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04-08-2011, 12:35
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#41
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quello nella foto sono io, ma dimostro di meno, ho 27 anni, potrei benissimo essere laureato, ma non lo sono Comunque mi ritrovo molto nel discorso sulle difficoltà di adattamento alla psicoterapia per indipendenza mentale. E' per questo che sono portato a sviluppare un metodo personale autodidatta.
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04-08-2011, 13:17
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#42
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: gardaland
Messaggi: 1,439
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pura curiosita..cosa significa int-j???
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04-08-2011, 14:10
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#43
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Quello nella foto sono io, ma dimostro di meno, ho 27 anni, potrei benissimo essere laureato, ma non lo sono Comunque mi ritrovo molto nel discorso sulle difficoltà di adattamento alla psicoterapia per indipendenza mentale. E' per questo che sono portato a sviluppare un metodo personale autodidatta.
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Si,in effetti ne dimostri non piu` di 20.
Gia`:l`indipendenza mentale ,per alcune cose e`un vantaggio ,per altre e`un serio limite purtroppo.
Ti porta nella direzione sbagliata in una terapia psicologica.
La tendenza e` quella di prendere il controllo,il comando della situazione e gestire il dialogo .
Non va bene.
O sentirsi dire: lei ragiona in modo differente dalle altre persone,intendendo con cio` aver schemi di pensiero inusuali.
E il voler tradurre quel che trovassi utile della terapia in senso pratico ,orientando su quello il dialogo.
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04-08-2011, 14:28
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#45
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: gardaland
Messaggi: 1,439
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grazie per la risp.. in molte delle situazioni descritte mi ci ritrovo proprio a pennello..mi sa che sono un int-j anch'io..
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04-08-2011, 16:45
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#46
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da kappa2010
Si,in effetti ne dimostri non piu` di 20.
Gia`:l`indipendenza mentale ,per alcune cose e`un vantaggio ,per altre e`un serio limite purtroppo.
Ti porta nella direzione sbagliata in una terapia psicologica.
La tendenza e` quella di prendere il controllo,il comando della situazione e gestire il dialogo .
Non va bene.
O sentirsi dire: lei ragiona in modo differente dalle altre persone,intendendo con cio` aver schemi di pensiero inusuali.
E il voler tradurre quel che trovassi utile della terapia in senso pratico ,orientando su quello il dialogo.
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D'altra parte non riuscirei nemmeno ad adattarmi alla guida del terapeuta perchè mi sentirei un mediocre. Lo stesso problema ce l'ho nel pianoforte. Tutti mi dicono di farmi guidare da un maestro dicendo che è necessario per una preparazione seria, ma secondo me è una scusa e il vero motivo è che andando da un maestro mi farei immettere in un giro sociale di musicisti e imprenditori che mi darebbero occasione di fare concerti, lezioni, guadagnare. Se quindi vado da un maestro il vantaggio sono queste occasioni economiche, lo svantaggio è che non svilupperei al massimo il mio talento perchè mi sentirei condizionato dalle idee del maestro. Devo quindi scegliere tra i vantaggi economici e la volontà di coltivare in modo perfetto il mio talento.
L'essere guidato è sempre un problema per me
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05-08-2011, 00:28
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#47
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
D'altra parte non riuscirei nemmeno ad adattarmi alla guida del terapeuta perchè mi sentirei un mediocre. Lo stesso problema ce l'ho nel pianoforte. Tutti mi dicono di farmi guidare da un maestro dicendo che è necessario per una preparazione seria, ma secondo me è una scusa e il vero motivo è che andando da un maestro mi farei immettere in un giro sociale di musicisti e imprenditori che mi darebbero occasione di fare concerti, lezioni, guadagnare. Se quindi vado da un maestro il vantaggio sono queste occasioni economiche, lo svantaggio è che non svilupperei al massimo il mio talento perchè mi sentirei condizionato dalle idee del maestro. Devo quindi scegliere tra i vantaggi economici e la volontà di coltivare in modo perfetto il mio talento.
A 27 anni e` un po `tardi per queste dinamiche.
L'essere guidato è sempre un problema per me
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Si.Idem!______________
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05-08-2011, 00:44
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#48
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Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Per esperienza genetica e ambiente
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05-08-2011, 15:23
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#49
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Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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05-08-2011, 16:47
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#50
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Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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grazie a tutti per i commenti e per i link, che leggerò con calma
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05-08-2011, 22:10
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#51
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Qualcuno ha mai pensato che la causa della fobia sociale sia la paura della morte? paura di essere sfigati o di essere giudicati male --> non si trovano ragazze --> la vita non ha senso --> paura della morte
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05-08-2011, 22:15
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#52
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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Mai avuto paura della morte.
