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19-09-2012, 11:42
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,773
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Non mi rispondete solo "il lavoro", perché almeno lavorando ci si guadagna da vivere, ma c'è qualcos'altro in cui vi sentite obbligati, costretti, una situazione di cui vorreste liberarvi, che vi frustra, vi deprime, ma non ci riuscite?
Ditemi quali sono le vostre sensazioni, se siete riusciti a liberarvi del vostro "peso" e soprattutto siate sinceri, grazie a tutti.
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19-09-2012, 11:56
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#2
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Intermedio
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: genova
Messaggi: 119
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il lavoro? se credessi in dio direi "dio lo benedica" XD
sicuramente odio il week end..
me ne sto sempre chiuso in casa a ricordarmi quanto sono stronzo..
almeno durante la settimana vado a lavoro e non ho tempo per questo..
poi le cose burocratiche, pagare la multa, andare in banca, in posta
e le cose che hanno a che fare con la salute... sono quasi certo di aver qualche "problemino" al cuore, ma non mi sono mai fatto vedere perchè odio tutto ciò che somiglia, anche solo lontanamente, a un ospedale
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19-09-2012, 11:56
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,934
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Devo dire attualmente no,nessuna anche perchè sto conducendo una vita ritirato in casa,in passato invece si:quando ero piccolino mia nonna voleva andare in chiesa e io e miei genitori la dovevamo accompagnare,ricordo che ogni volta era un incubo,certe volte mi andavo a nascondere sotto il letto oppure alle medie quando scelsi il corso ad indirizzo musicale,strumento tromba(almeno posso dire di aver trombato nella mia vita ),ricordo che ero scarsissimo a suonarla,gli altri facevano musiche impossibile tipo canzoni vere io al terzo anno ancora suonavo le note singole,troppo indietro,comunque ricordo che il pomeriggio dovevo tornare a scuola per le lezioni,un vero incubo! Quante volte supplicavo mia madre per non andarci! Solo al terzo anno ci andavo con più voglia perchè nella banda della scuola c'era una ragazza che mi piaceva da morire,forse è stata la mia prima ed unica cotta della mia vita,lei addirittura scrisse nel muro della scuola:il mio nome ti amo da il suo cognome,io appena lo lessi rimasi incredulo,forse c'è la stavo facendo,forse da li sarebbe cambiato qualcosa,quando invece un giorno andammo con tutta la banda della scuola a partecipare in un concorso e sul bus lei si avvicinò a me e mi disse:"ti vorresti mettere con me?" io risposi timidamente:"per me!" lei:"che significa per me? Sei troppo timido" io ci rimasi male ma così male alla fine non se ne fece niente e questa si mise con un figo della scuola. Ma forse era uno scherzo che una come quella volesse stare con un cesso come me,forse era una montatura fatta per ridere,sicuramente l'ha fatto apposta,da dire anche che questa qui prima si era messa con un mio compagno di classe sicuramente molto più carino ed estroverso di me. Sta cosa mi ha segnato profodamente dato che non mi sono più innamorato di nessuna ragazza per il resto della mia vita oltre il fatto che dalle superiori in poi sono stato a contatto solo con maschi e quindi ho perso quella pochissimo contatto che avevo con l'altro sesso,ormai considero delle donne degli esseri inarrivabili per me.
Per il resto alle superiori odiavo studiare informatica.
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Ultima modifica di Fallito91; 19-09-2012 a 12:01.
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19-09-2012, 12:10
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,046
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incredibilmente ( a parte il lavoro ) posso rispondere di no.
Ho allontanato tutta la gente che vedevo controvoglia o solo per formalismo, e ormai vedo solo chi voglio e quando voglio, sono in fase molto egoista e onestamente vivo meglio.
Ammetto che a volte andare dai miei mi scoccia, è una abitudine che ho preso da mesi e che vorrei limitare, ma lo faccio comunque perchè so che ci rimarrebbero male.
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19-09-2012, 12:48
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Provincia di Venezia
Messaggi: 1,777
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Odio me stesso
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19-09-2012, 13:30
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Vita ? Cos'è ?
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19-09-2012, 13:34
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Il mondo intero. Gli esseri umani... Sono loro la causa di tutto.
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19-09-2012, 13:51
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#8
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Avanzato
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Outer Space
Messaggi: 305
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Alzarmi dal letto la mattina.
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19-09-2012, 14:25
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Vivere.......
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19-09-2012, 14:27
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 820
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Usare il telefono (chiamare sconosciuti o riceve chiamate di cui non conosco la provenienza).
Davvero, ultimamente è una cosa che mi crea un sacco di problemi, facendomi rimandare chiamate importanti.
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19-09-2012, 15:21
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#11
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Problematique
Alzarmi dal letto la mattina.
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me too! Specie se fa buio.
Un altra cosa che odio è compilare scartoffie o modulistica, specie se scritta in burocratichese.
Ma la cosa che odio di più è ricevere "ordini" e dover obbedire. In particolar modo se questi ordini prevedono una variazione rispetto a programmi stabiliti o abitudini acquisite.
