|
|
16-06-2017, 17:32
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,934
|
Da un paio di giorni mi sto ponendo seriamente questa domanda. Parlo per la mia condizione personale. Sono giunto alla conclusione che sarebbe molto meglio morire piuttosto che continuare a vivere. Sto parlando seriamente,non sto scherzando.
Non trovo un motivo per il quale dover vivere. Ormai mi aspetta una situazione che andrà sempre più a peggiorare,non ci sarà felicità. Tutto sommato la mia vita l'ho vissuta ormai non ha più senso andare avanti. Mi si prospetta una vita di problemi: solitudine,mancanza di amici,perdita degli affetti più cari,nessuna prospettiva lavorativa,mi toccherà andare a vivere sotto i ponti. Ho sbagliato tutto,ormai non posso fare nulla,sento che non c'è speranza,andrà sempre peggio. Non sono adatto a vivere su questo pianeta,non ho i requisiti minimi. Che senso ha andare avanti?
Se fosse per me mi sarei già suicidato,in questi ultimi giorni ci penso intensamente,non lo faccio solo perchè non voglio dare questo dispiacere alla mia famiglia eppoi perchè ho paura a farlo,ma sarebbe da fare,sono un codardo anche a fare questo. Mi sento in una situazione di disperazione totale,mi sento dentro un incubo dove non posso più uscire,poi sono sempre stanco,non ho energia,non riesco a fare nulla,le forze mi stanno abbandonando. Non mi sono mai sentito così solo come ora in tutta la mia vita e la cosa brutta e che andrà sempre peggio.
Non so neanche perchè ho scritto questo messaggio a chi può interessare le cose dette da un povero demente? Scusatemi.
|
Ultima modifica di Fallito91; 16-06-2017 a 17:52.
|
16-06-2017, 17:39
|
#2
|
Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
|
purtroppo quando la vita prende una certa piega è dura raddrizzare la baracca..
|
|
16-06-2017, 18:02
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
|
No, invece hai fatto bene a scrivere. Il forum esiste anche per sfogarsi o per far sentire meno "soli" gli altri (del tipo mal comune mezzo gaudio..). I simili poi a volte "potrebbero" aiutarsi.
Hai mai incontrato qualcuno qui del forum?
|
|
16-06-2017, 19:34
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
|
Volevo aggiungere che non sei un codardo secondo me perché ti dico una cosa che forse non dovrei dire:
se azzecchi l'alcolico giusto e ti ubriachi potresti sentirti talmente euforico e contento da buttarti nel vuoto senza paura.
Ma se c'è questa via di uscita sempre disponibile, che fretta c'è di seguirla subito? Lo puoi fare tra un mese, un anno, a 90 anni oppure mai.
Quindi se uno continua a sopravvivere non è per codardia ma perché infondo spera in qualcosa.
I veri codardi sono quelli che si macchiano di falsa testimonianza, che uccidono una persona per sfogare la propria bestialità.
La scienza va avanti, potresti trovare presto un farmaco che ti dia la forza di aspettare tempi migliori.
Se non riesci a uscire di casa, trova magari persone disposte a venire a casa tua..
|
|
16-06-2017, 19:46
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
|
Essere amati e amare.
|
|
16-06-2017, 20:06
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 500
|
La domanda che si fanno gli uomini fin dalla preistoria
|
|
16-06-2017, 21:14
|
#7
|
Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 746
|
C'è un errore fondamentale nella tua domanda, cioè applicare il concetto di senso a quella cosa chiamata vita. C'è un errore logico alla base, la vita non è valutabile intellettualmente in base a un concetto astratto di "senso".
Dubito che un albero si sia mai posto un simile quesito, le seghe mentali sono appannaggio unico ed esclusivo del solo genere umano. Il resto della natura va avanti benissimo senza impantanarsi in riflessioni sul senso.