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05-08-2011, 22:27
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#53
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Quote:
Originariamente inviata da kappa2010
Mai avuto paura della morte.
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Non ti spaventa andartene per sempre?
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05-08-2011, 22:47
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#54
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
Non ti spaventa andartene per sempre?
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Semmai avrei paura del contrario.
Poi : andarmene dove?
Dopo morti non c`e` nulla.
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05-08-2011, 22:51
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#55
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Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
Qualcuno ha mai pensato che la causa della fobia sociale sia la paura della morte? paura di essere sfigati o di essere giudicati male --> non si trovano ragazze --> la vita non ha senso --> paura della morte
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scusa ma non capisco l'ultimo passaggio.
Io comunque ho sì paura della morte, ma non credo in misura superiore al normale.
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06-08-2011, 00:04
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#56
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Qui dal: Jul 2010
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Messaggi: 771
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Originariamente inviata da Angus
scusa ma non capisco l'ultimo passaggio.
Io comunque ho sì paura della morte, ma non credo in misura superiore al normale.
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Non importa... vale solo per me.
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15-08-2011, 22:25
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#57
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
scusa ma non capisco l'ultimo passaggio.
Io comunque ho sì paura della morte, ma non credo in misura superiore al normale.
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Vedevo in onda stasera su la 7, c'era scalfari che presentava il suo libro, l'eros e qualcosa, ha detto "tutto quello che facciamo lo facciamo per sfuggire dalla morte" fa poi l'esempio di scrivere un libro, fondare un giornale et c.
Mi è venuto in mente un modo per spiegare a lvl logico:
Siete d'accordo che tutto quello che facciamo in assoluto lo facciamo perchè soffriamo? la sofferenza che sta alla base di tutte le altre dovrebbe essere la paura di scomparire (garantito da parte mia)
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15-08-2011, 22:41
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#58
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Io comunque ho sì paura della morte, ma non credo in misura superiore al normale.
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È lì nascosta purtroppo. Non è questione di misura perchè è una cosa folle. Chi dice di non averne mai avuta non si immagina... niente le si avvicina neanche lontanamente, rispetto a tutte le paure che abbiamo provato è come una montagna in mezzo ad una pianura. Se di notte dopo il peggior film horror che si sia mai visto si può avere paura, quella è un numero infinito di volte più forte. Tanto è che la maggior parte delle persone che "compie l'atto", lo fa per terminarla. Il fatto che non si sia mai provata o che non si provi in questo momento vuol dire solo che non è affiorata... (confabulazioni delle 22.40...)
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15-08-2011, 22:46
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#59
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
Vedevo in onda stasera su la 7, c'era scalfari che presentava il suo libro, l'eros e qualcosa, ha detto "tutto quello che facciamo lo facciamo per sfuggire dalla morte" fa poi l'esempio di scrivere un libro, fondare un giornale et c.
Mi è venuto in mente un modo per spiegare a lvl logico:
Siete d'accordo che tutto quello che facciamo in assoluto lo facciamo perchè soffriamo?
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tutto quello che facciamo lo facciamo per appagare i nostri desideri. Quindi in un certo senso potremmo dire che lo facciamo per stare bene, e quindi per evitare di soffrire, ma non "perché soffriamo". Soffriamo solo se e quando non riusciamo a fare quello che vogliamo.
Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
la sofferenza che sta alla base di tutte le altre dovrebbe essere la paura di scomparire (garantito da parte mia)
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Secondo me non è "normale" avere paura di "scomparire", perlomeno nelle situazioni sicure e comode (relativamente, s'intende) in cui viviamo, e alla nostra età. Magari per chi è più in là con gli anni, come Scalfari, il discorso cambia.
Sofferenza, morte... discorsi allegri di Ferragosto
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15-08-2011, 23:02
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#60
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
È lì nascosta purtroppo. Non è questione di misura perchè è una cosa folle. Chi dice di non averne mai avuta non si immagina... niente le si avvicina neanche lontanamente, rispetto a tutte le paure che abbiamo provato è come una montagna in mezzo ad una pianura. Se di notte dopo il peggior film horror che si sia mai visto si può avere paura, quella è un numero infinito di volte più forte. Tanto è che la maggior parte delle persone che "compie l'atto", lo fa per terminarla. Il fatto che non si sia mai provata o che non si provi in questo momento vuol dire solo che non è affiorata... (confabulazioni delle 22.40...)
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Non stento a credere che sia davvero terribile.
Quello che volevo dire è che nella nostra situazione non è normale provarla. La paura è sensata in presenza di un effettivo pericolo, che nel nostro caso non sussiste. Così come non è normale soffrire di fobia sociale... E' il nostro inconscio che funziona male
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