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Vecchio 22-05-2018, 17:02   #1
Avanzato
L'avatar di Aliquis
 

Mi chiedo una cosa, ora che sto cercando lavoro;
una cosa su cui tempo fa aprì un thread anche
un'utentessa, credo fosse mezzastella, alla cui discussione
partecipai.
Vale a dire, mentire sul proprio titolo di studio. Anche se, preciso
subito, tecnicamente non sarebbe una menzogna.

Non dico di mentire sul curriculum. Nè su quello che si dice a voce in un colloquio. Ma su altro. Mi spiegherò meglio, e preciso che intervengo qui, usando questo forum, perchè, essendo solo, non so con chi consigliarmi.

Per chiedere consiglio, è necessario che riassumi la mia biografia.

Ho lasciato la scuola nel 1982, a 16 anni, per problemi che io oggi attribuisco
alla dislessia o comunque a qualcosa di simile; da tale problema si è originata
probabilmente la mia fobia sociale.

Dal 1984 al 1988 ho lavorato in una fabbrica tessile nel ramo filatura cardata.
La ditta entrò in crisi; tra il 1988 e il 1990 sono stato operaio edile.

Nel 1991 ho acquistato un negozio perchè mi attirava il settore. L'ho diretto fino ad oggi. Ho fatto dei corsi inerenti a questo lavoro; ma, soprattutto, ho lavorato molto. Non avevo però soldi quando ho comprato il negozio. Il debito fatto per acquistarlo fu notevole. E il tipo di negozio, libri più cartoleria, non prevede grossi margini di guadagno. Quando siamo stati sfrattati di casa e ne abbiamo comprata un'altra, il mutuo si è assommato agli altri debiti. Finito in sofferenza già nel 2005.
Nel frattempo, ho fatto in collaborazione un lavoro di propaganda di libri di testo nelle scuole. Ho fornito i libri alle altre librerie della provincia, facendo da grossista (con margini irrisori, ma tanto lavoro). Ho triplicato il numero dei clienti. Ma non è stato sufficiente per uscire dalla sofferenza; con i libri non si guadagna (magari ci ho guadagnato in cultura....)

Ovviamente la crisi successiva al 2008 ha peggiorato le cose.
Nel 2005 avrei potuto vendere l'attività, visto che era in espansione; io sarei potuto restare nella seconda unità locale ricavata nell'immobile dell'abitazione, dove consegnavamo i libri ai librai, e poi magari cercare anche altre attività visto che all'epoca era possibile. Ma a me dispiaceva lasciare il negozio...
Si, quello fu un errore.

Nel 2012, l'emotività, dovuta anche alla condizione fobica, mi ha spinto a traslocare l'attività in un ambiente più grande e in una zona ritenuta di maggiore passaggio. Non è andata bene e ho fatto un ulteriore trasloco, per forza, nel fondo di nostra proprietà menzionato sopra. Qui non pago affitto. Ma il volume di affari si è ridotto ulteriormente.

Ovviamente mi sono messo a cercare lavoro. Per ora l'ho fatto soltanto online oppure, di persona, soltanto nelle agenzie per il lavoro; magari l'ho detto ad alcuni conoscenti del mio ambiente di lavoro.

Non mi sono ancora presentato di persona nelle aziende in cui penso di andare. O vado dai grossisti di cancelleria, o vado nelle fabbriche tessili. E' ancora attiva la fabbrica dove imparai il mestiere nel 1983-84; di recente ha assunto qualcuno. Potrei andare dal titolare, che conosciamo, per chiedergli se sa qualcosa. Ho due parenti che lavorano in due altre fabbriche; ma per ora sono prudente perchè la mia attività è ancora aperta e uno di questi parenti è cliente mio. Forse mi conviene prima provare nelle aziende del mio settore attuale; poi in quello vecchio. Secondo il dirigente di una agenzia per il lavoro in cui sono stato per me è più facile rientrare nel vecchio lavoro che in quello nuovo. Tuttavia, potrei provare lo stesso, secondo voi, da un grossista di cancelleria, quando vado a rifornirmi, a propormi? E poi andare nella fabbrica in cui ho lavorato per la prima volta.....

