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Vecchio 18-10-2016, 20:46   #1
Esperto
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... Titolo cazzone, intendevo ce l'ho fatta a raggiungere il punto più basso di tutti.
Ebbene sì.
Ho perso definitivamente anche quel barlume di orgoglio che avevo, quel briciolo di normalità apparente.

Ho raggiunto un livello di insicurezza e disistima che non credevo possibile in natura, specie a 31 anni. Le cose dovrebbero migliorare nel tempo, fai esperienze belle e brutte, ti fortifichi.
Gli esseri umani funzionano così, salvo traumi particolari, ecc. ecc. ecc.

Avevo perlomeno un pò di sicurezza sulla professione ma negli ultimi anni è scemata, e ho vissuto parecchi giorni bui col nuovo lavoro.

Le donne?
Ve lo spiego per converso. Ci sono bambini che nascono con la palla attaccata al piede. Diventano giocatori. Poi allenatori. Poi magari commentatori. Il calcio è nella loro natura, non riesci a immaginarli staccati da quella cazzo di palla.

La cosa vale con me per le donne. Non a caso, su sei colleghi sono l'unico che si è semplicemente limitato a scaricare Tinder e mettere una cinquantina di like, senza match. Oddio, avevo attaccato bottone con due in un locale ma poi siamo andati via. Meglio, non avrei saputo cos'altro dire. Prima uscita in discoteca mi sono esibito in uno spettacolo indecoroso di vomito e bestemmie.
Gli altri si danno un gran da fare, pure il mio coinquilino, un tipo tranquillo, che stasera è uscito con una collega per giunta fidanzata.
Ecco, le donne non ci sono.
Non esistono.
"Non è per te"
Sono fuori dai giochi.
Non fanno parte della mia vita.
Non sono contemplate.
.... "Perché?" "Perché sì. Punto"

Arrivo a chiedermi perché dovrei provarci. Sono talmente demoralizzato dal mio prodotto che ... non mi viene...
E' come "truccare" una vecchia Panda di terza mano, pericolante, e pretendere di godere dell'"effetto "Lamborghini".
Una cosa tremenda.

Eppure è da tempo che studio le dinamiche sociali, la seduzione, la sessualità. Fammi vedere l'inizio di un'interazione e ti dico come andrà a finire. Leggo "testo" e "sottotesto" con una precisione assurda, quasi maniacale.

Saprei dare consigli ai colleghi che si danno da fare, otterrebbero molto di più.
E sarebbe ancora più umiliante.

Rileggendo vecchie discussioni flirtarole in una vecchia chat mi chiedo dove cazzo sia finita quella persona. Sono morto. E anche allora ero "costruito", un castello di sabbia pronto a franare.

La mia carriera è andata a puttane. Non so sinceramente cosa farò, non credo che strutturerò qualcosa, non diventerò quel leader su cui avrei tante cose da dire.
Ho perso il controllo di tutto, mi è sfuggito tutto dalle mani. Non ho più nulla che abbia quel retrogusto di concretezza.
Non aggredisco più, non rincorro più.
Scarico giga di video che mi ispirino ad aggredire e rincorrere.
Poi non li guardo, o anche se li guardo non succede una fava.
Ho perso credibilità, innanzitutto verso me stesso.
Non ci casco più... Il cimitero del "non fatto" sta tracimando.

E' allucinante questa cosa, da perderci il sonno.
Non sopporto il no, evito i conflitti, sono distaccato, remissivo, spesso compiacente.

So che c'è altro dentro di me, so che se mi togliessi quella sorta di "paura" di dosso, se mi imponessi, cambierebbero molte cose, drasticamente. O magari no... ma che ne so...
Intanto non lo faccio, ho questa sorta di paura, di stato negativo, depressivo, che mi limita.

Non voglio responsabilità di niente e di nessuno, mi isolo, sono trasparente in mezzo alla folla...

Ho una genetica del cazzo, sono anche peggiorato a livello estetico.
Avrei voluto essere come il whisky. Sto c...o invece.
Se l'avessi saputo, sarei stato più audace quando ero messo un pò meglio.
Mi trascuro fisicamente, la mia camera sembra quella di uno scappato di casa, barba sfatta, capelli da tagliare, roba da lavare...
Arrivo a casa, mi bevo le mie birre, ascolto musica che mi fa evadere (mi immagino sempre dietro quella cazzo di console a cui non arriverò mai) raggiungo quel lieve stato di ebrezza e ricomincia così. Week end fuori, parvenza di umanità. Non scrivo più articoli, non progetto più nulla, passo di giorno in giorno vestito d'inconsistenza, miserabile dentro e fuori. Perso...

