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Vecchio 01-08-2011, 18:50   #21
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L'avatar di Fallitoperenne
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Massima solidarietà... non è bello crescere avendo due genitori e dovendo contare esclusivamente o quasi sulle proprie forze, perchè loro sembrano distanti anni-luce dai nostri problemi.
il brutto è che te ne accorgi tardi dei problemi che ti apportano.e non ti dico per quali motivi mi son dovuto vergognare di mio padre e trovargli delle scuse,ma lasciamo stare lasciamo stare.che schifo che schifo
Vecchio 01-08-2011, 18:51   #22
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Potrebbe essere... una sorta di "virus informatico" inculcatoci, spero involontariamente dai nostri genitori, nella nostra mente... da qualche parte ho letto un paragone del genere sul forum e lo trovo molto attinente. Magari sta in sonno per settimane, ma quando c'è una situazione particolare si attiva.
io lo ripeto:se è genetico,mi ammazzo,non vincerò io,ma alla fine eviterò di mettere al mondo altri sventurati.in un certo qual modo vincerò.
Vecchio 01-08-2011, 20:51   #23
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Originariamente inviata da Fallitoperenne Visualizza il messaggio
io lo ripeto:se è genetico,mi ammazzo,non vincerò io,ma alla fine eviterò di mettere al mondo altri sventurati.in un certo qual modo vincerò.
Ma non eri un fan della castrazione chimica?
Vecchio 02-08-2011, 15:58   #24
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Io darei molta importanza all'educazione e ai traumi psicologici.

Nessuno nasce con la fobia sociale o timido ma ci sono individui più predisposti di altri è un po come l'obesità dipende tantissimo dalla dieta alimentare e dall movimento fisico ma nonostante ciò ci sono individui molto più predisposti di altri.

Qui la partita se la giocano essenzialmente le capacità di "coping" della persona e la prima infanzia, in quei pochi anni di vita in genere si forma il carattere di una persona.



Quest'immagine è molto interessante perchè spiega in genere la reazione emotiva di fronte alle sfide (challenge) in base alle proprie abilità di affrontare le situazioni di qualsiasi genere.

Ovviamente è tutto soggettivo, per un sociofobico andare a una festa sarà considerata una sfida molto difficile e convinto in base alle esperienze passate che la propria abilità è bassa l'emozione che ne deriverà sarà l'ansia.

Mentre per un estroverso sarà una situazione di eccitazione (arousal) perchè la considererà una situazione di media difficoltà in cui sa di avere le capacità per affrontarla.
Vecchio 02-08-2011, 16:13   #25
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Originariamente inviata da Sverso Visualizza il messaggio
Io darei molta importanza all'educazione e ai traumi psicologici.Sui traumi ,mi trovi d`accordo ,incidono tantissimo.
Sull`educazione,non saprei ,forse non tanto.

Nessuno nasce con la fobia sociale o timido ma ci sono individui più predisposti di altri è un po come l'obesità dipende tantissimo dalla dieta alimentare e dall movimento fisico ma nonostante ciò ci sono individui molto più predisposti di altri.La fobia sociale e` un insieme di problematiche : certo.
Sulla timidezza : non mi trovi d`accordo,poiche`son tratti caratteristici che si ereditano in maniera diretta a mio avviso.



Qui la partita se la giocano essenzialmente le capacità di "coping" della persona e la prima infanzia, in quei pochi anni di vita in genere si forma il carattere di una persona.



Quest'immagine è molto interessante perchè spiega in genere la reazione emotiva di fronte alle sfide (challenge) in base alle proprie abilità di affrontare le situazioni di qualsiasi genere.Quel grafico non l`ho capito:sara` ipotizzabile un Alzheimer in eta` cosi` precoce in me?


Ovviamente è tutto soggettivo, per un sociofobico andare a una festa sarà considerata una sfida molto difficile e convinto in base alle esperienze passate che la propria abilità è bassa l'emozione che ne deriverà sarà l'ansia.Io non ho un ricordo sgradevole delle feste.
L`unica alla quale son andato e`stata una coi miei compagni di classe di allora.
Con cui andavo d`accordissimo ,e con i quali ,uscivo piu` o meno tutti i pomeriggi .
Era una festa di Carnevale.
Mi sentivo Alien in mezzo agli umani
Non era cosa per me!


