Buonasera!
Non sono mai stata molto brava a presentarmi, tranne con le solite frasi mi chiamo... e abito... fine.
Ho deciso di registrarmi con il nome con cui mi chiama mio padre quando assomiglio in modo particolare a mio Nonno Guglielmo. Amo molto mio padre, forse mi ha protetto troppo fin da piccola. Da quel che ricordo sono sempre stata una bambina timida, non piangevo mai e stavo sempre zitta. Ho ricordi vivi nella mia mente della scuola elementare quando venivo rimproverata per delle cose che non avevo fatto. Credo di essermi sempre comportata da brava bambina. Tranne una volta che per orgoglio, dopo che delle bambine mi avevano preso in giro per non so qualche motivo, ho otturato il buco della serratura della loro casa con della gomma da masticare. Non mi piaceva essere presa in giro. Ho reagito male come reagisco male adesso. Sono una persona molto nervosa e appena devo affrontare una situazione di cui ho paura non mi rattristo o mi isolo, io mi arrabbio. Non con gli altri ovviamente. Mi innervosisco ed è la fine! Non riesco ad uscire dalla situazione di "panico" che mi prende fino ad avere brutti pensieri sulla mia vita, su quello che valgo. Metto panico tra virgolette perché non so se è realmente quello. Io so solo che ho un problema ma non so quale sia. Pensavo fosse la timidezza ma in tante occasioni dimostro di non essere timida. Pensavo fosse la paura di sbagliare ma non credo che sia quello, so solo che ho paura delle persone e del loro giudizio.
Vedo che le persone che hanno questo tipo di problemi hanno anche problemi di autostima ma non credo sia il mio caso. Io sono cameriera alle colazioni da tre anni. E non pensavo che sarei mai riuscita a fare questo lavoro, anzi, pensavo di non fare mai nessun tipo di lavoro che fosse a contatto con il pubblico, eppure sono riuscita a cavarmela e sono cambiata molto rispetto a tre anni fa ma nel momento in cui nel mio turno di lavoro mi ritrovo da sola a coprire il bar, sto male. Sto male da giorni o settimane prima da quando so che starò da sola. Penso solo che non sono adatta, che le cose non le so fare. Eppure io credo di avere autostima, alcune volte anche troppa. Non so se è un modo di tirarmi su da sola ma io so che ho dei pregi. So anche che la mia timidezza mi porta ad essere fine, educata e premurosa e nel mio lavoro vengo molto apprezzata per questo.
Un amico un giorno mi ha detto che sono pignola. Che le cose o le faccio per bene o non le faccio. Ma non so come prenderla. Perché significherebbe che evito di fare molte cose che vorrei solo perché non so farle e ci sono troppe cose che non so fare.
Poi c'è il fatto che sto male per cose che accadono ad altre persone. Mi imbarazzo per situazioni che non mi riguardano.
Ho problemi anche ad uscire con gli amici del mio ragazzo perché so che starei zitta per ore ad ascoltare loro che parlano e ci sarà sempre una persona che se ne verrà fuori con frasi che mi riguardano come " ah ma ci sei anche tu" oppure " ma perché non parli?"
Una volta il padre del mio ex ha fatto una battuta poco carina e ha continuato a ripetermelo per ore mentre eravamo in macchina dicendo "se stai sveglia o se dormi non cambia niente" Perché ero sempre zitta.
La madre aveva definito pure lui una persona timida, eppure io non direi mai una cosa del genere ad un altra persona timida perché so come ci si sente.
A quanto pare avrei molte cose da dire e forse ho divagato un po'. Ho trovato il vostro forum cercando in internet "fobia sociale" associato a "timidezza" perché sto cercando disperatamente di smettere di avere paura.
Spero di riuscire a condividere le mie esperienze e imparare dalle vostre.
Io comunque mi chiamo Luna e spero di essermi presentata nei migliore dei modi.
A presto