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17-06-2017, 12:54
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#21
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,038
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17-06-2017, 12:55
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#22
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da lifeisnow
Vivere,vivere a colooori
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Noi viviamo in scala di grigi.
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17-06-2017, 12:58
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#23
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 743
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
A me vivere non sembra una fregatura, lo è per chi soffre, non certo per chi se la gode.
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Se la godono finché le cose vanno bene, possono godersela soltanto perché non sono ancora stati toccati da qualche sciagura, ma anche questi che se la godono avranno la loro resa dei conti. Cosa sarebbe poi "godersela"? È sempre così, finché le cose vanno bene non ci si fanno problemi, ma poi arriva il momento in cui i nodi vengono al pettine. Modus operandi tipicamente italiano.
Dopo essersi rimpinzati arriva il momento di pagare il conto.
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17-06-2017, 13:00
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#24
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da Ehi tu, coso...
Se la godono finché le cose vanno bene, possono godersela soltanto perché non sono ancora stati toccati da qualche sciagura, ma anche questi che se la godono avranno la loro resa dei conti. Cosa sarebbe poi "godersela"? È sempre così, finché le cose vanno bene non ci si fanno problemi, ma poi arriva il momento in cui i nodi vengono al pettine. Modus operandi tipicamente italiano.
Dopo essersi rimpinzati arriva il momento di pagare il conto.
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Però non si suicidano.
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17-06-2017, 13:10
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Ehi tu, coso...
Se la godono finché le cose vanno bene, possono godersela soltanto perché non sono ancora stati toccati da qualche sciagura, ma anche questi che se la godono avranno la loro resa dei conti. Cosa sarebbe poi "godersela"? È sempre così, finché le cose vanno bene non ci si fanno problemi, ma poi arriva il momento in cui i nodi vengono al pettine. Modus operandi tipicamente italiano.
Dopo essersi rimpinzati arriva il momento di pagare il conto.
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Meglio avere una resa dei conti essendosela goduta, che averla subito 'sta resa dei conti, senza aver afferrato molto. Quindi di che parliamo?
Una resa dei conti risulta anche più accettabile così.
Ad esempio Quelli che negli anni 80 e 90 se so magnati tutto mica scontano loro quel che si so magnati, lo fanno scontare alle generazioni a venire. I nodi spesso vengono al pettine, ma non al pettine di chi ha bivaccato ed ha avuto la possibilità di farlo.
Che l'umanità finirà tra miliardi di anni o tra qualche secolo, ma ad un individuo che morirà tra una cinquantina di anni e che magari non vuole avere nemmeno figli... Cosa gliene può fregare?
La vita vissuta e la giovinezza che viene sprecata senza qualcosa di positivo, la si sta vivendo adesso, credo che il disagio consista in questo, si desidererebbe altro e questo altro non risulta accessibile tanto facilmente, anzi lo si avverte come sbarrato.
Siamo sicuri che sia questo il problema o il disagio di cui parlano molti al giorno d'oggi?
Io penso proprio di no, è un problema aristocratico degli esistenzialisti annoiati (che hanno tutto) questo della fine dell'umanità e della mancanza di senso, non di chi si trova di fronte all'irrimediabilità e a delle scelte forzate presenti nella propria esistenza che si sgretola ed è fatta di una quotidianità tediosa, niente amore, niente relazioni, niente valore... In cui si sopravvive spesso anche con grossi limiti economici.
Chi ha accesso al piacere dice che è poca cosa e che si soffre tutti ugualmente... Dico io, se è così e si vive tutti allo stesso modo e tutte queste cose risultano inutili, mollatelo questo cazzo di osso se è poca cosa e si soffre tutti ugualmente. Niente, poi però nessuno lo molla l'osso (proprio come un cane che ringhia se si cerca di sottrarglielo), e questo dimostra che 'sti discorsi che dicono che siamo tutti uguali e sulla stessa barca come umanità son discorsi ipocriti.
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Ultima modifica di XL; 17-06-2017 a 13:45.
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17-06-2017, 13:12
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#26
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Meglio avere una resa dei conti essendosela goduta che averla subito. Quindi di che parliamo?