Mentre per un estroverso sarà una situazione di eccitazione (arousal) perchè la considererà una situazione di media difficoltà in cui sa di avere le capacità per affrontarla.
Puo` darsi che ci sia questa distinzione tra estroversi e fobici =introversi.
Spero si possa essere entrambe le cose ,perche` altrimenti,in questa definizione non mi colloco ,e lamia fobia o DEP che sia restera ` a casa con me e disoccupata!

Vecchio 02-08-2011, 16:22   #26
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da Sverso Visualizza il messaggio
Io darei molta importanza all'educazione e ai traumi psicologici.

Nessuno nasce con la fobia sociale o timido ma ci sono individui più predisposti di altri è un po come l'obesità dipende tantissimo dalla dieta alimentare e dall movimento fisico ma nonostante ciò ci sono individui molto più predisposti di altri.

Qui la partita se la giocano essenzialmente le capacità di "coping" della persona e la prima infanzia, in quei pochi anni di vita in genere si forma il carattere di una persona.



Quest'immagine è molto interessante perchè spiega in genere la reazione emotiva di fronte alle sfide (challenge) in base alle proprie abilità di affrontare le situazioni di qualsiasi genere.

Ovviamente è tutto soggettivo, per un sociofobico andare a una festa sarà considerata una sfida molto difficile e convinto in base alle esperienze passate che la propria abilità è bassa l'emozione che ne deriverà sarà l'ansia.

Mentre per un estroverso sarà una situazione di eccitazione (arousal) perchè la considererà una situazione di media difficoltà in cui sa di avere le capacità per affrontarla.
Post impeccabile.
Vecchio 02-08-2011, 16:37   #27
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@Moon Mi spiegheresti come interpretare quel grafico?

Pensi davvero che: "Nessuno nasca timido"?
Vecchio 02-08-2011, 16:52   #28
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da kappa2010 Visualizza il messaggio
@Moon Mi spiegheresti come interpretare quel grafico?
http://en.wikipedia.org/wiki/Flow_%2...tions_for_flow

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Originariamente inviata da kappa2010 Visualizza il messaggio
Pensi davvero che: "Nessuno nasca timido"?
Sì, penso che l'introversione abbia una base genetica, mentre per la fobia e la timidezza ci sia una predisposizione di cui l'introversione è uno dei principali fattori.
Vecchio 02-08-2011, 17:11   #29
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Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
http://en.wikipedia.org/wiki/Flow_%2...tions_for_flow



Sì, penso che l'introversione abbia una base genetica, mentre per la fobia e la timidezza ci sia una predisposizione di cui l'introversione è uno dei principali fattori.
Io,ad esempio ,da piccolo ,non ero affatto introverso:anzi ,l`esatto opposto!
Certo :la fobia essendo decisamente complessa non "la si eredita" di per se.
Ma ,riterrei che ci siano,alla base fattori di notevole peso perche`questa si origini successivamente,piu` che una pedisposizione ,una determinante predisposizione.
Thanks
Vecchio 02-08-2011, 21:50   #30
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

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Originariamente inviata da kappa2010 Visualizza il messaggio
Ma non eri un fan della castrazione chimica?
anche dell'eugenetica
Vecchio 02-08-2011, 22:31   #31
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da Sverso Visualizza il messaggio
Io darei molta importanza all'educazione e ai traumi psicologici.

Nessuno nasce con la fobia sociale o timido ma ci sono individui più predisposti di altri è un po come l'obesità dipende tantissimo dalla dieta alimentare e dall movimento fisico ma nonostante ciò ci sono individui molto più predisposti di altri.

Qui la partita se la giocano essenzialmente le capacità di "coping" della persona e la prima infanzia, in quei pochi anni di vita in genere si forma il carattere di una persona.



Quest'immagine è molto interessante perchè spiega in genere la reazione emotiva di fronte alle sfide (challenge) in base alle proprie abilità di affrontare le situazioni di qualsiasi genere.

Ovviamente è tutto soggettivo, per un sociofobico andare a una festa sarà considerata una sfida molto difficile e convinto in base alle esperienze passate che la propria abilità è bassa l'emozione che ne deriverà sarà l'ansia.

Mentre per un estroverso sarà una situazione di eccitazione (arousal) perchè la considererà una situazione di media difficoltà in cui sa di avere le capacità per affrontarla.
Interessante il grafico... anche se non può avere la pretesa di essere rigoroso né corrispondente all'effettiva realtà, pone in forma semplice, sintetizzata diversi concetti... (Una cosa poi che, per esempio, non capisco è perchè per un certo livello di abilità basse, si possa passare da uno stato di ansietà a uno di eccitazione aumentando il livello di difficoltà della sfida)

Riguardo alle cause della fobia sociale la questione è secondo me semplicissima, ed è come per moltissime altre malattie (la stragrande maggioranza): fattori ambientali + fattori genetici in rapporti variabili a seconda del soggetto.