Il paradosso è il presunto senso all'interno della civiltà umana. La tua disperazione non è riferibile alla vita in se, ma alla vita all'interno delle regole della comunità umana. Si potrebbe tentare l'esperimento di vivere per un mese come un barbone, magari poi potresti anche scoprire che non è nemmeno così male come vita, forse quella del barbone è la vera libertà.
|
Ultima modifica di Ehi tu, coso...; 16-06-2017 a 21:19.
|
16-06-2017, 21:37
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,176
|
Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Essere amati e amare.
|
Ecco appunto. Per quel che mi riguarda non sono amata da nessuno (anzi), e non riesco ad amare perchè ho un baratro dentro che mi rende impossibile dedicarmi ad un altra persona in termini di solidarietà. Non riesco ad amare i miei cari perchè mi fanno del male e sono causa di una sofferenza atroce, non amo i miei conoscenti perchè mi lasciano sola e perchè sono sempre pronti al giudizio gratuito. Talvolta succede che amo senza essere amata, ma è un amore frustrante che mi fa soffrire. Fino a prova contraria non mi hanno eletta santa e amare senza essere amata, ma anzi sprezzata, mi è un pò difficile. Che senso ha vivere, chiedo anch'io. Forse nell'attesa che...qualcosa cambi? Non credo nei miracoli, credo nella costruzione di un percorso sensato che punti in direzione dell'obiettivo da raggiungere, in questo caso "amare ed essere amata", ma se questo percorso non si riesce a costruire, e nessun lavoro si riesce a fare su sè stessi e nella propria vita perchè si ha dentro un blocco di sofferenza che ti toglie il fiato e ti toglie vitalità, se si è soli e molto spesso incompresi e mal giudicati, come si fa a costruire un percorso saldo di crescita?
Ci vuole energia, fede in sè stessi, ma se hai la morte in cuore e nessuno intorno a tiene davvero al tuo sorriso, dove la trovi l'energia per costruire? Dentro di me ho solo dolore, fantasmi e paure, mi sfiancano ogni giorno, togliendomi l'amore per la vita.
|
Ultima modifica di Stella89; 16-06-2017 a 21:46.
|
16-06-2017, 22:11
|
#9
|
Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
|
La domanda di questo topic mi ha tormentato mezza giornata, il punto è che se si vive di merda non ha proprio senso vivere dato che si vive per perdurare e riprodurre la vita.
|
|
16-06-2017, 22:48
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,176
|
Quando mi dicono "è un miracolo già il solo fatto che esisti, ringrazio Dio"..qualcosa mi sfugge. In pratica per queste persone dovrei essere contenta solo per il fatto che respiro e ogni tanto provo piacere, cioè mai! Provo piacere solo quando mangio un cornetto la mattina con il caffè, quello sì, anche se mi sento una fallita per tutto ciò che non ho costruito e che non sto costruendo, e quindi le sensazioni piacevoli legate al mangiare un cornetto si legano a tante altre terribili legate al senso di angoscia, di vuoto interiore di pochezza e di paura. La gente poi (tipo parenti) sa che non lavori, mangi caffè e cornetto la mattina e ti giudica malissimo, portando l'esempio di ragazze con figli al seguito, magari abbandonate dal marito che lavorano e crescono i bambini, mentre io...mi lamento non avendo nessun impegno. Come dargli torto, ma soffro in una maniera indescrivibile, se potessi crescere un figlio lo farei, ma a malapena riesco a gestire me stessa..non riesco a gestire nulla, provo una grande grandissima sofferenza che nessuno riesce a comprendere. Pensano che ci stia marciando. Insomma, mi chiedo che miracolo è una vita piena di sofferenza, vuoto, paura, mancanza d'amore e contatto con gli altri..
|
|
16-06-2017, 23:13
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
|
Vivere senza volontà è solo una sofferenza che inizia
quando veniamo al mondo senza aver chiesto nulla a nessuno.
Nascere x soffrire è assurdo quindi bisogna cercare entro certi limiti di adeguarsi e vivere magari a metà.
Immaginiamo come potrebbe essere molto peggio, quindi un po di salute e 4 soldi tiriamo a campare, riusciremo mai a dire un giorno ai posteri, HO VISSUTO E MI SONO DIVERTITO ?
|
|
16-06-2017, 23:20
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
|
non lo so, non ha nessun senso
|
|
16-06-2017, 23:50
|
#13
|
Avanzato
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 304
|
Frase scontata ma va detta: il senso lo crei tu, e nessun'altro.