E veniamo all'altra questione. Sui siti online delle agenzie interinali, dobbiamo scrivere i nostri dati. Ovviamente, non ho problemi nel settore esperienze di lavoro. Nel modulo titolo di studio non ho altra scelta, dal menu a tendina, che scrivere licenza media inferiore. Non mi piace la parola inferiore. Nel curriculum che ho scritto io, e che allego in questi siti, le esperienze professionali vengono prima del titolo di studio. Lì sono più evidenti questi ultimi. Ciò ovviamente costituisce un dato che non posso modificare. Tuttavia, certi automatismi sono troppo semplificatori a mio avviso. Soprattutto riguardo al settore in cui lavoro da 28 anni.

Mi spiego meglio. Anche da un punto di vista legale, due anni di lavoro nel commercio corrispondono ad una qualifica professionale. Infatti per qualificarsi come agente e rappresentante di commercio, che costituisce una professione vera e propria, due anni di esperienza commerciale, anche solo come dipendente (purchè di livello medio-alto) sono validi come un diploma commerciale rilasciato da una scuola superiore e addirittura come una laurea in discipline giuridiche e commerciali. Giuridicamente potrei iscrivermi all' Albo; non l'ho fatto per il notevole costo dei diritti di segreteria alla Camera di Commercio, costo che è uguale per chiuneque abbia i requisiti.

Per cui, visto che l'esperienza commerciale equivale, a questo fine, come un diploma, addirittura come una laurea, e che la mia esperienza non è di due anni, ma di ventotto, non come dipendente, ma come titolare; e non riferita a una sola funzione, ma a diverse (dettagliante, grossista, anche una forma ufficiosa di rappresentanza) tecnicamente io non mentirei a scrivere nell'apposito spazio che ho un diploma superiore di tipo commerciale; tanto poi la verità sarebbe riportata in maniera più giusta nel curriculum allegato.
Sarebbe giusto, o no?
Vecchio 22-05-2018, 19:28   #2
Esperto
L'avatar di Gio.solo
 

essendo ancora titolare in attività io non chiederei direttamente ai grossisti a meno che te non sia in ottimi rapporti perchè poi le voci girano, non sono nel settore ma non vorrei che si smuovessero troppe acque al tuo posto e come appunto tu dici, nulla è sicuro. Sei un titolare da 28 anni quindi devi partire dal fatto che non devi elemosinare perchè professionalmente non hai nulla da invidiare a nessuno, tu devi parlare direttamente faccia a faccia con i titolari delle aziende, i parenti? se è l'ultima spiaggia è d'obbligo altrimenti devi avere estrema fiducia in loro.

Non sono esperto sull'esperienza commerciale a livello legale ma dire che hai il diploma non credo ti possa portare guai, insomma, chi te lo chiede? inoltre tutti danno per scontato che tutti lo abbiano e quindi zero sospetti, la laurea invece io non lo farei perchè non è tanto il fatto che un azienda te la possa chiedere (non con 28 anni di esperienza) inoltre anche vogliano ascoltare la tua tu potresti dimostrare alle aziende quali normative sono dalla tua? e poi sei in un posto dove la gente ti conosce ed è cresciuta con te (credo) e se qualcuno ti vuole far del male ci metterebbe un attimo, basterebbe una telefonata. Fermati al diploma perchè tanto non stiamo parlando di lavorare come medici o ingenieri.

