Ginta

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Novak

E' risaputo che frequentare le lezioni di giurisprudenza porti all'esaurimento psicofisico totale

Ogni tanto mi capita qualche diritto, ma mi guardo bene dall'andare a lezione: cascano le palle dopo 2 minuti, ed è oltretutto inutile perchè sono materie puramente mnemoniche e quindi toccherebbe solo prendere il libro leggere e ripetere, non ascoltare un tizio/a che spara paroloni a macchinetta.

Comunque se decidi di fare ingegneria metti in conto che è tosta ma tosta davvero, eggià...

Pablo's way

Da quello che hai detto fiondati su ingegneria, mi pare tu ne abbia le potenzialità, chiaramente devi avere anche una discreta forza di volontà altrimenti finisci del 2025

Non ti scoraggiare per i due anni, certo era meglio se non li avevi persi, però in 40 anni di lavoro che ti aspettano due anni son ben poca cosa

HurryUp

Io ho avuto un flop simile, mi sono diplomato in pianoforte, ma sapendo bene che l'unico sbocco lavorativo sicuro con un diploma-laurea in pianoforte è l'insegnamento mi sono detto "Shit! Con le mie insicurezze non potrò mai fare l'insegnante, devo specializzarmi in qualcosa che mi permetta di trovare un altro sbocco lavorativo!", così mi sono iscritto a matematica, non ho studiato perchè troppo perfezionista e pigro (mix letale!!!) e ho dovuto rinunciare a qualcosa per fare una cosa bene. Ovviamente ho dovuto sacrificare matematica, avendo già un diploma musicale e qualche prospettiva lavorativa nel campo. Ma adesso sono "zzia Mari-ca [for i=1,...n]" perchè devo trovare modo di guadagnare con la musica che non sia fare lezioni di pianoforte (arrangiamento? Pianobar? Gruppi musicali? Trascrittore? Composizione? Accompagnamento? Help me!).
Rinunciare all'università per me è stato un fallimento, anzi, se potete consigliare anche a me qualche laurea da prendere che mi sia utile e mi salvi dai salti mortali per guadagnare con la musica vi ringrazio.

Medea

Se si inizia l'università solo per trovare lavoro/far soldi non la si finirà mai (ammesso che la si inizi per davvero). Serve passione e serve saper studiare, basta. Se c'è passione ed entusiasmo per ciò che si studia, andare a lezione diventa un piacere e studiare per gli esami equivale ad apprendere cose interessanti (non sempre ma spesso). Quando c'è amore per ciò che si studia e per lo studio, amore per l'apprendimento, è tutto molto più facile. Fare l'università solo per trovare lavoro lo vedo come un'offesa a chi vuol farla per amore della materia. Purtroppo nella pratica ciò non conta, è solo una questione morale.
Non so cosa consigliarti... se hai una passione seguila, altrimenti, secondo me, perdi solo tempo.

ciarliera

come non quotare Medea?
Aggiungo: se vuoi proprio scegliere una facoltà buttati su una che sia "protetta" da un preciso ordine professionale, che ti consenta quindi l'iscrizione a un albo e l'acquisizione di un preciso ruolo professionale.

HurryUp

Ma quella finalità non esclude necessariamente l'amore per la materia.

Medea

No, infatti... perciò il "solo".

Herzeleid

Mi sento di condividere poiché anch'io ho vissuto lo studio nell'alveo della doppia matrice di passione e morale.

HurryUp

Avevi già misurato le parole, ti ho sottovalutata

RhyenaN

Se sei del piemonte non potresti frequentare a Torino o in qualche sede distaccata (adesso non so di dove tu sia ma tipo giurisprudenza c era anche ad alessandria, oltre che a torino, perchè andare fino a milano ?)?

A parte ciò ti consiglio Ingegneria, e nello specifico ingegneria meccanica che dalle nostre parti da molti sbocchi lavorativi...

alice89

se ti piace la matematica, scegli quello. però sappi che è molto difficile.
se però ti interessa davvero, puoi provare il test d'ingresso del politecnico...

Aree

Presente !
Anzi se può consolarti io ho perso ben 3 anni,
uno per studiare in una facoltà che appartiene alla classe di Scienze della comunicazione e
due per studiare Giurisprudenza.
La prima scelta si è rivelata una grande delusione, la seconda, scelta solo per gli sbocchi, una grande noia, come hai detto tu...
Giurisprudenza è pesante e se non sei appassionato non vai da nessuna parte, a meno che non hai papi che ti paga l'università per 10 anni e sentendo il peso sulla coscienza e sentendo il peso dei libri da 2000 pagine ho deciso di ricambiare, e di trovarmi un lavoro per "ripagare", anche solo moralmente mio padre...
Ho finalmente capito cosa mi piace, cosa sento di poter fare con piacere e di concludere nei tempi previsti...psicologia , non mi porterà a grandi sbocchi pobabilmente ma ORA è ciò che voglio ed è ciò che fa per me , e devo accetterlo perchè mi sento sollevata e sento di assecondare la mia parte sana e non quella che mi costringe a fare ciò che non voglio e che si autopunisce, anch'io mi son chiesta se voglio davvero studiare e ora è quello che voglio fare, voglio imparare, ma ciò che piace a me...
in bocca al lupo per tutto.


ah mi trovi d'accordissimo con Medea