Originariamente inviata da Giuseppe_ann

Ho notato che alcune dichiarazioni, quelle dove date tutti voi stessi e siete veramente di aiuto o di supporto nel vostro piccolo alle persone del forum che lo richiedono, non le capisco, come se non sapessi minimanente di cosa stesse trattando l argomento, nella formazione delle sue parole in senso compiuto:eppure non ho nessun ritardo mentale:

Originariamente inviata da Giuseppe_ann

Si infatti, perche da 20enne mi sono ritrovato a non saper aprire o sostenere un minimo di argomento dal vivo. Grazie mille!

Originariamente inviata da lauretum

È normale. .serve tanta pratica e tanto lavoro sui propri disturbi, sulla timidezza, vergogna, ecc...

Originariamente inviata da pokorny

Come ti ho detto ci sono tecniche e trucchi. Per esempio occorre imparare per prima cosa a capire le astuzie e spesso le meschinità dell'avversario se mai è una discussione polemica e non tra amici. Ci sono una serie di strategie di attacco che sono codificate. La mutatio controversiae (ovvero, si cerca di parlare d'altro se si è in difficoltà), l'argomentum ad hominem (sono in difficoltà a controbattere l'idea e allora attacco la persona) e diverse altre.

Non dico affatto che uno si debba mettere a studiare per poter sostenere una discussione col prossimo; chiunque di noi ha già tutto nel sangue se non altro perché le tecniche argomentative sono state nel tempo usate contro di noi, una volta o l'altra. Dico invece che già dall'antichità si è capito che le strategie non sono tante, sono sempre le stesse, e una volta che si è imparato a riconoscerle si riesce a parare il colpo.

So che ci sono dei manuali semplificati, senza che uno si debba andare a prendere un trattato di retorica. Però se posso fare un critica costruttiva, da come scrivi ho l'impressione che ti possa essere utile un lavoro preliminare, ovvero sapere cosa vuoi dire, avere una tua idea su un argomento, e poi svilupparla nelle sue conseguenze. Anche in questo è possibile allenarsi.

Originariamente inviata da pokorny

Come ti ho detto ci sono tecniche e trucchi. Per esempio occorre imparare per prima cosa a capire le astuzie e spesso le meschinità dell'avversario se mai è una discussione polemica e non tra amici. Ci sono una serie di strategie di attacco che sono codificate. La mutatio controversiae (ovvero, si cerca di parlare d'altro se si è in difficoltà), l'argomentum ad hominem (sono in difficoltà a controbattere l'idea e allora attacco la persona) e diverse altre.

Non dico affatto che uno si debba mettere a studiare per poter sostenere una discussione col prossimo; chiunque di noi ha già tutto nel sangue se non altro perché le tecniche argomentative sono state nel tempo usate contro di noi, una volta o l'altra. Dico invece che già dall'antichità si è capito che le strategie non sono tante, sono sempre le stesse, e una volta che si è imparato a riconoscerle si riesce a parare il colpo.

So che ci sono dei manuali semplificati, senza che uno si debba andare a prendere un trattato di retorica. Però se posso fare un critica costruttiva, da come scrivi ho l'impressione che ti possa essere utile un lavoro preliminare, ovvero sapere cosa vuoi dire, avere una tua idea su un argomento, e poi svilupparla nelle sue conseguenze. Anche in questo è possibile allenarsi.

Originariamente inviata da JR_Reloaded

Io mi esprimo meglio quando scrivo, a voce mi viene più difficile, è uno dei mie più grandi problemi parlare dal vivo alle persone, mi impappino, non trovo le parole( a volte dico proprio cose senza senso per via dell'ansia, parlo come gli uomini primitivi in certi momenti ad esempio se devo dire "devo prendere l'autobus" mi può capitare di dire "prendere l'autobus devo", in quei momenti il cervello si scollega a causa della fobia), dovrei esercitarmi anche da questo punto di vista ma vista la timidezza mi è più difficile.

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Originariamente inviata da Giuseppe_ann

Si ma se non parli quasi mai con nessuno come fai ahaha e tutta una questione d esercizio oseno sei fritto e non capisci mai un cazzo rimani sempre un passo dietro a dire semrpe si si si si si

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Originariamente inviata da XL

Comunque ti deve anche un po' interessare una cosa per riuscire a seguirla.
Io ho una memoria che fa schifo, se devo costringermi a ricordare qualcosa non riesco, però poi quando certe cose mi interessano (e l'interesse è una di quelle cose che non controllo) la memoria si riprende per magia.

Originariamente inviata da pokorny

Sostenere in modo soddisfacente una discussione in un gruppo può essere molto difficile anche per un tipo "sveglio", di riflessi pronti e assertivo. Si parte dalle basi; intanto nel registro scritto è tutto più semplice perché si ha tempo per leggere, capire, nel caso rileggere e preparare le proprie argomentazioni. Non c'è l'ansia dovuta al fatto che un'esitazione può far "perdere punti".

Dopodiché i metodi sono gli stessi anche in un faccia a faccia pre elettorale tra i candidati presidenti; però, come è normale, non tutti siamo in grado di giocare a quei livelli. Io almeno, non sono in grado.

Originariamente inviata da Giuseppe_ann

Una cosa è parlare x memoria robotizzata un altra è parlare per sapere e scusate gli errori grammaticali, ma è anche peggio seguire un discorso a rapporto e volare poi tra le nuvole senza capire e far capire nulla all interlocutore

Originariamente inviata da XL

Supponiamo anche che qualcosa non la capisci bene, puoi chiedere anche all'altro di riformulare in altro modo.

Io all'inizio non avevo capito bene il tipo di difficoltà che avevi, poi ho chiesto, ho letto gli interventi di altri e ho afferrato un po' meglio (almeno spero ).

Poi bisogna tener presente che si cerca anche di comunicare sensazioni e vissuti ad altri, ed in genere sono un po' confuse e sfumate 'ste cose.

Non è detto che tutti hanno capito perfettamente, ognuno interpreta a modo suo e riformula, e si va avanti così. Si interagisce anche per spiegarsi meglio ed afferrare meglio, non solo perché già si è capito tutto.

Originariamente inviata da Giuseppe_ann

Cosa avevi capito inizialmente?

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Originariamente inviata da XL

Non avevo capito bene che avevi difficoltà ad interagire ad esempio.

Che so quando dici di non capire un testo, non è che non lo capisci come un inglese che legge in italiano e non conosce l'italiano, vuoi dire qualcos'altro.