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22-09-2012, 00:17
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#21
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Il problema non è che pensi troppo, è che pensi male.
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le due cose sono legate. Anche perché l'avverbio "troppo" ha insito nella sua stessa definizione il concetto di "oltre il necessario", "superfluo", "eccessivo".
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22-09-2012, 00:58
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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per me pensi in modo giusto e realistico ..... tutti questi eventi tristezza allegria prima o poi finiranno quindi non dobbiamo dargli troppa importanza.
io ho scoperto che la gente ha la memoria corta nel senso , noi magari siamo li a farci mille seghe mentali su un comportamento imbarazzante che abbiamo avuto ma in realtà la gente scorda tutto subito te lo posso dire ne ho le prove , non ci credevo che la gente scordasse cosi velocemente e invece è proprio cosi .... poi hai ragione quando dici che la gente si riempie di cose da fare per non pensare al futuro agli obbiettivi o alla morte. un esempio mio nonno prima di morire passava le giornate a scrivere e fare cruciverba per mantenere sveglio il cervello e faceva su e giu dalla città alla campagnia per non pensare alla morte lo so perchè gli è l ho chiesto. la cosa che non riusciamo ad accettare è che la vita non ha un senso e cerchiamo tutta la vita di darglielo e sprechiamo tempo a cercargli un senso invece di prenderla come viene anche se viene male . alla fine il crearsi obbiettivi e scopi nella vita è un modo per non pensare e dedicarsi in qualcos di preciso è un omologazione che ci siamo creati ma non è detto che tutti debbano seguire la stessa strada , la felicità non esiste esiste solamente un susseguirsi di fatti che fanno ridere ,piangere, urlare , soffrire ,saltare di gioia , sono solo passaggi che non hanno tutta questa importanza , l importante è non prendere sul serio le cose perchè di serio non c è nulla in questo mondo.
non è facile ma è l unico modo per restare sani di mente
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22-09-2012, 01:05
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#23
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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bhe.. sì, in parte è vero, pensare rende tristi e gli stupidi magari sono piu' felici perchè non pensano tanto, non rendendosi neanche conto di esserlo, ma tu vorresti veramente essere costretta a vivere in un mondo di essere non pensanti
Se pensare significasse solo ed esclusivamente tristezza allora avresti ragione tu e la chiave di tutto sarebbe smettere di pensare, ma il pensiero non genera solo infelicità ma puo' dar vita anche a cose interessanti e positive, che sparirebbero totalmente se nessuno pensasse piu' e visto che la vita è già abbastanza deprimente così, non lo sarebbe ancora di piu'
semmai la chiave potrebbe essere smettere di pensare solo alle cose negative, ma io credo che sia difficile dividere il nostro pensiero in 2 compartimenti stagni e riuscire a pensare solo ed esclusivamente alle cose positive, specie se una persona ha dei problemi...
poi se c'è chi ci riesce beato lui..
purtroppo ci dobbiamo prendere tutto il pacchetto completo, e anche se nel pacchetto del pensare sono incluse tanta infelicità e fregature, io non ci rinuncerei...
oppure forse chissà la chiave potrebbe stare nel pensare, ma nel non pensare ogni singolo santo giorno che cosa viviamo a fare...
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22-09-2012, 01:09
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#24
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Principiante
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 71
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Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?
Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?
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forse pensare troppo fa male
sicuramente le paranoie inutili fanno male
cmq tutto quello che hai scritto non fa una piega
la vita è inutile, non c è nessuno scopo
l'unico scopo della vita è godersi la vita
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22-09-2012, 01:38
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#25
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,118
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Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Ciao a tutti.
Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.
Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................
Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?
In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?
Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?
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tra 100 anni dici? direi 50/60 anni, non penso di arrivare a 130 anni
è esattamente come dici tu, per non pensare la gente si tiene occupata in mille attività...pensare troppo non è sempre molto positivo (credo che qua dentro tanti lo possano confermare), inoltre più ci si distrae e meglio è...
in ogni caso, a parte il lavoro e gli altri doveri pratici (faccende domestiche, ecc), dovremmo cercare di fare il più possibile ciò che ci piace...
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22-09-2012, 01:45
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Con le tue parole mi hai fatto venire in mente Marx, il quale diceva che l'economia è tutto, mentre la religione, la politica, la morale, l'informazione, la cultura sono solo sovrastrutture che i capitalisti costruiscono per diffondere l'opinione che l'economia capitalista è la migliore di quelle possibili. Vedi "la religione è l'oppio dei popoli".
