Dire che è un periodo di m**** suona quasi come un eufemismo...Non so come definirlo, ma di certo non sono all'apice della felicità, ma forse della depressione più nera e l'alcool è il mio unico "consolatore"...se così lo vogliamo chiamare... tuttavia non vorrei ben presto, a soli 24 anni diventare un'alcolizzata persa perchè appunto la vita in generale fa schifo, non so manco se abbia più senso vivere e mettercela tutta...
Ora vi starete chiedendo perchè dica certe cose.
Vi rispondo subito.
In meno di un anno ho perso molte persone a me care, per le quali da un punto di vista emotivo stavo investendo tanto e sto rischiando di perdere la prossima.
Ottobre dello scorso anno e inziamo dalla prima: mio zio. Un brutto tumore che si è sviluppato e ha creato metastasi in tempo lampo e la chemioterapia che gli ha provocato un ictus che lo ha subito fatto secco risparmandogli mesi di agonia. Non ho avuto tempo di salutarlo come si deve, non ho avuto tempo sufficiente di elaborare niente che la seconda volta che l'ho visto l'ho trovato ormai morto in ospedale con tutti i fili dei macchinari riposti. Inutile dire che mi sono mossa come un automa solo per acconsentire ad accopagnarlo alla camera dell'obitorio; non avevo la benchè minima volontà d fare nulla.
Gennaio di quest'anno: mi arriva una chiamata in piena sera; la nonna è mancata. Così all'improvviso, nessuno si era accorto di niente e io la sono andata a trovare tre giorni prima e sembrava come sempre; non avevo percepito nulla di strano e allarmante rispetto alle altre volte.
Anno 2019 in generale: la mia migliore amica, o meglio chi definivo tale non si fa sentire, non mi cerca, risponde alle chiamate e messaggi dopo una settimana o manco per l'anima e io non sono una persona assillante o che stalkera, però ho notato che in un anno e mezzo chi ha sempre cercato quelle poche volte che c'è stato tentativo di contatto sono sempre stata io e mai lei, così a maggio decido che basta, non ne posso più di essere sempre io a cercare e a pensare quasi erroneamente che sono io il problema, per cui chiudo un'amicizia durata ben 5 anni e ne chiudo nel frattempo altre durante in egual tempo o anche maggiore per lo stesso identico motivo o perchè ormai, dopo tanti anni non riesco più a ritrovarmi in certi ragionamenti e modi di fare, per cui preferisco intraprendere un percorso diverso.
Giugno di quest'anno; mio nonno affranto dalla perdita di mia nonna e mio zio e dall'abbadono delle sue due figlie (mia madre e mia zia) si ammala gravemente e fino ad oggi è stato un entra ed esci dall'ospedale e visite continue in tanti reparti diversi con diverse degenze. Io, i miei fratelli e mio cugino cerchiamo di stargli vicino il più possibile e spingere le nostre madri a prendersi cura di lui con scarsi risultati.
Settembre di quest'anno: entro finalmente all'università per la specialistica, ma questo implica che non possa lavorare e inizia ad esserci la manca dei soldi, dei piccoli svaghi, lo stress di farsi sempre i conti in tasca e la ricerca spasmodica di un lavoro da conciliare all'uni che non arriverà mai.
Ottobre/Novembre di quest'anno: le codizioni di mio nonno peggiorano a vista d'occhio e non si riesce ad arrestare questo decadimento così rapido.
Oggi dicembre: sto andando male all'università e il lavoro è sempre a quota zero e, nel frattempo arriva una notizia dall'ospedale; scompenso cardiaco grave, rimangono pochi mesi di vita, dipende da quanto è forte mio nonno....
Ora io non voglio più vivere!
Non me ne frega un cazzo!
Tutti mi stanno lasciando sola !
Tutti stanno morendo!
Voglio solo morire!
Perchè tutto questo?!
Perchè?!!
Io non c'è la faccio!
Non c'è la faccio di nuovo!
Forse una bottiglia di vino potrebbe darmi la pace che cerco, ma finita una ne inizierei un'altra e così via fino a quando boh...forse fino a quando il mio fegato non sarà andato a farsi fottere come la mia vita, ma per adesso non me ne importa...
Che senso ha vivere a questo punto?! Che senso ha la vita?!