Noriko

Per quel che riguarda lo psicologo cognitivo comportamentale la penso un po' come te ma ci sono tecniche specifiche che arginerebbero il problema, per quanto è possibile, non le scarterei a priori.

L'ideale sarebbe avere più figure professionali che si completano. Lo psicologo dinamico, quello cognitivo e per finire lo psichiatra.

Weltschmerz

Eh ci sta...o anche uno psicologo più preparato (non oso pensare quanto costi un team)
Da una parte razionalmente non escludo che possa servire una terapia comportamentale (mi pare che ci siano degli studi che provano che funziona, no?).
Dall'altra emotivamente ho una repulsione incredibile per i "compiti e gli esercizi da fare a casa".

Questo perché so cosa dovrei fare, il problema è che sto male quando le faccio, è un po' come suggerire ad una persona traumatizzata:-"Mannò continua a ripassarci sopra però pensando ad altro"...

Proprio non so come possa funzionare per gli altri, le "cose da fare" mi farebbero incavolare e deprimere contemporaneamente.

sato

io vorrei andare, ma la sola idea di andare dal mio medico per farmi scrivere l'aspettativa mi frena...

oltre al csm ci sarebbe anche l'ospedale...

cancellato16336

Sì, dovrei informarmi anche io per la comportamentale (dicono che sia la piu efficace) al csm del mio paese, ma continuo a rimandare.

Noriko

In caso di ossessioni le tecniche usate dai cognitivisti sono ad esempio: imporsi di non pensare o non fare rituali almeno per 3 minuti durante la giornata poi si possono riprendere "i rimugini".
Sembra facile non pensare per 3 minuti, ma è faticosissimo per chi soffre di d.o.c e alcune volte non si riesce. Poi via via i tempi di pausa si allungano.

Il terapeuta non è visto come un confidente ma come istruttore di tecniche .. un po' come a scuola dove si impara, il paziente diventa attivo e partecipante.

OtherWorld

Com'è andata alla fine? Ci sei andato?

Ho letto questa discussione sorprendendomi di aver risposto, wow, 9 maggio 2016... ce ne ho messo di tempo solo per decidermi.

Il 26 Gennaio di quest'anno sono andato a richiedere l'impegnativo al medico di famiglia, il quale come al solito non c'era e quindi mi è stata prescritta la ricetta senza nemmeno guardarlo in faccia . Ho dovuto scegliere fra psicologo e psichiatra, scelto il secondo. In questo lasso di tempo sono peggiorato parecchio, non faccio più niente nemmeno a casa e sento come se stessi sprofondando tutto il tempo in un mare di solitudine e incomprensione senza via d'uscita.


Oggi ho chiamato il CSM e mi hanno detto di andare qualsiasi giorno dalle 15 alle 18.30 per prenotare. Soltanto che la prenotazione comprenderà anche una specie di "Test d'accettazione/ingresso" cui non ho ben capito cosa sia. Se ho capito bene un questionario da compilare (?). È soltanto la prenotazione e ho un ansia alle stelle, sento che se qualsiasi cosa andasse male, come scrivesti tu, potrebbe essere la mia botta finale. Ho paura di trovare un atteggiamento svogliato/disinteressato che davanti una situazione come la mia potrebbe reagire male.

Per il resto, se ne parlerà alla visita psichiatrica: non so se troverò qualcosa come il centro diurno di Headache, una buona psichiatra - a quanto ho capito sono due entrambe donne - o uno spaccino disinteressato. Spero a te sia andata bene

OtherWorld

L'ho letta proprio qualche ora fa, ho provato varie sensazioni leggendo il tuo testo. A volte mi sono sentito finalmente a contatto con degli esseri viventi e a volte a disagio perché probabilmente tra quelli sarei il tipo che sta in silenzio ad osservare. Nonostante ciò come scrivesti tu, niente pregiudizi e avrei accettato qualsiasi cosa.

Per il test d'ingresso non so, cioè a quanto ho capito non è qualcosa che serve a RIFIUTARTI, ma forse per farsi un'idea generale su di te. Non ne capisco comunque il senso, il centro ha 2 psichiatri e 2 psicologhe, non un equipe infinita con la possibilità di scegliere il professionista più adatto a me da un test ... spero solo non vogliano schedarmi o simili

E grazie