Ho visto dei video in spagnolo (in italiano non c'è un c...o) sulla distimia.
Che centri qualcosa?
La mia nonna materna e mia madre avevano problemi di depressione (a dire il vero anche tutti gli zii di parte materna).

Nel mio caso, forti crisi depressive da perdere la capoccia non ce le ho avute, ma è come se ci fosse una sorta di cappa limitante cronica, con attimi di recrudescenza.
E da lì partono mille sciagure. O sono le mille sciagure che creano questa cappa.
Boh...

Avessi quell'orgoglio che mi fa pensare "Ah sì? Vi faccio vedere io di cosa sono capace"...

Se ce l'avessi non diventerei il nuovo padrone del mondo di sicuro, ma qualche soddisfazione me la prenderei, avrei più spessore (reale e percepito).

Invece, assisto al peggio che avanza, inerme. Conservando ambizioni che sembrano sempre più stucchevoli, risibili, inafferrabili. Quella famosa vocina che ti dice "Ma cosa vuoi fare... Ma dove vuoi andare..." comincia a essere sempre più frequente.

Con la paura di essere davvero una persona di serie B zona retrocessione... Della serie... "filosofo, il vuoto in cui vivi è giusto, è tutto ciò che c'è per te.. Non è sbagliata l'insicurezza che provi.. sei meno degli altri, fattene una ragione".

Che senso ha andare avanti così?
Che senso ha prolungare questa sofferenza?
Che senso ha convivere per anni e anni con l'idea del suicidio... e non concretizzarla?

Scusate lo sfogo... Ora sì che proverei a farmi "aiutare", ma, vita matrigna, appena son pronto... non sono più in Italia.

Magari poi è questione di karma... un karma disastroso.. Chissà che cazzo ho fatto "prima"... di brutti scherzi dalla vita ne ho presi abbastanza...

Tristezza...

Ultima modifica di filosofo; 19-10-2016 a 00:11.
Ringraziamenti da
Anakin (19-10-2016), bhoo (18-10-2016), jorgemiliano90 (19-10-2016)
Vecchio 18-10-2016, 21:12   #2
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
... T

Nel mio caso, forti crisi depressive da perdere la capoccia non ce le ho avute, ma è come se ci fosse una sorta di cappa limitante cronica, con attimi di recrudescenza.
E da lì partono mille sciagure. O sono le mille sciagure che creano questa cappa.
Boh...

Avessi quell'orgoglio che mi fa pensare "Ah sì? Vi faccio vedere io di cosa sono capace"...

Se ce l'avessi non diventerei il nuovo padrone del mondo di sicuro, ma qualche soddisfazione me la prenderei, avrei più spessore (reale e percepito).

Invece, assisto al peggio che avanza, inerme. Conservando ambizioni che sembrano sempre più stucchevoli, risibili, inafferrabili. Quella famosa vocina che ti dice "Ma cosa vuoi fare... Ma dove vuoi andare..." comincia a essere sempre più frequente.

Con la paura di essere davvero una persona di serie B zona retrocessione... Della serie... "filosofo, il vuoto in cui vivi è giusto, è tutto ciò che c'è per te.. Non è sbagliata l'insicurezza che provi.. sei meno degli altri, fattene una ragione".
Questo passo, in particolar modo il grassetto, mi riguarda in maniera incredibile.. appena l'ho letto ho detto subito: "ma come.. allora non sono il solo??" a sentire quella voce che ti spezza il fiato ancor prima che il pensiero di fare o dire qualcosa, di rialzare la testa, di riemergere dopo una lunga apnea.. ancor prima che quel pensiero sia stato definitivamente elaborato nella tua testa, e non puoi fare niente per farla tacere, perché nel momento stesso in cui ti parla e ti ricorda quanto poco vali, immediatamente e inesorabilmente ti taglia le gambe. Non puoi reagire, hai già perso entusiasmo, hai già perso la spinta.

