Una sensazione particolare quella di sentirsi a un passo dalla tanto agognata vittoria. A un passo dal traguardo. Poi quando sei li li per tagliarlo qualcosa o qualcuno ti impedisce di proseguire. E'quello che è successo a me mercoledì. Stavo rifacendo il solito esame per la terza volta. Stavolta sono riuscito ad arrivare dal prof. che dopo aver promosso una sfilza di persone ha deciso, non so se più o meno giustamente, di ataccarsi ad un minimo cavillo per bocciarmi... Se ci penso ancora sto male... e me ne vergogno. Ma so ora più che mai che stavolta avevo davvero fatto tutto il possibile. I miei amici sono passati tutti. Bene, sono contento per loro e non sono affatto invidioso... però avrei voluto tanto esserci anche io in quel gruppo che ha avuto successo. Ma perchè dico io sono così sfigato? Perchè dopo che ho sofferto e soffro per tante cose devo soffrire anche a causa dell'università? Perchè??? E'proprio destino che debbano leggermi in faccia "sono fesso accanitevi su di me"???
Non lo so e la cosa di rimanere fermo su un esame del cavolo quando gli altri, di pari se non inferiori capacità rispetto a me, vanno avanti, anche se con ritardo, mi uccide dentro. La voglia di urlare è molta, la voglia di scappare in un'altra facoltà anche... e la solitudine è altrettanta. Non so cosa fare, come decidere, pauroso di compiere un ulteriore errore... solo uno dei tantissimi... Certo magari è un periodo nero, un momento un pò così... eppure non ci credo, dal momento che questo periodo non accenna a finire e continua ad accanirsi su di me.
Non so davvero più cosa fare. Questa tensione mi mangia il fegato e si ripercuote anche nello studio. Sono davvero atterra, e questo non significa ne piangersi addosso ne altro... non mi piace la compassione. Avevo solo bisogno di sfogarmi e spero che mi abbia fatto bene.
Distinti saluti a tutti.
:cry: