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18-01-2022, 20:45
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#1
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Principiante
Qui dal: Jan 2022
Messaggi: 85
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E come l'avete risolta?
Io ho la fobia di socializzare
Ad esempio
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18-01-2022, 20:52
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Io ho la fobia delle cose nuove o che non conosco.
Qualunque novità che alteri le mie abitudini rischia di mandarmi in tilt, e faccio una fatica enorme (con moltissima ansia) ad affrontare situazioni nuove, andare in posti che non conosco, entrare in negozi che non conosco. Ho quasi sempre bisogno di qualcuno che mi accompagni.
Ovviamente, nonostante svariati tentativi di superare questo problema non ci sono mai granché riuscito e ormai sono quasi rassegnato a tenermelo.
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18-01-2022, 21:53
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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mi pesa molto chiedere informazioni agli sconosciuti, preferirei fare sempre tutto da solo e non avere bisogno di nessuno. per me chiedere informazioni a un passante è una delle cose più ansiogene che esistano.
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18-01-2022, 22:10
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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La mia è una fobia sociale generalizzata, più che altro è una mia sensazione di essere troppo diverso e strano per socializzare, e quindi mi blocco, succede con coetanei maggiormente, con adulti sconosciuti mi trovo più a mio agio nel parlare. Comunque sono più evitante che fobico, la provo raramente l'ansia sociale, dato che esco poco nei luoghi dove stanno i miei coetanei. Odio il pensiero di trovarmi in mezzo ad estroversi festaioli.
Ho la diagnosi di fobia sociale dal 2012 quando avevo 15 anni, quest'anno quando ho iniziato a curarmi volontariamente sono venuto a sapere che ho il disturbo di personalità evitante. Alla fine sono la stessa cosa a mio parere, se ti isoli e non vieni aiutato diventi evitante, lo reputo un bene da una parte perchè soffri meno l'ansia nel momento, ma interfacciarsi con la società ti distruggerà in futuro.
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18-01-2022, 22:43
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Io ho la fobia sociale tripla carpiata.
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18-01-2022, 22:46
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,303
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Di essere visto per ciò che sono : debole, troppo debole... Non adatto a una vita normale
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18-01-2022, 23:41
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Avevo un evitamento generalizzato che si concretizza in vera e propria fobia sociale circoscritta ai luoghi dove sono cresciuto.
Avevo paura di tutti i miei conoscenti ed ex amici,compagni. Il tutto ha portato a un isolamento,zero esperienza.
Vivo in provincia, calcola che nel corso centrale (luogo di passeggio e aggregazione) io non ci ho messo piede per una quindicina di anni. Quando iniziai a lavorare,quindi a fare levatacce assurde come alle 5,30, la mattina a quell'ora passavo nel centro appositamente per vedere come era cambiato. Ci vivo a 5 mi uti a piedi,ma ci passavo solo a quell ora solo per essere sicuro di non vedere nessuno
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18-01-2022, 23:57
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#8
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Principiante
Qui dal: Dec 2019
Messaggi: 31
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Avevo un evitamento generalizzato che si concretizza in vera e propria fobia sociale circoscritta ai luoghi dove sono cresciuto.
Avevo paura di tutti i miei conoscenti ed ex amici,compagni. Il tutto ha portato a un isolamento,zero esperienza.
Vivo in provincia, calcola che nel corso centrale (luogo di passeggio e aggregazione) io non ci ho messo piede per una quindicina di anni. Quando iniziai a lavorare,quindi a fare levatacce assurde come alle 5,30, la mattina a quell'ora passavo nel centro appositamente per vedere come era cambiato. Ci vivo a 5 mi uti a piedi,ma ci passavo solo a quell ora solo per essere sicuro di non vedere nessuno
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Idem.
Inoltre se c'è un discorso tra persone, anche se di poco conto, non riesco a partecipare e inizio a sentirmi un idiota. A causa di ciò chi mi conosce ormai mi reputa infantile ed immaturo; chi non mi conosce mi valuta come un imbecille senza idee.
Soffro di eritrofobia, ansia e anche attacchi di panico.
Evitamento fino ai 25 anni, poi mi sono imposto di non "scappare" più!
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19-01-2022, 05:34
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Avevo un evitamento generalizzato che si concretizza in vera e propria fobia sociale circoscritta ai luoghi dove sono cresciuto.
Avevo paura di tutti i miei conoscenti ed ex amici,compagni. Il tutto ha portato a un isolamento,zero esperienza.
Vivo in provincia, calcola che nel corso centrale (luogo di passeggio e aggregazione) io non ci ho messo piede per una quindicina di anni. Quando iniziai a lavorare,quindi a fare levatacce assurde come alle 5,30, la mattina a quell'ora passavo nel centro appositamente per vedere come era cambiato. Ci vivo a 5 mi uti a piedi,ma ci passavo solo a quell ora solo per essere sicuro di non vedere nessuno
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Anche io ho paura dei luoghi in cui sono cresciuto, io evito i posti frequentati da gente che mi conosce, ormai so gli orari e i giorni da evitare, ho vissuto troppi momenti brutti qua, quando cambierò città anche se non permanentemente avrò un minimo di sollievo.
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19-01-2022, 16:15
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Avevo un evitamento generalizzato che si concretizza in vera e propria fobia sociale circoscritta ai luoghi dove sono cresciuto.
Avevo paura di tutti i miei conoscenti ed ex amici,compagni. Il tutto ha portato a un isolamento,zero esperienza.
Vivo in provincia, calcola che nel corso centrale (luogo di passeggio e aggregazione) io non ci ho messo piede per una quindicina di anni. Quando iniziai a lavorare,quindi a fare levatacce assurde come alle 5,30, la mattina a quell'ora passavo nel centro appositamente per vedere come era cambiato. Ci vivo a 5 mi uti a piedi,ma ci passavo solo a quell ora solo per essere sicuro di non vedere nessuno
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Anche io mi ritrovo in questo che hai scritto, avevo iniziato ad evitare tutto e tutti verso il periodo della fine delle superiori dai 20 fino ai 26/27 è andata così ho iniziato ad uscire sempre meno e chiudere ogni rapporto sociale anche minimo.
Ero arrivato al punto che non ci stava più nulla o nessuno da evitare più, tanto che avevo poi paura perfino ad uscire sotto casa o affacciarmi al balcone proprio.
Era anche per me più che del nuovo stranamente una paura del passato, dei vecchi compagni di scuola o degli ex amici con cui uscivo, e sentire le loro domande e avvertire un senso di inferiorità su tutti i fronti che mi fece chiudere sempre più in me stesso assieme al crescente aumentare della fobia o ansia soprattutto a livello sociale.
Poi abitavo allora in un paesino di poco più di 4000 abitanti, dove si conoscevano tutti e nessuno che si faceva i fatti suoi e bastava poco per essere etichettato come strano, asociale, stupido ecc, spesso senza sapere realmente come era la realtà dei fatti
Dopo alcuni anni poi mi sono trasferito in un altro paese di almeno una quindicina di chilometri e qualche cosa è un po' cambiata riesco ad uscire più liberamente anche se molti luoghi di socialità li evito se possibile o ci vado se proprio sono costretto, ma dove stavo prima non ci torno più ormai.
Avendo anche venduto una vecchia casa che era dei miei nonni materni, non ho nessun motivo buono per tornarci e non mi dispiace affatto, perché era un posto dove tante persone sì sono comportate male nei miei confronti davvero senza motivo.
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19-01-2022, 16:17
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Copio da un altro topic.
Quote:
Sono un ex hikikomori, esclusa la sindrome di Asperger mi è stato diagnosticato il disturbo schizoide e ho caratteristiche della fobia sociale: non riesco a guardare la gente negli occhi, se devo chiedere qualcosa a qualcuno ci rinuncio.
Non riesco a prendere i mezzi pubblici. Ho difficoltà a mangiare in pubblico.
Soffro di psicosomatismo, colon irritabile in primis.
Quando devo uscire di casa mi viene diarrea e mal di pancia che passa solo quando torno a casa (i farmaci mi hanno alleviato questo problema).
Ho enormi difficoltà a incontrare persone nuove.
Soffro un po' di alessitimia, l'ansia è la regina delle mie emozioni: si mescola e schiaccia tutte le altre.
Soffro di paralisi nel sonno e allucinazioni ipnagogiche.
Sono amaxofobico, ho smesso di guidare da 12 anni.
Ho una specie di mutismo selettivo agli apparecchi telefonici, webcam, citofoni.
Ho cominciato un lungo processo di riabilitazione dal 2011 ad oggi: Psicologo con TCC, poi psichiatra, poi csm, poi educatrice sociale, poi centro diurno con attività di risocializzazione, poi terapia farmacologica, poi volontariato, poi lavoro mirato.
Attualmente sono migliorato molto nonostante non abbia amici(tranne un paio virtuali) o fidanzata, esco quasi tutti i giorni per lavoro, prima del covid uscivo per commissioni o per attività di riabilitazione del centro diurno e continuo a combattere contro il mio istinto che sarebbe quello di chiudermi in casa e non avere contatti con nessuno se non con i miei famigliari.
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19-01-2022, 16:56
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
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la fobia sociale dei bottoni
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19-01-2022, 17:12
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#13
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Intermedio
Qui dal: May 2021
Messaggi: 282
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- Paura dei cambiamenti, di affrontare situazioni/contesti nuovi dove non so di preciso come muovermi;
- Paura del telefono (parzialmente superata, ma non riesco a telefonare se ci sono altre persone presenti che ascoltano);
- Terrore di parlare in pubblico e di essere al centro dell'attenzione;
- Paura di stringere relazioni (sia di coppia che amicizie);
- Ergofobia (parzialmente superata);
- Lievissima amaxofobia (quasi del tutto superata, riesco a guidare ovunque da sola ma non a portare in auto persone che conosco poco).
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20-01-2022, 17:34
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#14
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Intermedio
Qui dal: Nov 2021
Messaggi: 132
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Ho paura di tutto ciò che è nuovo, non routinario, non abituale. Se la mia giornata viene organizzata (per fattori esterni, al di fuori dal mio controllo) in modo diverso dal solito, mi agito, divento molto ansiosa, anzi agitatissima a volte, depressa. Anche se tendo a nascondere, al meglio che posso, questi stati d'animo. Preferisco il conosciuto allo sconosciuto. Spesso anche quando il conosciuto (che può essere un luogo, una persona ecc..) mi fa soffrire. Sono un'autolesionista che non sa come uscire dalla propria situazione e continua a farsi del male. Ho una routine tutta mia che svolgo in maniera abituale, quasi maniacale, se qualcosa va storto per qualche motivo, vado nel panico. Ma non in modo troppo evidente... é tutto molto internalizzato. Non riesco a mettermi a "nudo" di fronte agli altri. Nascondo ciò che sono, a volte non so neppure chi sono. Ho grossi problemi a dire di no agli altri, tendo ad assecondare molto i voleri altrui senza curarmi di come sto o cosa veramente voglio. Da una parte non ho scelta, vivo in una famiglia molto coercitiva e svalutante... dove bisogna sempre fare i voleri della famiglia, specie quelli di mio padre.
Non ho grosse difficoltà nello stare in mezzo agli altri se posso essere invisibile, per esempio: non ho difficoltà nell'entrare/frequentare negozi dagli spazi ampi o a volte anche piccoli se ci sono persone al loro interno.. ma se questi diventano vuoti, l'attenzione principale dei commessi diventi tu e questo mi agita un po' anche se ogni tanto vuoi perché ho bisogno di una cosa, vuoi perché mi spingo a farlo, ci entro comunque. Sembro quasi normale vista dall'esterno, come tutti gli altri, ma in realtà non vedo l'ora di aver completato l'acquisto/commissione per potermene andare via da lì. Evitante è il mio secondo nome, credo di essere più evitante che fobica ma non ne sono sicura perché mi vedo con i miei occhi (che sono di parte), non con occhi esterni.
In mezzo agli altri mi sento spesso indifferente con una punta di "vorrei andarmene da qui, isolarmi, starmene da sola" ma in genere riesco a tollerare l'interazione umana. Tutto cambia però se mi viene richiesto di eseguire una "performance" di qualche tipo: in quel caso tendo a rimandare, scappare, evitare... a volte in eterno, non progredendo mai in niente.
Ho fatto la mia prima Postepay per acquistare online nel 2015 (o 2016?). Mi ci sono voluti anni per andare in posta e spingermi a farla. Questo perché avevo paura di quello che mi avrebbero chiesto o se non avrei capito quello che mi avrebbero detto, oppure se avrei dovuto esibire qualche credenziale/documento che non possiedo. Avevo paura di fare figuracce e di non riuscire a tirarmene fuori. Ora vado in posta regolarmente.
Ho preso la patente nel 2012 solo perché una ragazza mi indirizzò presso la stessa struttura dove andava lei, spiegandomi ben bene come funzionava. All'inizio guidavo male e piangevo dalla paura. Ora guido regolarmente ma non sulle autostrade (ho ancora un po' di paura perché le autostrade sono sconosciute, ti portano verso luoghi sconosciuti, non sono le solite strade a cui sono abituata).
Io ho bisogno di qualcuno che mi prenda per mano come i bambini per fare le cose, poi magari imparo per conto mio, ma prima una persona deve guidarmi, starmi dietro, assicurarsi che io riesca a terminare il mio compito. I miei sono penosi in questo, lo sono sempre stati, quindi li evito come la peste.. anche perché vogliono che io faccia una determinata cosa che magari neppure voglio fare e pure nel modo che vogliono loro. Ciò che loro vogliono è sempre stato anteposto a ciò che voglio io e sempre così sarà. Per questo credo di soffrire di un forte disturbo di identità.
