Ciao a tutti
sono iscritto da parecchio tempo ma non ho mai partecipato attivamente al forum.
passato il tempo in cui non mi sono piu loggato, da qualche giorno ho ripreso a leggere alcune discussioni e ora ho intenzione di essere parte attiva di esse.
direi che il ripresentarmi sia il modo migliore per riprendere attività.
io chi sono?
ragazzo ligure, ho 20 anni, o meglio fra 29 giorni ne ho 21.. è quindi iniziato il countdown per poter affermare di aver letteralmente buttato nel cesso 21 anni di vita.
fin dall' infanzia sono un ragazzo timido, penosamente timido..anni addietro ho creduto che col tempo sarei migliorato, di fatto, mi resi conto che non è cosi.
ormai da tempo ho preso coscenza della mia situazione e del male che io stesso ho tirato su mattone su mattone, inutile dire che nell'aver costruito questo muro attorno a me non ho lasciato di spazi per un eventuale fuga.. al che non ho altra scelta che sfondarlo..
in passato provai a scavalcarlo, ma si sa, è facile commettere un passo falso e la caduta è stata dolorosa quanto disastrosa.
attualmente vivo in una situazione "a spirale", ben immaginate il verso che sto seguendo, e in fondo a questa intravedo la soluzione finale..
sono consapevole che io e solo io ho il potere su me stesso, e vorrei invertire il percorso di autodistruzione psico-fisica che ho da sempre seguito.
solo io posso andare a "urtare" questa spirale nella speranza di riuscire a deviarla.
GiovaneMalinconico, ragazzo con un'infanzia traumatica, rovinato dai propri genitori.
a completare il quadro del problema fobico dal quale sono sempre affetto è stata la situazione famigliare a dir poco catastrofica.
mi ritrovo ora a subire le conseguenze di un vissuto che non avrei voluto, un passato onnipresente nella mia mente, quasi un ossessione, provo ancora enorme sofferenza e credo che mai riuscirò a essere in pace con me stesso.
vivo nella completa estraneità e apatia per la realta che mi circonda, apatia nei confronti dei miei famigliari (potrebbe non essere il termine adeguato dal momento che provo per i miei genitori un sentimento accostabile all'odio).
vivo nella mia stessa ombra, mi nascondo come farebbe un criminale ricercato dal mondo intero.
credo di aver una fobia alquanto atipica, provo maggiore ansia, e i relativi sintomi, con le persone che conosco, e con quei pochi amici (se si possono definire tali per il rapporto che ho con loro) rispetto alla maggior parte dei perfetti estranei che quotidianamente si incontrano per strada.
da parecchi mesi ho un problema (non lo ritengo tale) con l'alcool, posso dire di poter contare sulle dita i giorni in cui non ne ho fatto uso (per uso intendo anche solo una birra, non sto certo dicendo che mi ubriaco ogni giorno).
saprete meglio di me come la nostra non può essere definita vita, ma ho intenzione di provarci a vivere, anche dovessi fallire, se non altro non rimpiangerò il fatto di non averci provato. ma sappiamo bene quanto sia dura..
giusto ieri ho avuto la prima seduta di terapia alla quale ho avuto intenzione di sottopormi, non so come andrà, ma il solo fatto di parlarne di persona con qualcuno (in questo caso una terapeuta) credo possa aiutarmi.
spero che qualcuno di voi abbia avuto la pazienza di arrivare in fondo.
mi scuso per la confusione dell'esposto ma cio rispecchia il mio attuale stato mentale.
spero di poter condividere con voi situazioni emozioni e stati d'animo con la consapevolezza di essere, almeno in parte, compreso.
fa piacere (brutta cosa da dire) il saper che altre persone stanno passando cio che vivo anch io, ci si sente almeno parte di un gruppo e spero di poterci aiutare tutti a vicenda.
un saluto ..solo a chi ha letto tutto
..e grazie per l'accoglienza