Quelli che negli anni 80 e 90 se so magnati tutto mica scontano loro quel che si so magnati, lo fanno scontare alle generazioni a venire.
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Esatto.
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17-06-2017, 15:27
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#27
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,424
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Quando ci si sente soli non ha senso.
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17-06-2017, 15:50
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#28
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Fallito91
Se fosse per me mi sarei già suicidato,in questi ultimi giorni ci penso intensamente,non lo faccio solo perchè non voglio dare questo dispiacere alla mia famiglia eppoi perchè ho paura a farlo,ma sarebbe da fare,sono un codardo anche a fare questo.
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Non "sarebbe da fare", non sei un codardo, hai ancora un istinto di sopravvivenza, è diverso; qualcosa che ti lega alla vita ancora c'è, in fondo.
Riguardo al discorso relativo al "dare un dispiacere alla famiglia", a mio avviso cela un rapporto non sano, per quanto si possa pensare il contrario: sentirsi bloccati anche nell' ultimo ed estremo atto di libertà che un individuo possa concedersi per via di quello che altri ( parenti più o meno stretti ) penserebbero una volta morto, è intrinsecamente assurdo.
Dovessi dare un' ultima possibilità alla vita rimetterei radicalmente in discussione questo rapporto, in tutte le sue implicazioni.
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17-06-2017, 18:30
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#29
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Avanzato
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 304
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Quote:
Originariamente inviata da ;1943235
A questo punto mi viene spontanea una domanda...ma quando mollerò l'osso, qualcun altro lo prenderà ?
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Si e lo metterà in un fosso. Dentro una bara.
Io mi farò cremare quindi il problema non sussiste
Sent from my HTC One_M8 dual sim using Tapatalk
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Ultima modifica di Tragicomico; 17-06-2017 a 22:21.
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17-06-2017, 19:21
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#30
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Mio padre mi sa che sarebbe felice se mi ammazzo, lurido cane.
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17-06-2017, 20:11
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Se si ha qualcosa da mollare sì, se invece si equivale a dei fantasmi sociali, penso che già è molto se qualcuno si ricorda del tuo funerale .
Se ci si ammazza per vendicarsi si sono fatti male i conti, quando si occupano certe posizioni non si toglie niente e non si dà niente a nessuno. Si elimina al più un difetto sociale, in tal senso di sicuro farà piacere che qualcuno di questi difetti che ambiscono irrazionalmente a voler occupare un po' di spazio vitale si è tolto dalle balle.
Si diverrà argomento di conversazione per un paio di giornate e fine.
I fantasmi non hanno né carne né ossa. L'osso della mia metafora non consisteva di certo in una vita qualsiasi, mi riferivo a certe risorse presenti in certi tipi di esistenze, se queste risorse le sfruttano alcuni, non possono averle altre persone. Chi sta messo bene perciò non si ammazza mica.
Non si trova in una posizione in cui non c'è quasi nulla da perdere né si prospetta un'esistenza con margini di guadagno irrisori... Questa posizione spinosa la occupa il suicida prima di togliersi di mezzo. Il suicida insomma non ha ossa da mollare.
Pensandoci meglio però gli organi se in buono stato comunque potrebbero tornare utili... Qualche ossicino da mollare se si è in buona salute magari lo si possiede.
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Ultima modifica di XL; 17-06-2017 a 22:39.
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17-06-2017, 20:36
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#32
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,234
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Anch'io mi chiedo che senso ha la mia vita,sarà tutta cosi fatta di casa lavoro,lavoro casa,finchè non arrivero' all'età pensionabile sola come un cane e se saro' fortunata in un buco in affitto.....
Non ci penso mai,evito di pensarci perchè ho capito che non cambiero' mai e questo significa che la mia vita non cambiera' mai,mi spaventa pensarci,il pensiero della morte per esempio non mi spaventa affatto....ma questo si!
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17-06-2017, 22:41
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Originariamente inviata da redone
Anch'io mi chiedo che senso ha la mia vita,sarà tutta cosi fatta di casa lavoro,lavoro casa,finchè non arrivero' all'età pensionabile sola come un cane e se saro' fortunata in un buco in affitto.....