Quello che non sappiamo è quali siano precisamente i geni coinvolti (ovviamente più di uno, la genetica Mendeliana qua ce la scordiamo), ma questo non esclude affatto la possibilità che non possano venire scoperti, anche a breve. Le ricerche sono in corso e qualche risultato in passato è stato ottenuto (http://www.corriere.it/Primo_Piano/S.../bambini.shtml riguardo a questo gene sono state fatte per lo più ipotesi riguardo alla timidezza, certa è la sua correlazione invece con altri disordini psichici)
L'altra cosa che non sappiamo è come vanno ad agire certi fattori ambientali, e questo perchè la loro azione dipende a sua volta da altri fattori genetici, e soprattutto non possiamo prevenire tali fattori.

Credere che fenomeni quali la timidezza, la fobia sociale, o l'introversione, dipendano esclusivamente da uno dei 2 fattori secondo me è una visione riduttiva.
Vecchio 02-08-2011, 23:49   #32
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
http://en.wikipedia.org/wiki/Flow_%2...tions_for_flow



Sì, penso che l'introversione abbia una base genetica, mentre per la per la fobia e la timidezza ci sia una predisposizione di cui l'introversione è uno dei principali fattori.
Moon!

Come al solito avevi torto !
_______________________________
Vecchio 03-08-2011, 00:25   #33
Banned
 

Sto` PUTAMEN!
http://www.mednat.org/cervello/amigdala_ippocampo.htm

http://www.francescapoggiali.com/?cat=37
Vecchio 03-08-2011, 02:01   #34
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

Quote:
Originariamente inviata da kappa2010 Visualizza il messaggio
Ahhh!

La trovo insopportabile!

Ne ho discusso tempo fa con un utente non qui .

La terapia considerata piu` efficace per la Fobia sociale e ` la TCC.
Ne esiste una di terza generazione,che e` l`ultima introdotta nel sistema di cure psicologiche.
Visto che mi sembri informato, che tu sappia la pnl è utile per la fobia sociale?
Vecchio 03-08-2011, 02:07   #35
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da kappa2010 Visualizza il messaggio
Moon!

Come al solito avevi torto !
_______________________________
Non ho capito in base a quali argomentazioni...

Una faccina sorridente?

Comunque si vede che sei un fobico estroverso...
Vecchio 03-08-2011, 02:36   #36
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Visto che mi sembri informato, che tu sappia la pnl è utile per la fobia sociale?
Guarda: intanto e` una terapia non validata scientificamente.

Quindi per correttezza ,ti dovrei rispondere di no!

Mentre ,la Tcc, e`l`unica terapia che abbia studi metanalitici a conforto dell`efficacia.

Percio` ti consiglierei la TCC,e non la PNL

O meglio : non ne e `mai stata dimostrata scientificamente l`efficacia.

Da un punto di vista della curiosita`: si e` interessante come terapia.

In fondo ,anche con le comuni psicoterapie si agisce sulla gestione del linguaggio.

Le parole nel nostro cervello son complessissima neurochimica...

Quindi ,in teoria ,Riprogrammandoci in maniera congrua ,modificheremmo i nostri schemi mentali.

Ma ,tra il dire ,e il fare...Ci sta di mezzo il riuscire davvero con questa metodica.
Vecchio 03-08-2011, 02:52   #37
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
Non ho capito in base a quali argomentazioni...

Una faccina sorridente?

Comunque si vede che sei un fobico estroverso...
Scusa!mapensavo avessi letto i posts precedenti!
Gran parte di quello di Woland 12 ad esempio:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/S.../bambini.shtml

Piu` il link sull`amigdala che ho postato in precedenza. http://www.mednat.org/cervello/amigdala_ippocampo.htm

Non mi reputo introverso.

Anzi.

Ne timido,se non,normalmente timido ,come la media delle persone.

Ne ansioso piu` di tanto.

Non ho riscontrato nemmeno cause genitoriali per la mia fobia sociale .

