli esempi di persone che hanno (magari prima limato, e poi) saputo
sfruttare caratteristiche apparentemente poco adattive per avvantaggiarsi in particolari situazioni.
Riguardo all'uso della rabbia invece, l'applicazione più semplice si ha con lo sforzo fisico.
Fare 20 flessioni dopo aver guardato il film di spongebob è faticoso, farle dopo una litigata feroce moooolto meno...
Provare per credere!
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Ultima modifica di Allocco; 11-04-2012 a 21:20.
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11-04-2012, 21:42
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#12
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Aree
Sento spesso questa frase, ha un forte impatto, si memorizza facilmente e sembra pregnante di significato, ma
Questo significato dov'è?
Mi sembra una frase come quella usata quando si schiaccia una cacca di cane e si alleggerisce il tutto con un "Eh vabè dai porta fortuna!".
Il senso mi è oscuro, proprio il senso concreto di questa frase, come si fa a rendere la timidezza (si per me è un difetto) un punto di forza? Proprio praticamente parlando; come si fa a rendere la bassa statura un punto di forza? O l'ansia? O la stupidità? O qualunque altra cosa vi venga in mente come un difetto...
Avete mai capito il senso? Qualcuno riesce a spiegarmelo? Mi piacerebbe rendere i miei difetti punti di forza, vorrei sapere da dove iniziare ( )
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partiamo innanzitutto dalla definizione di difetto. Il difetto è qualcosa che sottrae valore.
Il valore di qualcosa si considera superiore rispetto al valore di qualcos'altro quando il valore del primo soggetto in analisi comprende quello del secondo.
Es: il valore di una tanica può essere superiore del valore di una bottiglietta, in quanto una tanica contiene il liquido che contiene una bottiglietta, ma una bottiglietta non contiene il liquido di una tanica.
Questo esempio pone in luce come il valore è qualcosa che va contestualizzato sulla base di un criterio, che può essere del tutto arbitrario. Una bottiglietta la puoi mettere in borsa e la puoi mettere nel bagagliaio di un auto, una tanica la porti solo nel bagagliaio, in borsa non ci sta.
tornando alle persone, il difetto valorizzato? E' una mezza scemenza: se è un vero difetto non si può valorizzare.
Ma cambiando il criterio di valore il difetto lo si trasforma in pregio.
Una ragazza bassa diventa una ragazza piccolina e tenera. Una persona timida diventa una persona dolce e sensibile. Una persona stupida diventa una persona innocente. Una persona ansiosa diventa una persona che si preoccupa.
Siccome i criteri sono arbitrari e soggettivi, si tratta solo di
a) far vedere che esistono più criteri e non solo quelli mainstream
b) cercare le persone che condividono la scelta di criteri a nostro vantaggio.
pensa ad amanda lear, pensa che voce particolare che aveva. Uno potrebbe dire: che schifo, una donna con voce da uomo.
Eppure c'ha basato tutta la sua carriera su di essa. Ha persino messo deliberatamente in giro voci di un cambio di sesso effettuato da lei in giovane età, per sfruttare l'effetto pulp in una società che si stava preparando ad accarezzare i primi scampoli di emancipazione sessuale.
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11-04-2012, 22:02
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
partiamo innanzitutto dalla definizione di difetto. Il difetto è qualcosa che sottrae valore.
Il valore di qualcosa si considera superiore rispetto al valore di qualcos'altro quando il valore del primo soggetto in analisi comprende quello del secondo.
Es: il valore di una tanica può essere superiore del valore di una bottiglietta, in quanto una tanica contiene il liquido che contiene una bottiglietta, ma una bottiglietta non contiene il liquido di una tanica.
Questo esempio pone in luce come il valore è qualcosa che va contestualizzato sulla base di un criterio, che può essere del tutto arbitrario. Una bottiglietta la puoi mettere in borsa e la puoi mettere nel bagagliaio di un auto, una tanica la porti solo nel bagagliaio, in borsa non ci sta.
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non sono veramente d'accordo. Io credo che la cosa sia più soggettiva, il valore è soggettivo perchè ognuno di noi ha una scala di valori diversa degli altri. Tu ragioni in base alla coscienza collettiva, ovvero che secondo la società comune il liquido contenibile in una bottiglietta sarà sempre inferiore a quello di una tanica. Io ragiono più soggettivamente: la bottiglietta non deve prendere come punto di riferimento la tanica, ma il liquido stesso contenuto nel suo recipiente. Deve far affidamento su di esso.