Faccio un esempio: se il capo mi ordina di andare a vedere cosa succede nel centro di vattelapesca, e so già che dovrò pranzare da solo, alle due, in un posto squallido e scegliendo tra gli avanzi del bar, la cosa mi innervosisce.
Mi fa sentire uno schiavo, mi sento umiliato.
Se però il capo chiama a me e al mio socio, e dice "uno di voi due deve andare al centro di vattelapesca", e mi metto d'accordo col socio per andarci io, nonostante la cosa comporti le medesime variazioni di abitudine, ciò non mi dà alcun fastidio. Mi sento libero.
Odio non sentirmi libero.
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19-09-2012, 15:35
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#12
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 102
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Non so la lista è lunga
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19-09-2012, 16:13
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#13
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Verona
Messaggi: 108
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Uscire...
Anzi di uscire uscirei, ma solo se il paese fosse stato evacquato prima...quindi...uscire...
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19-09-2012, 16:24
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Non mi rispondete solo "il lavoro", perché almeno lavorando ci si guadagna da vivere, ma c'è qualcos'altro in cui vi sentite obbligati, costretti, una situazione di cui vorreste liberarvi, che vi frustra, vi deprime, ma non ci riuscite?
Ditemi quali sono le vostre sensazioni, se siete riusciti a liberarvi del vostro "peso" e soprattutto siate sinceri, grazie a tutti.
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Scusa la banalità, ma per me è importante. Se mi chiedi quale sia la cosa da cui vorrei liberarmi, che mi frusta e mi deprime, ma da cui non vedo una via di uscita indolore la prima risposta che mi viene da darti è lo studio. Lo trovo utile solo per tenermi occupato in giornate che altrimenti sarebbero piene solo di pensieri nefasti, e per darmi una sorta di "scopo" nella vita di tutti i giorni.
A parte questo lo odio. Purtroppo anni fa feci un errore madornale nella scelta dell'università, e ora mi trovo impantanato a metà strada, troppo lontano dall'inizio per interromperla e dirigermi su altri studi per me più stimolanti, ma anche troppo lontano dalla fine per non sentirmi colmo di angoscia. E la paura più grossa non è quella di non riuscire a finire, ma il dover sopportarare questi anni a studiare controvoglia, il dover fare un lavoro che non sentirò per nulla "mio" per una vita, il pensiero che forse avrei potuto fare qualcosa di diverso...
Evito invece di risponderti il "dover stare a contatto con gli altri". Ci sarebbe anche questo ma, visto il forum, è forse una risposta ancora più banale...
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Ultima modifica di Woland12; 19-09-2012 a 16:43.
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19-09-2012, 16:29
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,328
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Per me la cosa più ardua da fare è trovare la voglia prepararmi per uscire, specialmente la mattina quando in aggiunta mi devo fare la doccia con conseguente interminabile asciugatura di capelli.
E' una sofferenza, ma una volta che ho preso la porta e son fuori diciamo che il più è fatto.
Poi mi consolo pensando che qualsiasi cosa , per quanto schifo mi faccia o poco mi alletti, è una cosa in più che faccio togliendomi il pensiero.
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19-09-2012, 16:30
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Credo l'università...
Non riesco a studiare, non riesco a sentirmi soddisfatta del mio rendimento, non amo quello che faccio e non ricordo quello che studio, soffro tutta l'organizzazione che ci sta dietro, a lezione mi stanco e al solo pensiero di ricominciare mi sento male...
Mi sento in obbligo perchè i miei han pagato fin ora per questo, perchè mi son sempre detta che volevo una laurea, perchè obiettivamente se non esistesse l'università non avrei nulla da fare e non ho palle per cambiar vita, cioè, non so su che tipo di lavoro vorrei buttarmi... E sinceramente non amerei nemmeno gli sbocchi dopo l'università...
Diciamo che faccio una cosa che non mi porta felicità ma mi stressa e basta, solo che non riesco a mollarla.
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19-09-2012, 17:23
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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sì praticamente quasi tutto...
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19-09-2012, 17:30
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#18
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Banned
Qui dal: May 2011
Ubicazione: MI
Messaggi: 3,173
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Non mi rispondete solo "il lavoro", perché almeno lavorando ci si guadagna da vivere, ma c'è qualcos'altro in cui vi sentite obbligati, costretti, una situazione di cui vorreste liberarvi, che vi frustra, vi deprime, ma non ci riuscite?
Ditemi quali sono le vostre sensazioni, se siete riusciti a liberarvi del vostro "peso" e soprattutto siate sinceri, grazie a tutti.
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Diciamo che dovrei fare delle cose controvoglia,per smuovere la mia situazione.Peró non mi va,mi sembra che mi manchino le forze per fare tutto...infatti evito e mi rifugio nella solita routine.
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19-09-2012, 17:58
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#19
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Farmi la barba.
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21-04-2016, 20:56
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#20
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Intermedio
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 122
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Buona parte delle cose che faccio sono dettate dal buon senso e non dalla voglia di farle..
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