Non ci penso mai,evito di pensarci perchè ho capito che non cambiero' mai e questo significa che la mia vita non cambiera' mai,mi spaventa pensarci,il pensiero della morte per esempio non mi spaventa affatto....ma questo si!
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anche la mia è così e sarà così.
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17-06-2017, 23:51
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#34
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Quote:
Originariamente inviata da Amy96
La domanda che si fanno gli uomini fin dalla preistoria
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Infatti è così...
Alla fine vivere è questo: nascita - giovinezza (breve) - vecchiaia (se ci si arriva) - morte
ma questo alla fine vale per tutti, tutti prima o poi hanno la loro croce da portare (basti pensare ad esempio che nel corso della vita 1 uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di cancro..)
I momenti felici ci sono ma appunto sono momenti, da un momento all'altro le cose cambiano.
Sicuramente con il benessere degli ultimi decenni, i media, la televisione, i sistemi di comunicazione di massa ecc ci hanno permesso di "distrarci" parecchio dalla dura e cruda realtà della vita, se da un lato cio' è stato positivo dall'altro ci ha resi molto più deboli e fragili, perchè una vita sempre felice, dove si è sempre giovani, sempre in salute, dove tutto è perfetto e dove si è immortali non esiste.... la vita non è un film ne una serie tv o una favola a lieto fine, ma purtroppo si porta dietro anche tante sofferenze e difficoltà.
Ognuno prima o poi porta la sua croce e nessuno ne esce vivo.
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Ultima modifica di Boyyy82; 17-06-2017 a 23:56.
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18-06-2017, 07:39
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Boyyy82
Infatti è così...
Alla fine vivere è questo: nascita - giovinezza (breve) - vecchiaia (se ci si arriva) - morte
ma questo alla fine vale per tutti, tutti prima o poi hanno la loro croce da portare (basti pensare ad esempio che nel corso della vita 1 uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di cancro..)
I momenti felici ci sono ma appunto sono momenti, da un momento all'altro le cose cambiano.
Sicuramente con il benessere degli ultimi decenni, i media, la televisione, i sistemi di comunicazione di massa ecc ci hanno permesso di "distrarci" parecchio dalla dura e cruda realtà della vita, se da un lato cio' è stato positivo dall'altro ci ha resi molto più deboli e fragili, perchè una vita sempre felice, dove si è sempre giovani, sempre in salute, dove tutto è perfetto e dove si è immortali non esiste.... la vita non è un film ne una serie tv o una favola a lieto fine, ma purtroppo si porta dietro anche tante sofferenze e difficoltà.
Ognuno prima o poi porta la sua croce e nessuno ne esce vivo.
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Di momenti felici però delle persone ne hanno più di altri, se mi dite che tutti conducono lo stesso tipo di esistenza non credo sia vero.
Credo che se tutti fossero realmente ugualmente sfigati, più o meno incapaci di adattarsi e andassero incontro allo stesso destino, a nessuno verrebbe in mente di suicidarsi per sottrarsi a questo destino, visto che non osserverebbe alternative migliori con cui confrontare la propria esistenza.
Se tutti vivessero allo stesso modo da disadattati, ricevessero la stessa quota di affetto e accettazione e così via, perché mai alcune persone dovrebbero sentirsi inadeguate?
Non è che qualcuno immagina una vita da Dio e confronta la propria vita con questa e si deprime, la propria vita la si confronta con l'esistenza concreta di certe altre persone.
Ora se mi dite che la vita di tutti è identica, per me qualcosa non torna, io mi guardo intorno e non mi sembra sia così.
Sono sempre stato convinto che i disagi maggiori non dipendano tanto da quel che si possiede e da come si è fatti ma dal confronto con quel che possiedono le persone intorno a noi. Più viene a crearsi divario psicologico, intellettivo, di aspetto fisico, economico... Più una persona inizierà a sentirsi esclusa o aliena, soprattutto se poi tutto questo ha ripercussioni in svariati ambiti.