Stessa cosa per i difetti umani: se uno (bottiglietta) prendere come punto di riferimento una persona con una vita sociale arzilla, bello da morire (tanica) si sentirà sempre inferiore. Invece deve prendere come riferimento la propria vita, deve accettarsi per quello che è perchè non tutti possono fare la parte della tanica. Qualcuno deve accontentarsi di essere una semplice bottiglietta. Ma questo non prelude il fatto che bisogni abbattersi: bisogna accettare i propri difetti e andare avanti. Perchè troveremo sempre, prima o poi, qualcuno migliore di noi. Anche la tanica non è nulla in confronto ad una vasca. Anche la vasca non è nulla in confronto ad un lago. Anche il lago non è nulla in confronto ad il mare. E il mare non è certamente come l'oceano.
Ma ciò non vuol dire che l'oceano sia migliore del mare, non vuol dire che il mare sia migliore di un lago, non vuol dire che il lago sia migliore di una vasca...
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
tornando alle persone, il difetto valorizzato? E' una mezza scemenza: se è un vero difetto non si può valorizzare.
Ma cambiando il criterio di valore il difetto lo si trasforma in pregio.
Una ragazza bassa diventa una ragazza piccolina e tenera. Una persona timida diventa una persona dolce e sensibile. Una persona stupida diventa una persona innocente. Una persona ansiosa diventa una persona che si preoccupa.
Siccome i criteri sono arbitrari e soggettivi, si tratta solo di
a) far vedere che esistono più criteri e non solo quelli mainstream
b) cercare le persone che condividono la scelta di criteri a nostro vantaggio.
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qui posso essere certamente d'accordo. Soprattutto quando dici che una ragazza bassa diventa una ragazza piccolina e tenera, una persona timida diventa una persona dolce e sensibile, una persona stupida diventa una persona innocente, una persona ansiosa diventa una persona che si preoccupa. Qui hai ragionato in base alla tua personale scala di valori e hai fatto bene. E' un giudizio soggettivo, certamente condivisibile.
Ma per la coscienza collettiva della società uno stupido rimarrà sempre uno stupido, un timido rimarrà sempre un timido, una ragazza bassa rimarrà sempre bassa.
Vedi? Uno non può basarsi sulla coscienza collettiva, distorce la visione della realtà personale che ognuno di noi vede e comprende a modo suo.
Non possiamo ragionare con la testa degli altri, dobbiamo ragionare con la nostra testa. Che, il più delle volte, basta e avanza.
Questa parte del tuo intervento mi è piaciuta molto
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11-04-2012, 22:06
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 847
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Quote:
Originariamente inviata da Aree
Sento spesso questa frase, ha un forte impatto, si memorizza facilmente e sembra pregnante di significato, ma
Questo significato dov'è?
Mi sembra una frase come quella usata quando si schiaccia una cacca di cane e si alleggerisce il tutto con un "Eh vabè dai porta fortuna!".
Il senso mi è oscuro, proprio il senso concreto di questa frase, come si fa a rendere la timidezza (si per me è un difetto) un punto di forza? Proprio praticamente parlando; come si fa a rendere la bassa statura un punto di forza? O l'ansia? O la stupidità? O qualunque altra cosa vi venga in mente come un difetto...
Avete mai capito il senso? Qualcuno riesce a spiegarmelo? Mi piacerebbe rendere i miei difetti punti di forza, vorrei sapere da dove iniziare ( )
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a parte che per me, la timidezza non è un difetto soprattutto nelle ragazze...
il difetto come definizione è una
[di-fèt-to] s.m.
1 Mancanza, carenza, insufficienza di qlco.: per d. di energia elettrica il treno si è fermato || far d., mancare: il coraggio non gli fa d. | approssimazione per d., in un calcolo matematico, sostituzione di un valore con uno trascurabilmente inferiore (all'opposto si ha l'approssimazione per eccesso)
2 Elemento che costituisce imperfezione e diminuisce il pregio, la bellezza, la funzionalità di qlco.: d. di fabbricazione
3 Imperfezione morale SIN pecca: avere molti d.; in partic. tendenza negativa, cattiva abitudine SIN vizio: avere il d. di origliare
4 med. Perdita di integrità anatomica o funzionale conseguente a una malattia SIN deficit: d. cardiaco; imperfezione o minorazione fisica: d. di pronuncia
5 Colpa, fallo; torto: essere, trovarsi in d. nei confronti di qlcu.
• dim. difettino, difettuccio | pegg. difettaccio
niente di buono insomma al massimo bisognerebbe difendere l'essere unici cioe in qualche modo diversi dagli altri ( ma in senso positivo !)