Di te avevo letto dei post e mi sembra di ricordare che fai un lavoro di responsabilità ed hai vissuto in vari paesi.. già solo questo mi farebbe pensare ad una notevole sicurezza in te stesso, ad una palese voglia di metterti in gioco... ma evidentemente questo non basta, il tutto deve arrivare sempre da dentro, ciò che arriva da fuori è aleatorio instabile.

Ultima modifica di TheProphet; 18-10-2016 a 21:14.
Vecchio 18-10-2016, 21:31   #3
Intermedio
L'avatar di bhoo
 

In pratica hai descritto il mio stato d'animo nell'ultimo periodo.

Continuare a provare, fare esperienze, trovare dentro di se la motivazione impiegando quasi la totalità delle forze per riuscire ad essere più sicuro, ripetersi continuamente che in realtà non c'é niente di che aver paura. Per poi essere investiti come da un treno, che butta giù quelle piccole convinzioni che stavi costruendo, mettendoti di fronte all'evidenza di un nulla di fatto.

Il doversi arrendere sembra l'unica soluzione possibile: arrendersi ad un'esistenza di sofferenza o farla finita.

Ma mi sono ripromesso di non arrendermi mai, di continuare a provare anche al costo di finire con l'impazzire. Non ci sto questa non é una vita. Meglio pazzo inconsapevole, che una vita vissuta da spettatore, incapace di essere come vorrei essere.

Scusate per lo sfogo sullo sfogo.
Vecchio 18-10-2016, 21:54   #4
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da TheProphet Visualizza il messaggio

Di te avevo letto dei post e mi sembra di ricordare che fai un lavoro di responsabilità ed hai vissuto in vari paesi.. già solo questo mi farebbe pensare ad una notevole sicurezza in te stesso, ad una palese voglia di metterti in gioco... ma evidentemente questo non basta, il tutto deve arrivare sempre da dentro, ciò che arriva da fuori è aleatorio instabile.
La voglia di mettermi in gioco c'è, ma poi... alla prova dei fatti... finisco con l'essere quello solitario, in disparte, profilo basso, mille idee in testa e nulla di concreto, ecc.

Ho vissuto momenti più rampanti, ma c'erano comunque disfunzionalità (es. molto bene sul lavoro ma non avevo amici e a quella povera crista che stava con me gliene ho fatte passare di tutti i colori, poco curato a livello estetico, ecc.)

Sinceramente dopo millemila pipponi sul coaching, libri su libri in cui ho imparato mille competenze che non ho quasi MAI usato... non so se riesco a uscirne così... ma vorrei uscirne, lo vorrei davvero... Sarebbe un lusso se scoprissi che c'è qualcosa di "meccanico" che non funziona, e poterlo risolvere con i farmaci.

La considero una sconfitta, ma ... alternative? Gli anni passano, sto consumando vita ogni giorno, in modo vergognoso. Farò il seduttore a
60 anni? Aprirò la partita iva a 75?

Non so neanche se passerò la notte.. e figurati se invecchio.
Capisci cosa intendo?

Sprecare il tempo è una forma di suicidio, la più subdola
Vecchio 18-10-2016, 21:59   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Conservando ambizioni che sembrano sempre più stucchevoli, risibili, inafferrabili.
L'ambizione è sempre stata la mia rovina, e lo è tuttora..
Continuo a pretendere il meglio.. su quali basi poi, questo è tutto chiarire..
"I morti" non hanno ambizioni..
non lo sei tu e , nonostante tutto, non lo sono neanche io..
E questa è già una buona notizia..👍
Vecchio 18-10-2016, 22:00   #6
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da bhoo Visualizza il messaggio
In pratica hai descritto il mio stato d'animo nell'ultimo periodo.

Continuare a provare, fare esperienze, trovare dentro di se la motivazione impiegando quasi la totalità delle forze per riuscire ad essere più sicuro, ripetersi continuamente che in realtà non c'é niente di che aver paura. Per poi essere investiti come da un treno, che butta giù quelle piccole convinzioni che stavi costruendo, mettendoti di fronte all'evidenza di un nulla di fatto.

Il doversi arrendere sembra l'unica soluzione possibile: arrendersi ad un'esistenza di sofferenza o farla finita.

Ma mi sono ripromesso di non arrendermi mai, di continuare a provare anche al costo di finire con l'impazzire. Non ci sto questa non é una vita. Meglio pazzo inconsapevole, che una vita vissuta da spettatore, incapace di essere come vorrei essere.