Ultima modifica di Gio.solo; 22-05-2018 a 19:30.
Vecchio 22-05-2018, 20:13   #3
Avanzato
L'avatar di Blackhoney
 

non ho idea personalmente di come funzionino e di quanto contino i cv in quei settori, cioè nel mio settore guardano solo quanta esperienza hai e dove, i titoli di studio li sorvolano alla grande..
Secondo me se scrivi anche solo "licenza media" omettendo sup/inf va bene uguale, con 28 anni d'esperienza..Onestamente ti invidio perchè hai fatto un botto di cose e ignorante da come scrivi non sembri... Fossi un datore riconoscerei la tua validità a livello di persona, uno può pure non continuare la scuola per tanti motivi/incidenti diversi nella vita.
Per come muoverti non sono in grado di darti buoni pareri/consigli, c'ho troppa poca esperienza nel lavoro e nel fare scelte giuste
Vecchio 22-05-2018, 23:03   #4
Intermedio
L'avatar di pollyjean
 

Puoi mettere anche il diploma ché tanto non te lo chiedono. In ogni caso, vista l'esperienza che hai, passerebbe in secondo piano. Aggiungi più dettagli possibili - utili - all'esperienza lavorativa.
In bocca al lupo.
Vecchio 23-05-2018, 08:34   #5
Avanzato
L'avatar di Aliquis
 

Grazie per i consigli.
Vedo che qualcuno mi dice di mettere
il diploma. Questo riguarda i menu a tendina,
che sono molto rigidi. Potrei comunque, ma
il mio problema è che sono molto preciso e
rispettoso delle regole, come anche i miei
clienti (sono effettivamente conosciuto) mi
riconoscono; forse ciò fa parte della mia natura
asperger.
Per quanto riguarda il curriculum vero e proprio, scrivere
dati falsi è illegale.
Magari negli ultimi mesi ho potuto aggiungere in esso che ho
pubblicato un libro.
Dopo i vostri interventi mi sento comunque più incoraggiato.
Non avevo intenzione, per esempio, di propormi ai distributori
all'ingrosso di libri; ma perchè no, dato che devo andare da loro
a ritirare il mio libro?
La verità fondamentale, comunque, è che la crisi morde duro in questo
settore, come in altri del resto. 15 anni fa era diverso.

Dite che ho fatto un botto di cose.
Ma c'è una cosa che non ho fatto.
Non mi sono mai relazionato con nessuno.
Nel mio passato c'è solo lavoro.
Questo ha inciso anche sul resto della mia situazione.

Si, la solitudine è devastante più di quanto si possa immaginare; del resto
se sono in questo forum è per questo.

Ho resistito lo stesso fino ad ora; del doman non c'è certezza.
Vecchio 23-05-2018, 09:14   #6
Banned
 

Guarda che spesso è più facile trovare lavoro con un titolo di studio inferiore

Molti datori preferisco che tu non abbia ambizioni e lavori sodo per tenerti stretto il posto che ti danno

Caratteristiche che anche se a te sembra di sminuirti sono quelle che in qualche modo devi mettere in mostra
Vecchio 25-05-2018, 12:25   #7
Avanzato
L'avatar di Aliquis
 

Maca, in effetti io ho sempre lavorato sodo ovunque abbia lavorato.
Ma non mi considero, mai mi sono considearato inferiore. Nemmeno superiore.

Ieri, per la prima volta, ho lasciato il curriculum da un fornitore che mi conosce bene. Lo hanno preso; non sono ottimista che credo che ci dovessi provare.
Soltanto, mi è rimasto un certo senso di fastidio perchè non mi va che qualcuno legga la mia biografia, che sappia le mie cose.

Nell' altro posto, una distribuzione di libri, mi hanno detto subito che hanno appena licenziato delle persone...quindi non gliel'ho nemmeno lasciato. Meglio,
così non violano la mia privacy; ho ritirato lì le copie del mio libro di cui farò la presentazione a breve. "Si compra i suoi libri" mi ha detto la cassiera. Cassiera sola e in difficoltà in un magazzino immenso, pieno di libri ma vuoto di persone....così va il mondo.

Si, tornare al vecchio lavoro di 30 anni fa sarà l'extrema ratio; ci penserò dopo la presentazione del libro.

Ma c'è un'altra cosa che mi cruccia. Vorrei scrivere un secondo libro. A tal fine, devo documentarmi. Ma questo stress, questa tensione, le preoccupazioni, me lo impediscono. Sento che se avessi potuto "staccare", avere almeno un pochino di vacanza e di relax, mi sarei già messo all'opera.
Ma non ho potuto.
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