Ciao a tutti, mi ero iscritto in questo forum un anno fa, e dopo solo qualche messaggio non tornai più, forse perché mi sentivo abbastanza meglio.
Però da un paio di giorni mi sto sentendo tremendamente male.
Sia perché sono in fissa con un mio amico (io sono bi), con cui ho chance zero, sia perché etero, o presunto tale, sia perché di ben altro livello rispetto me. E poi tanto per migliorare la situazione ieri un mio amico scherzando ha fatto dei commenti sul mio aspetto fisico. Niente di particolare pesante o che non sapessi, però mi sono sentito dare una martellata nello stomaco, ho capito che tutti quelli che mi vedono la pensano come lui e che quindi faccio schifo, mi sento ridicolo ora, e ho abbastanza paura di andare davanti lo specchio per vedermi.
Non ce la faccio più a stare così, ormai il mio terrore principale è quello di sentirmi dire qualcosa di sgradevole su di me, perché so che poi quei commenti mi ossessioneranno, e non so proprio come riuscire a superare la situazione. Quando mi succede la cosa passo le giornate con quasi le lacrime agli occhi, anche se da fuori nessuno si accorge come mi sento.
Sto anche cercando di capire perché sono così, sono il figlio più piccolo, a differenza di quello che si può pensare però non il più coccolato. I miei genitori non mi hanno mai fatto mancare niente e non mi hanno mai trattato male, però gli ho sempre sentiti un po' distanti e disinteressati alle mie cose, ho avuto una ottima carriera scolastica (fino a qualche anno fa), ma la cosa sembrava dovuta e invece che sentirmi gratificato mi dovevo giustificare sul perché avevo amici che prendevano di più. Forse sono sempre stato più debole degli altri, e avrei avuto bisogno di più attenzioni, e mi riconosco questo, però non riesco a pensare che non sia questo il motivo. Inoltre con mio padre il rapporto è praticamente nullo, abbiamo cominciato a parlare un po' solo da qualche anno, più perché sono io a cercare il dialogo. Non è un cattivo padre, però forse per carattere o educazione sua non mi ha mai dato tante attenzioni. Mai si è interessato di quello che facessi, di come lo facessi, di chi fosserò i miei amici o cose del genere, ho il sospetto che non sappia di preciso neanche cosa stia studiando all'università. Entrambi poi hanno un disinteresse quasi totale per la mia vita sociale, l'unica cosa che ogni tanto mi chiede mia mamma è se ho una fidanzata, ovviamente non sa che sono bi (e a casa la cosa verrebbe accettata come se fosse una tragedia), ma perché il suo interesse è solo inquadrare i figli secondo il suo schema marito+moglie+figli, lavoro fisso e mutuo per una casa comprata a pochi km.
E' forse per questo che sto capendo che il mio disagio a stare con gli altri è perché cerco negli altri quello che mi è mancato fino ad ora, sentendomi più che altro male quando mi vedo invece come un ombra nel gruppo, una controfigura che oggi c'è e domani potrebbe non esserci, senza farsi rimpiangere troppo. Una specie di attore co-protagonista della mia stessa vita.
La mia mente coltiva sogni megalomani costantemente, come se per essere accettato e riscattarmi da una vita da schifo e di giudizi negativi debba fare cose eclatanti che mi rendano venerato, mi sento poi morire quando mi accorgo quanto deviati siano questi pensieri e quanto pena faccia invece la mia vita, e basso sia il rispetto che gli altri provano per me.
Sono sconsolato perché so che non esistono cure, non penso ci sia un farmaco della felicità...
Ma scrivo perché ho sia il bisogno di sfogarmi che quello di trovare qualcuno nella mia stessa situazione, che magari abbia trovato come superare questa situazione. Penso che siamo tutti nella stessa barca qui, ma spero che ci sia qualcuno messo meglio che sappia ben consigliare..
PS: Mi scuso per il papiro enorme