napapijri

Da quello che ho letto qua e là nel forum ho notato che molti utenti, in diversi topic, hanno messo in evidenza, magari in modo fugace, il fatto di non aver avuto un rapporto positivo con la figura paterna.
Mi chiedevo se potesse interessare a qualcuno parlarne un po' più dettagliatamente. Io per esempio, anche nel questionario con 10 domande, avrei scritto che mio padre è stato quello che ha più influenzato la mia vita, in senso negativo. Per quanto mi riguarda penso che il cattivo rapporto con la figura paterna sia la chiave di volta dei miei problemi, anche con l'altro sesso. E' un modello di uomo negativo, conflittuale, anaffettivo, egocentrico, autoreferenziale, distante, che ha minato nelle fondamenta la mia sicurezza e la mia autostima, soprattutto nell'adolescenza. Qual è la vostra posizione, se vi va di parlarne?

tacito

dalle varie risposte che ti hanno dato sembra che quà tutti nn hanno rapporto con il proprio padre.........................
nn siamo soli

napapijri

SI ma riportava un articolo sulla solita ricerca americana che imputava all'età avanzata del padre la possibilità di incidere su eventuali scompensi nei figli.
Io speravo di avere un confronto su esperienze più personali. Non penso che l'età del padre possa influire in modo particolare su eventuali problematiche dei figli.
Per me è un punto cruciale. Avevo come l'impressione che fosse una specie di comun denominatore per molti del forum. Ma forse sarebbe più opportuno un confronto con uno psichiatra.

Chioccioccolata

Pessimo...fatto di timore,incomunicabilità e frustrazione.
Lui è una persona debole,depressa,insicura,insoddisfatta,e tutte queste cose purtroppo me le ha fatte scontare a me...ha provato paura e delusione capendo o meglio presupponendo di aver avuto una figlia simile a lui,così ha tentato di "porre rimedio" a me e al nostro rapporto scricchiolante sezionandomi con le sue domande analitiche,ogni volta ponendo su un piatto tutti i miei problemi e i miei difetti,e ogni volta traendone un bilancio negativo,ovviamente:ero sempre diversa dagli altri,sempre sbagliata,sempre un fardello di preoccupazioni non voluto.
Ora che sono cresciuta mi rendo conto che è stato lui a caricare su di me i suoi disturbi,i suoi nodi non risolti:che problemi avevo,problemi reali,da piccola?andavo poco bene a scuola in certe materie,non facevo amicizia con facilità...e allora?questi problemi lui li faceva sembrare montagne altissime,tare inimmaginabili.Mi ricordo tanti pomeriggi passati sui libri davanti alla sua faccia corrucciata e delusa,che zuccona mia figlia!che disgrazia!e le sue domande,dio le sue domande,imbarazzanti,fredde,come uno scienziato che stia testando un alieno,perchè questa bambina è così strana,perchè è capitato proprio a me?
Ma ero davvero così fuori dal mondo,così inetta?non credo,mi sono resa conto che che ciò che ho sempre considerato "io",in realtà era un'immagine falsa che altri mi hanno appiccicato addosso.
Sì,lui è uno di quelli che hanno contribuito a farmi diventare ciò che sono,rendendomi incapace di muovermi con le mie gambe e terrorizzata dal giudizio altrui.

napapijri

Hai fatto un'analisi molto lucida. Complimenti!
Anche per me valgono alcune affermazioni fatte da te. Però nel mio caso sottolinerei da parte di mio padre una personalità distruttiva. Lui tende a stritolare e distruggere gli altri esseri umani, perchè li annulla. Parla solo di sè. Non chiede mai come sto e se ho un problema di cui è a conoscenza non osa parlarne, preferisce parlare del tempo, della macchina, dell'elezione di Obama...E' distante ed indifferente, tutto preso dalla sua vita e dalle sue responsabilità. E' sempre stato così. Quando c'era un piccolo problema a scuola sembrava fosse la fine del mondo, sembrava non fosse possibile che dessi delusioni di quella portata, nonostante sia sempre andata bene a scuola. Passava dall'esaltazione alla distruzione sistematica della mie potenzialità. Non ha amici, non ha intimità neppure con i suoi parenti più stretti, anche se è un uomo di successo. E' molto solo e credo infelice, anche se spesso risulta euforico. Penso di aver inglobato nella mia natura queste sue carenze, di averle fatte mie, amplificandole visto che lui comunque, a differenza di me, la sua vita l'ha vissuta e la vive appieno ed intensamente. Per moltissimo tempo ho sognato di ucciderlo, di distruggerlo anche fisicamente. Ora non ho più di questi pensieri. Ho imparato, almeno in parte, a sopravvivere nonostante lui, ma penso non sia abbastanza; avrei meritato di meglio.

