Salve a tutti gli utenti del forum e agli amministratori. Sono una giovane studentessa che sta frequentando l'Università e cerca di realizzare i suoi sogni. Vengo da una famiglia normale di quattro persone con reddito medio che mi ha fornito una buona educazione e solidi principi, in generale finisco quello che inizio con buoni risultati, le persone che mi conoscono e i miei amici mi stimano... Ma mi sento sempre sola in questo ultimo periodo, ascoltata e incompresa, soprattutto in famiglia. Mio padre è un gran lavoratore ma a casa nel suo tempo libero non è mai presente fin da quando ero piccola (ha l'hobby della pesca ma è diventata una cosa quotidiana; rientra alla sera per mangiare e dormire); mia madre è una donna che ha rinunciato alla sua vita per i figli, fa la casalinga e rinfaccia continuamente agli altri quello che non ha potuto fare perché ha dovuto rimanere a casa ad occuparsi dei figli; mio fratello è un bravo ragazzo, ma non abbastanza autonomo e sempre davanti a qualche dispositivo elettronico se non studia o si incontra con gli amici. Apparentemente, in questa famiglia, nonostante qualche screzio, dovrebbe esserci la pace, ma non è così. È tutta una finzione: mia madre è depressa, mio padre è un egoista sempre assente e mio fratello si interessa più ai giochi e ai video su YouTube che al resto. E io mi destreggio quotidianamente in questo nido di vipere che non fanno altro che accusarsi e darsi addosso. Io sono stanca di tutto questo, di non poter essere semplicemente una ragazza che fa quel che deve ed esce a divertirsi senza pensieri... Anzi: mi devo sempre comportare da adulta, prendere su di me il doppio delle responsabilità che mi spetterebbero, fare la dura anche quando dentro di me so di non avere la forza. Forse ho sbagliato IO quando in passato non ho mai creato problemi a nessuno e mi sono comportata sempre da "brava ragazza", da persona forte, quando invece, ogni tanto, dalle persone a me vicine, avrei bisogno di un abbraccio o di parole di conforto. Mi sento stanca di essere forte all'esterno ma di sentirmi morire, dentro di me, ogni volta che vedo mia madre sparire a letto durante le giornate no, mio padre sparire senza salutare nessuno e mio fratello gettarsi nei giochi su internet con le cuffie in testa per non sentire niente. Avrei dovuto piangere di più, tornare a casa ubriaca dalla discoteca, non essere una delle prime della classe e prendere qualche nota a scuola nella mia adolescenza. Avrei dovuto essere più egoista perché ora mi sento come un quadro dimenticato nella soffitta polverosa di casa, ormai abituata a vivere nella bolla della propria solitudine.