Scusate per lo sfogo sullo sfogo.
Ma ci mancherebbe... sono d'accordo con te.

Tu provi orgoglio? Provi desiderio di rivincita? Hai "fame"?
E' quando perdi queste cose che tutto si tinge di nero.

Secondo me non bisogna illudersi circa la fantomatica luce in fondo al tunnel.. Pure io la vedevo, prima.
Ma è la tua agenda quotidiana che ti dice se stai cambiando o meno.

E' ciò che fai in ogni apparentemente insignificante giornata.
Le magie accadono al vicino di casa, quello stronzo, quello che tiene la musica alta la domenica mattina alle 7 e si porta a casa ogni sera una modella diversa.

Speri, passa il tempo... e arrivano gli antipatici momenti della verità in cui scopri che stai girando in tondo.
E stare fermi oggi significa retrocedere.
Questa è un pò più autobiografica, non non ti conosco, e tu magari davvero ne stai uscendo. Me lo auguro.

Ultima modifica di filosofo; 18-10-2016 a 22:05.
Vecchio 18-10-2016, 22:04   #7
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da Fongshou Visualizza il messaggio
L'ambizione è sempre stata la mia rovina, e lo è tuttora..
Continuo a pretendere il meglio.. su quali basi poi, questo è tutto chiarire..
"I morti" non hanno ambizioni..
non lo sei tu e , nonostante tutto, non lo sono neanche io..
E questa è già una buona notizia..
👍
Vivere (parlo per me) in un sottoscala della vita è meglio della morte?
Ti rimando ad Epicuro: Quando ci sono io la morte non c'è, quando c'è la morte non ci sono io.

L'ambizione non necessita di basi. Nessuno stabilisce a quanta ambizione tu hai diritto. E' un afflato squisitamente personale, quindi stai più che sereno!
Vecchio 18-10-2016, 22:58   #8
Principiante
 

secondo me sei troppo negativo, a livello sociale sarà come hai descritto tu, ma solo leggendo le righe che hai scritto in questo tread si vede che sei una persona veramente colta, con un intelligenza molto alta e probabilmente con delle conoscenze veramente sopra la media, sai scrivere divinamente e sai citare filosofi (cosa veramente difficile).
è giusto capire i propri limiti e magari rassegnarti come stai facendo tu adesso, ma non su tutto, prova a usare le tue qualità (sicuramente ce ne saranno anche molte altre) in modo costruttivo; magari non otterrai i risultati a cui punti ora, ma indubbiamente se provi a usare i tuoi punti di forza per fare qualcosa aumenterai la tua autostima e la determinazione (non quella che hai nei momenti in cui pensi a cosa vorresti fare ma quella che hai mentre fai certe cose) e be magari così in futuro (magari non troppo lontano) riuscirai a metterti in gioco sul serio il che comporta anche curarsi e molte altre cose....
Vecchio 18-10-2016, 23:01   #9
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Ho una genetica del cazzo, sono anche peggiorato a livello estetico.
[...]
Magari poi è questione di karma... un karma disastroso.. Chissà che cazzo ho fatto "prima"... di brutti scherzi dalla vita ne ho presi abbastanza...
[...]
Tristezza...
Dicono i testi buddhisti che un brutto aspetto fisico è dovuto alla mancanza di pazienza nelle vite precedenti. Se è vero devo essermi incavolato veramente tanto... Hai tutta la mia comprensione sull'aspetto fisico e anche sul resto.
Vecchio 18-10-2016, 23:37   #10
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da onnimom Visualizza il messaggio
secondo me sei troppo negativo, a livello sociale sarà come hai descritto tu, ma solo leggendo le righe che hai scritto in questo tread si vede che sei una persona veramente colta, con un intelligenza molto alta e probabilmente con delle conoscenze veramente sopra la media, sai scrivere divinamente e sai citare filosofi (cosa veramente difficile).
è giusto capire i propri limiti e magari rassegnarti come stai facendo tu adesso, ma non su tutto, prova a usare le tue qualità (sicuramente ce ne saranno anche molte altre) in modo costruttivo; magari non otterrai i risultati a cui punti ora, ma indubbiamente se provi a usare i tuoi punti di forza per fare qualcosa aumenterai la tua autostima e la determinazione (non quella che hai nei momenti in cui pensi a cosa vorresti fare ma quella che hai mentre fai certe cose) e be magari così in futuro (magari non troppo lontano) riuscirai a metterti in gioco sul serio il che comporta anche curarsi e molte altre cose....
Forse scrivo bene, ma è solo perché ho letto molto. Non farti ingannare anche tu... Sono un sacco vuoto, molto informato sui fatti miei. Null'altro.