Come faro un giorno a fare cose tipo la dichiarazione dei redditi? Impossibile. Per questo a volte penso che vivrei meglio in coppia che sola perché penso che se non riesco a fare una cosa l'altro può insegnarmela oppure se l'altra persona non riesce a fare una cosa io posso insegnarla io a lui o farla al posto suo. Però non saprei... magari se ce la facessi da sola, sarebbe anche più soddisfacente.
Non uscirò mai da questa situazione... è l'inferno. Sono in mezzo a un fuoco che mi sta lentamente bruciando viva.
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Quanto ti capisco 😞
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20-01-2022, 18:05
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: A casa mia
Messaggi: 838
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Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
La fobia dell'essere un peso e un disturbo per gli altri (forse perchè ho sempre pensato che mia madre mi abbia scaricata a mia nonna perchè per lei ero un peso), però negli ultimi tempi mi sta un pò passando, in questo mi ha aiutato il riconoscere il mio lato aggressivo, che prima reprimevo del tutto, la rabbia che prima avevo dentro, inizialmente la esprimevo in modo molto rozzo e cavernicolo, poi ho imparato a gestirla in modo più assertivo. Se prima avevo paura anche solo a chiedere un'informazione ad un impiegato di un ufficio (che in teoria è li proprio per questo) per paura di tediarlo, ora non più, ora penso invece di avere il pieno diritto ti tediare il prossimo se devo far valere una mia necessità o un mio interesse, anche con vigorosa insistenza e un pizzico di tirannia, ed ho notato che le persone mi portano molto più rispetto da quando mi sento in questo stato d'animo, prima mi trattavano come lurida monnezza (certo in questo mi aiutato anche il fatto che adesso sono una donna e non più una ragazzina, e sono in un'età in cui mi sento molto milfona mistress, se c'è un impiegato ventenne me lo mangio a colazione mentre prima lo percepivo come un mio coetaneo e mi metteva ansia, le persone più adulte di me mi mettono ancora un pò soggezione ma non più come prima) .
Ovviamente la mia natura rimane molto timida quindi ho ancora paura di disturbare le persone (se devo far valere un mio diritto non ho più paura ma ho paura di contattare ad esempio per chiedere di uscire o cose del genere, perchè quello non è un mio diritto).
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Adoro le milf misstress
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21-01-2022, 10:54
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#16
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Quote:
. Dopo alcuni anni poi mi sono trasferito in un altro paese di almeno una quindicina di chilometri e qualche cosa è un po' cambiata riesco ad uscire più liberamente anche se molti luoghi di socialità li evito se possibile o ci vado se proprio sono costretto, ma dove stavo prima non ci torno più ormai.
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Io vivo sempre nel mio paese (15000 abitanti) ora quando ho l'opportunità esco.
Quando esco quelli della.mia età sono pochi pochi. Questo per me è un grande rimorso. La vita di provincia mi piace, e soprattutto mi sarebbe piaciuto vivere la gioventù di provincia l'età dai 18 ai 30
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21-01-2022, 11:01
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,887
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Mi spaventano le novità come è stato già scritto da un altro utente, non comprendo bene come interagire con le persone e creare legami, non sopporto le critiche e i giudizi negativi su di me, principalmente questo. In realtà anche i giudizi positivi mi infastidiscono, non so perché. Comunque sto iniziando a pensare di avere anche tratti della personalità schizoide.
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24-01-2022, 15:49
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Io vivo sempre nel mio paese (15000 abitanti) ora quando ho l'opportunità esco.
Quando esco quelli della.mia età sono pochi pochi. Questo per me è un grande rimorso. La vita di provincia mi piace, e soprattutto mi sarebbe piaciuto vivere la gioventù di provincia l'età dai 18 ai 30
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Sarebbe piaciuto molto anche a me, purtroppo in passato non avevo quasi nessuna voglia ed ero nel pieno della mia fobia sociale, ho iniziato ad aggiustare qualcosa quando ormai forse era tardi avendo chiuso ogni rapporto con le persone del passato che avevo conosciuto ai tempi scolastici.
Alcuni hanno poi anche cambiato addirittura regione per motivi di lavoro, ogni tanto esco dalla mia zona per fare un giretto in provincia, ma da solo purtroppo non riesco a fare granché oltre che mi deprime, mi annoio anche.
Però meglio di niente quando ho voglia di cambiare aria per uscire dalla solita monotonia dove vivo, mi concedo con la scusa di comprare qualche capo di abbigliamento o roba di tecnologia, mi sposto fuori città.
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