Ora che il tempo è passato, il ragionamento di Marx non potrebbe applicarsi a ciò che abbiamo detto? È l'essere umano che decide di autocensurare i proprio pensieri, di tenersi occupati, di andare al cinema, a teatro, in palestra, a cena fuori per smettere di pensare. In pratica noi ci stiamo deliberatamente facendo di oppio per far passar sotto silenzio la tragicità della vita.
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In Marx la questione non era posta in termini ontologici bensì sociali, ovvero materiali. Le tue riflessioni rimandano piuttosto all'universo filosofico del nichilismo e dell'esistenzialismo, sistemi di pensiero che a loro volta sono superati dalle uniche verità a cui possiamo fare appello senza tema di smentita, anche sul senso della vita, quelle scientifiche. Vale più la lettura del solo Dawkins de "Il gene egoista" (che ti consiglio) rispetto all'intera bibliografia di Heidegger e Wittgenstein.
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22-09-2012, 01:50
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Kamakura
Messaggi: 444
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Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Ciao a tutti.
Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.
Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................
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Lo penso spessissimo. Ho pensato più volte di aprire una discussione analoga, mi ritrovo in ogni singola cosa da te scritta, anche e soprattutto sull'eccessivo pensare.
Risposte è difficile trovarne. Quel che è certo è che sarà impossibile affrancarci completamente dall'infelicità. Sad but true.
Mi convinco che bisogna rassegnarsi e conviverci, andando alla ricerca di qualcosa che possa regalare momenti di felicità, tanto per riprendere fiato. Riuscire a trovare qualcosa per cui vivere, nonostante il peso della routine.
In fin dei conti credo sia sempre meglio vivere.
Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?
In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?
Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?
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Non penso sia correttissima l'equazione: possono esistere persone che pensano tanto ma che riescono a cogliere una buona dose di aspetti positivi, tenendo ben distante la tristezza o comunque limitandola.
Dipende dalla testa e dal "curriculum" di chi pensa, non il pensare in sé.
Il pensare troppo uccide anche me, purtroppo.
Per questo cerco sempre di tenere occupata la mente, in qualche modo.
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22-09-2012, 05:45
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#28
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Me lo chiedo anche io, specialmente in questo periodo, esattamente come te.
Penso che il fatto che siamo fobici e introversi, porta a un livello maggiore di ansia e di paure, che non riusciamo ad ''eliminare'' correttamente come le persone ''sane'' quando stacchiamo da attività diciamo così che implicano responsabilità.
In poche parole, personalmente mi sono accorto di non avere il bottone ON-OFF, spesso i problemi della vita non personale li porto nella vita personale.
Non ho idea di cosa si provi, ma in teoria le persone ''sane'' sanno staccare, delimitare, finiscono la vita al lavoro e tornano a provare sentimenti normalmente, non pensano,non si pongono quesiti, non hanno problemi a relazionarsi perchè l'accumulo di tensioni non è tale da compromettere un pensiero e un sentimento limpido, non disturbato, verso le persone vicine.
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22-09-2012, 12:32
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#29
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 510
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pensare senza vedere altri punti di vista = tristezza
pensare con immaginazione = crescita mentale
...
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22-09-2012, 13:30
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#30
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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Quote:
Originariamente inviata da sempreinfuga
Io non credo che il pensiero faccia stare male, piuttosto credo che il malessere si avverta attraverso il sentire, non il pensare. Poi si può tentare di concettualizzare questo sentimento di malessere dando vita a pensieri disfunzionali perchè non aderenti alla realtà.
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ma il sentire non passa attraverso il pensare
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23-09-2012, 00:32
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#31
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Non capisco il senso della domanda
Se qualcuno ti prende a martellate su una mano, la causa della tua sofferenza è il tuo sistema nervoso?
In ogni caso, poi, il sistema nervoso non puoi "staccarlo", come non puoi smettere di pensare. Siamo condannati a farlo, ahimè. Quindi tanto vale approfittarne per capire come è il caso di interagire con il mondo, assodato che la vita non è *necessariamente* caratterizzata soprattutto da dolore.
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23-09-2012, 17:49
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#32
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Intermedio
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 245
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Quote:
Originariamente inviata da sempreinfuga
Io non credo che il pensiero faccia stare male, piuttosto credo che il malessere si avverta attraverso il sentire, non il pensare. Poi si può tentare di concettualizzare questo sentimento di malessere dando vita a pensieri disfunzionali perchè non aderenti alla realtà.
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Non ho capito molto, potresti approfondire ?
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Non capisco il senso della domanda
Se qualcuno ti prende a martellate su una mano, la causa della tua sofferenza è il tuo sistema nervoso?