Non mi entusiasma ciò che mi consigli... E' realistico. E' ragionevole. Consigli da miglioramento lineare... Io cerco quello esponenziale.
Non andrò da nessuna parte, vincerai tu.

Ultima modifica di filosofo; 18-10-2016 a 23:41.
Vecchio 18-10-2016, 23:39   #11
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Dicono i testi buddhisti che un brutto aspetto fisico è dovuto alla mancanza di pazienza nelle vite precedenti. Se è vero devo essermi incavolato veramente tanto... Hai tutta la mia comprensione sull'aspetto fisico e anche sul resto.
Ohibò... Sono impaziente anche in questa vita... terribilmente impaziente
Mi reincarnerò spaventapasseri di terza mano in un paese sottosviluppato
Vecchio 18-10-2016, 23:41   #12
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Grazie a chi ha risposto, di cuore
Vecchio 19-10-2016, 01:01   #13
Esperto
 

"Nel mio caso, forti crisi depressive da perdere la capoccia non ce le ho avute, ma è come se ci fosse una sorta di cappa limitante cronica"


Sai quale è la cosa peggiore?
È che sia tanto invalidante, quanto difficile da spiegarsi e spiegare.
È un nemico che non ha forma, personalmente ancora non ho capito cosa dovrei fronteggiare e come.
E poi vallo a spiegare.
È mille volte più complicato condurre attività ed ottenere risultati, ma gli altri non possono comprenderlo, non capiscono che il nostro 6, equivale ad un 9 altrui, e che ogni volta che raggiungiamo solo un 4, non è per mancanza di impegno.
Hai ragione filosofo, è stancante, inconcludente e frustrante vivere così.
Ma diamine, al sorteggio per la spartizione delle sfighe, poteva andar peggio.
Io penso una cosa, se riuscissimo godere di autentica soddisfazione ogni volta che raggiungiamo un 6, allora saremmo prossimi ad una esistenza felice.
Non è un obiettivo impossibile.
Per cui cortesemente, elimini la parola che inizia con la S, dal suo vocabolario.
Vecchio 19-10-2016, 01:11   #14
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
"Nel mio caso, forti crisi depressive da perdere la capoccia non ce le ho avute, ma è come se ci fosse una sorta di cappa limitante cronica"


Sai quale è la cosa peggiore?
È che sia tanto invalidante, quanto difficile da spiegarsi e spiegare.
È un nemico che non ha forma, personalmente ancora non ho capito cosa dovrei fronteggiare e come.
E poi vallo a spiegare.
È mille volte più complicato condurre attività ed ottenere risultati, ma gli altri non possono comprenderlo, non capiscono che il nostro 6, equivale ad un 9 altrui, e che ogni volta che raggiungiamo solo un 4, non è per mancanza di impegno.
Hai ragione filosofo, è stancante, inconcludente e frustrante vivere così.
Ma diamine, al sorteggio per la spartizione delle sfighe, poteva andar peggio.
Io penso una cosa, se riuscissimo godere di autentica soddisfazione ogni volta che raggiungiamo un 6, allora saremmo prossimi ad una esistenza felice.
Non è un obiettivo impossibile.
Per cui cortesemente, elimini la parola che inizia con la S, dal suo vocabolario.
lauretum, a me non basta il 6... E mi auguro che non basti a nessuno... Dobbiamo uscire da questa cosa... Dev'esserci un modo porca miseria...

Ragiona... qualcuno ha deciso che dobbiamo nascere... Perché per egoismo altrui (è egoismo camuffato da altruismo) dobbiamo vivere in questo delirio? E' una cosa inaccettabile... Almeno, io non ce la faccio.

Provato X, non funziona
Provato Y, non funziona
Provato Z, non funziona

Ci sarà qualcosa che funziona... Io non riesco ad accettare il fatto di trascinarmi così a vita (quel che mi resta, polmoni e fegato permettendo)
Vecchio 19-10-2016, 01:25   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
lauretum, a me non basta il 6... E mi auguro che non basti a nessuno... Dobbiamo uscire da questa cosa... Dev'esserci un modo porca miseria...

