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16-12-2011, 00:35
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#1
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Intermedio
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ne la Città dolente fra la perduta gente
Messaggi: 134
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Volevo raccontarvi questa mia esperienza, ed in questo modo magari trarre spunto da questo fatto per riflettere su come spesso essere timidi purtroppo è un qualcosa che ci fa apparire agli altri diversi da come siamo realmente, ed infine non mancherò di ricollegarmi alla mia discussione di ieri dove parlavo di come spesso mi capita di immaginare la mia vita se avessi preso magari per puro caso un binario diverso....
Allora, qualche giorno fa, ero al lavoro, in occasione di una "festa aziendale" per darci gli auguri di buon Natale... e come forse potete immaginare eravamo tutti i dipendenti presenti e si chiacchierava insieme del più e del meno come si fa sempre in queste occasioni.
Ad un certo punto, mi si avvicina uno dei nostri capi, uno dei più importanti, che è fra l'altro una persona che stimo perchè è serio, rigoroso e che si è fatto da se.
Mi si avvicina per farmi gli auguri e per chiedermi in modo molto gentile come mi stavo trovando al lavoro ultimamente, ed in questa occasione, invece di mostrarmi disinvolto e spigliato, sono arrossato, ho balbettato poche parole e sono praticamente riuscito solo a fargli gli auguri....
Ovviamente mi sarebbe piaciuto fare una figura diversa, trasmettere di me un'immagine diversa ed anche più vera, in quanto purtroppo ho l'impressione di avere dato a vedere di essere una persona chiusa, non interessata a parlare, ed anche indifferente ad una attenzione carina e gentile che il tuo capo ti sa dimostrare.
Per concludere su questa mia piccola esperienza, l'altra volta dicevo di come spesso per piccoli particolai la vita possa cambiare, beh, sicuramente, questa timidezza che mi porto addosso, mi fa perdere un sacco di occasioni, perchè purtroppo mi fa sembrare diverso da quello che sono realmente
Voi avete avuto mai esperienze dove la timidezza ha influito in modo profondo sulle vostra vita?
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16-12-2011, 00:41
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 194
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in modo profondo non so però influsice sempre per me...
è terribile
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16-12-2011, 01:04
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Da qualche parte...
Messaggi: 786
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C'è stato un episodio qualche anno fa in cui, per un motivo alquanto futile, mi sono letteralmente paralizzato. Mi trovavo tra amici, quindi una situazione che non dovrebbe creare disagio e invece ero costantemente teso, come in genere mi accade se devo interagire con un gruppo nutrito di persone ("nutrito" per me vuol dire un gruppo formato da più di una persona, oltre a me... ). Ad alleggerire la cosa uno ad un certo punto dice: "Ma guardatelo!", mentre ero "bloccato" e di un colorito vagamente rossastro... Poi una voce si leva e dice: "Ora basta!", cercando di riportare la situazione ad un livello più dignitoso... Mah! Nei giorni successivi nessuno fece menzione dell'accaduto (e credo di esserne grato), ma il ricordo di quella spiacevole sensazione permane...
Invece situazioni di balbettamenti e mezze parole anche quando basterebbe un semplice "ciao" (o poco via) sono all'ordine del giorno...
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Ultima modifica di Rodney; 16-12-2011 a 01:11.
Motivo: Completezza
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16-12-2011, 01:29
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#4
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Quote:
Originariamente inviata da Acheo
Voi avete avuto mai esperienze dove la timidezza ha influito in modo profondo sulle vostra vita?
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Ahah la timidezza e fobia mi ha rovinato tutta la adolescenza e giovinezza e anche la tarda giovinezza in parte adesso.
Le cene aziendali sono buone per utilizzare un pò il lanciafiamme, prendi e ardi tutto in un fuoco.
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16-12-2011, 01:46
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2009
Messaggi: 512
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ah io quest'anno salto la cena aziendale proprio per questo, ci sono sempre andato e praticamente ho sempre fatto la figura dell'handicappato, ma quest'anno nn ce la faccio proprio....
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16-12-2011, 01:58
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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La timidezza influeisce tantissimo dagli episodi più importanti a quelli più banali...
A me, per esempio, è capitato anche oggi un episodio spiacevole simile nel salutarmi con un mio amico, facendogli gli auguri di Natale: ci ho rimurginato sopra parecchio, e mi sono reso conto di essere stato troppo insicuro nel pormi, e di non aver dato l'impressione che avrei voluto. Tra qualche giorno questo momento spiacevole non sarà più neanche il ricordo, ma sono sicuro che potrà sopraggiungerne un altro... Purtroppo il non riuscire ad apparire come, a volte, vorremmo essere è una delle nostre condanne...
