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22-05-2018, 20:35
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 745
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Domenica scorsa, al parco, ero rimasta da sola con l'amico del mio ragazzo e la sua fidanzata, con la quale pur essendoci ritrovate a contatto qualche volta, ho scambiato sì e no quattro frasi in totale da quando ci hanno presentate, ovvero quasi un anno fa.
Il fatto è che ci siamo praticamente sempre ignorate, tra una cosa ed un'altra, oltre ad un discorso di impressione a pelle repellente .
Nonostante fosse una cosa reciproca, riconosco che il blocco principale era il mio, che mi ero sempre chiusa a riccio (lei è super estroversa e socievole con gli altri) perciò, incoraggiata da un'osservazione che ha fatto sulle mie calzature una mezz'ora prima, mi decido a cercare di instaurare un dialogo a tu per tu per la prima volta.
Passano i primi dieci minuti, non riesco a fare altro che starmene in silenzio a guardare la Luna e gli alberi, la cosa mi infastidisce ed inizio a sentirmi ingabbiata dalla mia autorepressione, colgo perciò l'occasione per sgattaiolare verso il bagno. Lei nel frattempo inizia a parlare con le sue amiche. Camminando penso che ormai sono talmente inibita che forse è più facile lasciare tutto com'è ed isolarmi, ancora una volta. Mi sento arrabbiata, diretta verso il solito epilogo triste.
Nella camminata di ritorno, con un po' di magone, mi dico: ''fanculo, buttati, se non svolti subito questa cosa non lo fai più'' e, cogliendo l'occasione di trovarla per cavoli suoi, mi ci siedo accanto ed inizio la conversazione chiedendole cosa studia (sapevo che era un'universitaria, poi aveva accennato al fatto di essere sotto esami parlando con gli altri).
*Tràc!, les jeux sont faites*
Iniziamo a parlare, principalmente degli studi, anzi, dei suoi studi. La verità è che attacca un monologo sulle sue cose ed io riesco ad intervenire poco e niente perché parla a raffica.
Nel frattempo la birra ha svolto egregiamente il suo ruolo di diuretico, e dopo un po' la liquido perché sto esplodendo, sperando che non se la sia presa male.
Torno e non la trovo, quando torna anche lei non mi si avvicina per continuare il discorso...
A parte per questo ultimo particolare, ho scritto questo papiro per condividere la soddisfazione ed il senso di autorivalsa che ho provato quando mi sono forzata contro i miei stessi blocchi e mi sono comportata da persona 'normale'.
E' successo anche a voi di aver sfidato le vostre paure per ''tentare la sorte'' ed approcciarvi a qualcuno? Cosa avete provato? Da lì siete riusciti a farlo più spesso o sono stati episodi isolati?
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Ultima modifica di StacyFreak; 22-05-2018 a 20:38.
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23-05-2018, 17:43
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Mi è capitato diverse volte, con più o meno successo, ma non son mai riuscito a farla diventare un'abitudine. Rimane sempre un atto che va "contro" la mia inclinazione predominante. Da alterato, nonostante diversi episodi di ansia/attacchi di panico/rabbia, era generalmente molto più facile.
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23-05-2018, 18:36
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 1,182
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anche a me succede che mi sforzo e parlo con la gente dimostrandomi aperto ecc ma poi loro non mi parlano\cercano comunque, secondo me con sta gente la prima impressione è fondamentale, se ti etichettano in un modo la prima volta sei segnato per la vita
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23-05-2018, 18:37
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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di solito se sento che una persona non ha alcuna affinità con me o sento che potrei non piacerle non mi ci avvicino nemmeno e nemmeno la saluto, è che proprio sento dei blocchi con alcune persone, sono talmente bloccata che penso che loro mi reputino maleducata e snob, in realtà mi fanno paura o meglio mi mettono soggezione: è come se alcune persone le ritenessi superiori a me, le sentissi di un altro livello, se non superiore comunque diversissimo dal mio, quindi non provo nemmeno a stabilirci un rapporto. Sicuramente l'alcol mi fa diventare più coraggiosa ed estroversa ma non lo sono realmente, sono estroversa solo con persone che so mi capiscono o comunque trovo simili a me o che conosco da tempo e quindi so che mi conoscono e apprezzano per come sono
Quindi ti ammiro perché superare e andare oltre certi blocchi non è comune qui dentro, veramente complimenti e vai avanti così
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23-05-2018, 22:26
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Quello che tu descrivi è stato proprio uno dei meccanismi sui quali ho fatto maggiore lavoro.
Il cambio di direzione però deve far leva su qualcosa, non può basarsi solo sulla probabilità, spesso buona come è successo pure a te, che l'evento in questione vada bene, fili liscio.
Nel mio caso questo cambio, si basava su uno stimolo, era un non volere farmi male: sapevo che se non affrontavo quella paura, come un boomerang mi tornava sottoforma di pensieri depressivi, autodistruttivi che mi portavano tristezza, apatia e ottundimento mentale per un po di giorni, che poi si concatenavano con un altro evento e si creava un circolo vizioso nel quale annegavo bellamente. E succedeva sempre.
L'altra strada percorribile era un ansia ad escalation nel fare quella determinata cosa. E una valutazione post evento che poteva essere positiva, dubbia o negativa, ma che aveva un salvagente nella competenza di ristrutturare oggettivamente la situazione.