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11-04-2012, 22:13
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#15
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Avanzato
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Etruria
Messaggi: 334
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Per come la prendo io significa non vergognarsi delle proprie debolezze e affrontarle a viso aperto senza aver troppa paura di farle vedere agli altri( se necessario) , perché aldilà delle apparenze una persona che all'occasione si mostra a viso aperto spiazza il prossimo.
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11-04-2012, 22:15
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#16
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da Keaton
Per come la prendo io significa non vergognarsi delle proprie debolezze e affrontarle a viso aperto senza aver troppa paura di farle vedere agli altri( se necessario) , perché aldilà delle apparenze una persona che all'occasione si mostra a viso aperto spiazza il prossimo.
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bravissimo
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11-04-2012, 22:28
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#17
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 2,472
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Quote:
Originariamente inviata da rainy
Sai che non sei capace a far emergere nulla di buono... che significa scusa? Pensi che tutto il resto del mondo sappia far emergere qualcosa di buono? Ma lo vedi come siamo? Cosa abbiamo fatto a questo pianeta? In Siria sono morte 1000 persone in una settimana e nessuno fa nulla, è far emergere qualcosa di buono questo? Ogni tre secondi in Africa muore di fame un bambino e nessuno fa niente, anche se ogni anno una simpatica rivista (Forbes) stila la lista dei signori più ricchi del pianeta (con cifre da centinaia di zeri in banca), ti sembra far emergere qualcosa di buono questo? Tu vedi davvero che qualcuno faccia qualcosa di buono in questo mondo? Forse alcuni si, ma la maggior parte sbaglia in continuazione.
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Ma cosa c'entra questo?
Con 'far emergere qualcosa di buono, intendevo dal punto di vista caratteriale: cercare di non essere sempre così astioso, invidioso e forse egocentrico.
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11-04-2012, 23:20
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#18
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Quote:
Originariamente inviata da Aree
la timidezza (si per me è un difetto)
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Se la consideri così non si può trasformare in un punto di forza. Punto.
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11-04-2012, 23:21
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#19
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da Eric Junkwood
Ma cosa c'entra questo?
Con 'far emergere qualcosa di buono, intendevo dal punto di vista caratteriale: cercare di non essere sempre così astioso, invidioso e forse egocentrico.
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ma perchè pensi che tutto il mondo sia diversamente? Innanzitutto guardati attorno: guarda quante persone in questo forum sono come te (me compreso).
Credi che nessun altro, all'infuori di te sia astioso? Pensi che io conviva allegramente con le persone che ho attorno?
E poi chi non è invidioso? Persino chi ha tutto è invidioso di chi non ha niente, tutti siamo un po' invidiosi.
E vogliamo parlare di egocentrismo? Sto sempre a commentare questo topic e a dire la mia....
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12-04-2012, 01:00
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#20
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,441
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Dai mi serviva questo oggi.. vi sfido a trovare difetti che non possano essere modificati in pregi!
Sei cocciuta? Sai raggiungere ciò che vuoi!
Ti arrabbi per un nonnulla? Hai valori forti e vuoi che vengano rispettati!
Sei egocentrico? Sai quanto vali!
Sei antipatico? Piaci solo alle persone giuste.
Sei bassa? Sei una bambolina!
Sei troppo alto? Altezza mezza bellezza..
la timidezza? profonda connessione con il proprio mondo interiore!
Sei noioso? Sei un esperto di certi argomenti.
Ti annoi spesso? Sei sempre in cerca di qualcosa di nuovo.
Paura del giudizio? Tieni molto a mostrarti al meglio di te stesso.
Ti senti fallito/infelice? Sei in cerca di qualcosa di splendido che ancora non hai raggiunto..
E secondo me non significa accettarli... ma passa proprio dal valore che diamo noi a quello che "siamo" (o alle definizioni che ci buttano addosso!)
Ed è una sfida davvero... se vi vengono in mente difetti tremendi non già citati ditemelo!! ho davvero bisogno di vedere il lato positivo delle cose in questo momento che sembrano brutte... e se magari vi piacciono e alcune cose le volete usare per riscrivere il vostro carattere nel definirvi mi sentirò ancora più onorata..
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