Un saluto a tutti i frequentatori, ho scoperto questo sito e ho deciso così d'impulso di relazionarmi e per la prima volta esporre il mio problema in pubblico, mi chiamo David e soffro di questo disagio in forma conclamata da ormai dieci anni, sono sempre stato retrivo e con le ragazze ho avuto solo amori platonici a distanza, il mio problema è stato peggiorato, credo, dall'uso delle più svariate sostanze psicotrope legali e illegali, il cui scopo conscio era quello di cercare la verità che si cela dietro alla realtà ufficialmente conosciuta, in realtà credo che lo scopo inconscio fosse stato quello di riempire il vuoto che da sempre mi accompagna, la mia fobia sociale si manifesta come una sensazione di essere giudicato dagli altri, di non poter tentare un contatto per la paura del rifiuto, quando va male ho come un senso di aggressione esterna non ben specificata che mi fa raggiungere al più presto un "rifugio sicuro", nell'ultimo periodo sono stato pressocchè recluso in casa, fino a che ultimamente mi sono fatto ricoverare in ospedale perchè volevo darmi un'ultima possibilità, adesso prendo zoloft+rivotril+reboxetina in dosi robuste e mi sento un po'meglio, sono ancora all'inizio ma il problema permane perchè per alleviare la solitudine mi sono sempre sfogato sul cibo e adesso che devo forzatamente astenermi da queste "abbuffate" per tentare di spezzare questa spirale autodistruttiva la solitudine si acuisce sempre più.
beh... scusate lo sfogo, spero di incontrare qui persone con esperienze simili e magari anche fare amicizia con qualcuno che ha conosciuto la muta sofferenza della solitudine che è si un esperienza negativa ma nello stesso tempo rende più sensibili e attenti all'essere altrui.