animaSola

Ho passato l'intera infanzia senza un padre, per i pochi minuti in cui lo vedevo mi sentivo sempre intimorita dalla sua figura...vivevo con l'incubo di esser sempre un peso per lui, o troppo stupida,o poco diligente,buona,educata,bella,ecc ecc...Di quegli anni ricordo solo la paura di essere sgridata da lui,perchè magari giocando mi ero sporcata o che i giochi nn erano ben riposti nelle scatole...Crescendo la solfa nn è cambiata,non è mai stato presente x il mio primo anno di scuola(che sia stato quello delle elementari,delle medie o delle superiori)non era presente quando venni portata d'urgenza al pronto soccorso e operata dopo poche ore....,nn è stato presente quando per la prima volta ho parlato( e la cosa buffa è che ho detto proprio papà)nn è stato presente nemmeno x il parto,insomma nn c'era mai...x motivi di lavoro....Solo dopo aver compiuto i 18 anni di età....ho saputo di avere un padre che mi amava piu di qualsiasi altra cosa al mondo, un padre che si spaccava la schiena 7 giorni su 7 per nn farmi mancare mai nulla....Ora che lo conosco, ora che ho 1rapporto stupendo cn lui....sono anche a conoscenza del suo amore...Prima per me era solo un presenza invisibile,...che mi procurava un immenso vuoto...attorno e dentro di me..Ora invece coltivo un rapporto cn lui che sfiora la morbosità,lo amo all'inverosimile...e ucciderei x lui..., se non sto bene...sn le sue braccia che cerco, se ho bisogno di piangere è il suo calore che desidero...ma soprattutto amo il suo sorriso...la sua immensa voglia e gioia di vivere...che è stata marchiata dentro me stessa come il sangue viene marchiato sull'anima.......Racchiudere l'amore che provo x lui a parole è impossibile...,ho x sino scelto di cambiare il mio nome x lui...cosi che la nostra unione rimanga inossidabile in questa e in una prossima vita...
Risulto assurda lo sò...ma lui è tutto ciò che ho...tutto cio che amo e tutto cio x cui morirei....

Mi fermo qui..perchè quando parlo di lui mi commuovo.scusatemi.

cancellato2822

nessun rapporto fortunatamente

entrambe i padri sono morti

cancellato2671

mi avvalgo della facoltà di non rispondere :P

comunque poteva andare meglio

ichigo

... rapporto inesistente...

deltoide

Non ho mai avuto rapporti conflittuali con mio padre per fortuna. E’ sempre stato molto buono e non mi ha mai fatto mancare nulla..però forse è anche a causa sua se sono così. Insomma, credo che ognuno sia almeno in parte il prodotto dell'ambiente in cui vive e la mia famiglia è sempre stata molto chiusa e riservata, in particolare proprio mio padre. Non è una persona timida, nè scontrosa, però ha una mentalità parecchio chiusa. Odia le novità, odia uscire, evita volentieri i rapporti con le altre persone, ad eccezione di pochi parenti con cui si trova veramente bene. E io sono diventata esattamente come lui..mi sa peggio -.-

Divino

peggio del peggio e non c'è mai fine al peggio...

mark010

Ho ed ho sempre avuto un ottimo rapporto con mio padre e con il resto della mia famiglia. Su questo mi posso ritenere più che fortunato

Tripl

mi dice o meglio mi fa capire che sono un buono a nulla.. con me è sempre incazzato

Prassi

Rapporto di odio.

napapijri

Io spero di riuscire a recuperare questo rapporto perchè ciò migliorerebbe la mia dimensione esistenziale. Per altro per le donne penso che il confronto con la prima figura maschile di riferimento sia fondamentale e quando è negativo non può che avere una ricaduta anche sulla relazione con il genere maschile nel suo complesso. Per esempio mi rendo conto di aver la tendenza ad interessarmi a uomini fragili, non competitivi, dominabili. Il passo successivo è distruggerli sistematicamente, forse per rivalsa e con loro me stessa. Vorrei spezzare questa infame catena ed essere finalmente libera.

Tristan

Chissà perché. 8)
Che hai fatto negli ultimi tempi? Quanto duri stavolta prima di spararne una delle tue?

napapijri

io penso però che ciò che si odia fortemente si ama anche disperatamente. Ci vorrebbe un converitore automatico di sentimenti. Una sintesi positiva.

muttley

Nel mio caso i ruoli sono invertiti: è sempre stata mia madre a castrare psicologicamente le persone qui in casa per via del suo carattere aggressivo e infantile. Mio padre rappresenta una figura di uomo sostanzialmente mite, poco presente nelle scelte e assai poco influente nelle decisioni. Penso che se fosse stato per lui, avrei avuto accesso a situazioni e possibilità che invece mi sono state negate dalla stolida ostinazione di mia madre.
Da parte sua credo di aver ereditato l'inclinazione alla remissività, all'incasso e all'incapacità di sapermi difendere. Intendiamoci: mio padre possiede anche idee e convinzioni di una certa solidità, ma sulle questioni di natura affettiva ha sempre preferito lasciare campo libero a mia madre, con i conseguenti, disastrosi risultati.

calinero

medio

Tripl

saranno affari miei