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16-12-2011, 02:04
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#7
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Principiante
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 36
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Hhuhuhu come ti capisco,
tendo ad avere rapporti pessimi con i capi,
e alla "occasione" che hai avuto avrei reagito probabilmente simile,
in me il problema è che vedo i capi come dei gerarchi e manipolatori.
E non capisco che non è così specie nei momenti di festa, sono razzista, è come se non potessi vedere il capo come uomo, quindi come potenziale conoscente,alleato,amico o qualcosa diversa da una persona che valuta che sta un livello in piu di te a lavoro.
Penso che specie in certi casi sia importante capire che le persone davanti a noi sono fatte come noi, non sono cattivi non sono macchine e sanno apprezzare comunque anche una risposta riservata non credo che si aspettino che tu sia un socializzatore, senza macchia insomma, anche perchè probabilmente non lo sono neanche loro.
Un buon capo se ne frega di quanto sei sociale o sorridente ma quanto puoi dare a lavoro e agli altri colleghi. I sorrisi e battute possono portare profitto ma dipende cosa fai! è una cosa veramente necessaria per la tua mansione?
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16-12-2011, 02:35
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da picio
sono razzista, è come se non potessi vedere il capo come uomo, quindi come potenziale conoscente,alleato,amico o qualcosa diversa da una persona che valuta che sta un livello in piu di te a lavoro
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Ecco una forma di razzismo che tollero e approvo: quella contro il capo
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16-12-2011, 07:07
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#9
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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La timidezza mi prendeva solo in situazioni imbarazzanti e intime. Con le ex coinquiline quando giravano in mutande o accapatoio supercorto. Con qualche professoressa al liceo con cui si faceva il recupero. Con un analista matura che ci provò con me abbastanza spudoratamente,forse si aspettava nn avrei mosso un dito dall'imbarazzo,che maledetta
poi boh tante altre situazioni ma quasi tutte superate con l'esperienza
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Ultima modifica di TrueLover; 16-12-2011 a 07:09.
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16-12-2011, 10:26
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#10
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Meridione
Messaggi: 330
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Per fortuna questi tipi di rapporto non mi hanno mai creato problemi, probabilmente ho già stabilito inconsciamente che non entreranno mai a far parte della mia vita quindi mi sento al sicuro.
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16-12-2011, 10:46
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Sicilia Orientale
Messaggi: 897
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Quote:
Originariamente inviata da Liedacil
C'è stato un episodio qualche anno fa in cui, per un motivo alquanto futile, mi sono letteralmente paralizzato. Mi trovavo tra amici, quindi una situazione che non dovrebbe creare disagio e invece ero costantemente teso, come in genere mi accade se devo interagire con un gruppo nutrito di persone ("nutrito" per me vuol dire un gruppo formato da più di una persona, oltre a me... ). Ad alleggerire la cosa uno ad un certo punto dice: "Ma guardatelo!", mentre ero "bloccato" e di un colorito vagamente rossastro... Poi una voce si leva e dice: "Ora basta!", cercando di riportare la situazione ad un livello più dignitoso... Mah! Nei giorni successivi nessuno fece menzione dell'accaduto (e credo di esserne grato), ma il ricordo di quella spiacevole sensazione permane...
Invece situazioni di balbettamenti e mezze parole anche quando basterebbe un semplice "ciao" (o poco via) sono all'ordine del giorno...
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questa descrizione del disagio che prova una persona timida, conferma quello che dico da parecchio tempo, cioè che spesso la cosiddetta fobia, non è altro che una conseguenza inevitabile della timidezza; alcuni dicono che la fobia è una timidezza portata a livelli estremi, e per tale motivo ti propongono terapie farmacologiche e psicologiche; poi però come si è capito anche leggendo le storie di altri utenti di questo forum, queste terapie sono delle perdite di tempo. Ormai dico ste cose in modo ripetitivo e ossessivo, perchè mi sono rotto di tanta merda che mi hanno buttato addosso per cose effettivamente banali; parlo di gente che mi ha preso per handicappato solo perchè parlo poco (alcuni preti, una volta in un convento in cui mi trovavo per fare un ritiro spirituale). Poi tanti altri medici psichiatri e psicologi hanno fatto la stessa cosa, medicine e psicoterapie inutili. E nello stesso tempo mi hanno etichettato, però nel caso degli psicologi, non mi hanno nemmeno detto di avere un disagio, mi hanno detto invece di essere un coglione.. e cmq in sostanza, vorrei far capire che non c'è timidezza senza fobia e viceversa, mentre un estroverso in genere non soffre di fobie sociali; per tale motivo credo che tutti questi psicologi e psichiatri per la timidezza-fobia sociale sono un presa per il culo e consiglio di evitarli.. poi ognuno è libero di fare quello che vuole..
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Ultima modifica di EdgarAllanPoe; 16-12-2011 a 11:52.
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