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27-03-2014, 20:05
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#1
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 825
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Oggi, dopo una mattinata produttiva in aula studio, ci siamo trovate in 3 amiche (tutte fuori corso, tutte con millemila esami da dare) e abbiamo chiacchierato come posate gentilsignore inglesi.
Ne è scaturito che abbiamo avuto storie di vita simili: famiglie invadenti, padri o figure similari iracondi/violenti, valutazioni solo in base al cosa si fa e non al chi si è. Ad un certo punto, una ragazza esclama: "io sono arrivata a dire -statemi tutti lontano, non voglio essere nè guardata nè toccata e per un periodo ho sviluppato una sorta di fobia sociale stando io stessa lontano da tutti -". Questo mi ha fatto riflettere perchè spesso sembra quasi che questa condizione sia una malattia X che debba essere curata, ed in molti casi è vero però, a volte, non potrebbe essere una protezione nei confronti delle possibili ingiurie del mondo esterno? Io stessa, alla psicologa, ho detto che preferisco stare immobile nel limbo grigio piuttosto che fare qualcosa perchè HO PAURA.......ecco, la fobia sociale potrebbe tamponare questa paura. Sarà pure un meccanismo infantile, ma voi cosa ne pensate?
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27-03-2014, 20:10
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Quote:
Originariamente inviata da Calla screziata
Io stessa, alla psicologa, ho detto che preferisco stare immobile nel limbo grigio piuttosto che fare qualcosa perché HO PAURA.......ecco, la fobia sociale potrebbe tamponare questa paura. Sarà pure un meccanismo infantile, ma voi cosa ne pensate?
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Pure io ho questa paura in quanto timido/fobico..la fobia solitamente ti fa evitare le situazioni temute e così ti senti meglio nell'immediato..ti protegge da ciò che temi..il problema è che poi perdi l'abitudine ad affrontare queste situazioni e quando sei costretto ad affrontarle vai nel panico
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27-03-2014, 20:13
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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La FS non è una difesa in sè per sè. La Paura è un'emozione di difesa che il cervello genera per dirti di non fare una certa cosa. La Fobia Sociale genera però paure insulse,, inutili, bloccanti, pensieri alterati, distorti, ecc, ecc.
La Fobia Sociale non tampona le paure, le crea, ne crea tante e tutte inutili.
Se ci pensi bene la Fobia Sociale arriva a portarti pure a dire di essere superiore agli altri per motivi futili, ti spinge a cercare delle risposte da darti per dire che la situazione va accettata e che in realtà la FS potrebbe essere utile. Ti spinge a tutto ciò pur di non metterti fuori da quel limbo grigio, dalla zona di comfort, fuori dalla quale dovresti affrontare le tue paure.
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27-03-2014, 20:29
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Credo di si, ci difendiamo dopo essere stati graffiati dalla vita perché troppo vulnerabili e ingenui, abbiamo creduto negli altri più che a noi stessi.
Abbiamo accolto la vita a braccia aperte ma ci siamo dimenticati che eravamo nudi.
Siamo rimasti impigliati perché siamo ancora fragili,
è la nostra natura, almeno la mia di adesso.
Difendiamo essenzialmente la parte più piccola di noi.
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27-03-2014, 20:37
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,345
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si è una corazza
confermato anche dal mio ex psicologo esponendogli le vicissitudini
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27-03-2014, 21:10
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#6
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 322
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Corazza....la famosa paura di aver paura..
Mah.
Può essere un modo per non crescere, per non prendersi responsabilità, per essere eterni Peter Pan.
E' un modo di vivere che va verso la regressione, non la progressione.
ma siccome la vita va avanti, prima o poi sono azzi amari.
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27-03-2014, 21:19
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Nel mio caso il DEP è stato causato dall'egocentrismo di mio padre.
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27-03-2014, 21:25
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#8
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 322
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E l'egocentrismo di tuo padre da cosa è causato?
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30-03-2014, 03:16
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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E' abbastanza ovvio che si inizia ad evitare e che si cominicia a mettere le distanze da un mondo che sembra fare di tutto per rifiutarci (o peggio) come istintivo tentativo di autodifesa..
Il problema è che nel tempo ciò, oltre a non proteggerti, arriva pure ad isolarti: e dunque non fai esperienze importanti, di conseguenza non sviluppi sufficienti capacità relazionali per affrontare la vita..
Così quella che ti sembrava una "logica" forma di autodifesa si rivela essere invece la tua stessa rovina.
(un bel disastro averne presa consapevolezza a 40 anni di ciò.. )
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Ultima modifica di chrissolo; 30-03-2014 a 03:41.
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30-03-2014, 03:28
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Purtroppo hai ragione...
La corazza è un'ottima soluzione di difesa, peccato solo che sia così pesante.
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La corazza ti protegge dalla punta affilata delle frecce e dagli affondi di spada.. ma rende pure impossibile che tu possa essere toccato e sfiorato dal delicato tocco di un altro essere umano..
Così, anche se grazie ad essa magari attraversi il campo di battaglia senza ricevere nessuna ferita mortale, ti ritrovi alla fine smarrito e solo, ad arrancare, senza più meta o stimoli, sopra una sterile terra deserta macchiata di sangue e popolata unicamente dagli incorporei fantasmi che la tua stessa mente crea..
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30-03-2014, 13:04
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
E' abbastanza ovvio che si inizia ad evitare e che si cominicia a mettere le distanze da un mondo che sembra fare di tutto per rifiutarci (o peggio) come istintivo tentativo di autodifesa..
Il problema è che nel tempo ciò, oltre a non proteggerti, arriva pure ad isolarti: e dunque non fai esperienze importanti, di conseguenza non sviluppi sufficienti capacità relazionali per affrontare la vita..
Così quella che ti sembrava una "logica" forma di autodifesa si rivela essere invece la tua stessa rovina.
(un bel disastro averne presa consapevolezza a 40 anni di ciò.. )
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Quoto in tutto.
E aggiungo che la distanza fra noi e gli altri avviene anche per la nostra fragilità interiore.
Che non è una colpa ma è una presa di coscienza.
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