celebrare le feste... - Pagina 3

IO&EVELYN · 22-10-2020, 10:08

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Originariamente inviata da eely

Cosa fai di solito?

A capodanno sto con mia nonna a fare il cenone, ma da quest'anno non più perché ho chiuso con quell'animale di mio zio (lui vive fisso li da mia nonna essendo in carrozzina da quando aveva 18 anni, adesso ne ha 49.)

E quindi quest'anno Natale e capodanno saranno solo lacrime.

Black_Hole_Sun · 22-10-2020, 10:12

Il capodanno scorso l'ho passato a casa di un amico con due coppie, un amico sfigato e la sorella ancora più sfigata di un'altra amica con il fidanzato che era in cinta di due mesi. In tutto avrò pronunciato 5 o 6 parole in un lasso di tempo tra le 21 e l'1:00. Quest'anno queste stesse persone mi rinnoveranno l'invito, la prospettiva per me sarebbe di pronunciate dalle 0 alle 2 parole in tutta la serata, per cui declinerò rispettosamente l'invito.

Delta80 · 22-10-2020, 15:56

Fino ai 26-27 anni facevo dei giri in macchina a capodanno in solitudine , poi mi fermavo in qualche luogo dove vedevo i fuochi d’artificio, a volte poi mi addormentavo e poi tornavo a casa , poi da allora invece sono sempre rimasto solo in casa a capodanno, mi ricordo la tristezza delle strade vuote perché tutti erano in compagnia e si stavano divertendo, era una realtà molto cruda per me onestamente, invece stare soli in casa è meglio perché riesco a non pensare che sono solo a capodanno , a parte quando partono i botti e i fuochi , ma spesso ascolto qualcosa con le cuffie per non sentire , lo so è abbastanza triste

Servo di Yahweh · 22-10-2020, 17:15

Io i capodanni passati li facevo sempre in compagnia, quando ero fidanzato tutto era diverso. Ora invece che sono single e senza amici, la solitudine mi fa da compagnia.

cancellato21736 · 22-10-2020, 22:10

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Originariamente inviata da eely

"Si, queste sono le solite frasi di circostanza che ti senti dire da tutti gli psicologi durante le prime due sedute.
Ormai ne ho abbastanza"
purtroppo nessuno puo' arrivare e fare una magia per farti diventare da infelice a felice, sei te che scegli di andare nella direzione della felicita' o della tristezza, come? se alimenti il tuo cervello con pensieri negativi di certo non sarai felice , chiediti se per caso ti sei messo degli obiettivi troppo grandi che non sono tuoi e che non riesci a raggiungere, la gioia sta nelle piccole e semplici cose,come il cibo per esempio, devi partire dal basso per costruire piano piano il tuo benessere, sicuramente sei molto giu' pero' devi volerlo te, noi possiamo dire quello che vogliamo sei te che decidi di fare/ non fare cose per farti stare bene.
La vita non e' facile e' una solita frase banale che dicono tutti? forse. Io intenedevo soltanto che non c'e' tempo per piangersi addosso, la vita e' davvero difficile e forse e' questo il bello, te lo sei mai chiesto? cioe' la lotta per la sopravvivenza con tutti i suoi alti e bassi aiuta a crescere come persone, il nostro obiettivo e' la crescita personale e il miglioramento.

Posso suicidarmi? si posso farlo, ma scelgo di non farlo perche' tanto la vita e' breve e visto che sono qui rimango e cerco di aiutare me stesso piu' che posso, mi prendo cura di me stesso e mi amo, gli altri non possono farlo all'inifinito. In piu' gli altri mi amano e non voglio farli soffrire, anch'io amo loro. Non sono piu' il bambino viziato di una volta, non ho tempo per esserlo, il tempo scorre.
Puoi fare tantissime cose se lo vuoi davvero, ma le devi fare per te, e' banale si, ma sei l'unico che puo' decidere di stare bene o male. Gli altri sono li per te ma non possono fare il lavoro al posto tuo.

Guarda, per cose del genere è stato aperto un thread apposito chiamato "Frasi motivazionali di dubbia efficacia" che è molto più adatto.

