Ore 00.59 del 26 febbraio 2005.
Sto ascoltando a tutta birra "People=Shit" degli Slipknot con le cuffie, mentre mi sto preparando per andare a letto e ripensare allo schifo quotidiano che mi toccherà sopportare (per l'ennesima volta) una volta svegliatomi.
Se qualcuno ha già letto i miei topic precedenti, saprà che la mia vita alle superiori non è stata affatto facile, tra professori stronzi, compagni altrettanto e indirizzo di studio sbagliato, misto di cause della mia intolleranza verso lo studio; avendo fatto il liceo, ho dovuto, per forza di cose, iscrivermi all'università, che vedevo finalmente come ancora di salvezza e come un'opportunità per esprimermi al massimo delle mie capacità: mai niente fu più falso dato che, dal momento in cui ho scelto il corso di studi da fare, non ne è andata una giusta.
E' un fottuto inferno, fatto di incazzature, noia, assenza di stimoli ( ho abbandonato anche la chitarra e lo sport, perchè mi sento stremato ogni volta che torno a casa dalle lezioni) ed apatia generale, che ormai hanno quasi annullato la mia voglia di vivere. I coinquilini ed i colleghi non aiutano, dato che ad ogni proposta di uscita e/o svago preferiscono poltrire come pensionati a casa, e tutto questo perchè? PERCHE' HO TRADITO PER L'ENNESIMA VOLTA ME STESSO, facendomi riempire la testa di cazzate da tutte le persone che mi stanno attorno e facendomi convincere che prendere Informatica sarebbe stata la strada giusta, dato che dopo avrei trovato sicuramente lavoro (Informatica, ovviamente, non era la mia prima scelta, dato che avrei scelto molto volentieri un corso di lingue).
Adesso mi trovo qui, alle ore 01.20, a sentirmi una merda come sempre e ad essere addivenuto alla conclusione che io, come gli altri, sono solo un altro f**********o fallito in questa società che ci costringe persino ad essere infelici per accontentare i suoi meccanismi contorti: un altro ingranaggio, o meglio, come dicevano i Pink Floyd, "un altro mattone nel muro".
Dico solo che tutto questo, per un ragazzo di appena 19 anni, è semplicemente troppo. Scusate per lo sfogo, ma nessuno è mai disponibile ad ascoltarmi (compresi i miei, che sono coi paraocchi peggio dei muli).