foreverred

Per curiosità c'e' qualcuno che,nonostante i problemi relazionali, ha raggiunto posizioni importanti come quadro/dirigente oppure ha uno stipendio sopra la media?
Insomma in questo forum ci sono tantissimi che si lamentano sempre del lavoro, sarebbe interessante sapere se c'e' qualcuno che, invece, è riuscito a realizzarsi raggiungendo posizioni di prestigio.
Raccontate...

Trinacria

Non diventerò mai quadro ne tanto meno dirigente (in 4 anni sono stata praticamente l'unica a non avere una promozione, figurati) e, sinceramente, spero anche di non diventarlo perchè non sarei minimamente in grado. Ci vuole carattere per avere determinati ruoli e io non ce l'ho. O meglio, ce l'ho ma non sono in grado di esternarlo.

Hor

Avrei potuto in più occasioni ma non ci sono mai riuscito causa mancanza quasi totale di soft skill.

Equilibrium

Presente.
Tutto nacque da una forte umiliazione subita.
Potevo andare oltre, ma quando ho raggiunto quello che volevo raggiungere mi sono accorto che ero estremamente infelice, per fare carriera e guadagnare più soldi, investire in beni durevoli, dimostrare che anche io valgo, mi sono praticamente sacrificato al lavoro quasi tutta la giovinezza.
Ma credo che per me sia stato anche terapeutico, senza non so davvero come sarei stato oggi. Credo che non avrei mai superato i problemi di fs.

Coraje

Io non credo di essere al vertice della potenziale "carriera" che potrei fare nell'ambito culturale ma, dopo aver lasciato una posizione "alta" con contratto indeterminato in un'azienda piuttosto importante per mettermi in proprio qualche anno fa, da freelancer riesco a guadagnare decisamente al di sopra della media, lavorando decisamente al di sotto della media.
Da un anno mi domando se non sia il caso di fare un passo un po' più grande ed allargare le vedute assumendo collaboratori, cambiando statuto legale ed amministrativo, etc...
Ma continuo a dirmi che ai soldi preferisco di gran lunga gli agi della libertà, dei non-orari di lavoro, del non-luogo di lavoro, dello status di semi-vacanza permanente, dello spostamento libero e del tempo per lavorare ai progetti personali e per vivere.
Venendo io da una famiglia povera, il "salto" di status sociale è stato e sempre sarà per me uno shock, motivo di fierezza ma di imbarazzo allo stesso tempo.
Sono una persona lucida circa la propria fortuna e i privilegi acquisiti.

Hor

Aggiungo che intorno alla fine degli studî universitarî avevo la possibilità concreta di percorrere una carriera in ambito "culturale" (resto volutamente nel vago), a cui però ho rinunciato oltre che per i soliti problemi psicologici anche per problemi di salute che si stavano aggravando e che faticavo a curare a causa dei problemi psicologici. In seguito, come salute fisica sono tornato più o meno in carreggiata, ma il treno di quella possibilità di carriera ormai era passato ed era troppo tardi per prenderne un altro, anche perché nel frattempo il settore era completamente cambiato.
Come ho detto più volte nel forum, nella vita ho sprecato tantissime possibilità di realizzarmi professionalmente o nell'ambito della ricerca, ma ormai è andata così e attualmente mi duole molto meno che in passato e cerco di concentrarmi per mantenere quel poco che sono comunque riuscito a ottenere.

RKO

Nel mio vecchio lavoro avevo la responsabilità di un ufficio, e l'ho avuta per un tempo sufficiente per rendermi conto che non faceva per me.
Troppe rotture di scatole, troppe chiamate anche fuori orario di lavoro, e appunto troppe responsabilità.
Quello che ti dà economicamente te lo toglie in termini di tempo, salute mentale ed energie nervose.
All'inizio ti senti gratificato, fa quasi piacere che tutti lì dentro abbiano in te il proprio punto di riferimento, poi alla lunga pesa.
Preferisco guadagnare un po' meno ma avere più tempo libero e meno sbattimenti.