Quote:

Secondo me te sei sempre stato un bambino, ora adulto passivo, gli altri hanno fatto le cose per te e te hai ricevuto passivamente cio' che ti davano, questo ti ha dato un senso di inutilita' mischiato a dei pensieri disfunzionali (voglio questo ma non lo posso ottenere e sto male, non valgo niente ecc), cio' ti ha portato a un atteggiamento evitante e infine alla depressione. Sei come un leone cresciuto nello zoo che non sa come sopravvivere alla giungla.

Secondo me dovresti dire cosi a te stesso: ora smetto di essere il ragazzo che vuole ottenere cio' che desidera a tutti i costi e se non riesce ad ottenerlo si dispera come un bambino che vuole la cioccolata e la mamma non gliela compra.

Sei totalmente fuori strada.
Non sono arrivato a questo punto perché ero un bambino viziato che ha sempre avuto la pappa pronta e frignava quando non otteneva subito ciò che voleva.
Ricordo che ora c'è una regola che prevede l'intervento dei moderatori in caso di "diagnosi a distanza", fuorvianti e senza senso.
Non conosci né me né i miei disturbi, le mie patologie, le diagnosi che mi sono state fatte e i percorsi e terapie che ho affrontato in questi anni.
Non credo neanche che tu abbia le competenze cliniche per farlo.

Pensi che non abbia provato ad uscire da tutto questo?

Quote:

Secondo me devi prendere consapevolezza del fatto che ci sono davvero cose peggiori nel mondo e tante cose davvero brutte succedono e cosi ti renderai conto che forse, quasi quasi sei fortunato ad avere cio' che hai.
Esistono i barboni che non hanno una casa e ora arriva l'inverno e soffriranno il freddo, e' una cosa banale avere un letto, per te, ma per loro no, e' il loro sogno.

A questo ti ha già risposto Black_Hole_Sun:
"non aiuta con la depressione, anzi può essere deleterio e scatenare sensi di colpa in una mente già turbata. Non c'è discorso che possa aiutare, solo atti concreti tipo cercare di coinvolgere la persona in attività individuali o di gruppo non troppo impegnative, le parole se le porta il vento. Non è che se penso a un senzatetto che dorme per strada sotto la neve mi sento sollevato perché almeno ho un tetto sopra la testa, purtroppo non funziona così."

Ed è proprio quello che succede a me, e cioè aumentano i sensi di colpa, il senso di vuoto ed inutilità, il senso di inettitudine, i pensieri suicidi.
Attualmente sono ricoverato in una struttura psichiatrica ma fuori da qui...la vita da barbone è più vicina a me di quanto pensi perché non ho più prospettive per il futuro.

Magari fosse così facile come la descrivi tu a parole.

Anche dopo aver letto e scritto tutto ciò sono costretto a prendere un bel 5mg o più (a volte non basta una somministrazione) di xanax per calmare l'ansia e i pensieri.

eely · 23-10-2020, 00:32

Quote:

Originariamente inviata da Noradenalin

Guarda, per cose del genere è stato aperto un thread apposito chiamato "Frasi motivazionali di dubbia efficacia" che è molto più adatto.

Sei totalmente fuori strada.
Non sono arrivato a questo punto perché ero un bambino viziato che ha sempre avuto la pappa pronta e frignava quando non otteneva subito ciò che voleva.
Ricordo che ora c'è una regola che prevede l'intervento dei moderatori in caso di "diagnosi a distanza", fuorvianti e senza senso.
Non conosci né me né i miei disturbi, le mie patologie, le diagnosi che mi sono state fatte e i percorsi e terapie che ho affrontato in questi anni.
Non credo neanche che tu abbia le competenze cliniche per farlo.

Pensi che non abbia provato ad uscire da tutto questo?

A questo ti ha già risposto Black_Hole_Sun:
"non aiuta con la depressione, anzi può essere deleterio e scatenare sensi di colpa in una mente già turbata. Non c'è discorso che possa aiutare, solo atti concreti tipo cercare di coinvolgere la persona in attività individuali o di gruppo non troppo impegnative, le parole se le porta il vento. Non è che se penso a un senzatetto che dorme per strada sotto la neve mi sento sollevato perché almeno ho un tetto sopra la testa, purtroppo non funziona così."

Ed è proprio quello che succede a me, e cioè aumentano i sensi di colpa, il senso di vuoto ed inutilità, il senso di inettitudine, i pensieri suicidi.
Attualmente sono ricoverato in una struttura psichiatrica ma fuori da qui...la vita da barbone è più vicina a me di quanto pensi perché non ho più prospettive per il futuro.