Purtroppo io il senso ancora non l'ho trovato a 25 anni, ma è anche vero che la fobia sociale mi ha precluso di tante oppurtunità, forse senza non mi farei tutte queste domande, alla fine il senso ultimo è quello di riprodursi come per tutte le specie animali, questo è, nulla più..
|
|
17-06-2017, 00:11
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,176
|
Non so se quello di riprodursi è l'unico senso ultimo da dare all'esistenza. Ci sono uomini e donne che non hanno figli, ma che sono realizzati lo stesso. Il senso della vita penso sia sentirsi bene con sè stessi e con gli altri, è l'armonia con la comunità che ti segue e ti riconosce come persona e nel ruolo che rivesti, che sia di un professionista se lo vuoi essere, che sia di un fioraio se ti rendono felici i fiori. Il senso è sentirsi appagati, questo prima di tutto. Avere una passione, un progetto a cuore da perseguire prima di tutto e poi godere di una comunità che ti integra, ti riconosce e ti supporta, figli o meno. Il senso della vita è di apportare beneficio e valore aggiunto alla comunità con la nostra persona che è unica, con il nostro talento, con la nostra sensibilità, con la nostra felicità e con le nostre malinconie trasformate in qualcosa di buono da rendere alla comunità. Noi stiamo in questo mondo per realizzare quello che portiamo dentro, se non riusciamo a farlo...mi chiedo dove sta il senso. Il senso lo diamo noi, ma se non lo sentiamo e vediamo dentro per vari motivi e nessuno ci aiuta a farlo emergere o a svilupparlo, come potremmo mai dare una direzione alla nostra vita? La vita è la costruzione di un progetto. Dentro ci stanno tanti piccoli progetti realizzati, tentativi, fatiche e poi una cena tra amici cari o un momento passato insieme ad una persona che ti sa capire al volo senza che tu neanche parli. La vita è complicità, è rapporto continuo con sè stessi e gli altri, qualcosa che dovrebbe muoversi in crescita ogni giorno..ma quando tutto tace o soffre dentro per poi esprimersi confuso e incompreso fuori..non sei in connessione con niente se non che con il tuo dolore che stagna e non ha futuro. Non ci può essere progettualità in concomitanza con il dolore dell'anima, soprattutto quando ti spegne tutta la vitalità. Ciò che ha un senso si muove in una direzione precisa, la mia vita in questo momento non ha alcun senso, proprio nessuno.
|
Ultima modifica di Stella89; 17-06-2017 a 00:17.
|
17-06-2017, 00:26
|
#15
|
Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,672
|
Spesso ci si inventa frasi altisonanti.. riguardo al fine della vita. sono d'accordo che un fine ce lo dobbiamo dare noi...però detto questo...meglio essere più prudenti nell'uso dei termini e renderci conto che il primo obiettivo è solamente tirare a campare...Non dico che non ci possano essere delle soddisfazioni...o qualcosa di più...ci saranno anche dei momenti "speciali" o come li si voglia chiamare...però la maggior parte è costituita da routine....e cmq in ogni modo non ci si deve sputare sopra ma cercare di valorizzare al meglio quello che si ha.
|
|
17-06-2017, 00:54
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,188
|
Fare di me una persona migliore è l'unico senso che do al vivere la vita. Non tutti abbiamo la fortuna di essere amati, avere tante relazioni soddisfacenti, ecc., da qualche parte bisogna partire per vivere i propri giorni con uno scopo - altrimenti diventa tutto estremamente noioso.
|
|
17-06-2017, 01:27
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
A me più che non aver senso, mi sa che la mia vita ha un senso negativo (per me, e probabilmente anche per altri), in realtà è questo che mi disturba e mi ha sempre disturbato.
Fosse insensata come un film senza né capo né coda, insomma incomprensibile, sarebbe sopportabile, invece no, la comprendo.
