ignotus, ho molto apprezzato il tuo discorso (soprattutto il punto in cui fai un distinguo tra quali principi seguire in materia di sesso: esclusivamente i propri); ma se paragoni la scelta di una prostituta ad un'avventura di una notte (quasi a giustificarti, quando hai ben stabilito di non averne bisogno) dissento...
perché mi sembra un ragionamento che sulla gioia e sulla libertà del sesso ci sputa sopra.
Quote:
Originariamente inviata da ignotus-
sono andato con delle prostitute (...) così come non rifiuterei un incontro occasionale con una ragazza "normale", basato esclusivamente sull'attrazione fisica.
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Una prostituta vera e propria, per quanto para-ninfomane, implicherà sempre nei suoi rapporti il denaro, di cui ha bisogno, quindi non agirà in piena libertà. Il cliente d'altra parte, se non ha un soldo, non potrà mai andare con una prostituta: non è libero nemmeno lui.
Mentre la pura attrazione fisica è totalmente libera, slegata da bisogni che non siano sessuali (il sesso per il sesso), ed arriva anche a essere necessaria se è vero che un aspetto piacente ci attira in quanto promette geni migliori per una possibile prole.
Già questa minima differenza dovrebbe far decadere lo squalificante paragone.
Squalificante: non per la morale delle persone coinvolte (le prostitute adulte e consenzienti non mi scandalizzano), ma sia per la considerazione del sesso (come può non essere visto come IMPURO, se "contaminato" da bisogni economici?) sia per la libertà sessuale... femminile soprattutto, che pare possa esserci solo in segreto.
E poi, so che non è il tuo caso, ma facilmente si potrebbe arrivare alla solita equazione donna "facile" = puttana .
di solito auspico il contrario, ma stavolta spero proprio di averti frainteso totalmente
P.S. e adesso andiamo tutti a vedere o rivedere Vivre sa vie---