Delta80

Ho già ansia per le responsabilità che ho , figurarsi ad averne ancora di più, oltretutto se si è troppo buoni e sensibili la carriera lavorativa non è la migliore cosa , senza contare che per farla bisogna avere degli ottimi rapporti sociali ed agganci giusti, perché raramente basta essere bravi nel lavoro

Keith

Io penso che con una personalità introversa e a maggior ragione con la fobia sociale sia pressoché impossibile raggiungere posizioni dirigenziali, nonostante anche io abbia ricoperto la posizione di quadro per qualche mese, ma in sostituzione del titolare del ruolo momentaneamente assente, ed era parecchi anni fa.. adesso avrei dovuto per forza rifiutare.
Guadagnare di più della media anche è difficile però già più fattibile se si ha una grande conoscenza del proprio mestiere.

Brutto Vero

Dagli utenti che hanno raggiunto una buona posizione lavorativa in cui possono "sistemare" anche altri mi aspetterei un po' di nepotismo in mio favore, almeno

Levin

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Keith

ci puoi riuscire per impegno, anzianità o casi fortuiti, ma poi per mantenerla devi avere amici in politica, oppure coltivare bene i padroni, avere relazioni sociali sane e mantenerle nel tempo. impossibile.

Holbaek

Attualmente sto avanzando di ruolo "presso il mio lettuccio"

Scherzi a parte, per maggio dovrebbe muoversi qualcosa

In passato ho buttato comunque una grande occasione, non tanto per il ruolo, quanto per il prestigio dell'azienda in cui prestavo servizio

zoe666

nell'azienda dove sto ci sono sovente bandi interni per avanzare di ruolo o anche per cambiare ufficio e mansione e ricoprire ruoli migliori, i miei stessi superiori al momento sono ex colleghi.
Io vivo molto bene senza responsabilità, e quindi cestino tranquillamente ogni mail di bando che arriva

Stasüdedòs

L'apice della mia carriera è già stato raggiunto, come operaio specializzato nel rispettivo livello di inquadramento del CCNL aziendale... andare oltre significherebbe entrare nei ruoli di responsabilità vera, tipo capi reparto o similari, cosa assolutamente al di là delle mie capacità caratteriali e soprattutto delle mie intenzioni... già reggo a fatica lo stress con le mansioni attuali, figuriamoci avere addosso la responsabilità di un reparto, di macchinari o gestire/guidare altri colleghi. Finirei davvero per perdere la salute, che è la cosa più importante.

Lascio quindi la "carriera" volentieri ad altri, eventuali proposte future in tal senso le rifiuterei senza esitare, anche con stipendio millemila volte maggiore (la paga attuale, nella media in base a età ed esperienza che ho, mi basta e avanza per i miei obiettivi futuri e spese generali).

_Ni_

Non avendo mai lavorato in Italia non ho idea di cosa sia un Quadro, pero' si, ho fatto carriera. Sono partito da una delle classiche posizioni "entry level" e nel giro di pochi anni sono stato promosso varie volte e mi sono anche trasferito in un altro ufficio.

Non sono interessato a posizioni di management inteso come gestione di persone, pero' nella mia azienda si piu' fare carriera anche in posizioni di tipo "tecnico" quindi ho puntato su quello.

limitless

Nel settore dove lavoro vi è la possibilità di salire di grado verso posizioni più gratificanti e remunerative.
Per alcune posizioni è più facile, per altre invece vi sono requisiti piuttosto difficili da raggiungere nel breve.
Ovviamente più sali di grado e più aumentano responsabilità e affini.

Miky

Il settore nel quale lavoro consente una piccola carriera, che però richiede capacità sociali e relazionistiche, che mi mancano. Quasi tutti quelli della mia età che hanno iniziato facendo il mio stesso lavoro, ora si sono un pochino evoluti, diciamo son diventati dei projet managers, ma non è un tipo di carriera che mi interessa, o che sarei in grado di fare.