La violenza sociale spesso non dipende dal fatto che delle persone siano indigenti, vivano in baracche o cose del genere, ma dal fatto che non tutte conducono questo tipo di esistenza. Se nell'acquario ci sono pesci della stessa taglia non ci sarà pesce grande che mangia pesce piccolo, ma se nell'acquario ci sono tre pesci grandi ed uno piccolo, per il piccolo sarà l'inferno, non si affermi poi che la vita di questi pesci risulta ugualmente disagiata, non è così.
Credo che uno dei motivi principali di disagio che condividono le persone presenti nel forum sia proprio l'inadeguatezza.
Non è vero che tutti non ne escono vivi allo stesso modo, molti muoiono ancor prima di morire effettivamente.
Secondo me interpretare il disagio di una persona del genere come disagio umano per l'esistenza, significa commettere un errore di valutazione.
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Ultima modifica di XL; 18-06-2017 a 08:15.
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18-06-2017, 10:18
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#36
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Di momenti felici però delle persone ne hanno più di altri, se mi dite che tutti conducono lo stesso tipo di esistenza non credo sia vero.
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Di momenti felici ne abbiamo tutti, poi ovviamente dipende per noi cos'è la felicità e soprattutto cosa ci rende felici (sicuramente chi è contento delle piccole cose, chi invece ha bisogno di qualcosa di più... a parte che secondo me la felicità e i momenti di benessere sono molto soggettivi.. certo poi sempre paragonarsi agli altri e alla società non serve, dobbiamo cercare dentro di noi cosa puo' renderci felici perchè siamo tutti diversi...)
Sicuramente come dici tu ci sono persone più fortunate e che hanno più momenti felici di altri (d'altronde c'è sempre qualcuno davanti e dietro di noi) pero' possono essere molto effimeri e temporanei perchè la vita è una ruota che gira e non fatta solo di cose belle, felicità, salute, perfezione, soldi, ecc... per dirti ad esempio una persona puo' essere attualmente felice (con salute di ferro, una bella moglie, dei figli, tanti amici, un buon lavoro ecc) ma tra 6 mesi scopre di avere un tumore e tra un anno è morente su un letto di un hospice... questo è un caso estremo (ma molto realistico), pero' era per dire che tutto è effimero e prima o poi tutti devono affrontare dei periodi difficili e momenti di sconforto e tristezza
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Ultima modifica di Boyyy82; 18-06-2017 a 10:20.
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18-06-2017, 10:22
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#37
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Io non riesco proprio a capire chi mette nella stessa minestra le vite dei fobici o dei depressi con quelle delle persone sane solo perché alla fine moriamo tutti.
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18-06-2017, 10:40
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#38
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Copio quello che ho scritto non molto tempo fa su un'altra discussione
Quote:
"vivere".. significa emozionarsi, fare esperienze nuove, amare ed essere amati, l'edonismo, viaggiare, imparare e insegnare, sentirsi necessari per qualcosa o qualcuno, ottenere beni materiali e spirituali
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Chi non fa mai queste cose si deprime
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18-06-2017, 11:51
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#39
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 743
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Io non riesco proprio a capire chi mette nella stessa minestra le vite dei fobici o dei depressi con quelle delle persone sane solo perché alla fine moriamo tutti.
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Per rosicare. È la vecchia storia della volpe e l'uva.
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18-06-2017, 11:55
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#40
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Io non riesco proprio a capire chi mette nella stessa minestra le vite dei fobici o dei depressi con quelle delle persone sane solo perché alla fine moriamo tutti.
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Si vede proprio che non capite, era riferito alla sofferenza e alle difficoltà della vita.. prima o poi ci passiamo tutti, e non riguarda solo i fobici o i depressi..(ma anche le persone "sane" a cui ti riferisci.. che poi la parola "sana" cosa significa?)
che poi chi l'ha detto che un fobico o un introverso non possa avere momenti di felicità e serenità? io di momenti di felicità e serenità ne ho avuti (e ne ho ancora, malgrado stia passando dei mesi difficili per problematiche famigliari e personali) e forse paradossalmente le tante difficoltà che ho passato hanno accentuato questi momenti rendendoli ancora più "felici"..
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