Magari fosse così facile come la descrivi tu a parole.

Anche dopo aver letto e scritto tutto ciò sono costretto a prendere un bel 5mg o più (a volte non basta una somministrazione) di xanax per calmare l'ansia e i pensieri.

Ti chiedo scusa, non volevo farti arrabbiare ne offendere, volevo aiutarti, dandoti dei consigli
. Quel esempio del barbone te l'ho fatto perche' con me funziona, non sono felice che io ho determinate cose e gli altri no, ma mi aiuta ad apprezzare di piu' le cose semplici.
So che stai male e mi dispiace, se le mie parole non ti hanno aiutato e ti hanno fatto arrabbiare lascia stare.

Jeminia · 23-10-2020, 09:17

Ormai sono 10 anni che non festeggio più le feste.
Trovo senza senso festeggiare la fine dell'anno augurandosi che il prossimo anno sia migliore ma alla fine non si fà una mazza per renderlo migliore ed altre cavolate simili.
Riguardo al Natale ormai e palese che lo spirito natalizio sia svanito e che il consumismo si sia radicato nella mente malata di chi lo festeggia,con le loro cavolate prese sui vari siti ecommerce.
Per non parlare del fatto che su 365 dell'anno probabilmente nessuno si caga poi arrivano le feste ed tutti riuniti a festeggiare le festività.
Riassumendo tutto per me le festività sono solo un'ipocrisia.

eely · 23-10-2020, 16:19

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Originariamente inviata da Jeminia

Ormai sono 10 anni che non festeggio più le feste.
Trovo senza senso festeggiare la fine dell'anno augurandosi che il prossimo anno sia migliore ma alla fine non si fà una mazza per renderlo migliore ed altre cavolate simili.
Riguardo al Natale ormai e palese che lo spirito natalizio sia svanito e che il consumismo si sia radicato nella mente malata di chi lo festeggia,con le loro cavolate prese sui vari siti ecommerce.
Per non parlare del fatto che su 365 dell'anno probabilmente nessuno si caga poi arrivano le feste ed tutti riuniti a festeggiare le festività.
Riassumendo tutto per me le festività sono solo un'ipocrisia.

Sicuramente hai ragione, non c'è più nulla di puro nel festeggiare le festività, però è rimasto il lato legato al divertimento, allo stare insieme e a tutta quella pressione sociale che sento enormemente sulle spalle, quella vocina che dice :"devi festeggiare con altre persone, se no sei una sfigata" , poi se sto in camera mia a non fare niente e incontro qualcuno il giorno dopo che che mi chiede :"come hai passato il capodanno?" , sento un disagio infinito....per voi non è così?

Delta80 · 23-10-2020, 16:23

Io in generale riesco a dire alla domanda se sono uscito che in realtà sono stato a casa , ma quando al lavoro mi chiedono del capodanno non riesco a dire che ero a casa da solo e mi imbarazzo, dunque dico almeno che ero in piazza con dei conoscenti , essere soli a capodanno lo ritengo una sconfitta grande

eely · 23-10-2020, 16:42

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Originariamente inviata da Delta80

Io in generale riesco a dire alla domanda se sono uscito che in realtà sono stato a casa , ma quando al lavoro mi chiedono del capodanno non riesco a dire che ero a casa da solo e mi imbarazzo, dunque dico almeno che ero in piazza con dei conoscenti , essere soli a capodanno lo ritengo una sconfitta grande

Si infatti, al lavoro per non essere considerati strani meglio mentire....

eely · 23-10-2020, 16:49

Poi, ragazzi, il non avere degli amici con cui uscire limita tantissimo, non si ha la possibilità di crescere è questa la dura verità, si rimane indietro, perché non si ha la possibilità di fare quelle esperienze che fanno imparare le cose.
Poi se capita di andare occasionalmente di andare in un ristorante ecc si fanno anche delle belle e grosse figure di merda perché non si sa come comportarsi, se uno è sensibile si isola dopo l'evento drammatico e si crea un circolo vizioso che fa schifo (uno non va da nessuna parte, non impara niente, poi esce occasionalmente fa delle figuracce che ritiene catastrofiche e poi si isola poi si sente solo e via dicendo, bisogna rompere sto cazzo di circolo vizioso).
Poi quando arrivano le feste questa sensazione di inadeguatezza raddoppia.... Che schifo...