Identificare quella paura, anche a livello sensazionale, che imparavo a catalogare come debolezza e preludio a provare depressione (di nuovo) mi faceva sorgere rabbia, rabbia repressa che mi scaricava adrenalina e quella voglia del rischio nonostante la mente ci dica che è meglio non farlo... Quindi sfruttavo quella, l'ansia andava in stand by, e il coraggio, la voglia di preservare me stesso da una situazione ben peggiore, mi faceva fare cose che la mente non voleva.
Quindi in maniera sistematica ogni volta che la sentivo, facevo proprio quella cosa che mi creava timore, una, due, venti, cento volte. Mi dimostravo che ero io ad avere il comando sulla mia mente, non la paura su di me. funzionava.
questo..."fanculo, buttati, se non svolti subito questa cosa non lo fai più''
mi ha fatto pensare a qualcosa di più grezzo ma di molto simile, quindi complimenti^^, hai fatto benissimo...rifallo quando capiterà!
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24-05-2018, 00:32
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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Complimenti
Sì, mi succede di farlo. Ma di solito da bevuta :/
Altrimenti non ho mai voglia di fare nemmeno conoscenza...
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24-05-2018, 14:55
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Nel mondo virtuale
Messaggi: 2,694
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Si, più volte è capitato di sforzarmi e fare cose che normalmente non avrei mai fatto
Il problema è che erano episodi isolati, mai diventati comportamenti abituali e quindi ogni volta attuarli erano un dramma
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24-05-2018, 15:13
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#8
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Sì conosco questa sensazione (credo). Riconoscere i proprio automatismi e provare a vedere cosa succede se ci rifiutiamo di seguirli. Pensa che nel mio caso l'automatismo sarebbe stato l'opposto, cominciare la conversazione con la ragazza (anche se nessuna di noi due era interessata) per mettere a tacere un senso di inadeguatezza se sto zitta. Se fossi stata io nella tua stessa situazione il "cambio di direzione" di cui parli per me sarebbe stato stare zitta senza sentirmi giudicata.
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24-05-2018, 20:08
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 745
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Quote:
Originariamente inviata da SpaceBoy
secondo me con sta gente la prima impressione è fondamentale, se ti etichettano in un modo la prima volta sei segnato per la vita
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Può darsi, anche se da bambina mi è capitato più volte di instaurare invece un buon rapporto con ragazzine con cui ci imbruttivamo a vicenda. A sedici anni mi è successo con una che mi aveva fatto una prima impressione super neutra ed a cui invece io stavo inspiegabilmente sulle scatole, poi sono diventata la sua compagna di classe 'preferita'
Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
di solito se sento che una persona non ha alcuna affinità con me o sento che potrei non piacerle non mi ci avvicino nemmeno e nemmeno la saluto, è che proprio sento dei blocchi con alcune persone, sono talmente bloccata che penso che loro mi reputino maleducata e snob, in realtà mi fanno paura o meglio mi mettono soggezione: è come se alcune persone le ritenessi superiori a me, le sentissi di un altro livello, se non superiore comunque diversissimo dal mio, quindi non provo nemmeno a stabilirci un rapporto.
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Idem, questa però è una situazione in cui c'è poca scelta, perché se c'è l'amico del mio ragazzo c'è pure lei, perciò continuare ad ignorarsi creerebbe un clima imbarazzante e fastidioso per tutti, ed è una colpa che mi sono già accollata le volte scorse. Allo stesso modo sento con lei anche il blocco di cui parli tu perché comunque è una con cui si può parlare bene, poi ha due anni più di me e tiene banco alla grande soprattutto con i maschi, mentre io rimango zitta, mi fa sentire maledettamente inferiore, marginale ed eclissata, della serie che se non ci fossi non cambierebbe nulla. Allo stesso modo temo che creda che io sia una bimbaminkia vuota e fighetta, poi questa studia Scienze Sociali, mi sento sotto esame, chissà come interpreta certi miei atteggiamenti
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Identificare quella paura, anche a livello sensazionale, che imparavo a catalogare come debolezza e preludio a provare depressione (di nuovo) mi faceva sorgere rabbia, rabbia repressa che mi scaricava adrenalina e quella voglia del rischio nonostante la mente ci dica che è meglio non farlo... Quindi sfruttavo quella, l'ansia andava in stand by, e il coraggio, la voglia di preservare me stesso da una situazione ben peggiore, mi faceva fare cose che la mente non voleva.
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Sai che mi hai dato un bello spunto? Mi sono ritrovata a fare questo passo un po' per dovere, oltre alle motivazioni che ho già scritto, ma effettivamente in altri casi non ho mai usato la tua tecnica come grilletto, è sempre stato qualcos'altro a triggerarmi tanto da farmi muovere.
Grazie
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Ultima modifica di StacyFreak; 24-05-2018 a 20:11.
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24-05-2018, 20:28
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Quote:
Originariamente inviata da StacyFreak
Sai che mi hai dato un bello spunto? Mi sono ritrovata a fare questo passo un po' per dovere, oltre alle motivazioni che ho già scritto, ma effettivamente in altri casi non ho mai usato la tua tecnica come grilletto, è sempre stato qualcos'altro a triggerarmi tanto da farmi muovere.
Grazie
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Grazie a te della condivisione
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