In ogni caso, poi, il sistema nervoso non puoi "staccarlo", come non puoi smettere di pensare. Siamo condannati a farlo, ahimè. Quindi tanto vale approfittarne per capire come è il caso di interagire con il mondo, assodato che la vita non è *necessariamente* caratterizzata soprattutto da dolore.
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Il senso del mio topic sta nella possibilità, più o meno sensata, che il nostro dolore psicologico, la depressione possano derivare da un'eccessiva riflessione.
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23-09-2012, 19:05
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#33
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 11,602
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Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Ciao a tutti.
Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.
Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................
Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?
In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?
Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?
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Ti quoto,è proprio come dici tu pensare troppo fa male,almeno il mio problema è che penso troppo , ma non agisco.
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23-09-2012, 19:09
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#34
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Avanzato
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 349
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Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Non ho capito molto, potresti approfondire ?
Il senso del mio topic sta nella possibilità, più o meno sensata, che il nostro dolore psicologico, la depressione possano derivare da un'eccessiva riflessione.
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Secondo me non deriva da una riflessione eccessiva, ma distorta. e "dall'avere un rapporto compulsivo e insano con il proprio pensiero" (cit D.F.Wallace) Lo stesso pensiero che la depressione derivi da un'eccessiva riflessione secondo me parte dall'assunto che la vita fa effettivamente schifo per cui pensare ti mette davanti inevitabilmente la dura realtà.
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23-09-2012, 19:58
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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penso che se si ha una vita normale lavorare fare cose che non ci piacciono ha un senso, perchè comunque guadagni soldi e con quelli puoi permetterti una vita sociale e sopratutto costruire un vero rapporto amoroso e in seguito mettere su una famiglia, ma per quelli come noi che molto probabilmente non avranno nulla di tutto questo e ci sarà solo la parte del duro lavoro e nessuna soddisfazione personale allora la penso come te, TRISTEZZA.
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23-09-2012, 20:07
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#36
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Guarda, per me pensare è fondamentale, sono fatto così, non potrei vivere senza continuare a pensare. Io, prima di fare qualsiasi azione, commentare devo prima pensarci. Inoltre devo pensare ai miei problemi, a autocommiserarmi, biasimarmi... Ho bisogno di tutte queste cose. Per quanto mi facciano star male io ne ho comunque bisogno.
Sono d'accordo comunque con te... Cioé... Vabbé che passo tutta la mia vita rinchiuso in casa però sono contrario a dover in tutti i modi uscirne. Ognuno deve essere libero di fare quello che si sente, in base alle proprie esigenze e bisogni, senza essere considerato diverso, la pecora nera del gruppo. Ecco. ^-^
Ciao!
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23-09-2012, 20:14
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#37
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy
Non ho capito molto, potresti approfondire ?
Il senso del mio topic sta nella possibilità, più o meno sensata, che il nostro dolore psicologico, la depressione possano derivare da un'eccessiva riflessione.
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Sì, mi era chiaro, ma accettato il fatto che il dolore psicologico dipende da una molteplicità di fattori (temperamento riflessivo, capacità di provare emozioni, limitatezza umana, mondo non a misura d'uomo, ...) non capisco perché focalizzarsi sul primo, che peraltro sfugge al nostro controllo cosciente e quindi non è una variabile su cui possiamo agire.
Se un orso è infelice perché è in gabbia, i suoi sentimenti dipendono senz'altro anche dalla sua corporeità che gli impedisce di attraversare le sbarre. Però argomentare che la sua infelicità sia colpa delle sue dimensioni mi sembra non cogliere il punto.
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23-09-2012, 20:38
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Sì, mi era chiaro, ma accettato il fatto che il dolore psicologico dipende da una molteplicità di fattori (temperamento riflessivo, capacità di provare emozioni, limitatezza umana, mondo non a misura d'uomo, ...) non capisco perché focalizzarsi sul primo, che peraltro sfugge al nostro controllo cosciente e quindi non è una variabile su cui possiamo agire.
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Forse ho inteso male, ma sostieni che il flusso di pensieri sfugge al nostro controllo cosciente, ovvero volontario?
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23-09-2012, 21:20
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#39
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 191
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Parlando per me.. Da quando ho smesso di pensare in continuazione, sto molto meglio... Le cose inutili erano diventate veramente troppe
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23-09-2012, 21:54
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#40
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Herzeleid
Forse ho inteso male, ma sostieni che il flusso di pensieri sfugge al nostro controllo cosciente, ovvero volontario?
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Sì, esatto. Chi ha un carattere riflessivo e introspettivo può cercare di negarlo, riuscendoci però in maniera limitata e temporanea. Un po' come possiamo imporci di non respirare, ma solo per un po'. La necessità di entrambe le attività è iscritta nel nostro corredo genetico.
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