Ragiona... qualcuno ha deciso che dobbiamo nascere... Perché per egoismo altrui (è egoismo camuffato da altruismo) dobbiamo vivere in questo delirio? E' una cosa inaccettabile... Almeno, io non ce la faccio.

Provato X, non funziona
Provato Y, non funziona
Provato Z, non funziona

Ci sarà qualcosa che funziona... Io non riesco ad accettare il fatto di trascinarmi così a vita (quel che mi resta, polmoni e fegato permettendo)
uhm,sbaglio o hai perso quella sicurezza di qualsiasi cosa che avevi prima
Vecchio 19-10-2016, 01:25   #16
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
lauretum, a me non basta il 6... E mi auguro che non basti a nessuno
Il problema è proprio questo, abbiamo un rapporto estremamente distorto con l' "ideale"

Ovviamente il concetto di 6 è soggettivo e metaforico ma. .. credimi, staresti male come ora, anche se domani raggiungessi 10 in ogni ambito della tua vita.

Stiamo giocando con regole scritte da altri, e se ti guardi bene allo specchio vedi che non sei tu che giochi, ma sei una pedina mossa da te stesso, ma non il tuo io autentico , un io artificiale che altri hanno voluto.

Perché non ti basta un sereno 6?
Fermati, prenditi una pausa dalle nevrosi, e inizia a porti le domande importanti..
Ringraziamenti da
alleny82 (19-10-2016)
Vecchio 19-10-2016, 11:00   #17
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

Forse perchè mi riguarda da vicino ma questa mi sembra tra le discussioni più interessanti degli ultimi tempi.
Il problema non è raggiungere il 6 o il 9, il problema è che la sicurezza in se stessi dovrebbe essere slegata dal risultato.
A volte mi capita di discorrere con persone che nonostante ripetuti "fallimenti" continuano a parlare (e si vede che ci credono davvero) come se avessero raggiunto chissà quali obiettivi e io penso "..ma come cacchio fa questo a essere così convinto di quello che dice?"
Da questo deduco che la loro autostima non dipende dai feedback ma viene da dentro, a prescindere dal buon fine dei loro propositi.
Quello che noto di queste persone è che quando "falliscono" danno la colpa agli altri, al caso, al destino, a dio, al diavolo...
A me invece la vocina sa sempre cosa dirmi per farmi sentire in colpa.
Ringraziamenti da
muttley (19-10-2016)
Vecchio 19-10-2016, 11:48   #18
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da TheProphet Visualizza il messaggio
Forse perchè mi riguarda da vicino ma questa mi sembra tra le discussioni più interessanti degli ultimi tempi.
Il problema non è raggiungere il 6 o il 9, il problema è che la sicurezza in se stessi dovrebbe essere slegata dal risultato.
A volte mi capita di discorrere con persone che nonostante ripetuti "fallimenti" continuano a parlare (e si vede che ci credono davvero) come se avessero raggiunto chissà quali obiettivi e io penso "..ma come cacchio fa questo a essere così convinto di quello che dice?"
Da questo deduco che la loro autostima non dipende dai feedback ma viene da dentro, a prescindere dal buon fine dei loro propositi.
Quello che noto di queste persone è che quando "falliscono" danno la colpa agli altri, al caso, al destino, a dio, al diavolo...
A me invece la vocina sa sempre cosa dirmi per farmi sentire in colpa.
La mia teoria bislacca è che il mondo sia diviso in nevrotici e psicotici (più o meno latenti): i primi incolpano sempre se stessi i secondi sempre gli altri, e per questo hanno gioco facile.
Ringraziamenti da
muttley (19-10-2016)
Vecchio 19-10-2016, 11:52   #19
Esperto
L'avatar di HDoor
 

E quelli che tendono a non incolpare nessuno e se ne fanno semplicemente una ragione perché non c'è via di scampo nonostante tutto? Cosa sono, depressi fatalisti?
Vecchio 19-10-2016, 13:08   #20
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da HDoor Visualizza il messaggio
E quelli che tendono a non incolpare nessuno e se ne fanno semplicemente una ragione perché non c'è via di scampo nonostante tutto? Cosa sono, depressi fatalisti?
Non l'ho contemplato nella mia teoria...dovrò aggiornarla... depressi fatalisti può andare , tanto anche loro verranno incolpati dagli psicotici quindi cambia poco.
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