Black_Hole_Sun · 23-10-2020, 16:50

No perché ho sempre fatto qualcosa a Capodanno. Il più delle volte ho rimpianto di non essere stato a casa, negli ultimi anni sempre.

Ma questo è l'anno buono, pandemia più vita sociale 0. Ci sono tutti i presupposti.

Black_Hole_Sun · 23-10-2020, 17:01

Quote:

Originariamente inviata da eely

Poi, ragazzi, il non avere degli amici con cui uscire limita tantissimo, non si ha la possibilità di crescere è questa la dura verità, si rimane indietro, perché non si ha la possibilità di fare quelle esperienze che fanno imparare le cose.
Poi se capita di andare occasionalmente di andare in un ristorante ecc si fanno anche delle belle e grosse figure di merda perché non si sa come comportarsi, se uno è sensibile si isola dopo l'evento drammatico e si crea un circolo vizioso che fa schifo (uno non va da nessuna parte, non impara niente, poi esce occasionalmente fa delle figuracce che ritiene catastrofiche e poi si isola poi si sente solo e via dicendo, bisogna rompere sto cazzo di circolo vizioso).
Poi quando arrivano le feste questa sensazione di inadeguatezza raddoppia.... Che schifo...

Però anche fossilizzarsi sempre con la stessa compagnia è un circolo vizioso. Uscire sempre con le stesse persone, fare sempre le stesse cose non fa crescere ugualmente. Avere amici non è la chiave di tutto, bisogna essere aperti a nuove esperienze e non adagiarsi sulle abitudini che siano in solitario o in compagnia. E questa è una cosa dipende da noi ma anche dalle compagnie che frequentiamo.

Delta80 · 23-10-2020, 17:05

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Originariamente inviata da eely

Si infatti, al lavoro per non essere considerati strani meglio mentire....

Si racconto giusto che sono uscito , non mi piace raccontare bugie onestamente, non lo faccio mai , ma in questa situazione non mi va certo di dire che sto in casa a capodanno praticamente da sempre , l’ultima volta che ero in compagnia avrò avuto 17-18 anni 😔

Clover · 23-10-2020, 17:56

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Originariamente inviata da eely

"Si, queste sono le solite frasi di circostanza che ti senti dire da tutti gli psicologi durante le prime due sedute.
Ormai ne ho abbastanza"
purtroppo nessuno puo' arrivare e fare una magia per farti diventare da infelice a felice, sei te che scegli di andare nella direzione della felicita' o della tristezza, come? se alimenti il tuo cervello con pensieri negativi di certo non sarai felice , chiediti se per caso ti sei messo degli obiettivi troppo grandi che non sono tuoi e che non riesci a raggiungere, la gioia sta nelle piccole e semplici cose,come il cibo per esempio, devi partire dal basso per costruire piano piano il tuo benessere, sicuramente sei molto giu' pero' devi volerlo te, noi possiamo dire quello che vogliamo sei te che decidi di fare/ non fare cose per farti stare bene.
La vita non e' facile e' una solita frase banale che dicono tutti? forse. Io intenedevo soltanto che non c'e' tempo per piangersi addosso, la vita e' davvero difficile e forse e' questo il bello, te lo sei mai chiesto? cioe' la lotta per la sopravvivenza con tutti i suoi alti e bassi aiuta a crescere come persone, il nostro obiettivo e' la crescita personale e il miglioramento.
Secondo me te sei sempre stato un bambino, ora adulto passivo, gli altri hanno fatto le cose per te e te hai ricevuto passivamente cio' che ti davano, questo ti ha dato un senso di inutilita' mischiato a dei pensieri disfunzionali (voglio questo ma non lo posso ottenere e sto male, non valgo niente ecc), cio' ti ha portato a un atteggiamento evitante e infine alla depressione. Sei come un leone cresciuto nello zoo che non sa come sopravvivere alla giungla.
Secondo me devi prendere consapevolezza del fatto che ci sono davvero cose peggiori nel mondo e tante cose davvero brutte succedono e cosi ti renderai conto che forse, quasi quasi sei fortunato ad avere cio' che hai.
Esistono i barboni che non hanno una casa e ora arriva l'inverno e soffriranno il freddo, e' una cosa banale avere un letto, per te, ma per loro no, e' il loro sogno.
Secondo me dovresti dire cosi a te stesso: ora smetto di essere il ragazzo che vuole ottenere cio' che desidera a tutti i costi e se non riesce ad ottenerlo si dispera come un bambino che vuole la cioccolata e la mamma non gliela compra. Posso suicidarmi? si posso farlo, ma scelgo di non farlo perche' tanto la vita e' breve e visto che sono qui rimango e cerco di aiutare me stesso piu' che posso, mi prendo cura di me stesso e mi amo, gli altri non possono farlo all'inifinito. In piu' gli altri mi amano e non voglio farli soffrire, anch'io amo loro. Non sono piu' il bambino viziato di una volta, non ho tempo per esserlo, il tempo scorre.
Puoi fare tantissime cose se lo vuoi davvero, ma le devi fare per te, e' banale si, ma sei l'unico che puo' decidere di stare bene o male. Gli altri sono li per te ma non possono fare il lavoro al posto tuo.