Traumi si.
A mio avviso son il nocciolo duro della fobia sociale .
Vecchio 03-08-2011, 03:23   #38
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

allora non sono l'unico a soffrire d'insonnia.cacchio sto studiando e ho fatto una cinquantina di flessioni e non riesco a provocarmi la necessaria stanchezza per dormire MANNAGGIA!!!!
Vecchio 04-08-2011, 03:40   #39
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

Quote:
Originariamente inviata da kappa2010 Visualizza il messaggio
Guarda: intanto e` una terapia non validata scientificamente.

Quindi per correttezza ,ti dovrei rispondere di no!

Mentre ,la Tcc, e`l`unica terapia che abbia studi metanalitici a conforto dell`efficacia.

Percio` ti consiglierei la TCC,e non la PNL

O meglio : non ne e `mai stata dimostrata scientificamente l`efficacia.

Da un punto di vista della curiosita`: si e` interessante come terapia.

In fondo ,anche con le comuni psicoterapie si agisce sulla gestione del linguaggio.

Le parole nel nostro cervello son complessissima neurochimica...

Quindi ,in teoria ,Riprogrammandoci in maniera congrua ,modificheremmo i nostri schemi mentali.

Ma ,tra il dire ,e il fare...Ci sta di mezzo il riuscire davvero con questa metodica.
Ok, passiamo alla terapia cognitivo-comportamentale. Che tu sappia è stato verificato se su soggetti INT-J ha un'efficacia minore?
Altra domanda: se io volessi tentare di portare una prova o indizio scientifico sull'efficacia di un mio personale metodo tecnico per la cura della fobia sociale, ho la possibilità di documentare il mio lavoro in modo scientifico? Cioè, se io mi organizzassi per applicare il mio metodo personale di cura della fobia sociale su me stesso, a chi mi posso rivolgere per documentarlo? Il mio obiettivo sarebbe lanciare un metodo autodidatta per la fobia sociale che sia accreditato scientificamente. Ho cercato anche dei collaboratori, ma finora non ho trovato nessuno interessato, ma sono disposto anche a cominciare il lavoro da solo.
Vecchio 04-08-2011, 07:03   #40
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Ok, passiamo alla terapia cognitivo-comportamentale. Che tu sappia è stato verificato se su soggetti INT-J ha un'efficacia minore?
Altra domanda: se io volessi tentare di portare una prova o indizio scientifico sull'efficacia di un mio personale metodo tecnico per la cura della fobia sociale, ho la possibilità di documentare il mio lavoro in modo scientifico? Cioè, se io mi organizzassi per applicare il mio metodo personale di cura della fobia sociale su me stesso, a chi mi posso rivolgere per documentarlo? Il mio obiettivo sarebbe lanciare un metodo autodidatta per la fobia sociale che sia accreditato scientificamente. Ho cercato anche dei collaboratori, ma finora non ho trovato nessuno interessato, ma sono disposto anche a cominciare il lavoro da solo.

Avevo intuito ,tu potessi esserlo.
Il tuo sguardo.
La foto e` tua logicamente vero?
Ritengo di esserlo anche io ,almeno mi ci son sempre riconosciuto.
La personalita` INT -j ,ha caratteristiche molto specifiche.
Intuitivamente potrebbe essere indipendente dallo /a psicoterapeuta...
potrebbe mancare quel feeling collaborativo.
Non per mancanza di volonta` intendiamoci ,ma per troppa indipendenza mentale .
Dipenderebbe tantissimo dalla soggetivita` del suo disturbo.
Invece ,sotto il profilo collaborativo dal punto di vista pratico ,io la percepisco adattissima ad un INT-j.
Sugli schemi di pensiero e il modificarli,beh ,mantengo serie perplessita` in tal senso.
Sei laureato ?Mi sa di no,dalla foto sei troppo giovane per esserlo (tranne casi poco comuni ,che non escluderei nel tuo caso).
Non ho mai letto di procedure affini alla validazione della ricerca stessa.
Per esser validata ,deve seguire parametri standard ben precisi,ai quali ci si deve attenere.
E deve essere condotta su un campione di soggetti di un numero rilevante di casi.
I casi stessi vanno documentati ,anche quelli secondo dei parametri.
E andrebbero valutati per un tempo sufficientemente lungo.A grandi linee ti direi un secco no :mi spiace .
Si puo` documentare ,questo si,ma,da un punto di vista strettamente scientifico presupporrei di no.
Magari ti daro` un link ,inmodo da metterti in contatto con una persona di un altroforum.Lui ti rispondera` efficacemente son certo.

Ultima modifica di kappa2010; 04-08-2011 a 07:05.
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