Se manca qualcosa direi che manca un lieto fine, manca la bellezza, manca la gioia, ma non manca un senso, un senso ce l'ha e come purtroppo.
Perché vivere se la propria vita è così brutta, piena di mali, non piace e non può esser riscattata?
Ecco... Io non lo so. Ma comunque non è il senso che manca, è il valore che manca per me.
Ognuno di noi darà valore a qualcosa, ma se le cose alle quali si dà valore non ci sono e non si è capaci di farle rientrare nella propria esistenza, si vivrà male sempre, non vedo tante soluzioni io.
|
Ultima modifica di XL; 17-06-2017 a 01:52.
|
17-06-2017, 02:19
|
#18
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
|
Quote:
Originariamente inviata da Ehi tu, coso...
C'è un errore fondamentale nella tua domanda, cioè applicare il concetto di senso a quella cosa chiamata vita. C'è un errore logico alla base, la vita non è valutabile intellettualmente in base a un concetto astratto di "senso".
Dubito che un albero si sia mai posto un simile quesito, le seghe mentali sono appannaggio unico ed esclusivo del solo genere umano. Il resto della natura va avanti benissimo senza impantanarsi in riflessioni sul senso.
|
Non avrei saputo dirlo meglio...
Lui chiede però, che senso ha continuare a vivere quando vivere è una condanna, e non ci sono prospettive di miglioramento.
Per quanto possiamo valutare come sarà il nostro futuro (eccetto casi estremi) non sappiamo cosa può capitarci.
è questo che ci fa tirare avanti, la speranza che un giorno migliorerà. La fortuna però aiuta gli audaci, non possiamo oziare, altrimenti queste speranze diventano sogni man mano che il tempo passa.
Cosa scontata da dire lo so, ma è la verità. Magari hai perso completamente la voglia, ma è l'unica strada da intraprendere se vuoi uscirne (vivo).
Se non vedi via d'uscita, cambia completamente modo risolvere il problema, prendi decisioni drastiche, pensa fuori dagli schemi. Non ho soluzioni più pratiche in mancanza di dettagli sulla tua situazione però.
A me interessa quello che hai da dire, ricordati che non sei un'isola, attraverso quello che hai detto è impossibile non immedesimarsi nella tua situazione e non provare un profondo dispiacere per quello che stai passando.
|
|
17-06-2017, 12:51
|
#19
|
Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 746
|
@deepblue: "Nice"?? Nietzsche!
Alla fine vivere è chiaramente una fregatura, solo un brevissimo lasso di tempo situato tra il momento della nostra nascita e quello della nostra morte.
Temo che alla fine per poter render più sopportabile questo nulla che è l'esistenza non ci sia altro modo che adattarcisi e farsene una ragione. Morire tocca a tutti, e l'atto stesso della morte rende inutile e superfluo tutto ciò che è preceduto, qual'è il senso di tutta la fatica che abbiamo fatto? A cosa ci portano anni di studio, anni di fatiche, rinunce, privazioni? A cosa serve tutto ciò se in qualsiasi momento potrei morire, anche tra 5 minuti, rendendo superfluo e vano tutto quello che sono stato? Restano solo le opere che i cosiddetti benefattori dell'umanità hanno lasciato, ma anche l'umanità finirà, quindi anche questo valutato in un lasso di tempo molto lungo risulta solo un modo per tirarla per le lunghe. Vivere è tirarla per le lunghe in attesa del momento di morire, la vita stessa altro non è che un intermezzo in attesa di esalare l'ultimo respiro. La speranza è autoinganno, tutto è autoinganno, solo autoingannandoci e aggrappandoci ai sogni possiamo rendere sopportabile questa inutile agonia.
Gli unici a vivere in modo sensato sembrerebbero essere gli eremiti che vivono al di fuori del mondo nel deserto o in qualche grotta, gli unici che del non-senso della loro vita hanno adottato l'unica soluzione che abbia senso in un mondo senza senso.
|
|
17-06-2017, 12:52
|
#20
|
Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
|
A me vivere non sembra una fregatura, lo è per chi soffre, non certo per chi se la gode.
|
|
|
|
|