Quote:

Richiamo per eely per mancanza di tatto nei confronti di un utente oltre a volergli propinare una "diagnosi" non richiesta sul suo stato mentale, questo, non è permesso. Cerca di comportarti in modo più empatico con chi soffre senza esprimere giudizi su chi non conosci affatto.

---moderazione---

Athanor · 23-10-2020, 18:51

Ho sempre trascorso le feste con la famiglia, era spontaneo sentirle come occasioni per stare insieme mentre non ho mai capito il bisogno di passare quei giorni necessariamente con gli amici, se non per il timore di risultare inadeguati agli altri. Negli ultimi anni poi questi "dilemmi" sono stati ben lontani dall'essere una possibilità ma da adesso che pure le serate in famiglia saranno difficili, immagino che inizierò a sentire la mancanza anche degli amici, altro che giorni di festa...

eely · 23-10-2020, 22:40

Quote:

Originariamente inviata da Clover

---moderazione---

Stavo cercando di dare una mano.... Dicevo solo la mia opinione, non era una diagnosi, perché non sono una dottoressa, sono una semplice persona.... Ho anche chiesto scusa al ragazzo perché evidentemente non ha colto il mio messaggio, i miei consigli positivi.....

Clover · 23-10-2020, 22:48

Quote:

Originariamente inviata da eely

Stavo cercando di dare una mano.... Dicevo solo la mia opinione, non era una diagnosi, perché non sono una dottoressa, sono una semplice persona.... Ho anche chiesto scusa al ragazzo perché evidentemente non ha colto il mio messaggio, i miei consigli positivi.....

La tua opinione ,ma c'è modo e modo di dirlo ,esprimersi "immaginando " la vita di una persona ,il suo vissuto passato, riportandolo così senza nemmeno chiedere ,non è un buon metodo di comunicazione, può ferire l'interlocutore come in questo caso. Certe volte è meglio nel dubbio farsi qualche domanda piuttosto che sparare a caso .

eely · 23-10-2020, 23:01

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Originariamente inviata da Clover

La tua opinione ,ma c'è modo e modo di dirlo ,esprimersi "immaginando " la vita di una persona ,il suo vissuto passato, riportandolo così senza nemmeno chiedere ,non è un buon metodo di comunicazione, può ferire l'interlocutore come in questo caso. Certe volte è meglio nel dubbio farsi qualche domanda piuttosto che sparare a caso .

Ho detto la mia opinione su di lui è vero... Va beh' ho capito che non è stato gradito il messaggio, chiedo scusa

Fafnir · 27-10-2020, 12:49

Ormai da qualche anno passo l'ultimo dell'anno a casa di mio fratello minore con la sua famiglia e i miei genitori.
Devo dire che la cosa mi mette ogni anno più a disagio.
Mio fratello e sua moglie sono bravissime persone ma vedere loro sposati e con figli, i miei genitori sposati gli altri parenti sposati o fidanzati ed essere l'unico da solo in certi momenti è come acido da batteria.
Le stesse domande, gli stessi sfottò (bonari, per amor del cielo ma che comunque si infilano sotto la corazza) mi portano a vivere la cosa con una certa apprensione.
Natale normalmente lo passo dai miei (con più o meno le stesse persone) ma lo tollero meglio perché è una festa che, in ogni caso, mi è sempre piaciuta e della quale ho tanti bei ricordi.

Ma San Silvestro è in assoluto la notte più difficile per me.